Discopersempre2 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 8 ore fa, analogico_09 ha scritto: Francamente trovo malmesse se non anche offensive certe affermazioni, in generale. Faccio notare che @SimoTocca si limita a condividere la sua opinione senza stigmatizzare chi ne abbia di diverse. Per quanto mi riguarda non mi sento affatto ottuso - che non è esattamente un termine per i complimenti né per un approccio che non sia aggressivo - per non amare e non vedere san remo, se non per qualche episodico secondo di umana curiosità restandone deluso dal momento che mi sembra vedere nella sostanza le stessisime cose che vedevo fino a qualche anno fa quando smisi di seguire del tutto il festival delle vanità dal quale non credo di poter trarre nessun insegnamento, aggiornamento, nessun arricchimento musicale né d'altra natura. Per ascoltare qualche buona canzone, seppure..., il basso livello delle canzoni danremesi è oggettivo, non 'sto delle ore a subire il trionfo del cattivo gusto per quanto riguarda lo spettacolo di contorno che cuba più di tutto il resto. Per informarsi, apprendere, conoscere ciò che avviene di importante e di meno importante, di bello o di brutto nella quotidianeità, bisogna distogliere gli occhi da un televisore e calarsi negli "spettacoli" reali offerti dai vari "reparti" della vita reale. Ciò premesso, ci tengo pertanto a precisare che la mia disaffezione per san remo nasce da una libera e ragionata scelta, un legittimo fatto di legittimo gusto personale, di natura socio-culturale, intellettuale, ludico, di costume, morale e financo estetico, non condizionato affatto dal pregiudizio o dalla superbia, né mi permetto di assegnare a chi al contrario apprezza analoghi epiteti fuori luogo. 3 anni luce di 👏.
Questo è un messaggio popolare. mom Inviato 11 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Febbraio 2024 No, al Festival di Sanremo 2024, non erano certo presenti i Balletti russi, Diaghilev e neppure Stravinsky! 😀 Si respirava però un’aria nuova e un po’ diversa. A questo proposito preferisco lasciare la parola ad un esperto dotato di credenziali di tutto rispetto, Ernesto Assante, che, stamattina, su Repubblica, ha pubblicato l’articolo che vi riporto qui sotto: Quel cambio generazionale che porta Sanremo nel futuro di Ernesto Assante “ Dalla contestazione a Geolier alla vittoria di Angelina Mango: così una nuova generazione di artisti ha cambiato pelle al Festival 11 FEBBRAIO 2024 SANREMO – Ha ragione Diodato e ha ragione lo stesso Geolier: i fischi e i “buu” al rapper di Secondigliano che è arrivato primo nella serata delle cover non sono dovuti a una forma esasperata di antimeridionalismo, non a caso la stessa platea ha tributato il suo più grande applauso ad Angelina Mango, nata a Maratea, che fino a prova contraria è anche più a sud di Napoli. E quello che accade sui social, inaccettabile ovviamente, va detto ancora una volta, fino alla noia, che è figlio di una minoranza esagitata e imbecille, che forse se la sarebbe presa con qualcun altro non avendo nulla di meglio da fare e alla quale non bisognerebbe, ragionevolmente, dare retta. La platea dell’Ariston ha i suoi gusti, li ha sempre avuti, negli anni ha regalato fischi a destra e a manca, e ogni anno esprime più o meno rumorosamente il proprio disappunto, è un pubblico che in anni passati avremmo definito “conservatore”, di certo è tradizionalista, e che accetta con maggiore difficoltà quello che è un cambiamento ormai definitivo e del quale è bene prendere atto. Un cambiamento generazionale e tecnologico, un cambiamento della musica, del modo di conoscerla e ascoltarla, un cambiamento che è iniziato ormai più di venti anni fa ed è arrivato fino a un Sanremo 2024 che ieri sera ha visto protagonisti nelle diverse serate un artista di 23 anni, Geolier, seguito da un’artista sua coetanea, Angelina Mango e se aggiungiamo Alfa, BNKR44, BigMama, Sangiovanni, Irama, tutti ventenni, e un nutrito numero di trentenni, possiamo certamente dire che ormai il Festival si è davvero ringiovanito. Geolier ha dominato per tutto il 2023 le classifiche, Angelina Mango, nonostante sia arrivata al successo di recente ha già collezionato una lunga serie di dischi d’oro e di platino, entrambi rappresentano, ognuno a suo modo, la nuova musica italiana, che mescola generi e colori, che può passare, come nel caso di Angelina Mango, dal ‘tormentone’ dance di La noia, alla raffinatezza di La rondine scritta dal grandissimo Pino Mango, musica che è fatta da giovani per giovani, perché sono loro che usano maggiormente le piattaforme di streaming e, essendo nati negli anni Duemila, non hanno nemmeno idea di come fosse la musica ‘prima’ dell’avvento dell’mp3. È un cambiamento radicale quello di Sanremo 2024: dopo la ‘rivoluzione’ di qualche anno fa, in termini di generi, di suoni, di