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Melius Club

Anche Heidi era napoletana.


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Inviato
3 ore fa, Guru ha scritto:

Va riconosciuto che anche il padre dell'F40 era campano... peccato che per vederla alla luce sia dovuto venire a Maranello

Si a Maranello offrirono le braccia e i denari per realizzare l'idea ardita, romantica e no compromise dell'ng. Matarazzo,  che aveva studiato alla facoltà di ingegneria di Napoli. Enzo Ferrari scelse il cavallino rampante, emblema del Regno di Napoli, come marchio di fabbrica,  gli avrebbe portato fortuna, e così è stato. Non so se un'oca rampante avrebbe giovato altrettanto alle sorti del brand.

Inviato

E mo ci metto il carico...:-)

 

Inviato

Comunque,  adesso  che ci penso,  nei cartoni animati sentivo un certo accento.

Inviato
59 minuti fa, melos62 ha scritto:

Enzo Ferrari scelse il cavallino rampante, emblema del Regno di Napoli

Il cavallino rampante sarà stato anche l'emblema del Regno di Napoli, ma non c'è legame col fatto che sia il logo della Ferrari. Francesco Baracca infatti era nato a Lugo (RA), ed era appassionato di cavalli. Da qui l'idea di dipingere sulla sua carlinga del suo  aereo un cavallino rampante. È noto perché Enzo Ferrari lo utilizzò sulle sue vetture. Aggiunse solamente lo sfondo giallo, colore della città di Modena. 

Inviato
10 minuti fa, Guru ha scritto:

Il cavallino rampante sarà stato anche l'emblema del Regno di Napoli, ma non c'è legame col fatto che sia il logo della Ferrari. Francesco Baracca infatti era nato a Lugo (RA), ed era appassionato di cavalli. Da qui l'idea di dipingere sulla sua carlinga del suo  aereo un cavallino rampante. È noto perché Enzo Ferrari lo utilizzò sulle sue vetture. Aggiunse solamente lo sfondo giallo, colore della città di Modena. 

Baracca aveva sulla fusoliera il cavallino rampante emblema della Cavalleria piemontese, che se lo era arrubbato dall'esercito Borbonico,  come fecero i Savoia coi cavalli della razza Persano, di cui portarono alcuni esemplari e fattrici nelle tenute reali, per uso esclusivo dei reali, sterminandi gli altri per privarne il sud. In modo fortuito se ne salvarono pochi esemplari che hanno consentito di evitarne l'estinzione. 

Inviato

Comunque Sampei aveva un nonno di Posillipo.

Inviato
3 ore fa, senek65 ha scritto:

Comunque,  adesso  che ci penso,  nei cartoni animati sentivo un certo accento.

 

faceva più o meno così?

  • Haha 2
appecundria
Inviato

ferrari-napoli.jpg?itok=4euEhLZb

 

"Oggi siamo qua a parlare di futuro ma un futuro esiste quando esiste un passato, e noi in questo settore abbiamo un grande passato. Molti di voi collegano l’immagine del cavallino rampante a quello della Ferrari, ma è il cavallino rampante che era sull’aereo di Francesco Baracca. Ma in realtà, se andiamo ancora più indietro, è la rappresentazione di un cavallo di razza Persano allevato dai Borbone, che governavano l’Italia del sud ancora prima che nascesse l’Aeronautica. Questo per ricordare che abbiamo una storia che si intreccia…”.

Guido Crosetto

Inviato

Non bullizzate Guru. 

La Ferrari sarebbe stata la Ferrari pure con un ornitorinco seduto, l'alfasud avrebbe continuato ad essere un catorcio pure con un tiro da quattro cavalli rampanti. 

  • Haha 1
Inviato
37 minuti fa, Panurge ha scritto:

l'alfasud avrebbe continuato ad essere un catorcio pure con un tiro da quattro cavalli rampanti. 

