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Anatomia di un DAC (anzi di molti DAC)


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Inviato
9 minuti fa, domenico80 ha scritto:

@Ligo

massì ..............

una volta che si apre un 3ad tecnico interessante attinente un dAC completamente a discreti ritengo interessante leggere l'autore del thread

poi , alla fine , ognuno trarrà le sue conclusioni

certo che  ad ora è difficile quantificare cosa possa succedere implementando un dac tutto a discreti in quanto , che io ne sappia , non ne esistono proprio

Per DAC a componenti discreti non si intende un dispositivo composto esclusivamente di resistenze, condensatori e transistor (o jfet), bensì un DAC che non utilizza un chip DAC integrato. Ovviamente si usano le porte logiche, ed anche integrati più complessi come gli FPGA, ma la discriminazione rimane in base all'utilizzo o meno di un DAC integrato (ad esempio TDA1541, ESS9038, AKM449, PCM1794 e via dicendo.

In realtà non moltissimi ma ce ne sono un po' sul mercato, ad esempio MSB, Mola Mola, Holo Audio, Chord e via dicendo.

Inviato

senza ricerche di mercato , quindi magari sbaglio , ma perchè abbiamo molti dac cinesi con tecnologia r2r , mentre nei brand europei o americani o giapponesi usano un chip A/D ?

Inoltre il chip fgpa si può escludere o serve per controllare gli eventuali errori delle resistenze , oltre a gestire , cosa inutile penso , i vari oversampling  , grazie

Inviato

secondo me hai molti dac cinesi R2R ... perchè è la novità degli ultimi anni, quindi è diventato di moda e il mercato (noi) li richiede. :)

 

 

  • Thanks 1
Inviato

Negli ultimi anni ho sperimentato il progetto DSC pubblicato su diyaudio, sia una delle prime implementazioni che una delle ultime. si tratta di reti di resistenze che sono il cuore di questo "dac" DSD. Giocando con varie tipologie di resistenze, chiaramente si modifica il "suono". Credo che ciò che abbia spinto la diffusione di prodotti commerciali di questo tipo sia la possibilità di "personalizzare" il suono a proprio gusto, oltre che proporre al mercato qualcosa di nuovo dopo decenni di chip sigma delta uguali per tutti

Inviato

ad ogni modo, gli interventi di Andrea mori sono super interessanti e possono aiutarci tutti ad entrare meglio in questi argomenti. 

Inviato
5 minuti fa, m_b ha scritto:

tipo sia la possibilità di "personalizzare" il suono a proprio gusto, o

IL che è assolutamente ok

Però è my-fi, ok anche quello eh

ci mancherebbe

Inviato

Ma alla fine, queste resistenze che combinate insieme, danno un valore di tensione analogica, che poi sarebbe il suono, sono pur sempre pilotate da porte logiche, che a loro volta sono pilotate dai soliti zero e uno. Quindi un dac r2r, non è più analogico di un comune dac. O sbaglio?

 

Inviato

esatto, non sbagli ... la grande evoluzione moderna direi che è stata nell'utilizzo FPGA, filtri evoluti ecc...

Ma chiedo conferma ad Andrea Mori, che mi pare molto più sul pezzo.

Inviato

non capisco se ce l' avete col my fy

anche le orecchie sono my orecchia e pure il cervello è my cervello

uno si imposterà l' impianto come più gli piace

anche perchè se va ai concerti la sala di milano va bene e quella di firenze no,

mentre per un altro può essere il contrario

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Andrea Mori ha scritto:

Per DAC a componenti discreti non si intende un dispositivo composto esclusivamente di resistenze, condensatori e transistor (o jfet),

beh , chiaro

io , dicendo < dac completamente a discreti > intendo la sostituzione del chip solito , sabre o che altro , con una serie di bjt o fet , insomma , sta roba

questo mi incuriosisce

captainsensible
Inviato

@Ggr che è il principio di funzionamento dei primi DAC integrati monolitici tipo PCM065 prima della diffusione dei convertitori monobit.

