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Addio a Lorenzo Russo - Moss


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Inviato
11 ore fa, leonida ha scritto:

Ebbene, nell'ascolto con il Full Moss ho scoperto un'espressività dei primi violini e una cantabilità incredibile, che mi ha fatto rivalutare questa esecuzione come esecuzione di primissimo ordine.

 

Grazie Leonida, davvero grazie di cuore!

Queste descrizioni che hai riportato relative al sistema HiFi del compianto Ing. Russo, sono una ventata di novità e di gioia che cambiano radicalmente il mio punto di vista: negli ultimi tempi ho intravisto la strada ...

Un caro saluto,

Max

Inviato
13 minuti fa, Hironobu ha scritto:

Quando il diffusore immette i suoni in ambiente ACCADE UN NUOVO EVENTO SPAZIO TEMPORALE cioè mentre si svolge il RACCONTO dell'evento spazio temporale registrato, ad esso se ne SOVRAPPONE un altro con effetto di caoticizzare l'informazione e diluire la sensazione sonora.

 

Esattamente questa è la "provocazione" più interessante:  necessiterebbe di un apposito 3d, che chi vorrà aprirà per poi discuterne insieme ...

Thanks,

Max

Inviato
8 ore fa, veidt ha scritto:

coinvolto in una discussione dove venne per primo pesantemente offeso, non ottenne una valutazione imparziale della vicenda da parte della moderazione, venendo quindi espulso;

as usual. RIP

extermination
Inviato
13 minuti fa, Max440 ha scritto:

provocazione

Sono semplicemente dichiarazioni ad effetto. Il primo passo richiesto consiste nell' approfondire i meccanismi legati alla propagazione del suono in ambienti chiusi vale a dire riflessione delle onde sonore, diffusione, assorbimento e diffrazione, meccanismi costruttivi e distruttivi, risonanze modali e fenomeni di mascheramento tenendo in debita considerazione che, in un ambiente casuale, ogni combinazione posizionamento diffusori e punto di ascolto, determina una diversa risposta nel dominio della frequenza e del tempo. 

  • Melius 1
Inviato
24 minuti fa, extermination ha scritto:

Il primo passo richiesto consiste nell' approfondire i meccanismi legati alla propagazione del suono in ambienti chiusi vale a dire riflessione delle onde sonore, diffusione, assorbimento e diffrazione, meccanismi costruttivi e distruttivi, risonanze modali e fenomeni di mascheramento

 

E dici poco? Considerando che non esiste un ambiente uguale ad un altro, anche a parità perfetta di sistema (cosa che praticamente non esiste neppure questa.... basta che dai uno sguardo al censimento diffusori :classic_wink: ) abbiamo eventi sonori sempre diversi tra loro, e quindi miliardi di combinazioni sonore "spazio-temporali" da misurare...

Mi sembra più facile costruire un violino "ad orecchio" ... :classic_rolleyes:

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

Sono semplicemente dichiarazioni ad effetto. Il primo passo richiesto consiste nell' approfondire i meccanismi legati alla propagazione del suono in ambienti chiusi vale a dire riflessione delle onde sonore, diffusione, assorbimento e diffrazione, meccanismi costruttivi e distruttivi, risonanze modali e fenomeni di mascheramento tenendo in debita considerazione che, in un ambiente casuale, ogni combinazione posizionamento diffusori e punto di ascolto, determina una diversa risposta nel dominio della frequenza e del tempo. 

Non solo questo…ha negli anni affrontato altre problematiche…ma qui siamo ancora con il microfono e il righello….. 📏 📏 

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, extermination ha scritto:

Sono semplicemente dichiarazioni ad effetto. Il primo passo richiesto consiste nell' approfondire i meccanismi legati alla propagazione del suono in ambienti chiusi vale a dire riflessione delle onde sonore, diffusione, assorbimento e diffrazione, meccanismi costruttivi e distruttivi, risonanze modali e fenomeni di mascheramento tenendo in debita considerazione che, in un ambiente casuale, ogni combinazione posizionamento diffusori e punto di ascolto, determina una diversa risposta nel dominio della frequenza e del tempo. 

