Questo è un messaggio popolare. floyder Inviato 11 Gennaio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Gennaio 2024 In una feritoia della notte dell'11 gennaio 1999, moriva il più grande poeta italiano del secondo Novecento. Venticinque anni fa siamo rimasti orfani di Fabrizio De Andrè, della sua musica, delle sue parole. E di quelle parole, così instancabilmente antitetiche al pensiero del gregge, quanto ne avremmo bisogno oggi, nell'omologazione di pubblicità e algoritmi, delle tv e dei giornali sempre proni al potere, in un contesto cantautoriale (e intellettuale) in cui quasi più nessuno, ormai, dà voce agli ultimi, alla protesta, a una visione antagonista che si opponga a quella maggioranza cresciuta nell'impero dei consumi e del profitto, "recitando un rosario di ambizioni meschine, di millenarie paure, di inesauribili astuzie". È quasi impossibile immaginarselo oggi, confrontarsi con personaggi politici che non fanno che celebrare il proprio nulla. Forse, come Bartleby lo scrivano, anche lui avrebbe girato la sedia per fissare una parete bianca; in una migliore ipotesi, il verde mare della sua amata Sardegna. O forse no, passando la mano nei sui lunghi capelli setosi, divenuti ormai bianchi, sarebbe riuscito a portare un po' della sua luce lontana, più bassa delle stelle e per questo più luminosa, anche in questo mondo che rotola sul clivio di una guerra mondiale. Lo avrebbe fatto con la sua inesausta vena poetica, con la sua inarrivabile capacità di sognare, di immaginare l'Altro, la rivolta, l'amore, di intrecciare storie umane, riflessioni profonde e contestazioni sociali come fossero la trama di un sogno. "C'era una volta un bambino bellissimo. Era biondo. Gli piaceva guardare il mare e sognare, guardare le nuvole e sognare, guardare le bambine e sognare – ha scritto di lui Fernanda Pivano, sua grande amica –. Poi, sempre bellissimo ma non più bambino, un'estate ha conosciuto in Sardegna prati e boschi in collina, profumi e fiori nell'aria, delfini e rocce nel mare, sempre bellissimi, che gli hanno fatto vedere soltanto sorrisi, perché anche le lacrime erano bellissime, ormai: erano lacrime, ma già dell'amore". E da allora i suoi sogni sono diventati canzoni, le sue canzoni sono divenute i nostri sogni e li abbiamo visti volare come Nina, tra le corde dell'altalena, o sopra una stella sospinti dal vento che soffiava dal fiume, quel fiume in cui Marinella s'era gettata e dove scorrevano gelide acque: ed è lì che Faber ha nuotato ogni giorno della sua esistenza. Erano i flutti più scuri dell'animo umano, delle contraddizioni della società, della religioni, della ferocia del capitale. Ma in quel buio, però, brillava sempre una luce – flebile candela, che risplendeva di una profonda empatia per gli ultimi, gli emarginati, per i senza voce. Così cantava, in "Smisurata preghiera", forse il suo testamento spirituale: "Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria, col suo marchio speciale di speciale disperazione, e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità". No, non si sarebbe seduto a fissare silente una parete bianca. Oggi, all'età di 83 anni, avrebbe cercato ancora col suo canto la cruda bellezza della vita, nascosta in mezzo all'inferno che abitiamo ogni giorno. Avrebbe cantato gli indigeni del Brasile, che lottano per loro terra, avrebbe cantato i bambini palestinesi e ucraini che giocano a nascondino tra le macerie, i sogni disperati dei migranti che attraversano il Mediterraneo. E, ancora e ancora, avrebbe narrato le storie di donne picchiate, vessate, umiliate, colpevolizzate, stigmatizzate dalla società e dalla religione: l'Italia dei femminicidi. Perché, nella sua poetica, la donna ha sempre occupato un posto speciale, con la sua forza, la sua vulnerabilità, la sua libertà, così lontana dall'uomo e dalla violenza, dalla fame di potere (l'odiato potere, che mai può essere buono). Sfidando gli stereotipi di genere, ormai vecchio, avrebbe suonato la sua chitarra fino all'ultimo, facendo nascere splendidi fiori lungo il cammino della fragilità. da Foggiatoday.it Giovanni Pizzocolo 6 1
micfan71 Inviato 11 Gennaio 2024 Inviato 11 Gennaio 2024 Avrebbe continuato ad essere sè stesso, inevitabilmente, sarebbe invecchiato come tutti, forse si sarebbe rincoglionito; la sorte per lui ha riservato un'uscita di scena nel pieno della maturità, di una carriera costellata solo di alti, di una memoria collettiva integra e cristallina. Mi piace ricordarlo cosí, riascoltare la sua inconfondibile voce, recitare i suoi testi all'unisono, in un improbabile duo mentre riascolto un disco, poter dire "io c'ero" a quel concerto a Bologna coi PFM, nel suo ultimo tour live. Idealizzarlo su come sarebbe oggi è un pensiero inevitabile ma doloroso, quello che doveva dire l'ha detto, ed è ancora tristemente attuale... 2
aldofive Inviato 11 Gennaio 2024 Inviato 11 Gennaio 2024 sembra che per l'occasione abbiano ristampato i suoi album, il progetto è questo: https://www.adnkronos.com/spettacoli/fabrizio-de-andre-morte-anniversario-25-anni_4cO51PJdzVI21sXoWQ7B0Q ma non si fa menzione se siano in realtà nuove masterizzazioni. Inoltre su Rai Play è disponibile un documentario in occasione dei 25 anni dalla scomparsa.
