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Melius Club

Il Requiem mozartiano di Currentzis


Messaggi raccomandati

Inviato
4 ore fa, garmax1 ha scritto:

Hai trovato il biglietto per il concerto? 

si,

mi pare ci sia ancora una certa disponibilità 

  • Thanks 1
Inviato
22 minuti fa, regioweb ha scritto:

si,

mi pare ci sia ancora una certa disponibilità 

Grazie, era solo per una informazione. 

Io ho l'abbonamento a Bologna Festival serie grandi interpreti ed è incluso anche quello di Currentzis 

  • Melius 1
Inviato

Il Requiem ancora non sono riuscito a sentirlo ma la sua sinfonia n 6 tchaikovsky la trovo meravigliosa. 

analogico_09
Inviato

@senek65  Forse non hai ascoltato la quinta dal vivo.., che mi ha "fulminato".., ma c'è tutta una discussione nel topic dedicato anche a Currentizis in generale. 

Inviato

A proposito di currentzis e Beethoven...

Ho provato ad ascoltare la settima e ho pensato che l'impianto fosse rotto.

Si passa dal pianissimo al Forte al fortissimo di continuo su e giù come se qualcuno abbassasse e alzasse il volume.

Ho visto delle informazioni che il tecnico del suono si chiama currentzis non vorrei fosse il figlio di dieci anni che si diverte con le manopole.

 

  • Haha 1
Inviato
9 minuti fa, Dufay ha scritto:

visto delle informazioni che il tecnico del suono si chiama currentzis non vorrei fosse il figlio di dieci anni che si diverte con le manopole.

Ti l'hai scoperto ma i poteri forti noncielodicono 

Inviato

È noto che io apprezzo molto Currentzis, anche quando è radicale nelle sue scelte.

E però.. però lasciatemi dire che un Requiem di Mozart così spirituale, profondo, meditativo come questo di Harnoncourt inzio anni ‘80 … ecco non ne ho mai ascoltato altro così appropriato, per misura ma anche trascendenza spirituale (in questo caso i miei amati Bernstein ed Abbado vengono dopo… prima c’è Harno!).

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  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Dufay ha scritto:

Si passa dal pianissimo al Forte al fortissimo di continuo

A forza di rompere le scatole con la loudness war e la compressione v'hanno accontentati :classic_biggrin:

Inviato

Non sto mica scherzando è il piccolo Vangelino che smanetta

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  • Haha 1
analogico_09
Inviato
Il 6/3/2024 at 13:16, SimoTocca ha scritto:

È noto che io apprezzo molto Currentzis, anche quando è radicale nelle sue scelte.

E però.. però lasciatemi dire che un Requiem di Mozart così spirituale, profondo, meditativo come questo di Harnoncourt inzio anni ‘80 … ecco non ne ho mai ascoltato altro così appropriato, per misura ma anche trascendenza spirituale (in questo caso i miei amati Bernstein ed Abbado vengono dopo… prima c’è Harno!).

 

Non sulla prima frase, Simo, ma per il resto, sulla trascendenza di questa opera che non si presta allo "spettacolo" currentzisiano mi pare si sia d'accordo, anche sul fatto, come già sostenuto un po' di post fa, che Harno, e non solo, abbia detto la sua sul Requiem, tra i primi a farlo, se non definitiva molto importante.

Stefano1911
Inviato

Per chi volesse prepararsi al concerto di Torino o Bologna, oltre al CD più datato è su youtube il video dell'esecuzione a Salisburgo del 2017.

Come sempre Currentzis fa discutere, e questo a mio personale parere è assolutamente un bene in un panorama da anni piuttosto piatto.

 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
10 ore fa, Stefano1911 ha scritto:

Come sempre Currentzis fa discutere, e questo a mio personale parere è assolutamente un bene in un panorama da anni piuttosto piatto.

 

 

Non direi che il panorama  interpretativo internazionale sia così piatto, (forse in Italia per certi specifici e vasti repetori musicali affatto trascurati) né che in tale eventualità si stia tutti ad aspettare le "provocazioni" di Currentzis.
Sempre a mio modestissimo avviso. 