 

(Cit)

"Ribadisco che la percezione è un processo interessantissimo, ma in elettroacustica non interessa.

In elettroacustica il riferimento è la pressione atmosferica al timpano"

 

 

Il presunto assioma, dettato da un reputato fisico, un manifesto ormai per i suoi seguaci,  che vorrebbe assimilare l'esperto in propagazione dei suoni ad un esperto in creazione o ricreazione del suono musicale.

 

Il come possa essere considerato esperto in suono musicale un soggetto che come dichiarazione programmatica ribadisca un sostanziale disinteresse  riguardo cosa realmente succeda dopo la vibrazione del timpano, ossia esattamente  laddova  lo stimolo meccanico venga tradotto in suono ed eventualmente in musica, e che nulla sa di certo a riguardo come d'altronde chiunque altro allo stato attuale, dopo cinquant'anni devo ancora capirlo.

 

Il reiterato tentativo di ribadire in ogni modo la separazione dei due processi, assumendo come prioritario il trasferimento fisico dell'informazione, e ritenendo un'eventuale mancata conferma in  fase di elaborazione dello stimolo, addirittura  una forma di distorsione da parte del sistema percettivo  rispetto a quanto predetto strumentalmente, altro non rappresenta  che il voler a tutti i costi  salvaguardare la presunta scientificità della materia, nel vano  tentativo di ricondurla, tramite verifche strumentali, a scienza esatta quando esatta non può esserlo, mai  lo è stata e mai lo sarà.

 

 

 

 

 

 

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

dichiarazioni ad effetto

si, che spesso sortiscono un gradimento contrario alle aspettative.

però almeno idee ne aveva, è già qualcosa ( mai sentito i suoi impianti )

come un altro tipo genialesco, tale delle curti, non ricordo come si chiami

il suo marchio e/o se lavora ancora, comunque al netto dell' esoterismo 

alienoide di cui parla, chi ha sentito il suo impianto completo dice che siamo

a vertici dell' attuale stato dell' arte.

Inviato

Ho avuto solo un breve e piacevole contatto con lui quando gli ho inviato le molle da revisionare.

Mi spiace molto sia venuto a mancare.

R.i.p. 

Inviato

Per me era un genio letterario, poetico e artistico, scultore, sceneggiatore, costruttore ecc. .

Noi eravamo i personaggi del suo teatro quotidiano d'avanguardia 

La rece di Toni jop del Moss Eldorado la più bella recensione di sempre 

Inviato

http://www.renatogiussani.it/pdf/percezione-invarianza-5paramtetri.pdf

 

Da Dueeffe, Fabio Ferrara

 

Ed è ora di fare un po' di storia.
In Italia arrivò Nuti a scrivere il famoso articolo.
Lo linko qui (per quei pochi che non lo ricordano):
www.renatogiussani.it/pdf/percezion...5paramtetri.pdf

Lo prendo dal sito di Giussani. Gli va il merito di averlo messo a disposizione in rete. Anche se non ci aveva capito nulla (e mi space davvero dirlo, visto che è venuto a mancare da poco. Ma "sic est").

L'articolo contiene diversi errori.
Peggio ancora, lo stesso Nuti non ha mai dato seguito a quel che ha scritto. E questo è biasimevole.
Ma tiriamo avanti.

A Lorenzo Russo va il merito di aver intuito le implicazioni, ed aver iniziato il suo percorso in quel senso.

Non stiamo qui a discutere degli errori di Nuti.
Potrebbe esser stato un atuore inconsapevole.

L'importante è l'aver catturato da quello scritto certe inferenze.

Non mi pare il caso che io ti venga a spiegare come abbia sviluppato il Sistema Lorenzo russo.
Come abbia risolto certi problemi.
Nel caso vatti a leggere quel che ha scritto, vatti a vedere quel che ha fatto e magari prova a parlarci (se davvero ti interessa)

Stessa cosa vale per quel che concerne il sottoscritto.
Nel tempo ho sempre precisato che non sono open source.

