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Melius Club

Ci ha lasciato Maurizio Pollini


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Inviato

E così anche il nostro amato Principe, Maurizio Pollini, ci ha lasciati stamani..

Un mondo un po’ più triste senza di lui …🌹

  • Sad 3
Inviato
21 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Un mondo un po’ più triste senza di lui …

E più povero. 😢

Inviato

Addio Maestro Pollini. A ricordo metto la sua Hammerklavier, con lo slancio incredibile del I movimento. A memoria imperitura.

Inviato

L’avevo visto, lo scorso anno, al Comunale dal vivo, insieme al suo amico Zubin Mehta, suonare l’ultimo concerto di Mozart per pianoforte, il 27.

Entrambi erano molto sofferenti, ma Pollini in particolare l’avevo visto parecchio invecchiato nel fisico.

Fece tenerezza il fatto che, a fine concerto, Pollini si avvicinò a Mehta e gli chiese di ripetere il primo movimento, che gli era venuto “non perfetto”.

E noi assistemmo stupiti alla ripetizione dell’intero concerto a.. movimenti singoli!

Che poi… nel movimento centrale Pollini era riuscito a “far cantare” il suo Steinway come al suo meglio (nei due movimenti esterni invece aveva avuto difficoltà tecniche inusuali per un perfezionista come lui..)

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Negli ultimi due anni ci sono state diverse “prove dal vivo” sofferte e criticate (vedi anche una nostra discussione qui sopra).

L’ultimo grande concerto dal vivo (e registrato perfettamente, peraltro) è stato quello per l’anniversario beethoveniano dei 250 anni, organizzato dalla DG, una serata in cui Pollini ha affrontato le tre ultime sonate di Beethoven.

Un concerto, questo del 2020 (2019?) fisicamente difficile anche per un ventenne…ma che Pollini aveva portato a termine con un trionfo di pubblico e di critica. Esecuzioni splendide in cui ancora lo smalto tecnico del maestro (inarrivabile, come quello della Argerich del resto..) era rimasto (quasi) intatto.

Anzi Pollini nella sonata op.109 aveva disvelato tratti che anticipavano Liszt, proprio grazie al suo virtuosismo tecnico ancora più spinto che 40 anni prima (le mitiche registrazioni DG anni ‘70).

Voglio ricordarlo così.. ascoltando il suo grande ultimo concerto dal vivo a Monaco… 

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  • Melius 2
Inviato

Senza parole

Solo Musica

Addio Maestro!

Inviato
1 ora fa, SimoTocca ha scritto:

E così anche il nostro amato Principe, Maurizio Pollini, ci ha lasciati stamani..

Un mondo un po’ più triste senza di lui …🌹

Grande dispiacere... stavo aspettando il programma del recital che avrebbe dovuto tenere alla Scala il 20 ottobre, e invece... :classic_sad:

Inviato

Un grande, lascia un grande vuoto...

Inviato

Inarrivabile il suo virtuosismo giovanile, la sua volontà di non cedere mai al fisico che ti lasciava, quasi come ci fosse un demone che lottava contro la natura, cercando sempre nuovi limiti artistici.

Una delle glorie dell'Italia dell'ultimo secolo, con Abbado, Michelangeli e pochi altri...

Trovare un'altra personalità così non sarà facile, ..per molti anni.

  • Melius 1
Inviato

Il pianista che ho ascoltato dal vivo più di ogni altro. Indimenticabile a Bologna nel, forse, 2002: ero sul palco e mi concentrai sul suo volto, sembrava soffrire e sentivi uscire un suono strano dalla bocca. Restai stupefatto e, il giorno dopo, andai a Modena per ascoltarlo ancora.

ciao Maestro, buon viaggio

  • Melius 1
Inviato

Grandissima tristezza ma fortunatamente lascia numerose ed importanti testimonianze.

R.i.p. Maestro!

Inviato

E' stato un gigante del pianoforte.

I suoi studi chopiniani resteranno una pietra miliare nella storia dell'interpretazione pianistica.

 

Alberto.

 

Inviato

Il suo Chopin impareggiabile continua a suonarmi in testa.. oggi giornata tristissima per me.. che andavo ad ascoltarlo a due passi da casa. Un grazie immenso.. 🌹 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
2 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Fece tenerezza il fatto che, a fine concerto, Pollini si avvicinò a Mehta e gli chiese di ripetere il primo movimento, che gli era venuto “non perfetto”.

E noi assistemmo stupiti alla ripetizione dell’intero concerto a.. movimenti singoli!

 

Dopo una tale carriera, dopo aver tanto dato alla musica, se lo potevano permettere di "giocare" come due bravi vecchietti, un po' acciaccati ma tutt'altro che rimbambiti, che non abbiano perso quella parte del "bambino" che è in loro e che dovrebbe essere un po' in tutti noi. Si potranno sbagliare delle note, avere qualche incertezza tecnica, di forma e di stile ma la musicalità non è queste cose, bensì in ciò che siamo sempre meno capacidi ascoltare e sentire per correre dietro alle "forme" virtuosistiche perfette ed algide non in grado di esprime l'essenza spirituale della musica.

Un dono che Maurizio Pollini possedeva per via naturale per se stesso, pronto a condividerlo generosamente con il  pubblico semplicemente suonando con la stessa appassionata musicalità dei momenti fulgidi giovanili come nei ripiegmenti dell'età senalile provato dal peso degli anni ma non ancora sconfitto.

 

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