creatività, il Festivalone è tornato ad essere il luogo in cui tutto si mescola, si confonde, dove gli estremi sono banditi, dove le novità interessano poco, dove il divertimento (e non necessariamente la buona musica), regna sovrano. È un male? No, perché al di là del suo altisonante titolo, Festival della canzone italiana, Sanremo non è da molti anni null’altro che un grande e necessario palcoscenico per chi vuole e deve farsi ascoltare, trovare spazio in piattaforme che contengono decine di milioni di brani di tutto il mondo. Anzi è “il” palcoscenico, perché mai, nel resto dell’anno, dieci o undici, milioni di persone dedicano così tanto tempo ad ascoltare musica. E se è vero, come dicono i dati Auditel, che oltre l’80 per cento del pubblico giovanile ha seguito il Festival, è evidente che non poteva andare molto diversamente da com’è andata. E non è andata male, in fin dei conti, perché Sanremo 2024 ha presentato musica mediamente ben fatta, alcune cose interessanti, poche cose davvero belle e, finalmente, poche, pochissime canzoni che non avevano senso. Ci sono state canzoni con testi forti, come quella di Dargen D’Amico, quella di Ghali, quella di BigMama, e purissimi tormentoni da mandare a memoria come quelli di Kolors e Annalisa, un po’ di tutto, insomma, per convincere 11 milioni di persone.” . Ci sarebbe anche un altro articolo, quello del mio compaesano Aldo Cazzullo, pubblicato oggi sul Corriere della sera, che ritengo valga la pena di essere letto: https://www.corriere.it/opinioni/24_febbraio_10/sanremo-macche-fischi-quel-dialetto-racconta-l-italia-c2ae90bc-c847-11ee-bbeb-1a8d2ebebe3f.shtml . Inutile dire che sono assolutamente d’accordo con entrambi gli articoli. Il tutto sempre senza alcuna polemica ma nella piena libertà di espressione che spero mi sia concessa. 😉😊 3
one4seven Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 In vero la "conversione" di Sanremo è un po' di anni che è in atto. Direi che con l'edizione appena conclusa, il "passaggio generazionale", credo sia stato completato. Ma è stato ugualmente molto interessante vedere i giovanissimi duettare con "vecchi mostri sacri". E, per me, si sono mostrarti perfettamente all'altezza. 2
pino Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 Io concordo con quanto ha recentemente affermato Rita Forte in una trasmissione attinente il festival 'I testi devono essere comprensibili' Modugno, Claudio Villa, Mango,cantavano testi comprensibili . Totò recitava con una capacità di linguaggio sconosciuta a molti attori contemporanei. Di recente ho visto con piacere 'Il commissario Ricciardi' ambientato a Napoli nel 1930,linguaggio chiaro e comprensibile con la ovvia inflessione,ma mi rifiuto di guardare serie con i sottotitoli come 'Marefuori'. Le regioni sono 20. Un festival di Sanremo con 20 cantanti che cantano con dialetti derivati dalle regioni di provenienza chi in Veneziano,chi in Bergamasco,o Trapanese . Aggiungo che apprezzo i cantanti che pur esibendo originalità nel vestire, mantengono sobrietà ed eleganza. Questa l'umile opinione di uno dei tanti 'vecchi' che bazzicano il forum. 1
analogico_09 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 2 ore fa, mom ha scritto: No, al Festival di Sanremo 2024, non erano certo presenti i Balletti russi, Diaghilev e neppure Stravinsky!A questo proposito preferisco lasciare la parola ad un esperto dotato di credenziali di tutto rispetto, Ernesto Assante, che, stamattina, su Repubblica, ha pubblicato l’articolo che vi riporto qui sotto .... quello del mio compaesano Aldo Cazzullo... .... Inutile dire che sono assolutamente d’accordo con entrambi gli articoli. Il tutto sempre senza alcuna polemica ma nella piena libertà di espressione che spero mi sia concessa. Nessuno si aspetta i balletti russi e gli strawinsky, evitiamo di spingere oltre la ragionevolezza e la misura il paradosso, come già invitato a fare nell'altro post, evidiamo per favore le polemiche innecessarie. Bene.., noi qui da poveri utenti comuni non abbiamo credenziali di tutto rispetto da vantare ma perlomeno le quattro ideuzze che scriviamo sono farina modesta ma genuina del nostro sacco, del nostro sentire, ciascuno a modo suo, non si aspira al pensiero unico ed irrigimentato, si fa quel che si può per farlo noi il forum, non si ha bisogno di ricorrere al ghost writer (meglio se pure "compaesano"...) per sopperire al vuoto lasciato dalle nostre idee mandate in vacanza, o che delle stesse non si abbia convinzione. Massima libertà di espressione, pleonastico dirlo, inutile rispondere, ma senza apostrofare con epiteti insultanti le altrui opinioni legittime quanto le tue. 2
one4seven Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 @pino è una caratteristica intrinseca (per molte ragioni) del "cantare reppato" quella di non essere diciamo "facilmente comprensibile".
