OTREBLA Inviato 2 Febbraio Autore Inviato 2 Febbraio Domenica soleggiata e freddina qui in polentonia. Voglia di andare a nuotare zero. Mi faccio il solito teino invernale, mi mangio due frollini, facciamo tre, mi ascolto un dischino di quelli gustosi, e poi magari vado. Duke Ellington, Joes Pass, Ray Brown, Louis Bellson - Duke’s Big 4 – Pablo Records (1974) – AAA Analogue Productions (2024) Recensione alla veloce per chi preferisce lavorare di intuizione ed è consapevole che la recensione intuitiva è il futuro: This One’s For Blanton...allargato. . . Ecco, questo album, a differenza di This One’s For Blanton è…esattamente uguale. Perlomeno nella sostanza, mentre nell’apparenza è senz’altro più generalista, grazie alla formazione classica del quartetto. Non tutte le composizioni sono di Duke Ellington benché il tono complessivo porti comunque il suo marchio di lusso. Siccome l’ho fatta un po’ lunghetta con This One’s For Blanton, per Duke’s Big 4 s’impone la concisione ( si fa per dire eh, concisione sì, ma nei limiti psichici e fisici dell'autore). Anche perché i due dischi sembrano davvero il primo ed il secondo tempo di uno stesso film. A Joe Pass è affidato il compito di catturare l’attenzione del pubblico, con improvvisazioni virtuosistiche alla Charlie Christian. Il centravanti acrobatico ci vuole sempre e garantisce lo spettacolo. L’altra prima donna è ancora Ray Brown, con quel suo poderoso, giganteggiante incedere, che a tratti crea l’impressione che stia suonando un contrabbasso grosso il doppio del normale. Brown arricchisce, rimpolpa e completa l’esecuzione dei brani. E poi che forza nelle note, che bordate, ma di cosa erano fatte le dita di Ray Brown? di bronzo?. Più defilato e di rifinitura Louis Bellson (dev’essergli costato non poca fatica), mentre il Duca accompagna sornione, senza strafare, con ampio uso degli accordi. Il Duke Ellington brand, che trasforma il purgatorio nell’apoteosi dei troni celesti, imprime le sue stimmate sopra un grande swing carico di blues. Altra olografica registrazione del fuoriclasse Val Valentin. Trasparenza da primato, davvero impressionante, basso potente, bilanciamento perfetto, immagine Hi-Fi iperrealistica. Ancora una volta l’illusione è di trovarsi nella stessa stanza con i musicisti. Il taglio lacca è di Kevin Gray. Di Duke’s Big 4 esiste anche una stampa doppio 45 giri, fuori catalogo da anni. Ascoltando il 33 giri si capisce perfettamente il motivo per cui la Analogue ha deciso di stampare anche la versione potenziata; diciamo che per certe registrazioni il doppio 45 giri è quasi una scelta obbligata. Copertina Stoughton doppia (una rarità tra i dischi di questa serie), vinile QRP alla giapponese, non fan un cric manco a pregarlo in ginocchio. Ma che vinile mi è capitato? Ma che caspita di vinile mi hanno inviato? Questi Pablo sono una droga porc... Voto artistico: un tot. Voto tecnico: un altro tot. Alberto. 1 1
skillatohifi Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 16 minuti fa, OTREBLA ha scritto: Questi Pablo sono una droga porc... Voto artistico: un tot. Voto tecnico: un altro tot. Condivido tutto, con la Savoy Jazz, la Prestige Jazz, è la Venus Rec. Japan, sono le migliori etichette in assoluto, poi la nuova serie della Pablo fatta dalla Analogue è perfetta!!! Quest altro vinile di Di Duke’s Big 4 ma nella versione doppia a 45 giri non la conosco, devo provvedere immediatamente!!
GioSim Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio @OTREBLA Queste ristampe AP della Pablo sono una assoluta dipendenza, con questo tris e l’uscita di Art Tatum & Ben Webster (non ancora disponibile) avrei concluso la prima ondata, il problema è che ci sono altri 15 titoli e dagli ascolti fatti spero di fermarmi a 5/6….altrimenti so dolori. Giorgio
Tronio Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio @skillatohifi @OTREBLA e degli "originali" Pablo Records, che mi dite? Ne ho recuperati alcuni, per la maggior parte titoli a me sconosciuti, fra i quali mi pare di aver visto anche il "Big 4" sopra menzionato: come qualità di stampa sono validi?
