GianGastone II Inviato 10 Maggio 2021 Inviato 10 Maggio 2021 14 minuti fa, Velvet ha scritto: L'esplosione deflagrante del debito pubblico italiano è cosa della metà degli anni '80, quando al governo c'erano i boomers quaranta-cinquantenni del governo Craxi, non certo la generazione di chi aveva passato in prima persona la guerra. E gli attuali ggiovani che ammezzerobbero il nonno sono i loro figli/nipoti. Tutto quadra, craxismo e berlusconismo. Miscela dai frutti tragici. 1
appecundria Inviato 10 Maggio 2021 Inviato 10 Maggio 2021 4 ore fa, tigre ha scritto: nonni, ma se devono morire morissero La ragazza deve essere del Nord. Un meridionale non si azzarderebbe nemmeno a pensarlo... ... come si farebbe senza le pensioni dei nonni??? 1
briandinazareth Inviato 10 Maggio 2021 Inviato 10 Maggio 2021 50 minuti fa, Velvet ha scritto: Quella generazione aveva passato i terribili anni della guerra fascista e qualcosa aveva imparato in termini di solidarietà e valori. Magari non tutti loro, ma una buona parte si. questo è verissimo. 50 minuti fa, Velvet ha scritto: Secondo me è stata la migliore generazione recente di italiani, e su questo sono confortato dal fatto che il declino non solo sociale, ma anche artistico e culturale del paese sia iniziato con la fine di quella generazione. Stiamo ancora rivendendoci la Dolce Vita nel mondo, quando in realtà è morta e sepolta con chi l'ha vissuta e con essa il paese che l'ha generata. I nostri nonni avevano Visconti, Antonioni, Fontana, Pasolini e Nono. su questo sono meno concorde, nel senso che antonioni e soprattutto nono erano appannaggio di pochissimi... e ci sono ancora oggi personaggi di quel livello, difficle però pensare di trovarli sui social.
Velvet Inviato 10 Maggio 2021 Inviato 10 Maggio 2021 19 minuti fa, briandinazareth ha scritto: antonioni e soprattutto nono erano appannaggio di pochissimi... Sai bene che c'erano anche Monicelli, Fellini, Morricone, Guttuso, Flaiano, Toto', i De Filippo, Scarpa, Nervi, Tonino Guerra e decine di altri giganti nei più svariati ambiti (inutile fare elenchi che sarebbero comunque parziali) di quella generazione che erano alla portata di tutti perché facevano cose destinate a tutti. Non appenderti alla presunta esclusività di Nono, perché anche tu sei perfettamente conscio del fatto che il livello culturale medio prodotto da quella generazione oggi pare fantascienza. Per non parlare della politica sulla quale è meglio non fare neanche raffronti altrimenti ci piglia lo sconforto. Dimmi qual'è oggi un regista italiano paragonabile ad uno di quelli citati. O a De Sica padre. O uno scrittore del livello di un Moravia. Non è che 60 anni fa fosse tutto bello e ora tutto schifo eh. Ma la media è incontestabilmente a favore di quella generazione. Noi nel dopoguerra abbiamo avuto Enzo Ferrari e i fratelli Maserati. Oggi abbiamo Lapo e John. Non so se rendo..
Martin Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 A mio avviso lo straordinario successo dell'Italia del dopoguerra si deve sopratutto alla tabula rasa sulla quale è partita. Quel periodo corrisponde infatti alla fase di "crescita illimitata" della curva a "S" tipica dei processi di diffusione, e potrà ripetersi (come pendenza della curva di crescita intendo) solo a seguito di eventi paragonabili per impatto alla WW2.
Velvet Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 Adesso, Martin ha scritto: sopratutto alla tabula rasa sulla quale è partita. Certo. Lo scrostamento dello status-quo ha senza dubbio posto le basi per l'emergere dei migliori. Caso unico nella storia recente del paese. Certo con questo ragionamento ci avviciniamo pericolosamente al pensiero "guerra, unica igiene del mondo". Tocca trovare un'alternativa.
Schelefetris Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 2 minuti fa, Velvet ha scritto: Tocca trovare un'alternativa. tipo una pandemia? 😄
Velvet Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 @Schelefetris Il "ne usciremo migliori" non ha funzionato.C'è un piano B? 😉
piergiorgio Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 13 minuti fa, Martin ha scritto: e potrà ripetersi (come pendenza della curva di crescita intendo) solo a seguito di eventi paragonabili per impatto alla WW2. non credo nemmeno così : ci sarà ancora troppa gente che con la casa distrutta invece di scavare con le mani si siederà su un cumulo di mattoni a braccia conserte a piagnucolare un decreto ristoro a suo favore ed aspettare che qualcuno gliela ricostruisca. puoi fare tabula rasa quanto vuoi ma 30 anni di questa mentalità radicata nella gente non la intacchi nemmeno con una guerra.
Martin Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 2 minuti fa, piergiorgio ha scritto: a piagnucolare un decreto ristoro a suo favore ed aspettare che qualcuno gliela ricostruisca. Questo nell'ipotesi che rimanga in piedi almeno un soggetto in grado di ristorare o ricostruire e/o che siano presenti altri casi di assistenzialismo parassitario andati a buon fine. La condizione necessaria è che il successo socialmente percepito dei "ricostruttori attivi" superi quello dei "parassiti".
piergiorgio Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 12 minuti fa, Martin ha scritto: La condizione necessaria sono pessimista di natura...questa pandemia gli fa un baffo, serve scomodare l'atomo
leoncino Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 Che bello leggere queste cose. Una grande soddisfazione! Io oltre un anno fa dissi nella discussione andrà tutto bene che sarebbe finita a schifio e non uno mi dette ragione. Tutti a bacchettarmi e pure in malo modo.
tigre Inviato 11 Maggio 2021 Autore Inviato 11 Maggio 2021 Adesso, terlino ha scritto: che sarebbe finita a schifo e non uno mi dette ragione. Tutti a bacchettarmi e pure in malo modo. Era na cosa imho piuttosto ovvia
leoncino Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 @tigre non si capisce da quanto dici se fosse ovvio che finisse a schifio o che era ovvio che mi bacchettassero.
Schelefetris Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 1 ora fa, Velvet ha scritto: Il "ne usciremo migliori" non ha funzionato.C'è un piano B? io credo che molti saranno (spero saremo) migliori altri rimarranno come erano. Credo si sia evidenziato e lo rimarrà per parecchio tempo, l'abisso tra chi crede nella cultura come valore e chi preferisce sguazzare nella "comoda" ignoranza. Ci saranno opportunità, chi le coglierà?
Jack Inviato 11 Maggio 2021 Inviato 11 Maggio 2021 1 ora fa, piergiorgio ha scritto: puoi fare tabula rasa quanto vuoi ma 30 anni di questa mentalità radicata nella gente non la intacchi nemmeno con una guerra. poi sono io che parlo male deli italiani. Diciamo entrambi la stessa cosa: la realtà, un paese troppo abituato da troppo tempo a farsi dire e a non fare
tigre Inviato 11 Maggio 2021 Autore Inviato 11 Maggio 2021 35 minuti fa, terlino ha scritto: non si capisce da quanto dici se fosse ovvio che finisse a schifio o che era ovvio che mi bacchettassero Entrambe
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