pino Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 Le canzoni i cui testi non sono comprensibili ai più,non andrebbero ammesse. Van bene per You Tube,non per Sanremo.
analogico_09 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 2 ore fa, one4seven ha scritto: In vero la "conversione" di Sanremo è un po' di anni che è in atto. Direi che con l'edizione appena conclusa, il "passaggio generazionale", credo sia stato completato. Tu che hai seguito la rassegna, cosa ne pensi di questo "passaggio generazionale", forse che finalmente san remo, il suo "spettacolo" effimero, la canzone, la canzone italiana e in generale, stiano rinascendo, tornando agli antichi splendori, con gli ovvi distinguo, va da se rispetto al passato.., tanto da doverci aspettare finalmente dopo tanta stasi il ritorno ad una creatività musicale popolare più "intelligente", più poetica, più vicina alle realtà mentali e sentimentali della "gente", dove la canzone significativa duri nel tempo e non si spegna nel giro di una mezza stagione dedicata all'intenso sfruttamento commerciale e poi l'oblio? I dischi di Tanco, di Paoli, di Caterina Caselli, ecc.., si vendono e si ascoltano ancora. Che dici.., da grande esperto ed appassionato di una musica "antitetica" alla sanremese, non differenete, bensì opposta, incompatibile, cosa ne pensi?
mom Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 23 ore fa, mom ha scritto: Rifiutare a priori, a mio avviso, è sbagliato e, senza offesa, un comportamento un po’ ottuso e superbo Dove ti avrei aggredito con epiteti offensivi? Parlavo, serenamente in generale e “senza offesa” dei comportamenti bizzarri di coloro che criticano in Festival senza averlo visto. Non capisco la tua rabbia. 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Bene.., noi qui da poveri utenti comuni non abbiamo credenziali di tutto rispetto da vantare ma perlomeno le quattro ideuzze che scriviamo sono farina modesta ma genuina del nostro sacco, del nostro sentire, ciascuno a modo suo, non si aspira al pensiero unico ed irrigimentato, si fa quel che si può per farlo noi il forum, non si ha bisogno di ricorrere al ghost writer (meglio se pure "compaesano"...) per sopperire al vuoto lasciato dalle nostre idee mandate in vacanza, o che delle stesse non si abbia convinzione. Adesso vedo che continui a cercare spunti per provocarmi e offendermi con le solite annose polemiche, davvero stucchevoli, e col chiaro intento di zittirmi. Sei pesante. Francamente non mi sembra un comportamento adeguato e degno di un Amministratore che, oltre tutto, proprio perché insignito di una responsabilità relativa al settore musicale, anche se controvoglia, ha, a mio avviso, il dovere di restare informato sull’argomento a 360 gradi. Ma questo è solo un suggerimento, non un insulto. Non darò seguito ad ulteriori post in proposito.
pino Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 In questo momento a Domenica In si sta esibendo in diretta Diodato,qualcuno post addietro lo ha paragonato a Concato,a mio avviso paragone azzecato.
one4seven Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 @analogico_09 onestamente non saprei rispondere, ne azzarderei tante previsioni per il futuro. Cosa sarà rimasto, tra 40/50 anni, lo sapremo solo tra 40/50 anni. Dopotutto, anche quando cantava Tenco, nessuno aveva la certezza che "ciao amore, ciao" sarebbe stata ricordata dopo 60 anni. Oddio, noi un po' più datati e appassionati, la ricordiamo e magari lo ascoltiamo ancora qualche volta. I giovani ascoltatori 20enni (il "nuovo" target per cui è stata fatta la conversione di Sanremo), non ne sanno nulla, di Tenco.