Esempio calzante di sfruttamento coloniale del sud da parte dei piemontesi della famiglia Vlad iii, o meglio dei contributi statali col pretesto dell' industrializzazione del sud. Ps: Il motore non era male, era il boxer alfa, il design lasciamo perdere, faceva parte della estetica fiat per la quale i prodotti economici devono essere anche brutti. Il difetto era nei freni sulla trasmissione e nei risparmi e boicottaggi operati in fase di verniciatura della scocca e della carrozzeria. 

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, EnzoNapoli ha scritto:

faceva più o meno così?

Conoscevo una segretaria tedesca che vive a Napoli da tanti anni che parla in napoletano esattamente con questo accento...😂

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, melos62 ha scritto:

Esempio calzante di sfruttamento coloniale del sud

 

si,si

 

Inviato
14 minuti fa, Panurge ha scritto:

 

si,si

 

Panurge, mi sorprendi. Non ve lo hanno spiegato in Università a Torino come funzionava l'industralizzazione del mezzogiorno? Si prende una linea di produzione decotta o di prodotti a basso margine, la si trasferisce con i soldi del ministero in una zona desertificata del sud, a ridosso di un bacino di manovalanza a basso costo e titolo di studio ma anche ricca di know how tecnologico grazie alla presenza di poli aerspaziali e università  (pomigliano d'arco, Termni imerese) oppure fai una classica cattedrale nel deserto a spese di Pantalone (Melfi). Fin qui hai ottenuto di capitalizzare denari pubblici nelle immobilizzazioni. Passiamo al conto economico. Nei periodi buoni vendi le utilitarie prodotte al sud nel sud, un po' come faceva Ford cent'anni prima negli USA, agli stessi operai ed ai loro parenti sfigati, oppure ai paesi del sud del mondo. Nei periodi di vacche magre metti tutti in CIG a zero ore, salvando la marginalità fin lì conseguita, sfruttando ovviamente gli sgravi fiscali concessi dal parlamento ai munifici benefattori. In ogn caso venderai il 60% della produzione alle Pubbliche amministrazioni, a prescindere dal fatto che la concorrenza staniera costa di meno e fa macchine migliori. Fai questo per una trentina d'anni, poi trasferisci il capitale in olanda e vendi tutta la baracca a Borsellantis.

Inviato

Gli storici oramai concordano nel ritenere l'assenteismo dilagante a Pomigliano d'Arco causato da virus portati dai dirigenti torinesi. È noto infatti che a quei tempi le popolazioni del sud, abituate a sole mare e tarantella, non avevano gli anticorpi delli genti del nord, ciclicamente decimate dalle peggio forme influenzali, derivanti dall'inumano clima.

Inviato
20 minuti fa, Guru ha scritto:

Gli storici oramai concordano nel ritenere l'assenteismo dilagante a Pomigliano d'Arco causato da virus portati dai dirigenti torinesi. È noto infatti che a quei tempi le popolazioni del sud, abituate a sole mare e tarantella, non avevano gli anticorpi delli genti del nord, ciclicamente decimate dalle peggio forme influenzali, derivanti dall'inumano clima.

Se non desideri essere perculato evita di scrivere queste stupidaggini razziste. Studia. 

  • Haha 1
Inviato
2 ore fa, melos62 ha scritto:

parte dei piemontesi

Ma nel 72, inaugurazione della fabbrica, l'alfa era già della Fiat? A me risulta acquisizione nel 1986, con la Ford come contendente. Non per niente Romiti definì l'operazione alfasud "un bastone gettato tra le gambe della Fiat"

 

 

Inviato
38 minuti fa, melos62 ha scritto:

Si prende una linea di produzione decotta o di prodotti a basso margine,

L'operazione Alfasud non aveva minimamente quelle caratteristiche, marchio prestigioso,  prodotto nuovo, tentativo di apertura di nuovi mercati, investimento voluto fortissimamente dalla politica per scopi politici, piano industriale pessimo, cultura industriale della zona inesistente, luddismo autolesionista a tonnellate.


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