prometheus Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Per me un riferimento. Che tristezza! Buon viaggio Maestro! 🖤
Dufay Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Sentito dal vivo due vol te soltanto ma mi sono rimaste impresse. In suo onore mi ascolto il suo Schubert che mi piace tanto.
Grancolauro Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Un riferimento negli anni anche per me. Ho tanti ricordi, pensieri ed emozioni legati a lui. Difficile credere non sia più tra noi. Mi viene da ricordarlo qui come un grande innovatore, spesso dissacrante e radicale nelle sue scelte. 1 1
Gaetanoalberto Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Penso che le sue esecuzioni di Chopin (sufficiente il video postato da Panu), diano un senso di mistero e grandezza del creato anche a chi non lo crede tale. Che la terra gli sia lieve.
rock56 Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Mi spiace molto, sentito anni fa in concerto (4 Scherzi di Chopin): mi è sempre rimasto come "riferimento"...🥀
maverick Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 E ovviamente nei Tg non se ne parla minimamente. Troppo impegnati ad annunciare le cogl...te del giorno, .. e pure la foto con Bruce Willis consolato da Demi Moore. Quelle sì sono notizie. 1
Questo è un messaggio popolare. Lolparpit Inviato 23 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 23 Marzo 2024 Forse la musica giusta per il ricordo: 3 1
maverick Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 4 minuti fa, rock56 ha scritto: Adesso al tg1 Beh meno male ..., nei titoli non ne avevano parlato.
UpTo11 Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Infatti la cosa più triste è che questi giganti se ne vanno quasi nell'indifferenza generale, a parte una manciata di appassionati. Un servizio di 1 minuto al TG, mentre si condisce l'insalata a tavola. Per fortuna la musica resta.
alexis Inviato 24 Marzo 2024 Inviato 24 Marzo 2024 Pollini ci ha un po’ cresciuti tutti.. qui nella mia città poi era una presenza costante.. nello stesso conservatorio, che aveva visto ABM come insegnante.. era un mito già da giovanissimo. Un fratello più grande, vicino e mai lontano, che ci ha accompagnato tutta la vita. Grande tristezza mi pervade.. 1
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 24 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Marzo 2024 Non ho parole. E’ scomparso un gigante del pianoforte, uno degli Dei dell’ Olimpo musicale di ogni tempo. oltre al suo Chopin come non ricordare il suo Beethoven, soprattutto le ultime sonate (c’e’ un live di Tokyo di meta’ anni 90 impressionante e irraggiungibile) e le incursioni nel repertorio contemporaneo. Rigore, poesia intima e non compiacente, un grande scandaglio della struttura del pezzo musicale mai fine a se stesso, ma asservito al pieno disvelamento del valore musicale “eterno” (non legato cioe’ al momento in cui e’ eseguito) del pezzo suonato. Di quella genia li’ e’ rimasta solo Marta Argerich (che pero’ si e’ tenuta lontana da Beethoven, Brahms Schubert come solista, e dunque con un repertorio alla fine meno esteso di Pollini) leggenda vivente che speriamo Dio ci conservi ancora a lungo. 3 4
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 24 Marzo 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Marzo 2024 La grandezza di Pollini, come pianista, consiste anche nella vastità del suo repertorio unita all’eccellenza delle sue interpretazioni, quasi sempre un riferimento assoluto. Fra i pianisti “grandissimi” di sempre, forse solo Rubinstein e Arrau possono vantare un primato analogo… Analogo ma con qualche “zavorra” in più, rispetto a Pollini. Rubinstein e Arrau in Mozart non sono un riferimento, mentre i concerti interpretati da Pollini rientrano per me, nell’Olimpo dell’Assoluto, e in particolare il 19 e il 23 eseguiti da giovane sotto la bacchetta di Böhm, fanno sì che non riesca ad ascoltare altre intepretazioni e pensare: ma come è straordinariamente superiore il Mozart di Pollini? E poi sì, anche sugli autori contemporanei, da Schönberg in poi, sia per brani da solista (penso al Petroushka dì Stravinsky per pianoforte, uno dei primi album della DG) e poi per i brani con l’orchestra (i concerti di Bartòk con Abbado a Chicago sono da sempre fra i miei tre riferimenti assoluti, ma poi anche Nono e poi anche Manzoni con Sinopoli). Sì, l’attenzione ai compositori moderni e alla musica atonale ha sempre caratterizzato il repertorio di Pollini. Ma c’è l’ultimo punto che rende Pollini assolutamente unico fra i “giganti-giganti” del pianoforte. Mi riferisco al fatto che non mi viene a mente nessun altro pianista che sia ugualmente di riferimento assoluto in Chopin, in Beethoven e in Brahms. Pollino ha esplorato e (per fortuna!) lasciato su disco quasi l’intero catalogo sia di Beethoven che di Chopin. Ecco, se penso alle interpretazioni che sono il mio riferimento, non riesco a trovarne uno solo, una sola alternativa a Pollini, le cui interpretazioni siano di prima grandezza in Chopin e in Beethoven. Per dire: Rubinstein un gigante assoluto in Chopin (e anche in Brahms, di cui ha coperto gran parte del repertorio da camera), ma in Beethoven non è pressoché mai “il riferimento”, senza contare che non ha mai registrato tutte tutte le sonate di Beethoven, ma solo una piccola parte. Del resto i miei riferimenti in Beethoven, Arrau e Gilels, su Chopin hanno “detto poco”, ma proprio poco sia come repertorio sia come qualità assoluta. Solo Pollini è riuscito, Diosolosacome, ad intepretare in maniera sublime due autori che sono, in qualche maniera, cane e gatto, Chopin e Beethoven. Basterebbe questo per consacrare Pollini come pianista unico. Basterebbero il concerto di Chopin per la EMI e la Philharmonia diretta da Kletzski, registrato da fresco vincitore a 18 anni, del premio Chopin, incoronato proprio da Rubinstein a capo della giuria, e i concerti 4 e 5 interpretati a Vienna sotto la bacchetta di Böhm per la DG. Per questi tre album rubò le parole ad un famoso critico musicale inglese (a proposito di Pollini): non mi aspetto mai di sentire una interpretazione più bella ed appropriata (quando ascolto e critico un nuovo album), così ..non rimango deluso! Complimento più bello di questo non c’è… Ma poi: ascolto il suo Schumann, tutto il repertorio solistico certo, ma in particolare il concerto registrato a Berlino con Abbado e dico la stessa cosa: non mi aspetto mai di sentire un’interpretazione altrettanto super a ed azzeccata, così non rimango deluso! Un gigante assoluto, l’unico pianista che può essere “incoronato” come il più grande in Chopin e Beethoven al contempo. Unico, semplicemente unico. Il mio grazie, durante l’ascolto di ciascun album registrato da Pollini, l’ho pensato già ogni volta quando il Maestro era vivo e in salute… continuerò a farlo adesso, e a ringraziare la sua memoria ogni volta che riascolterò una sua interpretazione… Grazie Maurizio, e buon viaggio verso un ignoto che nessuno conosce, come ebbe già a dire il tuo amico Claudio… 7
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