ginoux Inviato 13 Gennaio 2024 Inviato 13 Gennaio 2024 Il 11/1/2024 at 15:38, aldofive ha scritto: sembra che per l'occasione abbiano ristampato i suoi album Mi viene da pensare alle ennesime ristampe fatte in occasione degli anniversari.... Tra l'altro non credo che si possa fare meglio delle "ultime" (fatte da Sony in hi res)..... E si torna sempre lì, sempre se non si voglia ristampare VERAMENTE dal nastro originale .......
aldofive Inviato 13 Gennaio 2024 Inviato 13 Gennaio 2024 @ginoux 4 ore fa, ginoux ha scritto: ristampare VERAMENTE dal nastro originale ....... Magari!
giorgiovinyl Inviato 13 Gennaio 2024 Inviato 13 Gennaio 2024 7 ore fa, ginoux ha scritto: E si torna sempre lì, sempre se non si voglia ristampare VERAMENTE dal nastro originale ....... In Italia la vedo molto difficile... il riversamento top è quello da file hires... Anche a me manca tantissimo Faber
TetsuSan Inviato 14 Gennaio 2024 Inviato 14 Gennaio 2024 21 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: In Italia la vedo molto difficile... il riversamento top è quello da file hires... Scusa, ma dopo tutto il casino della MoFi questa affermazione è quantomeno bizzarra.....e poi, i file hires da dove arrivano nel caso di De André ?? I migliori riversamenti sono quelli fatti bene dalla miglior fonte disponibile, cosa che oggi è possibile solo partendo dal nastro master originale, anche se non in perfette condizioni.
giorgiovinyl Inviato 14 Gennaio 2024 Inviato 14 Gennaio 2024 @TetsuSan Io non ci vedo nulla di bizarro… negli USA, e in qualche misura anche in Europa, esistono riversamenti allo stato dell’arte interamente analogici… alcuni realizzati anche dalla MoFi quando gli danno il master… poi ci sono sicuramente pure trasferimenti top con un passaggio in hires… in Italia c’è sempre e comunque un passaggio in digitale… a memoria non ricordo riversamenti interamente analogici…
TetsuSan Inviato 14 Gennaio 2024 Inviato 14 Gennaio 2024 @giorgiovinyl Mi sembra (mi sembra) che ai tempi dello scandalo MoFi (nonostante la MoFi non avesse mai dichiarato esplicitamente di usare master analogici) tu non avessi preso una posizione così morbida. Comunque il passato è passato. Riguardo ai dischi, ti voglio solo ricordare i 5 LP di Vasco Rossi realizzati da Fonè partendo da master analogico copiato su nastro a 30 ips sempre, chiaramente analogico. Quando si può (e si vuole), si parte da master analogico. Solo che dire che un vinile è ricavato da file hires 192/24 fa più tecno figo. Peccato che, IMHO un vinile di siffatta produzione non è un vinile, è un cidile. Ma tant'é......oggi è di moda il vinile.....domani chissà.....
giorgiovinyl Inviato 14 Gennaio 2024 Inviato 14 Gennaio 2024 @TetsuSan Ricordi male. Il mio punto era sopratutto sulla correttezza della MoFi che infatti negli USA dovrà risarcire chi gli renderà i dischi. Quel thread comunque era una tonnara, se vuoi riaprirlo fai pure, ma è stato chiuso almeno 2 volte dalla moderazione, qui siamo palesemente OT.
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