one4seven Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 E cmq io "mitizzerei" un po' meno le cose. Il "prodotto" musica è appunto un prodotto, oltre che opera artistica. È fatto principalmente per essere venduto. A volte pare che la musica "contemporanea" sia solo un prodotto di consumo. Mentre i nostri miti del passato erano solo artisti assolutamente non dediti al commercio. Ma niente affatto. Pure Battisti era un prodotto di consumo. La differenza è che ha (aveva) anche un alto valore artistico, o alto valore aggiunto, se vogliamo, che lo rende commerciabile tutt'oggi. . Ci vuole tempo per capire se le proposte odierne siano solo commercio, o abbiano anche in se reale valore artistico. . Poi si generalizza troppo. Magari un Mengoni occuperà un posto di rilievo nella storia della leggera Italiana, e gli altri 20/30 cadranno nell'oblio. Ma in fondo è successo sempre così. Per un Battisti che ricordiamo, ce ne sono stati 20 o 30 che sono caduti già allora nell'oblio.
one4seven Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 Faccio un esempio che esce un po' dal tema Sanremo, ma penso sia significativo per il discorso che si sta sviluppando. Qualche settimana fa in piazza ad Ancona c'era Tony Esposito, con la sua band, in concerto. Gratis. Suonava i pezzi di Pino Daniele e qualcosa di suo, a partire dalla sua unica Hit, Kalimba de Luna. Io, 45enne, ero se non il più giovane, sicuramente tra i più giovani che erano all'ascolto. Età media... 60. Non c'era un ragazzo che fosse uno...
analogico_09 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 3 ore fa, mom ha scritto: Il 10/2/2024 at 15:37, mom ha scritto: Rifiutare a priori, a mio avviso, è sbagliato e, senza offesa, un comportamento un po’ ottuso e superbo Dove ti avrei aggredito con epiteti offensivi? Parlavo, serenamente in generale e “senza offesa” dei comportamenti bizzarri di coloro che criticano in Festival senza averlo visto. Non capisco la tua rabbia. Prendo atto che per te dare dell'ottuso e del superbo, dolci parole, a chi non la pensi come te sparando sul mucchio, sia un parlare sereno e senza intento offensivo, io non penso che sia così, se non si ha intenzione di insultare non si usano certi termini offensivi che tali restano anche con la formuletta "senza offesa". In me non cè nessuna rabbia, quella è rimandata al mittente. Dal momento che nel mucchio ci sono anche io non amo legittimamente san remo e che per regolamento è vietato "urtare una ragionevole sensibilità e suscettibilità degli altri membri della comunità ... non denigrare la comunità... " etc, ho risposto non da amministratore, carica che non rivesto, bensì da utente e da moderatore dove se hai reclami da fare c'è la sezione "parla con lo staff". Io non stavo affatto criticando il festival in corso che non ho visto se non durante alcuni minuti, ho fatto solo qualche marginale battuta per stare al gioco delle parti, eslusivamente sui pochi momenti del festival che ho guardato, nessuna lesa maestà nei confronti degli aficionados della kermesse. Ho anche invitato, nell'altro post sul festival aperto nel longue bar, ciascuno a dire la sua serenamente e nel rispetto reciproco delle differenti idee. Quando parlo di san remo mi riferisco alla manifestazione sanremese nel suo insieme storico e cornachistico, secondo il mio punto di vista legittimo, condiviso da molte persone, semplici appassionati di musica, da intellettuali, musicologi, giornalisti, ecc, dopo averlo seguito per anni maturando la mia personale idea al riguardo quindi a ragion veduta. 