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Mi asparago il capo di cenere: riscoperta del vinile


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Inviato

Ora… mentre sono perfettamente d’accordo con la seconda parte del ragionamento di Roberto, e cioè sulla bellezza di molte registrazioni digitali recenti, riesco anche a comprendere la posizione di chi dice che le registrazioni analogiche come suonano su vinile… mai più con il digitale..

Intanto se si tratta di registrazioni note e ben conosciute, ecco che entra in gioco anche l’abitudine a sentirle in un certo modo… cioè col vinile…

Ma ammettiamo pure che quanto sopra non influisca un granché … e lo ammetto volentieri perché ci sono registrazioni anni ‘50, ‘60 e ‘70 che suonano innegabilmente meglio in vinile.

Meglio dei CD? Sì, certo che sì! Meglio dei file HiRes… in diversi casi anche, sì! 
Ma.. dipende molto dallo sforzo fatto per la digitalizzazione della vecchia registrazione analogica. E cioè il creare un Master ottimizzato, fatto su cui influisce anche l’anzianità di apparecchiature digitali, non tanto e non solo per capacità e profondità di Bit e di frequenza a di campionamento sopra i 48 Khz (96 già va benissimo e forse è già il non plus ultra), quanto per l’applicazione anche qui di filtraggio e controfiltraggio. Insomma i master digitali più recenti suonano innegabilmente meglio di quelli fatti anche solo 8-10 anni fa.

La prova? Prendete le registrazioni EMI fatte da quel gigante del podio che è Klemperer …

Trovate per esempio un buon vinile del tempo che fu o anche uno nuovo da 180 gr appena rimasterizzato in Analogico puro …

Prendete per esempio la quarta sinfonia di Mahler… 

Io ce l’ho in vinile originale EMI… poi l’ho acquistata su CD come parte del cofanetto già Warner…

Se ascoltate il CD, per quanto già molto buono, ecco.. suona peggio e “meno ricco” del vecchio vinile..

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Se si ascolta il file HiRes 24/96, stesso master preciso  identico del CD Warner del cofanetto (il CD è semplicemente scalato a 16/44), fatto intorno al 2006/8, già si migliora parecchio.. ma ancora.. ancora ..ancora c’è un pelo di naturalezza in più nel vinile, un po’ più di ricchezza..

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Bene amici miei.. adesso però prendete l’ultima rimasterizzazione, quella recentissima fatta ancora dalla Warner in formato 24/192…

Iniziate ad ascoltare (possibilmente con una buona catena digitale..) e il suono che adesso sentite …

ecco è così bello, ricco, spaziale… che sì… scienza? magia? Ma sta di fatto che il vinile lo potete lasciare sullo scaffale a prendere polvere.. perché il suono si è trasformato in qualcosa di ancora più sublime e più fedele all’evento…

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E del resto basta vedere anche come la digitalizzazione “estrema” della foto di copertina consenta di vedere la faccia della “vecchia quercia”, come veniva soprannominato Klemperer, in maniera così chiara (gli si legge ogni ruga intorno agli occhi) che… addio copertina di cartone..addio fotografia vecchia maniera.. ti saluto..

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Inviato
9 minuti fa, fabrizio ha scritto:

concordo , è la stessa cosa che mi succederebbe se mi mettessi  un secchio in testa 

Saluti, Fabrizio.

Fabrizio ..con un secchio non so… ma molto dipende dalle orecchie che ci sono sotto! E soprattuto dall’utente finale, il cervello…

Come diceva Confucio? Vedi solo quello che hai già dietro gli occhi..! Bello Confucio, bisognerebbe rileggerselo ogni tanto.. 

Inviato

La cosa che mi stupisce in tutte queste discussioni è che non venga mai citata la registrazione del Ring Solti/Decca, 

Per me, è come parlare di film di fantascienza ignorando 2001 odissea nello spazio

Inviato
8 minuti fa, PMV ha scritto:

La cosa che mi stupisce in tutte queste discussioni è che non venga mai citata la registrazione del Ring Solti/Decca, 

E perché mai stupirsi? È una registrazione di riferimento effettuata nella migliore sala di registrazione che ci sia mai stata, la Sofien Saal di Vienna.

È una registrazione di riferimento per il suono, e concordo perfettamente, ma anche dal punto di vista artistico.. perché le voci wagneriane che aveva il giovane Solti.. poi non ci sono più state!