Inviato

Prima del Covid Currentzis ha fatto a Salisburgo l’integrale di Beethoven che ovviamente ho sentito quasi tutta eccetto la nona che non si trovo’ un biglietto manco a pregare i santi.

esegui’ le sinfonie al Mozarteum la dinamica era devastante. Una delle integrali piu’ travolgenti di sempre nel qui ed ora del concerto. Al punto che la settima che esegui’ qualche giorno dopo nel medesimo Festival Petrenko coi Berliner parve cosa da educanda 

La piu’ bella in assoluto (di integrale) ascoltata fu quella di Harnoncourt sempre a Salisburgo al Mozarteum con la Chamber a fine anni 90 (prima dell’altra bellissima di Abbado a Roma). Dovremmo cominciare a citare Harnoncourt assieme ai soliti grandi del dopoguerra che abitualmente citiamo ebbe repertorio vastissimo e in tarda eta’ si diede a Verdi, Offenbach, Bruckner Johann Strauss (in eta’ avanzata vien voglia di leggerezza e la viola da gamba la si appende al chiodo) e tanti altri con esiti altissimi

  • Melius 1
Inviato

Tornando a Currentzis segnalo che oltreche’ a Torino (dove andro’) e a Bologna, suonera’ a Parma il 12 ottobre.

Poi a Baden Baden 5 di Mahler e 9 di Bruckner e ovviamente si va

analogico_09
Inviato
30 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Dovremmo cominciare a citare Harnoncourt assieme ai soliti grandi del dopoguerra che abitualmente citiamo ebbe repertorio vastissimo e in tarda eta’ si diede a Verdi, Offenbach, Bruckner Johann Strauss (in eta’ avanzata vien voglia di leggerezza e la viola da gamba la si appende al chiodo) e tanti altri con esiti altissimi.

 

La viola da gamba è strumento capace di leggerezza di grazia, di esprimere suoni di profonda e perlacea musicalità. In mano ad Harnoncourt raggiungeva lo stadio della musicalità quasi ... metamusicale.
Al chiodo ci appendiamo i peperoncini o i pomodoretti ad essiccare al sole. Roberto, delle tue tenaci  imprese concertistiche nei soliti ambiti ci rallegriamo per te felice di leggere i tuoi relati, però non è che valga di più solo quello che conosci tu.
Harnoncourt merita di essere conosciuto - e di fatto lo è - come grande pioniere che riascoprì nel dopoguerra fino alla soglia dei 2000 insieme ad altri argonauti della ricerca, della direzione ed interpretazione filologica , l'insigne musicalità delle prassi esecutive antiche, barocche, classiche, e non solo, oltre che come grande direttore tornato in area "trasizionale" svettando spesso su molti colleghi proprio in virtù idelle esprerienze musicali sperimentate e messe a punto nella prima fase che altri direttori non hanno potuto o voluto praticare.

Harnoncourt viene e sarà ricordato soprattutto per gli inizi rivoluzionari, che RIVOLUZIONARONO gli ambiti musicali di tutto il mondo, più che per i pur fulgidi, meravigliosi ritorni agli "establishment" direttoriali dove compie prodigi e non già i miracoli. 

Le sonorità e i modi musiciali antichi sono la  riscoperta, tra l'altro, dei nostri giorni, anche l'"accademia" se ne sta accorgendo avvantaggiandosene, dal momento che corre un forte e tece filo rosso ta le musiche di oggi e le musiche "antiche" la cui riscoperta avveniva tra l'atro, e copiosamente anche in pieno romanticismo. Ma questa è un'altra storia, simile che tuttavia richiede altri discorsi da imbastire.

 

P.S. sono certo che Harno fu grande come dici nelle sue integrali, lo ascolto su dischi, lo affermo per presa visone. Avendo ascoltatoanche Courrentis  in Beethoven e Mozart, il dubbio  mi nasce invece spontaneo.

 

Inviato

Ma e’ una battuta. Poi e’ ovvio c’e’ predilezione per certi repertori piu’ che per altri. In questi giorni a Roma c’e’ una Salome stratosferica. 

Immagino che a te interessi meno. E’ normale.

Mi ha incuriosito il fatto che nell’ultima eta’ il grande Harnoncourt caposcuola indiscusso di filologia a cui hanno attinto in tantissimi trasferendo la consapevolezza stilistica anche al repertorio ottocentesco si sia dedicato a un repertorio leggero che non ha parentele con quello barocco (Offenbach di sicuro no: una ventina d’anni fa a Zurigo in una splendida e divertente Belle Helene usci’ in scena a ballare con la bella Kasarova) approcciando anche Verdi addirittura (splendida Aida e Messa da Requiem) con esecuzioni direi “ortodosse” anche se con la percepibile impronta del grande musicista.

Nell’ultima fase della vita ha eseguito molto meno il repertorio di gioventu’ insomma.

curiosita’ esplorativa?

 

  • Thanks 1

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