3 ore fa, mom ha scritto: oltre tutto, proprio perché insignito di una responsabilità relativa al settore musicale, anche se controvoglia, ha, a mio avviso, il dovere di restare informato sull’argomento a 360 gradi. Ma questo è solo un suggerimento, non un insulto. Questa è davvero la ciliegina... Il mio contributo per quanto riguarda la musica in ogni suo aspetto in questo forum lo si può misurare e valutare attraverso i miei contributi - scripta manent - il mio impegno costante, dove non mi pare che tu sia così assiduamente presente, anzi ti vedo mai.., salvo dover cambiare io paia di occhiali. Quindi come puoi giudicare in che modo io potrei derogare al mio "dovere" di moderatore se non di utente? Altra illazione? Il forum non ne soffrirà senza i miei commenti sanremesi.., ci sono amici molto più attenti ed esperti di me che tengono viva la cronaca quasi in diretta, io sono presente per moderare nel caso servisse e per chiacchierare un po' e per dire, senza dovermi sentira dare dell'ottuso, la mia impressione legittima condivisibile o meno.. , in ogni caso secondo te dovrei piazzarmi davanti al televisore ogni sera svariate ore durante i cinque giorni di festival per finire come il protegonista di arancia meccanica.., dove quella perlomeno era pur sempre un "cura ludovico" (beethoven), vuoi mettere, mentre nell'altro caso sarebbe la "cura sanremese"... non la augurerei neppure al mio peggior nemico! 🤪 😂 ( si scherza ovvia_mente e senza offesa per nessuno" - cit)
analogico_09 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 1 ora fa, one4seven ha scritto: nestamente non saprei rispondere, ne azzarderei tante previsioni per il futuro. Cosa sarà rimasto, tra 40/50 anni, lo sapremo solo tra 40/50 anni. Dopotutto, anche quando cantava Tenco, nessuno aveva la certezza che "ciao amore, ciao" sarebbe stata ricordata dopo 60 anni. Oddio, noi un po' più datati e appassionati, la ricordiamo e magari lo ascoltiamo ancora qualche volta. Per ora ti rispondo brevemente.., io mi riferivo alla durata di una canzone di san remo o di altra provenianza che durasse un po' nel tempo, non da dover necessariamente arrivara a 40/50 anni ancora ricordabile e attuale, ma neppure che duradd see da natale a santo stefano come, mi pare, la maggior parte delle canzoni sanremesi. . Tenco è un nome fatto ad esempio, come gli altri nomi citati, e cmq Tenco è ancora attualissimo, le sue ballate e canzoni vengono interpretate dai migliori cantanti, musicisti, molti e interesanti sono i rifacimenti in jazz... Idem per le canzoni di Pino Donaggio, o Gino Paoli.., dei veri e propri "standard" rifatti nei più diversi stili e generi musicali. Ma perchè ciò possa essere, la canzone deve resistere abbastanza a lungo alla pressione del tempo.., altrimenti va nell'oblo eterno, o quasi. Poi ti rispondo sul resto.., discutere così è divernente utile e interessante.., senza manicheismi di "destra" o di "sinistra".., cercando di dare ad ogni cosa il peso giusto, in modo equilibrato.., prendo al volo per ora solo questo 1 ora fa, one4seven ha scritto: Ci vuole tempo per capire se le proposte odierne siano solo commercio, o abbiano anche in se reale valore artistico. Magari la cosa la svilupperemo meglio, però ora a caldo mi sento di dire che la maggior parte delle canzoni target san remo, il nuovo san remo rinato sulle ceneri del vecchio, siano fatte per creare subito un'empatia sul pubblico, positiva o negativa, dove la forma musicale di solito molto semplice se non anche semplicistica è facilmente riconoscibile, a mio modesto avviso, si capisce subito di quanta originalità si faccia portatrice, di come possa fungere da riferimento per i nuovi corsi compositivi.., insomma non è come per esempio la sinfonia ottocentesca del compositore caio le cui complessità presupponevano attente valutazione, ripetuti acvolti, tant'è che molte grandi opere del passato diventate famosissime alle prime rappresentazioni facevano flop! Perchè non era immediatamente sondabile la loro effettiva, autentica artisticità. Considerazioni a braccio.., trattabili, nessuna teologia.., dai.., ne riparliamo.
