Idefix Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 1 ora fa, Uncino ha scritto: Alla parola "negro" è stata data una valenza negativa Ed è questo quello che conta. Ed è ancor più peloso e penoso sentire quelli che lo usano per disprezzare però dicendo che negro in realtà non è offensivo.
maurodg65 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 2 ore fa, briandinazareth ha scritto: neppure in paura e delirio a las vegas si arrivava a tanto Certo, mi raccomando che poi con i numeri alla mano fai la magra figura fatta quando si discuteva del razzismo nella polizia USA.
maurodg65 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 1 ora fa, damiano ha scritto: Magari si.....se la polizia (bianca) continua a "trattare male", o peggio i fermati neri.....se le donne continuano ad essere emarginate e discriminate sessualmente.....se gli omosessuali continuano ad essere trattati da "diversi" è (quasi) ovvio che ci saranno sempre e sempre più "contromisure" per evitare. Non sono errori che si sommano, i protestanti non hanno il "perdono" dei cattolici e se non paghi le tasse sei come un assassino, senza se e senza ma. Poi quando, e se, arriverà Trump ci penserà lui a sistemare tutto, e si potrà di nuovo dire "negro" piuttosto che "afroamericano" e saremo tutti felici e contenti. E sarà la fine della cultura woke Ciao D. Guarda Damiano che proprio negli USA razzismo e discriminazioni di genere sono puniti severamente non solo dalla giustizia, questo rientrerebbe nella normalità, ma anche nella vita di ogni giorno dalle aziende nel mondo del lavoro, molto più di quanto non accada da noi, ovviamente questo non vuol dire che il razzismo non esista ma solo che è confinato in una parte estrema della società americana. Nella politica, nelle professioni ai più alti livelli, nelle imprese le minoranze etnica oltre ovviamente alle donne sono presenti ai massimi livelli e pochi anni fa c’è stato il primo presidente di colore eletto per due mandati consecutivi, direi che oggi gli USA non sono più quelli descritti da @cactus_atomo in un suo precedente post, oggi da quel punto di vista sono un paese totalmente diverso che vive una realtà paradossale come quella che ha generato il thread. 1
briandinazareth Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 5 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Certo, mi raccomando che poi con i numeri alla mano fai la magra figura fatta quando si discuteva del razzismo nella polizia USA. dire che il razzismo negli usa non esista più è talmente fesso che la discussione neppure può cominciare. non so se te lo abbia detto rampini oppure trump, ma da chi ci ha vissuto e conosce tante persone da quelle parti, tra l'altro neppure nelle zone più difficili sotto quell'aspetto, ti assicuro che è una minchiata galattica senza appello. 1
UpTo11 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 E questo lo sa Rampini? . https://www.repubblica.it/esteri/2024/03/05/news/trump_afroamericani_foto_intelligenza_artificiale-422257545/ . No, no... non ce n'è più di razzismo in America....
damiano Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 1 minuto fa, maurodg65 ha scritto: oggi da quel punto di vista sono un paese totalmente diverso che vive una realtà paradossale come quella che ha generato il thread. paradossale, come quella che viviamo noi in europa, chi più chi meno? Quando sei stato l'ultima volta? Io in primavera, ad Austin, ed, invero, mi sono reso conto che la paretizzazione e quindi il disagio generale della società è peggiorato (molto) da quando ci vivevo. Forse perchè sono stato in Texas, mentre ho passato qualche anno nello stato di NY, ma ho vissuto delle sensazioni cattivissime. La peggiore?: se non ce l'hai fatta è solo colpa tua ed è giusto che passi il resto della tua vita sotto il ponte. Ciao D. 1
UpTo11 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 2 minuti fa, damiano ha scritto: se non ce l'hai fatta è solo colpa tua ed è giusto che passi il resto della tua vita sotto il ponte Squiiiirrrttt (cit.). 1
audio2 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 trottare dovete, ma solo da giovani e da anziani, perchè da adulti bisogna andare al galoppo.
