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Debunking parte 2: Le "trombe" sono ideali per i s.e.t. ?


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Inviato

Al punto due risponderei dipende, senza controreazione non vuol dire nulla.. è solo una parte della ricetta complessiva.. ci sono set che suona da schifo e altri in modo celestiale, sempre correttamente implementati, con un turgore e una velocità da far impallidire anche i migliori degli ss.

Quindi eviterei ricettari troppo assolutistici, in termini di Horns.. perché con la teoria ci si arriva fino a un certo punto, e poi ci sono miriadi di fattori che continuano a cambiare le carte in tavola. 
ci gioco da oltre 15 anni e ho una certa esperienza ( coinvolgimento come designer e ascoltatore beta) maturata in ambienti horn top.. ora per esempio siamo coinvolti nel design di una sala privata che vuole semplicemente diventare per il committente la migliore al mondo, a abbiamo coinvolto alcuni tra i più qualificati acustici a livello mondiale e pure il Polimi di Milano per misurazioni e calcoli.

Vedremo..  a me tocca solo quello che si vede ( per fortuna) il gravame delle responsabilità di spendere un budget no limits o giù di lì.. la lascio volentieri agli altri 😎

Inviato

@Bunker Chapeau. Tono giusto, altissima densità di contenuti. Grazie.

Io adoro i monotriodi ma sarei demente se negassi i suoi limiti congeniti che si manifestano in modo dirompente nei circuiti tirati al risparmio.

Quando ascoltavo solo in monofonia con l'Onken W, Iwata con 375 e tweeter Fostex T500A mk II, uno dei risultati migliori con un monotriodo li ho ottenuti usando un enorme trasformatore da 10K ( Hirata-Tango x-10S ). In sintesi era un escamotage per cercare di migliorare il fattore di smorzamento dell'ampli senza ricorrere al feedback. Altra soluzione è quella di impiegare un apposito secondario per un feedback catodico ( giochino usato anche nei pp ).

 

 

  • Melius 1
Inviato

@alexis sono d'accordo che non bisogna essere troppo assolutistici, anche perché non esistono due diffusori uguali ne due ampli uguali, non mi sembra di esserlo stato e infatti l'assenza di retroazione è solo una delle possibili soluzioni.

A tal proposito ringrazio @mariovalvola per la brillante soluzione proposta, che va sicuramente aggiunte a quelle che ho elencato.

 

 

Riguardo al progetto a cui stai partecipando, la prima pubblicazione in bibliografia è una tesi di laurea di uno studente del Politecnico di Milano, peraltro recente (2017). Visto che il Politecnico è coinvolto nel vostro progetto ti suggerisco di contattare il relatore per valutare la disponibilita a partecipare al progetto del laureato, che dimostra non solo grande padronanza della materia ma anche un approccio neutrale alle varie soluzioni.

Trattandosi di un progetto che mi pare di capire non presenta limiti di budget, ti suggerisco di valutare la possibilità di coinvolgere Bjorn Kolbrek, che ha interrotto la collaborazione con Celestion e lavora sostanzialmente come consulente. Non solo è il massimo esperto in attività, ma ha anche pubblicato una paper AES sui sistemi full horn di grandi dimensioni in ambienti "domestici", con particolare riferimento alla installazione di sistemi caricati per i bassi progettati e realizzati come parte integrante della struttura costruttiva/muraria della "sala" di ascolto.

https://www.aes.org/e-lib/browse.cfm?elib=20265

In Medio Oriente ho collaborato ad alcuni progetti full horn con approccio simile a quello su cui stai lavorando e ti posso dire che l'ambizione di realizzare la "sala migliore del mondo" non sarà facile da conseguire, considerata la disponibilità di denaro che hanno da quelle parti. Spero ci riuscirete e magari un giorno di poterla visitare.

Non ho ben capito se questa sala su cui stai lavorando è per un impianto full horn o anche parzialmente caricato. Nel caso lo fosse considera che un impianto del genere necessità di progettazione acustica specifica, che non è affatto la stessa per un impianto a radiazione diretta.

Per questo motivo non bastano i migliori ingegneri acustici, ma sarebbe bene coinvolgere anche il migliore sulla piazza per quanto riguarda i sistemi full horn di qualità, se disponibile, e nome e cognome te l'ho dato sopra. Se necessario ti posso dare riferimenti piu precisi in MP.

Inviato

Grazie @Bunker .. grazie mille per le info.

Qui abbiamo coinvolto nomi di grande peso, progettisti tra l'altro della Elbphilharmonie, ma per accordi scritti non posso rivelare altro. Come budget.. beh abbiamo la fortuna (o sfortuna, vedi tu) di avere diversi clienti lista Forbes, per intenderci, e neanche in bassa classifica. La casa dova va a inserirsi la sala di circa 150m2, per esempio, supera nel complesso i 1500 m2, il solo living 250m2, stanze letto da 80m2, e di design architettonico decisamente spinto, vagamente "miesiana"  per intenderci. Il design della sala che stiamo modellando sarà invece di natura organica, che si isprira agli sinuosi interni di un violino, completamente in legno armonico, con una rincorsa di curve asimmetriche e superdici convesse e estroflesse.