analogico_09 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 3 ore fa, one4seven ha scritto: Oddio, noi un po' più datati e appassionati, la ricordiamo e magari lo ascoltiamo ancora qualche volta. I giovani ascoltatori 20enni (il "nuovo" target per cui è stata fatta la conversione di Sanremo), non ne sanno nulla, di Tenco. Riprendo..,questo non vuol dire nulla, che i giovani non ricordino Tenco, la sua canzone di San Remo, né vuol dire nulla che noi più attempati pochi o tanti la si ricordi senza ascoltarla spesso.., sta di fatto che quella "disgraziata" canzone, che aveva altro testo e che san remo costrinse l'autore a cambiarlo, è arrivata fino a noi appassionati di musica e canzoni che non intendiamo sottovalutare Ciao amore ciao perchè tra l'altro connessa con la tragedia del suicidio di Tenco che fece tremare san remo e il modo della canzone italiana scema nei cui testi il cuore faceva sempre rima con amore, il massimo della creatività... Sacrificio inutile.., ovviamente.., Ecco, in quel san remo perlomeno benchè tragica vi fu la rappresentazione della realtà vera e terribile.., non giochetti politico-sociali, morali ecc da salotto incipriato. 2 ore fa, one4seven ha scritto: E cmq io "mitizzerei" un po' meno le cose. Il "prodotto" musica è appunto un prodotto, oltre che opera artistica. È fatto principalmente per essere venduto. A volte pare che la musica "contemporanea" sia solo un prodotto di consumo. Mentre i nostri miti del passato erano solo artisti assolutamente non dediti al commercio. Ma niente affatto. Pure Battisti era un prodotto di consumo. La differenza è che ha (aveva) anche un alto valore artistico, o alto valore aggiunto, se vogliamo, che lo rende commerciabile tutt'oggi. Ma è lo stesso san remo che assurge se stesso ad auto-mito prendendosi terribilmente sul serio, catalizzando intorno a se la nazione quasi intera che per cinque sere/notti lascia tutto per restara appiccicata al televisore, a quell'unico canale, o quasi. Intorno al resto dello spettacolo, della televisione, della strada, ecc, si fa il vuoto quasi totale... Sarebbe proprio questo il mito da smitizzare non stigmatizzare chi auspica un ritorno a forme di spettacolo meno nevrotiche. Tutta l'arte è anche "consumo" e intrattenimento, ma di quale tipo? Si consuma per nutrirsi, per apprendere, o per rimpinzarsi bulimicamente e poi... vuoto a perdere? Lucio Battisti, e molti altri come lui, dici bene, concordo, ma battisti ha sfidato e sconfitto artisticamente il tempo con il suo intrattenimento e la sua arte che fanno mappa unica. E come lui tanti altri cantamti, cantautori, musicisti. Vigono ancora per lo stesso motivo. Mi fa venire in mente una frase da scolpire sul marmo (io me la sono segnata da tempo...) la quale secondo me giungerebbe a cecio per dirimere in modo ragonevole ed acuto la questione annosa sulla falsa dicotomia arte / intrattenimento, vergata da un critico cinematografico nel recensire un film di Kubrick (Rapina a mano armata - The Killing): Tutte le opere d'arte sono forme d'intrattenimento, ma non tutte le forme d'intrattenimento sono opere d'arte e l'approccio più credibile all'arte è quello che passa per l'intrattenimento, facendo si che l'arte vi prenda di sorpresa - Gavin Lambert (copiato a manina dal libro Stanley Kubrick a cura di Michel Ciment che riporta la suddetta recensione pubblicata in "Sight and Sound", vol 26, n. 2, autunno 1956 ... insomma non è un "paese" per web... )
analogico_09 Inviato 11 Febbraio 2024 Inviato 11 Febbraio 2024 2 ore fa, one4seven ha scritto: Faccio un esempio che esce un po' dal tema Sanremo, ma penso sia significativo per il discorso che si sta sviluppando. Qualche settimana fa in piazza ad Ancona c'era Tony Esposito, con la sua band, in concerto. Gratis. Suonava i pezzi di Pino Daniele e qualcosa di suo, a partire dalla sua unica Hit, Kalimba de Luna. Io, 45enne, ero se non il più giovane, sicuramente tra i più giovani che erano all'ascolto. Età media... 60. Non c'era un ragazzo che fosse uno... Lo tovo triste, sconsolante... Tony Scott e Pino Daniele sono dopotutto ancora entro i limiti del nostro tempo.., oggi si suonano blues e jazz più routinieri di prima.., più pefettini formalmente ma espressivamente vuoti... ma c'è da molto tempo in atto un cambiamento al ribasso del gusto musicale, del valori estetici più correnti, popolari, nulla di elitario, per vari motivi, perchè non si crea più nulla di veramente nuovo e pregnante, stimolante musicalmente, nulla ch sia propiettato più in la nel tempo che non sia solo consumo momentane take away... "sanremo"...e non si potrebbe altresì attruire la cosa, questi risultati, anche alla "conversione" sanremese in atto da parecchi anni, dove dal "passaggio generazionale" che non mi pare giochi al rilancio non avremmo potuto aspettarci altro?
one4seven Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Sarebbe proprio questo il mito da smitizzare È una istituzione, un evento di carattere nazionale popolare, una di quelle cose di cui una nazione ha bisogno. Fa parte della propria identità. Va molto più il la della kermesse canora.
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