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Melius Club

Il “critical thinking” o pensiero critico


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Inviato

Il pensiero critico é "la capacità di esaminare una situazione... e di assumere una posizione personale in merito. Tale capacità costituisce il fondamento di un atteggiamento responsabile nei confronti delle esperienze e relativamente autonomo rispetto ai condizionamenti ambientali" (Galimberti).

 

 

Il pensiero critico é "il processo intellettualmente disciplinato di concettualizzare, applicare, analizzare, sintetizzare o valutare attivamente e abilmente le informazioni raccolte o generate dall’osservazione, dall’esperienza, dalla riflessione, dal ragionamento o dalla comunicazione come guida alla credenza e all’azione". (Scriven e Paul).

 

Inviato

Necessita tenere a bada le proprie radicate ideologie e bias cognitivo

Le armi a nostra disposizione:  autoconsapevolezza, riflessione e informazione/studio

Inviato

Come ragionamento astratto non fa una piega, nella realtà il condizionamento, palese o occulto, è sempre dietro l'angolo.

:

Essere "originali" , il "pensiero libero" , sono condizioni - da sempre - riservate a pochi.

:

Gli altri, più o meno consapevolmente, si accodano (e mi ci metto dentro io).

Inviato

 

È in via di estinzione. 
Oggi è più facile ma soprattutto conveniente uniformarsi a tutto quello che viene accettato dalla maggioranza. Il pensiero critico fa paura al pastore e innervosisce le pecore. 

 

Inviato
2 minuti fa, micfan71 ha scritto:

Essere "originali" , il "pensiero libero" , sono condizioni - da sempre - riservate a pochi.

Il problema è discernere tra il pensiero originale, libero, creativo ed intuitivo e quello regressivo ed irrazionale.  In apparenza , ma solo in apparenza, possono sembrare simili

  • Melius 2
Inviato

Il pensiero critico si fonda, anzitutto, su dati corretti.

L’informazione dei fatti di guerra, ad esempio, da ambo e quaterna i lati appare non corretta.

Putin era gravemente malato se non moribondo. Sta benissimo. D’altra parte la propaganda opposta divulga dati sull’economia russa che non paiono convincenti. Non parliamo delle notizie dai fronti di guerra e sull’efficacia effettiva di armi vecchie e nuove.

Che pensiero critico si puo’ avere in questi casi?

in diritto si traggono certe conclusioni con la formula “an vera exposita sint” (ah la sintesi gloriosa del latino)

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

Il pensiero critico si fonda, anzitutto, su dati corretti

 Ci vuole più debunking! :classic_biggrin:

Inviato

Il pensiero critico si sviluppa togliendo le fette di salame davanti agli occhi.

Pochi applicano questa semplice regola.

Inviato
23 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Continuo ad essere convinto che torti e ragioni siano da ambo le parti e non riesco a schierarmi.

...tranquillo, qualcuno lo fara' per te, e' la nuova tendenza.

Inviato
5 minuti fa, Plot ha scritto:

togliendo le fette di salame davanti agli occhi.

Mai capito come finiscano in un organo diverso dalla bocca

Inviato
Adesso, mozarteum ha scritto:

Mai capito come finiscano in un organo diverso dalla bocca

pensa dove finisce prima che lo affettino… il salame..

Inviato
5 minuti fa, Plot ha scritto:

e' la nuova tendenza

E' sempre stato così, a dire il vero. Chi ha la responsabilità di decidere, decide

Inviato
15 minuti fa, mozarteum ha scritto:

an vera

Sicuro che non fosse a van vera? :classic_biggrin: In merito invece all'aver pensiero critico, mancando dati certi, visto che le opinioni divergono a seconda della fonte a cui ci si abbevera, tu cosa suggeriresti in merito?   

Inviato
2 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Mai capito come finiscano in un organo diverso dalla bocca

pensa dove finisce prima che lo affettino… il salame..

Inviato
35 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Il problema è discernere tra il pensiero originale, libero, creativo ed intuitivo e quello regressivo ed irrazionale.  In apparenza , ma solo in apparenza, possono sembrare simili

Non avrei saputo dirlo meglio: l'impressione è che spesso il presunto pensiero critico, diventi invece proprio privo di ragionamento, in quanto parte dal pregiudizio di dover apparire originale / fuori dal coro giusto per il gusto di esserlo, senza applicare la ragione.

Un forma diversa di conformismo.

  • Thanks 1
Inviato

Il problema è che si pensa sempre che gli obnubilati sono gli altri e mai (o quasi) noi..

  • Melius 1
Inviato

“Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non finirai mai la tua strada.”


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