Folkman Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio 10 minuti fa, Tronio ha scritto: aver visto anche il "Big 4" sopra menzionato: come qualità di stampa sono validi? Non conosco le ristampe , ma ho degli originali USA che suonano molto bene , fra questi appunto Big4 , Basie jam , Basie jam 2 , poi parecchie stampe DE anch’esse ben suonanti . 1
OTREBLA Inviato 2 Febbraio Autore Inviato 2 Febbraio Sono molto validi. Ne ho quattro e suonano splendidamente. Non ho mai potuto fare un confronto diretto tra gli originali e le ristampe AP, ma uno indiretto sì. Moolto indiretto. Ho confrontato Take Love Easy (stampa italiana originale del 1974) con Ella & Pass...Again del 1976, che ho nella versione Analogue Productions Revival Series, tagliata da Doug Sax. La stampa italiana, con tutto che è italiana, suona alla grande. Tuttavia se subito dopo metti sul giradischi Ella & Pass...Again...c'è un pezzo, un bel pezzo, di frequenze in più. La differenza è quella. Io mi accontento perché è comunque un bel sentire, però lo so che se compero la versione AP suona meglio. Lo so già prima ancora di comperarla. Io lo dicevo agli audiofili increduli vent'anni fa, parlando di Speakers Corner, Classic Records ed AP: "Ragazzi, questi non sono cretini, lo sanno che gli audiofili fanno i confronti con gli originali...". Kay Seeman possiede molti degli originali, le prime stampe dico, dei dischi che ha ristampato. E così Chad Kassem. Non sono scemi! Alberto. 1
skillatohifi Inviato 2 Febbraio Inviato 2 Febbraio @OTREBLA io ho moltissime prime stampe originali e.. anche 4 nuovi album ristampati dalla Analogue, ma per me i vinili originali suonano un filo meglio perché hanno uno spessore timbrico con un lieve peso in+, che con le mie 3 testine ortofon SPU la coduria è leggermente migliore. 1
bebop65 Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio Io ho alcune stampe della serie " Pablo Today " tra cui uno spettacolare Warm Breeze di Count Basie and Orchestra che suona alla grandissima. Hanno una inquietante scritta Digital sulla copertina ma ripeto suonano molto bene. Alberto che sa tutto mi/ci dai qualche informazione su queste stampe?. Aggiungo che alcune sono di un bel vinile rosso.
OTREBLA Inviato 3 Febbraio Autore Inviato 3 Febbraio Non ne so nulla, sto alla larga dalla musica con scritto Digital sopra. Ho un'intolleranza...incurabile. Alberto. 1
Folkman Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio 3 ore fa, bebop65 ha scritto: Io ho alcune stampe della serie " Pablo Today " tra cui uno spettacolare Warm Breeze di Count Basie and Orchestra che suona alla grandissima. Hanno una inquietante scritta Digital sulla copertina ma ripeto suonano molto bene. Alberto che sa tutto mi/ci dai qualche informazione su queste stampe?. Aggiungo che alcune sono di un bel vinile rosso. Mi sembra di ricordare che la serie Pablo records e affini Today , Live , siano stati registrati da metà anni 70 a metà anni 80 , quindi sicuramente parecchie registrazioni hanno avuto trattamenti digitali , andrebbero verificate nel dettaglio , la tua sicuramente ,visto che c’è scritto , possiamo chiedere ulteriori dettagli a @one4seven che è sempre preciso su questa materia .
skillatohifi Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio Davvero un grandissimo album, suona da paura!!!! con molto spessore timbrico, se lo prendete.. date +gas al volume!! 2
Tronio Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio Ecco quelli che ho io: il Big 4 è in edizione half speed numerata mentre Duke-Brown è AP. Gli altri ignoro che stampe siano ma posso indagare. Che dite: roba bella? Li teniamo?
OTREBLA Inviato 3 Febbraio Autore Inviato 3 Febbraio Half Speed numerata? Che edizione è? Chi è il produttore?
skillatohifi Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio @Tronio quando ascolti un vinile della Pablo Records sei completamente dentro il jazz, le LORO registrazioni sono stata fatte TUTTE ma TUTTE da FAVOLA.
capodistelle Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio 34 minuti fa, OTREBLA ha scritto: Half Speed numerata? Che edizione è? Chi è il produttore? https://www.discogs.com/it/release/10250462-Duke-Ellington-Quartet-Dukes-Big-4
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