UpTo11 Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa Il 13/10/2025 at 21:42, Velvet ha scritto: Questa m'era sfuggita. Sono ragionevolmente certo, in seguito ad un sondaggio durato anni presso conoscenti e amici, che la causa principale della mancanza di cultura musicale degli italiani sia il flauto dolce imposto alle elementari e alle medie come unico strumento nella didattica. la gran parte ha ammesso di aver odiato con tutte le forze quel pezzo di plastica, di non sopportarne il suono e di ritenere inutili quelle pseudo-lezioni di musica subite. Me compreso. Mio figlio sta facendo le medie e il suo prof non lo usa. Anzi, che io sappia non lo usano quasi più nelle sue medie, anche se magari è dovuto al fatto che la scuola comprende una sezione ad indirizzo musicale. In compenso gli fa studiare musica come fosse matematica o grammatica. Lo scorso anno hanno studiato tutti gli strumenti dell'orchestra e anche di più, compresi tutti gli strumenti elettrici o elettronici moderni, in modo che dire minuzioso non rende l'idea. Ascolti di musica in classe rari (ai miei tempi si faceva ed a volte faceva scoccare quella scintilla....). Il risultato non è molto diverso da quello ottenuto col piffero.
analogico_09 Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa Oggi leggo da .... "Domani" https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/quel-pasticciaccio-brutto-della-fenice-peccato-non-chiamarsi-venezi-wbkgjtug una sorta di riepilogo della vicenda feniciana abbastanza articolato a firma di Mario Leoni. Aldilà di ogni considerazione di carattere generale di cui si va ampiamente dicendo, mi sono soffermato anche sulle brevi osservazioni dell'autore del pezzo sulla tecnica direttoriale di Venezi che si limita ai fatti al netto delle "filosofie"... Non una novità, si è in molti a notare il gesto discrasico della direttrice d'orchestra, ma trovo particolarmene efficace la pur sintetica osservazione che segue: Quello che più colpisce, guardando Venezi dirigere, è una crepa tra il gesto e il risultato sonoro che ne consegue. Siamo di fronte a un movimento che, seppur corretto dal punto di vista scolastico, rimane appunto scolastico: rigido, poco comunicativo, incapace di trasmettere un’idea musicale fatta di fraseggio, dinamiche interne, tensioni.
Questo è un messaggio popolare. UpTo11 Inviato 6 ore fa Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 ore fa Insomma, la ragazza non si muove bene. 1 2
OTREBLA Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa ...è difficile convincere le persone sui curricula dei...delle...no?...ciascuno ha la sua ideaaa...e la cosa... Perchè in fondo noio...vulevòm savuàr... 2
analogico_09 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 1 ora fa, UpTo11 ha scritto: Ascolti di musica in classe rari (ai miei tempi si faceva ed a volte faceva scoccare quella scintilla....). Alle medie, anche ai mie tempi ci facevamo certe cantata con il supplente di musica ex colonnello dei bersaglieri in pensione: "fratelli d'italia", "sole che sorgi", "va pensiero".., a "faccetta nera" però non c'arrivammo.. Era tenero l'anziano colonnello.., siccome io (ripetente di un anno casusa malattia in terza elementare) avevo iniziato a fare la muta della voce e andavo assumendo un tono più "adulto" e forte, mi metteva in prima fila a cantare come capocoro ed io sentendomi responsabile mi impegnavo con gioia a cantare a squarciagola... Ogni tanto arrivava la professoressa della classe accanto a reclamare: "colonnello, gentilmente potrebbe far cantare i raggazzi più piano".., e noi tutti a ridere! Morale della favola forse fu da quella scintilla che molti anni dopo iniziai a cantare in un coro vero e a far concerti. Le vie della didattica sono infinite... Il flauto dolce... colpa non fu dello strumenrto ma degli insegnanti "babb(e)i" che non avendo voglia o capacità di insegnare al minimo lo strumento , ancor prima quel rudimento di musica - che come un semino avrebbe potuto tuttavia germogliare se annaffiato bene - attraverso lo strumento che non è la musica, abbandonavano gli scolari col pezzo di plastica in mano a far casino... convinti di aver fatto il proprio dovere.., senza sapere che il flauto dolce è uno strumento estramente complesso nella sua apparente sempiicità che richiede capacità di intonazione di grado elevatissimo insieme a un grado di maturità musicale, tecnico ed espressivo che non appartiene al pargolo. Insomma non sarebbe stata per i regazzini una passeggiata suonarlo, ma all'ignoranza escatologica non si comanda... Che brutta fama ebbe a dover subire quel nobilissimo, organicissimo strumento a causa di insegnanti e indirizzi didattici fallimentari. I grandi interpreti ne hanno cacciato fuori cose come questa ineffabile Fantasia di Telemann per flauto contralto. C'è qualche corrispondenza con il suono e lo "Zen"dello Shakuhachi giapponese
analogico_09 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 1 ora fa, UpTo11 ha scritto: Insomma, la ragazza non si muove bene. A mio avviso generosa fu l'osservazione.., io noto anche dei "micro" ritardi nel gesto rispetto a quello che fa l'orchestra.., ma potrei sbagliare, è la mia impressione.
Velvet Inviato 4 ore fa Autore Inviato 4 ore fa Nel frattempo a Venezia tutto confermato: la prima del Wozzeck salta. L'intuito (leggi colpo di culus) ha voluto che quest'anno non abbia comprato i biglietti all'apertura delle prevendite come facevo di consueto. https://www.veneziatoday.it/attualita/domani-sciopero-fenice-manifestazione-concerto.html
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