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Melius Club

Pianoforte e voce, l'essenza della riproduzione


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ilmisuratore
Inviato
32 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Voce di Mannoia che e’ registrata come fosse amplificata in partenza. Occupa molta scena.

Credo dipenda dai tuoi omnidirezionali

Non è poi cosi vasta, ed è ben a fuoco

Il mio sistema, agli antipodi del tuo in tema di direzionalità di emissione, la fa apparire abbastanza contornata senza occupare troppo spazio

Come detto in precedenza, c'è un volume [abbastanza elevato] in cui tutto sembra entrare in coppia, e li suona in modo molto bello, anche i brani non sono malaccio

Il problema è che personalmente non ascolto musica pop, ma adesso chi se la scrolla di dosso la signora ? quella vuole canticchiare in cucina Besame Mucho e Margherita :classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato

@ilmisuratore

Per una volta anche mia moglie è coinvolta e canta, assieme a me ed a Fiorella 😂.

Davvero un bel disco e bene inciso, anche se davvero la Mannoia è un po' troppo "in your face".

Ma averne di dischi pop incisi così, caspita!

Io Rea l'ho sentito dal vivo, con Gino Paoli: molto bravo, tocco sensibile, accompagnamento non banale...

smarmittatore
Inviato
Il 31/12/2023 at 15:53, smarmittatore ha scritto:

Consiglio anche l' ultimo album di Alice "eri con me" oltre al pianoforte ci sono anche gli archi, ma ne vale la pena.

ritorno qui... non ho modo di sentire il cd in questione Rea Mannoia, ma se qualcuno ha l'album di Alice sopra e può fare un paragone , mi faccio un idea

Inviato

Con la mia 

Hifiman 400i pare abbia punti in comune con questo. image.thumb.png.f66da689705264227fe10aca426dc41b.png

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Voce di Mannoia che e’ registrata come fosse amplificata in partenza. Occupa molta scena.

Domando: se sono seduto in poltrona, nel mio salotto, ed una persona in piedi davanti mi canta/parla a due metri di distanza, e come cacchio sentirò?! A tutta scena, centrato, in faccia. Potrebbe anche arrivarmi la fiatella. Idem per il pianoforte, che NON ha ambienza perché ripreso col microfono sulle corde. È una registrazione intima: tu, lei ed il pianoforte. 

Inviato

No tu lei il microfono che la amplifica,  e il pianoforte che e’ largo quanto il fronte dei diffusori e poco “spesso”.

Quando sono in prima fila a Trame sonore (il piu’ bel festival di musica da camera che si tiene nei saloni dei Gonzaga e simili) il pianoforte suona due tonnellate e la voce e’ molto definita potente ma c’e’ sempre un senso di ambienza.

 

  • Melius 2
Inviato

Vado a memoria  perché rientro domani e me lo ascolterò se riesco a trovarlo 🤣.

Un buon disco solo piano di  Danilo Rea  registrato neanche malaccio se non ricordo male  é questo:

 

Inviato
6 minuti fa, mozarteum ha scritto:

No tu lei il microfono che la amplifica,  e il pianoforte che e’ largo quanto il fronte dei diffusori e poco “spesso”.

Quando sono in prima fila a Trame sonore (il piu’ bel festival di musica da camera che si tiene nei saloni dei Gonzaga e simili) il pianoforte suona due tonnellate e la voce e’ molto definita potente ma c’e’ sempre un senso di ambienza.

 Oohlà.. Esattamente!!
 

Inviato

Comunque credo che i dischi suonino diversamente a seconda degli impianti. E magari un impianto corretto alle misure e’ insoddisfacente all’ascolto di certi dischi che vanno “aiutati” (il sistema omni e’ un amplificatore armonico di cui si giovano massimamente registrazioni secche e ragionevolemente compresse).

Concordo con misuratore che il mio ascolto possa dipendere dal sistema omni. Tuttavia il

medesimo sistema rende i due dischi di cui parlavo sopra a fuoco sia nella voce che nel piano. E la resa e’ naturale e credibile.

Devo dire che io ho scelto e costruito il mio suono attorno al suono Deutsche Grammophon i cui dischi suonano nel mio impianto principale come in nessuno degli altri tre che ho (mediamente).

La ragione e’ eminentemente artistica. Io devo sentire bene i colossi della

musica classica non i fraccazzi da velletri ben registrati audiofilmente.

 

Inviato
4 minuti fa, mozarteum ha scritto:

senso di ambienza

 

Non è un caso che il disco della Mannoia non ne abbia di ambienza. 

I riverberi sono quasi del tutto assenti.

È una chiara scelta "editoriale" di un disco "intimacy". 

 

Inviato

Su questo disco l’ambienza è andata a farsi friggere, non c’è propagazione del suono, la voce è focalizzata ma grande il pianoforte c’è ma è sospeso in  un limbo  non meglio definito, per stressare il concetto.


 

  • Melius 1
Inviato

Vedete pero’ quanto conta il “soggetto” e cioe’ la sua esperienza di suono che poi condiziona anche il godimento.

A me una registrazione sparata in primo piano non piace. A me piace sentire uno “spazio sonoro” nel quale agiscono i suoni con scala corretta e timbrica seduttiva: quindi niente vocioni e niente quaresime spacciate per correttezza (quando ad esempio si incensano le magneplanar che sono proprio una domenica delle palme:classic_biggrin:)

 

Inviato
5 minuti fa, one4seven ha scritto:

È una chiara scelta "editoriale" di un disco "intimacy". 

Va bene, ma si allontana da una situazione reale e come tale può essere apprezzata dal punto di vista artistico ma non da quello realistico.

Inviato

Nella classica sarebbe inaprrezzabile anche quello artistico.

ad esempio nel thread che fu su respighi  molti lodarono una modesta esecuzione di mata (faceva un po’ di botti e provocava orgasmi misuratori). In quella registrazione il corno inglese (una specie di oboe) che ha una lunga frase nel finale suonava ottuso e come mai dal vivo e’ dato sentirlo.

Pensate che sia possibile godere di una edizione cosi’, giudicata peraltro esemplare dagli audiofili in senso stretto?

Che ce ne facciamo dell’audiofilia in senso stretto se essa non rende l’ “idea artistica” del pezzo che sta suonando.

Ecco perche’ il terminale dell’hifi e’ il cervello ultimo giudice del tutto

  • Melius 1
  • Thanks 1
ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Vedete pero’ quanto conta il “soggetto” e cioe’ la sua esperienza di suono che poi condiziona anche il godimento.

A me una registrazione sparata in primo piano non piace. A me piace sentire uno “spazio sonoro” nel quale agiscono i suoni con scala corretta e timbrica seduttiva: quindi niente vocioni e niente quaresime spacciate per correttezza (quando ad esempio si incensano le magneplanar che sono proprio una domenica delle palme:classic_biggrin:)

Eh ma ci sono anche registrazioni cantate con il microfono infilato in bocca a contatto con le tonsille, queste purtroppo le devi [dovresti] sentire con quelle caratteristiche, ahimè poco naturali, ma fedeli al tipo di situazione

In questi casi non avverto un suono sparato in faccia, ma la vicinanza della ripresa si nota in modo evidentissimo

Inviato

Si infatti si parla di predilezioni di registrazioni.

Poi il discorso e’ stato portato sul fatto che magari la stessa registrazione ha un “rendimento” diverso (non stravolto ovviamente) a seconda delle caratteristiche dei diffusori

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