Solo che adesso lo fanno con resistenze "discrete", mentre prima erano su di un chip.

Un ritorno alle origini ed alla "integrità filosofica".

CS

  • Thanks 1
Inviato
12 minuti fa, Ggr ha scritto:

Ma alla fine, queste resistenze che combinate insieme, danno un valore di tensione analogica, che poi sarebbe il suono, sono pur sempre pilotate da porte logiche, che a loro volta sono pilotate dai soliti zero e uno. Quindi un dac r2r, non è più analogico di un comune dac. O sbaglio?

Faccio umilmente notare ai distruttori che gli 0 e 1 di cui tu parli vanno bene sul quaderno di casa e quando fai teoria dei segnali sul quablock all'Università. Ma alla fine le onde quadre che si facevano a scuola/università vivono solo sulla carta. Hai sempre dei segnali elettrici (se vuoi chiamali analogici) che modellano il digitale. ma sembre modello sono. Se le persone si togliessero paraocchi, paraorecchie e pregiudizi/preconcetti capirebbero perchè un DAC RME suona male e un MSB suona un tantino meglio. Poi le interpretazioni FPGA, R2R, chip integrato valgono fino ad un certo punto. Quello che conta non è come è fatto ma come suona e per farlo suonare bene serve tanto ma tanto mestiere.

Ergo, le misure ti dicono più o meno la redice quadrato di nulla su come suonerà un oggetto e a maggior ragione se parliamo di DAC. Poi rimane sempre il concetto che predico da sempre. Se a parlare di suono di un DAC è una persona che usa DRC è tutto inutile. A quel punto come dice Grisulea basta anche un DAC da 50 euro. Non ha senso spendere di più. La musica l'hai persa nella correzione digitale.

Saluti

Inviato
10 minuti fa, audio2 ha scritto:

non capisco se ce l' avete col my fy

anche le orecchie sono my orecchia e pure il cervello è my cervello

uno si imposterà l' impianto come più gli piace

anche perchè se va ai concerti la sala di milano va bene e quella di firenze no,

mentre per un altro può essere il contrario

Certo che si. Quello che contano sono i principi non i gusti. Ma c'è qualcuno che usando Accurate e squadrando RIF si ritiene più furbo di altri. Quindi tu che ti sei fatto l'impianto a gusto tuo sei un audiofilo che aggiunge e colora la musica, mentre chi fa a pezzi un segnale con la correzione digitale rimane fedele al disco registrato.

Misteri della fede....

captainsensible
Inviato
7 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Certo che si. Quello che contano sono i principi non i gusti. Ma c'è qualcuno che usando Accurate e squadrando RIF si ritiene più furbo di altri. Quindi tu che ti sei fatto l'impianto a gusto tuo sei un audiofilo che aggiunge e colora la musica, mentre chi fa a pezzi un segnale con la correzione digitale rimane fedele al disco registrato.

Misteri della fede....

Permettimi, ma fatico a capire cosa ci azzecca con il discorso sui DAC.

Problema mio.

 

CS

Inviato
30 minuti fa, audio2 ha scritto:

non capisco se ce l' avete col my fy

Per niente

Per me hi fi è my-fi

Inviato
30 minuti fa, rpezzane ha scritto:

Ergo, le misure ti dicono più o meno la redice quadrato di nulla su come suonerà un oggetto e a maggior ragione se parliamo di DAC. Poi rimane sempre il concetto che predico da sempre. Se a parlare di suono di un DAC è una persona che usa DRC è tutto inutile. A quel punto come dice Grisulea basta anche un DAC da 50 euro. Non ha senso spendere di più. La musica l'hai persa nella correzione digitale.

Saluti

Permettimi di dubitare fortissimamente su quanto esposto da te con rabbia :classic_biggrin:

  • Melius 1

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