briandinazareth Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 7 minuti fa, damiano ha scritto: se non ce l'hai fatta è solo colpa tua ed è giusto che passi il resto della tua vita sotto il ponte. una cosa che alla luce di quello che conosciamo oggi su come siamo, quanto di innato c'è, quanto le condizioni esterne siano fondanti ecc. è una cosa di una stupidità totale. è come credere ancora che i fulmini derivino da una divinità incazzata.
damiano Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 9 minuti fa, briandinazareth ha scritto: una cosa che alla luce di quello che conosciamo oggi su come siamo, quanto di innato c'è, quanto le condizioni esterne siano fondanti ecc. è una cosa di una stupidità totale. e sono totalmente emarginati e senza alcuna speranza. Giovani, meno giovani, ispanici, afroamericani, ecc. si sentono tutti, indistintamente, colpevoli. ciao D.
briandinazareth Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 1 minuto fa, damiano ha scritto: senza alcuna speranza questo è il punto fondamentale, nessuna speranza...
maurodg65 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 40 minuti fa, damiano ha scritto: paradossale, come quella che viviamo noi in europa, chi più chi meno? Quando sei stato l'ultima volta? Io in primavera, ad Austin, ed, invero, mi sono reso conto che la paretizzazione e quindi il disagio generale della società è peggiorato (molto) da quando ci vivevo. Forse perchè sono stato in Texas, mentre ho passato qualche anno nello stato di NY, ma ho vissuto delle sensazioni cattivissime. La peggiore?: se non ce l'hai fatta è solo colpa tua ed è giusto che passi il resto della tua vita sotto il ponte. Ciao D. Ma questo vale per tutte le etnie, non solo per i neri, gli ispanici o le altre minoranze, noi di questo stiamo parlando non degli USA in generale sul piano del welfare.
maurodg65 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 50 minuti fa, briandinazareth ha scritto: dire che il razzismo negli usa non esista più è talmente fesso che la discussione neppure può cominciare. Non ho scritto che non esiste più, ma che al netto di una frangia estremista oggi negli USA non c’è più razzismo generalizzato, le tutele di tutte le minoranza, da quella afroamericana a quella ispanica per arrivare a quella islamica, sono ai massimi livelli, nel piano della crisi internazionale successiva al 07 ottobre la preoccupazione dell’amministrazione Biden è stata che non si risvegliasse l’islamofobia che ha seguito l’11 Settembre e le settimane ed i mesi successivi in effetti si è visto più un rigurgito di antisemitismo, soprattutto nelle minoranze, che una recrudescenza dell’Islamofobia che tanto temeva l’amministrazione democratica.
damiano Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 4 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Ma questo vale per tutte le etnie, non solo per i neri, gli ispanici o le altre minoranze, noi di questo stiamo parlando non degli USA in generale sul piano del welfare. Ci si perde nelle citazioni, ed hai un po' perso la sequenza. Io ho scritto il pippone sulla mia ultima visita negli states solo per ribadire cosa ho scritto nel primo post che ho pubblicato: gli americani hanno bisogno di avere linee di comportamento stringenti. Gli si deve dire (sempre) che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini e che possono far carriera, che gli afroamericani sono come i bianchi, ecc. sempre e nonostante ci siano norma a tutela. Il post sul Texas cercava di spiegare perchè penso che non ci sia alcuna situazione invertita nel mondo reale, perchè il mondo reale è (a volte) inimmaginabile. Anche per Rampini e la sua italiana, che esordisce con "sono bianca e non razzista" (quindi il razzismo esiste). Ti dirò di più uno che esordisce con "non sono razzista" secondo me non è di sinistra e progressista. Ciao D.