Stiamo ovviamente incrociando le dita che tutta vada per il giusto verso... :-)

 

Inviato
3 ore fa, alexis ha scritto:

Il design della sala che stiamo modellando sarà invece di natura organica, che si isprira agli sinuosi interni di un violino, completamente in legno armonico, con una rincorsa di curve asimmetriche e superdici convesse e estroflesse.

Mmm, se l'obiettivo è realizzare una sala di ascolto i presupposti di partenza non mi sembrano molto promettenti...:classic_biggrin:. Gli strumenti sono fatti per produrre suoni le sale di ascolto per non produrne. Le leggi dell'acustica sono scritte ed è difficile inventarsele daccapo. Del resto so bene che non è facile fare ragionare chi pensa che con il denaro si possano cambiare anche le leggi della fisica. L'importante e che il capitolato sia chiaro e chi è responsabile di che cosa, il resto sono problemi del committente. Cose del genere vengono fatte principalmente come sfoggio di opulenza e quindi alla fine come suonano non è la cosa più importante. A volte sono anche forme di monomania. A proposito...

 

 

 

 

Inviato
19 ore fa, Bunker ha scritto:

Considerare che le trombe progettate in MMM, presentano un carico più facile

Posto che uno voglia usare SET a bassa o nulla controreazione (giusto o sbagliato che sia, non entriamo per un attimo nel merito) credo dal tuo discorso dovrebbe orientarsi su queste trombe MMM.

Puoi fornire degli esempi commerciali di tali componenti?

Grazie.

Inviato
21 ore fa, Bunker ha scritto:

Il problema non da poco, è che con pochissime eccezioni i SET tendono a riprodurre l'andamento dell'impedenza dei diffusori a cui sono abbinati. Nei diffusori a radiazione diretta, essendo la componente acustica dell'impedenza fondamentalmente lineare e prevalentemente di natura resistiva e scarsamente reattiva (approssimazione), questa può essere trascurata, per cui si utilizzano espedienti per linearizzare l'impedenza elettrica, come l'utilizzo di resistenze, che la linearizzano (aumentandone la componente resistiva rispetto alla reattiva). 
Questo tipo di "espedienti" di natura elettrica, risultano poco efficaci nei confronti dell'impedenza acustica delle tromba, che non potendo essere "corretta" in tal modo può soltanto essere "gestita" tramite la capacità dell'amplificatore di non venirne influenzato (capacita di erogazione di corrente) o di compensarla (retroazione), e in questo i SET sono quasi tutti molto carenti.

Sono d'accordo

Inviato

@Bunker non posso certo svelare tutto.. :-) e poi non mi fa particolarmente piacere parlare qui del mio lavoro.. ma se ti può incuriosire il mio socio è autore di due tra le più belle sale della musica / auditorium contemporanee, una in Italia e l’altra appena inaugurata per la regina di Svezia. Entrambe di ispirazione, appunto,  organica, entrambe sotto la supervisione di uno dei massimi esperti di acustica vivente, e se aggiungo che è giapponese, dovresti aver intuito di chi stiamo parlando. Ah.. e in entrambi i casi abbiamo una resa acustica definita ultraterrena dagli spettatori.

In breve.. rispetto ai soliti scatoloni in rpg style.. questo è proprio un altro modo di progettare e disegnare gli spazi destinati alla musica.

Inviato
2 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Posto che uno voglia usare SET a bassa o nulla controreazione (giusto o sbagliato che sia, non entriamo per un attimo nel merito) credo dal tuo discorso dovrebbe orientarsi su queste trombe MMM.

Puoi fornire degli esempi commerciali di tali componenti?

Grazie.

Non è che "deve orientarsi"...è una cosa come altre che può prendere in considerazione. MMM (Mode Matching Method) non è un marchio ne un profilo, ma come dice la parola stessa è un metodo di progettazione.

Molto utilizzato in tempi recenti ma solo il progettista sa che criteri ha usato e magari non ha nemmeno voglia di parlarne con qualcuno che non conosce.

Se uno sa di un certo diffusore a tromba, progettato in tempi relativamente recenti, che alle demo viene abbinato sempre allo stesso ampli e quell'ampli è un SET, è possibile che quel diffusore sia stato progettato come parte di un insieme di cui quell'ampli fa parte. Nel qual caso sarebbe un buona idea o prendere quell'ampli, oppure prenderne uno con caratteristiche simili.