Karajan è stato infatti in difficoltà per il suo Ring anni ‘70 con la DG. Ring fatto in epoca dei primi “transistor” in studio di registrazione, un Ring che suona molto peggio di quello di Solti anche in vinile..

Successivamente non ci sono state altre grandi registrazioni del Ring se non “dal vivo a Beyreuth” per Boulez, nel 1976.. con qualità audio così così..

Forse quella di Barenboim per la Warner ha una buona qualità audio…siamo pur sempre nel  1991..ma la sede della registrazione non è la SofienSaal (nel frattempo andata fuoco da venti anni..ahimè).

Insomma il Ring di Solti rimane una registrazione “iconica” per l’analogico… vero..

Ma… una rondine… non fa primavera! 😉

Inviato

Veramente di rondini la Decca negli anni 60 di primavere ne ha riempite tante (serie sxl2000/6000). Per me, difficile trovare una naturalezza paragonabile e lo dico avendo come unico riferimento l'ascolto dal vivo.

Inviato

@PMV Certamente d’accordo con te, che la Decca abbia fatto altre belle registrazioni negli anni ‘60 ne sono consapevole. Ma delle, pur belle, registrazioni di sinfonica, non ne ho in mente una, neppure una sola, che non sia stata poi superata, per bellezza, naturalezza, sensazione di essere lá in sala, da una registrazione digitale più recente.

Il Ring di Solti invece è un caso un po’ unico, molto a se stante.. per i motivi che ho spiegato sopra … era quello il senso della “rondine”… (che poi.. La Rondine.. da Wagner si passa al giovane Puccini..).

Insomma… capisco bene il fascino del vecchio Orient Express… il Lusso… Il fascino del viaggio fatto anche solo per “il viaggio medesimo”… sono certamente elementi importanti che hanno il loro peso nella valutazione… ma che si dica che negli ultimi 100 anni i treni non abbiano subito un evoluzione tecnica (per non parlare dei viaggi in aereo..) ..ecco sinceramente mi suona così strano… ma strano forte..

Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

Facevo questa riflessione dopo aver ascoltato il famoso album Sherazade di Rimskj-Korsakov diretto da Reiner, suonato in vinile in durante una dimostrazione di un impianto milionario

non prendo nessun suono da vinile seriamente per giudicare una registrazione, anche con quei impianti milionari.

  • Thanks 1
Inviato
11 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Insomma ..senza la cuffia..gli ingegneri del suono, quelli che ci fanno i “nostri dischi o i nostri file” sarebbero al perso

Si ma per il mastering finale, usano i diffusori monitor e non la cuffia

Inviato

@SimoTocca mah sai bisogna vedere come era fatto quel set up milionario vinilico cui ti riferisci.. io ho una certa esperienza di ascolto con quello che considero (personalmente e per esperienza diretta )il più performante sistema audio in commercio, senza fare nomi ma è un sistema a cinque vie horn attive, sistema di grandissimo impatto e risoluzione sconfinata..

ebbene il primo giro di prova lo faccio sempre on il don Giovanni leinsdorf del 53 su vinile coevo.. ed è così coinvolgente e appassionante che lascia senza fiato. Una performance, pur tra le sue peculiarità, che lascia attoniti tutti, a bocca aperta.. scossi fin nell‘anima.

ovviamente qui tutta la catena è costruita per la massima risoluzione possibile a partire dal vinile.. ed è a queste qualità che mi riferisco quando parlo di qualità analogica open end e limitless. Se di registrasse lo stesso evento nella stessa sala con gli stessi microfoni neumann su nastro con Rtr da 1 o 2“, ampex o studer.. avremmo anche oggi una qualità tecnica irraggiungibile, o raggiunta nel migliore dei casi, per approssimazione per difetto dalle migliori catene digitali ad oggi.

cosi é oggi il digit, può suonare benissimo pure lui, ma non supera mai la forma d‘onda originale analogica.. perché è la natura stessa del suono ad essere analogica.

tutto il resto é manipolazione approssimativa.. più o meno riuscita.

( ho un caro amico Tonmeister di Vienna con un immenso repertorio di vinili master ( da lui stesso registrati nell’arco della sua vita) a casa, ogni tanto mi fa ascoltare qualcosa su nastro o lacca da lui stesso tracciata sul tornio neumann originale.. beh un esperienza che chiunque dovrebbe fare almeno una volta in vita sua).

