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Il potenziometro: cosa fa esattamente? Quanto è importante? Di che tipo deve essere? Di che qualità, e quanto deve costare?


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speaktome74

Il potenziometro: cosa fa esattamente? Quanto è importante? Di che tipo deve essere? Di che qualità, e quanto deve costare?

Ad esempio in un preamplificatore, o amplificatore integrato.

 

Domande un po senza risposta o con tante risposte.

È importante come tante altre cose.

Quanto deve costare? E chi lo sa quanto lo pagano i costruttori e quindi quanto incide sul prezzo.

Cosa fa? Banalemte regola il volume. Casomai, in che modo lo fa, ci sono parecchie modalità,  ogni costruttore ha la sua.

Di che tipo? Alla fine sempre di far lavorare qualche resistenza si tratta.

beh , dal potenziometro passa tutto il segnale

Quelli a carbone , vedi ALPS blu , sono una fetenzia , con un tracciamento orrido

quelli plastici sono migliori rispetto quelli a carbone , ma non troppo

una fetenzia perchè se li sostituisci con un semplice partitore , ti rendi conto di quanto limitino il tutto , similarmente i plastici

i vari ladder sono semplici e performanti

gli shunt sembrano al momento un must , che se implementati a selettore danno pochi step , se a relè , ce ne vuole una bracciata

i digitali li porrei tra i .carbone ....ed i selettori resistenze , ad ora

 

  • Thanks 1
12 ore fa, speaktome74 ha scritto:

Il potenziometro: cosa fa esattamente?

@speaktome74 Attenua il volume. Senza potenziometro avresti il volume sempre al massimo

 

12 ore fa, speaktome74 ha scritto:

Quanto è importante?

Tanto perché è attraversato dal segnale e non deve deteriorarlo. Purtroppo qualsiasi potenziometro introduce un minimo di distorsione, poi c'è chi lo mette prima dello stadio d'amplificazione e chi dopo. Ad esempio Bartolomeo Aloia preferisce metterlo dopo lo stadio d'amplificazione per non amplificare anche la predetta distorsione del potenziometro. McIntosh nel suo pre top di gamma C1000 utilizza due  attenuatori: uno prima dello stadio d'amplificazione e l'altro a valle. In questo modo ottiene un ottimo equilibrio tra linearità e bassa distorsione, in pratica a basso volume interviene l'attenuatore  prima dello stadio d'amplificazione, ad alto volume quello in cascata. 

 

12 ore fa, speaktome74 ha scritto:

Di che tipo deve essere?

Quelli a resistenze deteriorano meno il segnale e garantiscono una linearità eccellente fin dai primi step di volume (senza sbilanciamenti sui canali). Poi dipende come vengono implementati, gli attenuatori con le resistenze montate ad albero con il tempo potrebbero dare dei problemi per via dei contatti striscianti....oggi sono più funzionali gli attenuatori con resistenze montate su PCB e con relais a gestire la commutazione. 

 

12 ore fa, speaktome74 ha scritto:

e quanto deve costare?

Un potenziometro con tante resistenze di qualità (tipo Vishay, Holco, etc.) oggi costano tanto. Più economici sono quelli logaritmici a carbone tipo gli alps blu ma con prestazioni inferiori.

chiedo una cosa, vedo che i potenziometri hanno dei valori di impedenza variabili.

ma se si cambia l' oggetto va rispettata quella originale o circa è lo stesso, o ancora

è meglio più bassa o più alta.

poi per i prezzi, al ricambio c'è di tutto da 15 a 500 euro, per dire.

ma rispetto ad uno originale su prodotto di serie, che costerà penso poco o anche meno

di poco, se ne metto uno da chessò 100 o 200 euro la differenza si sente bene e senza 

dubbi di sorta o sono sempre solo sfumature. grazie.

9 minuti fa, audio2 ha scritto:

ma rispetto ad uno originale su prodotto di serie, che costerà penso poco o anche meno

di poco, se ne metto uno da chessò 100 o 200 euro la differenza si sente bene e senza 

dubbi di sorta o sono sempre solo sfumature. grazie.

@audio2 Certo che senti la differenza, il potenziometro è un punto nevralgico del preamplificatore e i pre passivi altro non sono che il solo potenziometro collegato ad un selettore ingressi. 100 e 200€ già sono una cifra importante per un potenziometro, pensa che un alps blu costa 25€ e spesso lo troviamo anche sui pre di fascia alta. 

blucatenaria
50 minuti fa, Turandot ha scritto:

So che attualmente li usa Boulder, ed io mi sto trovando davvero bene. Però non conosco i risvolti tecnici di tale scelta.

più sono complicati e più costano meglio vanno, è la regola aurea dell'aigghende, Come quelli che affermano di percepire gli armonici a 25,000 Hz.

Sicuramente un potenziometro più migliore va più meglio di uno più peggiore, ma come sempre attenzione a non concentrarsi su un solo ingrediente, tralasciando l'intera ricetta e, soprattutto, il cuoco.

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