 

A mio modesto parere tra tutte le soluzioni proposte (e fermo restando che prima di acquistare qualcosa di costoso un minimo di indagine sulla filosofia aziendale andrebbe anche fatta), pur sapendo che mi attirero delle critiche penso che la cosa più semplice e senza tante menate che deve fare uno che vuole usare un SET con un diffusore con l'impedenza stile montagne russe,  è dotarsi di un bel sistema di correzione (poca spesa tanta resa) e scegliere un ampli che abbia almeno una dozzina di watt.

Anche perché le cose che ho scritto nell'articolo sono vere, ma non è che se uno prende un ampli a stato solido con fattore di smorzamento mostruoso si ritrova con la risposta in ambiente miracolosamente piatta sia in fase che in frequenza.

L'ambiente di casini ne combina quanti e piu di un SET, allora se uno accetta il fatto che è necessario intervenire, può scegliere l'ampli un po' più a cuor leggero di uno per il quale i sistemi di correzione sono come il fumo negli occhi e deve ottimizzare il tutto mediante abbinamenti (ammesso che ci riesca).

Inviato
1 minuto fa, alexis ha scritto:

@Bunker non posso certo svelare tutto.. :-) e poi non mi fa particolarmente piacere parlare qui del mio lavoro.. ma se ti può incuriosire il mio socio è autore di due tra le più belle sale della musica / auditorium contemporanee, una in Italia e l’altra appena inaugurata per la regina di Svezia. Entrambe di ispirazione, appunto,  organica, entrambe sotto la supervisione di uno dei massimi esperti di acustica vivente, e se aggiungo che è giapponese, dovresti aver intuito di chi stiamo parlando. Ah.. e in entrambi i casi abbiamo una resa acustica definita ultraterrena dagli spettatori.

In breve.. rispetto ai soliti scatoloni in rpg style.. questo è proprio un altro modo di progettare e disegnare gli spazi destinati alla musica.

Ti dico solo buon lavoro e tanti auguri !

  • Thanks 1
Inviato
12 minuti fa, Bunker ha scritto:
3 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Puoi fornire degli esempi commerciali di tali componenti?

Grazie.

Non è che "deve orientarsi"...è una cosa come altre che può prendere in considerazione. MMM (Mode Matching Method) non è un marchio ne un profilo, ma come dice la parola stessa è un metodo di progettazione.

Molto utilizzato in tempi recenti

Si, ci ero arrivato… 😂😂😂

Chiedevo se esistono degli esempi “commerciali” per avere un’idea di Un prodotto già esistente in linea con questo metodo di progettazione. 
Ad esempio anche una tromba sfusa di un qualunque produttore, se non un diffusore completo. Per curiosità.

Inviato
3 ore fa, Collegatiper ha scritto:

Si, ci ero arrivato… 😂😂😂

Chiedevo se esistono degli esempi “commerciali” per avere un’idea di Un prodotto già esistente in linea con questo metodo di progettazione. 
Ad esempio anche una tromba sfusa di un qualunque produttore, se non un diffusore completo. Per curiosità.

Tutte le trombe di Kolbrek e buona parte della produzione corrente di Celestion (che piu o meno è la stessa cosa) e anche diverse di Joseph Crowe.

Celestion ha investito molto su questo, e ha messo a disposizione di Kolbrek una camera anecoica sotto vuoto per poter ricavare i parametri di Thiele & Small dei driver a compressione. Caso unico, con l'eccezione del TAD TD-2001 sul quale sono stati ricavati da Jean Michel Le'Cleach il quale lo modellato talmente tante volte che alla fine individuò i dati con una sorta di reverse engineering.

Purtroppo questi parametri dei driver a compressione celestion non sono resi pubblici e sono soggetti a un NDA per chi li ha misurati.

In compenso Kolbrek ha realizzato un programmino (che trovi sul sito di celestion) dove tu gli dai dei parametri e lui ti trova la tromba e il driver. Inutile però se uno vuole/deve progettare ex novo, e i parametri non te li danno neanche se glieli chiedi.

Quindi se vuoi usare quel metodo, progetti con gli altoparlanti a cono...:classic_cool:

Joseph Crowe fa solo trombe con driver "commerciali". Se vai sul suo sito trovi delle trombe che vanno abbinate a un driver specifico, quelle sono progettate in Mode Matching (tramite prototipi e non calcoli, non avendo nemmeno lui i parametri di T&S). Non so se sono ottimizzate per ampli di una certa impedenza, ma non credo.

 

Inviato
8 ore fa, Bunker ha scritto:

una camera anecoica sotto vuoto

In pratica è in depressione? La hanno resa stagna e Ne hanno aspirato l’aria?

Inviato
3 ore fa, Collegatiper ha scritto:

In pratica è in depressione? La hanno resa stagna e Ne hanno aspirato l’aria?

Ah come l'hanno fatta non ne ho idea. Mi parlava del fatto che l'hanno realizzata perché nei driver a compressione, affinché  la misura dei parametri sia valida, non ci deve essere alcun carico da parte dell'aria sul trasduttore.

 

 

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