ascoltoebasta Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 15 minuti fa, damiano ha scritto: che gli afroamericani sono come i bianchi, ecc. sempre e nonostante ci siano norma a tutela. Negli USA vige un antirazzismo costituzionale (ci mancherebbe altro) ma la realtà è completamente diversa e bisognerebbe viverci in quelle realtà o magari avere un amico che da anni si occupa della difesa dei diritti e tutele di chi,di fatto, non ne ha,e magari si scoprirebbe quanti ostacoli,a volte insormontabili,gli si parino davanti,benchè questa persona voglia solamente far rispettare ciò che dice la "carta",per questo gli USA a fronte della loro potenza economica,industriale,tecnologica e bellica,son dal punto di vista sociale,poco più che da terzo mondo.
ferdydurke Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 In America vivi bene solo se sei un Wasp con il portafoglio ben zeppo di dollari 💵
Gaetanoalberto Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 Il problema è piuttosto complesso credo, multifattoriale, e si innesta su un substrato culturale mai sopito. La crescita del benessere e la sua migliore distribuzione, temperano la competizione, attutiscono i divari sociali e culturali, aumentano l’istruzione, forniscono strumenti per la pace sociale. La maturazione più importante del processo ha coinvolto appieno il XIX ed il XX secolo, e si basa sulla concezione del rapporto tra società ed individuo. Da sempre c’è una potenziale dicotomia tra chi si concentra sulle libertà ed i meriti individuali, e chi sottolinea il ruolo delle organizzazioni sociali in cui l’uomo è inserito. Il welfare ha addolcito il conflitto, che è sempre avvenuto non solo verso i detentori della ricchezza, ma anche e soprattutto tra gli appartenenti alle altre classi sociali. Tra queste sono intervenuti altri rimescolamenti, anche per l’effetto del pensiero socialista che, nel valorizzare la partecipazione alla produzione, ha determinato una diversa distribuzione dei redditi tra gli esponenti delle attività intellettuali e quelli delle attività più direttamente legate alla produzione. La globalizzazione ha determinato uno spostamento della produzione, la concentrazione dei profitti, la paralisi dei redditi bassi, l’aumento della forbice, una diminuzione potenziale delle risorse disponibili per la redistribuzione. Cosa c’entra, direte voi ? Tutto, dico io, perché la liquidità della società e la semplice prospettiva di una riduzione del benessere, riaccende tutte le potenziali discriminazioni attenuate ma mai sopite, e tutti i potenziali conflitti mediati dallo stato. Su questo soffia la pessima politica, e poggia la potenziale crisi delle democrazie. Il riaccendersi della difesa della legittimità dei pensieri discriminatori, si presenta pertanto con il fascino della protezione del pensiero divergente. Più facilmente, si potrebbe concludere che non c’è nulla di nuovo, ma un semplice ritorno del vecchio, tipica espressione dei momenti di crisi che aprono a parentesi di involuzione. 1
UpTo11 Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: La globalizzazione ha determinato uno spostamento della produzione, la concentrazione dei profitti, la paralisi dei redditi bassi, l’aumento della forbice, una diminuzione potenziale delle risorse disponibili per la redistribuzione. Possiamo dire che è il sistema stesso che sta fregando (o ha fregato) la gente che in questo ha creduto? Da una parte sta avvenendo quello che hai scritto, dall'altra chi ha la responsabilità di questo (oltre che le tasche piene per questo) svia l'attenzione da se stesso, deviando la rabbia sociale additando immigrati, minoranze che rivendicano diritti e più in generale chiunque cerchi di mettere in luce questa dinamica. Io che non sono studiato come Lei prof. direi, prima se l'incxxxno impoverendolo, e poi gli dicono che è stato l'immigrato, il woke, l'ecoattivista, il preside ecumenico, ecc.... Trump da questo punto di vista è da manuale, ma i trumpini sono ovunque e da tempo. Si divorano il pianeta e poi ti dicono che se le cose non funzionano la colpa è di chi vuole i matrimoni gay.
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