Alla faccia del vero progresso..  🤓

Inviato
1 ora fa, alexis ha scritto:

cosi é oggi il digit, può suonare benissimo pure lui, ma non supera mai la forma d‘onda originale analogica.. perché è la natura stessa del suono ad essere analogica.

La forma d'onda del suono è un fenomeno fisico che avviene per merito dell'aria in cui siamo immersi.

 

Dopodichè diventa un segnale elettrico se lo si vuole fissare su un supporto.

Quindi la natura del suono in quando forma d'onda scaturita da una vibrazione che si propaga nell'aria o in altro mezzo, svanisce non appena cozza contro la membrana microfonica che la trasforma in segnale elettrico.

L'onda la dobbiamo tradurre.

 

  • Melius 2
Inviato
20 ore fa, fabrizio ha scritto:

Salve, 

prova a settare un sistema usandoh la cuffia . Non si sentono le fasi , la polarità, non hai parametri dimensionali . 

Quindi cosa sarebbe ad indurre fasi, polarità...l'ambiente?

Inviato
1 ora fa, senek65 ha scritto:

Quindi cosa sarebbe ad indurre fasi, polarità...l'ambiente?

Salve,

ci sarebbe da scrivvere un libro……..

Semplificando …al principio di tutto c’è la fase elettrica. Ogni apparato alimentato assume dei valori di tensione dispersa diversi in funzione dell’inserimento della spina sulla presa e questi  influiscono  sulle prestazioni all’ascolto.

Una catena composta da più componenti darà il meglio se troviamo la combinazione giusta delle fasi ( che è una sola , quella che comporta la massima approssimaziome all’equipotenzialità fra le varie tensioni) . Senza questa premessa il sistema non lavorerà correttamente …e ce lo farà notare. Qualsiasi correzione noi tenteremo a valle , comporterà perdita .

La polarità del segnale , che incide sulla fase acustica , è determinata dalla registrazione e dai passaggi a monte del supporto  , il sistema delle elettroniche  può conservarla o invertirla .

La fase acustica è determinata dai trasduttori e dalle interazioni successive con l’ambiente.

Se il progetto dei sistema diffusore è corretto ( può prevedere fasi diverse nei singoli altoparlanti , a noi interessa la risultante ) dovremmo fare il possibile per conservare la fase acustica .

In pratica dovremmo  fare il possibile per ridurre al minimo tutto quello che, nel percorso del segnale , può comportare modifiche alla polarità  e nel percorso delle onde sonore alla fase  acustica .

Più ci si approssima a questo ideale obiettivo , migliori saranno i risultati all’ascolto.

Dovremmo fare il possibile per  fare funzionare il nostro sistema  alla stregua di uno strumento musicale ( non elettrificato) .


Saluti, Fabrizio 

  • Thanks 1
Inviato

..Che poi con la messa a punto elettrica fatta una sola volta se la configurazione  dell’impianto hi-fi rimane stabile si aumenta pure la percezione di maggior risoluzione e fedeltà timbrica del messaggio sonoro grazie ad un giusto rilascio armonico.  
Non sono proprio quisquilie.

 

Inviato

@senek65

2 ore fa, senek65 ha scritto:

L'onda la dobbiamo tradurre.

Ma dai.. davvero?
:classic_ohmy:

Inviato
30 minuti fa, fabrizio ha scritto:

Semplificando …al principio di tutto c’è la fase elettrica

Come fa la fase elettrica a modificare la fase acustica (ai morsetti degli altoparlanti)?

ilmisuratore
Inviato
26 minuti fa, fabrizio ha scritto:

La polarità del segnale , che incide sulla fase acustica

Come potrebbe ?  sono due cose non conciliabili

Spiegati meglio, ma non dicendo che hai provato tante volte assieme ad altri, ma spiegando come può una rotazione del segnale di 180° andare a cambiare anche l'allineamento dei centri acustici

ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, scroodge ha scritto:

Come fa la fase elettrica a modificare la fase acustica (ai morsetti degli altoparlanti)?

...e a seguire, come farebbe la fase assoluta a cambiare la fase acustica ?????

A furia di fare esperimenti di pseudo-fasologia le "varie fasi" avranno assunto un carattere del tutto casuale

La fase elettrica che cambia la fase assoluta (:classic_unsure:) e la fase assoluta che cambia la fase acustica (:classic_unsure:)

ilmisuratore
Inviato

...però, tutto sommato dopo aver letto che lo stop/play durante la riproduzione di un CD cambia la fase assoluta nel segnale, tutto il resto per Fabrizio sarà una normalità

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