Questo è stato l'inizio per tutte le avanguardie.

Bisogna aver la forza di andare a cercare.

 

Dueeffe

 

https://audiovideohifi.forumfree.it/?t=69379502

 

  • Thanks 1
Inviato
14 ore fa, leonida ha scritto:

La prima cosa notevole è questa: normalmente si dice che un buon impianto hi-end "porta l'orchestra (o il gruppo, o il cantante) in casa".
L'impianto Full Moss porta invece l'ascoltatore nell'ambiente in cui il brano è stato registrato.

Normalmente dovrebbe essere la seconda…

Inviato
4 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Normalmente dovrebbe essere la seconda…

deve essere così ed  è così infatti...

Il cosiddetto effetto live, lo dice l'espressione stessa, tende a replicare le aberrazioni, in primis lo schiacciamento e la  proiezione delle frequenze centrali, tipiche dei sistemi di amplificazione utilizzati dal vivo.

Mille volte più complesso il reale ottenimento di un effetto tridimensionale con strumenti acustici,  ossia una sensazione di annullamento dell'ambiente di riproduzione e relativa proiezione ed immersione  illusoria nell'ambiente dove è stata prodotta la performance.

 

 

Inviato
27 minuti fa, leonida ha scritto:

Mille volte più complesso il reale ottenimento di un effetto tridimensionale con strumenti acustici,  ossia una sensazione di annullamento dell'ambiente di riproduzione e relativa proiezione ed immersione  illusoria nell'ambiente dove è stata prodotta la performance.

Il nostro hobby dovrebbe essere una continua ricerca di tale effetto. Un percorso lungo, fatto di prove e ascolti via via sempre più verosomili, comprendere cause e effetti. Cultura d’ascolto sensibilità. Serve tempo e determinazione. Purtroppo i misuroni…cercano il percorso secondo loro più facile. Il responso del microfono sul video del laptop.

Inviato
4 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Purtroppo i misuroni…cercano il percorso secondo loro più facile. Il responso del microfono sul video del laptop.

Se lo scopo di chi usa il microfono è quello di vedere il righello sul PC avrai anche ragione

Se invece il microfono lo si usa per tutta una serie di ottimizzazioni acustiche allora avrai torto

Chi realizza lavori di acustica ne fa uso imprescindibile, dunque saranno misuroni o saranno semplicemente persone che si avvalgono dei necessari attrezzi?

Inviato

La famosa disamina meccanica del gira eldorado su audio review di allora fu un vertice di letteratura hifi mai più raggiunto.. nodo per nodo affrontava i moti vibrazionali che andavano a disturbare il suono del vinile.

e tutti dovrebbero leggerlo.. perché in buona sostanza applicabile a tutti gli apparecchi, sorgenti e amplificatori inclusi. Ha capito e spiegato per primo come funzionassero le famose punte sotto le elettroniche e diffusori, e i loro deleteri effetti di risonanza in gamma udibile, e tante altre cose, più o meno utili.

E la famosa coriandolizzazione delle elettroniche.. uno dei più radicali, anzi il più radicale approccio alla sospensione inerziale dei componenti elettrici attraversati da segnale.

E ha avuto la sfortuna di nascere in Italia, paese retrogrado e avverso alle innovazioni, negli usa avrebbe avuto a disposizione laboratori universitari di ricerca, qui ha dovuto accontentarsi di una cerchia di seguaci obbedienti e servili.

E ha avuto inoltre una zavorra caratteriale non da poco, un mix di narcisismo e sociopatia, che nonostante l’indubbio fervore comunicativo, anche nelle colorite invettive dimostrava un certo talento creativo.. che lo allontanava da qualsiasi consesso di civile dibattito.

Buon viaggio, Lorenzo..

  • Melius 2

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