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Melius Club

Il razzismo colpisce ancora


salvatore66

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Inviato

D.P.R. 394/1999

 

Art. 45

Iscrizione scolastica

1. I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuote italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previsti per i minori italiani.

 

 

 

Gaetanoalberto
Inviato
22 minuti fa, audio2 ha scritto:

scusa ma in certe realtà particolari, come fai a spalmare gli studenti in giro se le percentuali sono

comunque ed ovunque superiori.

Tu sei nato per fare il preside ma non lo vuoi ammettere

  • Haha 1
Inviato

Io ho un sacco di amici stranieri e non intendo francesi, tedeschi, americani o olandesi, intendo "proprio stranieri"

Ciao

D.

 

Gaetanoalberto
Inviato

Dovremmo essere aiutati a gestire una “comunità scolastica” molto lontana da circolari e proclami, che si scontrano con la realtà e l’obbligo di istruzione.

Io ho il 38 % di stranieri inteso come media, ma anche la necessità di gestire un comprensivo con 7 scuole, di cui tre primarie a circa 3km una dall’altra, ed una scuola media divisa in tre plessi ad uguale distanza.

Non posso prendere un bambino la cui mamma non ha l’auto e senza mezzi pubblici diretti, e metterlo nel plesso statisticamente più adatto.

Per non parlare del numero dei disabili, della capienza delle aule etc.

Noi siamo pieni di regole perfette e di organici che non ne tengono conto.

Si tengono (anche giustamente) aperte piccole scuole in zone montane o piccoli paesi, ma da questo deriva che si pigiamo gli alunni in città, tanto per dirne una.

Poi ci sono i centri e le periferie, le zone ricche e quelle povere…

La teoria é bella, la realtà è arrangiatevi.

 

Inviato

Il tema e’ assicurare un decente insegnamento senza rallentamenti eccessivi dovuti a stranieri ma anche autoctoni de coccio

  • Melius 1
Inviato
3 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Il tema e’ assicurare un decente insegnamento senza rallentamenti eccessivi dovuti a stranieri ma anche autoctoni de coccio

Ridanga... non è la prima volta che lo sostieni. 

Possibile che non hai mai avuto esperienza del contrario invece?

Come puoi stabilire all'inizio dove, quando e soprattutto come terminerà una "corsa", un percorso di vita?

Che tra l'altro poi non è solo lo studio il percorso.

Inviato

In corso d’opera si vede chi rallenta e chi no.

a scuola si studia non e’un luogo di generici percorsi di vita. Sono invece d’accordo che non e’ questione di etnia perche’ dalle elementari in poi l’integrazione linguistica e scolastica e’ perfettamente possibile.

Ma appunto dipende dall’impegno

Io la penso cosi’

Gaetanoalberto
Inviato
8 minuti fa, mozarteum ha scritto:

appunto dipende dall’impegno

Quello alla fine determina la valutazione.

La frequenza è obbligatoria, a pene da poco inasprite.

Si potrebbero fare classi omogenee: da una parte i bravi, dall’altra i meno bravi, con le classi speciali per disabili, bambini con disturbi dell’apprendimento e stranieri

  • Confused 1
Inviato
8 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Si potrebbero fare classi omogenee: da una parte i bravi, dall’altra i meno bravi, con le classi speciali per disabili e bambini con disturbi dell’apprendimento.

Edit: ho frainteso, cancello e chiedo scusa. 

14 minuti fa, mozarteum ha scritto:

In corso d’opera si vede chi rallenta e chi no.

Fammi un esempio personale, se credi ovviamente e se non è troppo privato. Escludo a priori l'università perché li corriamo davvero da soli, individualmente. 

Gaetanoalberto
Inviato
4 minuti fa, djansia ha scritto:

Orribile

Si capisce l’ironia della proposta immagino.

Pensa i genitori di alcuni ministri, a suo tempo messi come alunni nelle classi speciali….

  • Haha 1
Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

Si capisce l’ironia della proposta immagino

E allora ti chiedo scusa mille volte... a dire la verità mi sembravi un po' esagerare, ma scusami altre mille volte ancora. 

Anzi facciamo proprio che cancello. 

Gaetanoalberto
Inviato
1 minuto fa, djansia ha scritto:

chiedo scusa mille volt

Ma no, io non metto faccine, colpa mia.

  • Haha 1
Inviato
26 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Il tema e’ assicurare un decente insegnamento senza rallentamenti eccessivi dovuti a stranieri ma anche autoctoni de coccio

Occhio ad esternare queste idee, altrimenti al prossimo pranzo la Maest(r)osa te se magna 😂. Lei ama dire ‘io sto qui per quelli che non ce la fanno, quelli bravi non hanno bisogno di me’

Inviato

Nell'area in cui vivo e lavoro (nord barese) nel giro di 20 anni la natalità si è ridotta di oltre il 35% e gli immigrati sono un percentuale molto piccola. Ciò che sta accadendo è che in atto un processo di accorpamento delle scuole del primo ciclo.

Gaetanoalberto
Inviato

La valorizzazione delle eccellenze e la personalizzazione degli apprendimenti sono tra gli obiettivi dovuti.

Le scuole mettono in atto iniziative al riguardo, ma la composizione dei gruppi influisce inevitabilmente. 
Agire contemporaneamente sul recupero dei livello più bassi ed il potenziamento degli alti é particolarmente difficile.

Le strategie di lavoro in gruppo, di peer tutoring, ed altre, possono aiutare, ma richiedono interesse, partecipazione, educazione, collaborazione scuola famiglia.

Garantisco che si tratta di un lavoro complicato.

La regola è purtroppo che l’ambiente di provenienza degli segna il risultato. Non è una novità e neppure un successo del sistema.

Inviato

Le classi di una scuola devono essere omogenee tra loro e disomogenee al loro interno. E non è solo per ragioni di equità, che già sono più che sufficienti.

Se si utilizzano criteri per cui si formano classi privilegiate e classi marginali il rischio è che i genitori che non hanno visto accolta la loro richiesta di collocare il loro pargolo nelle classi privilegiate dopo qualche giorno chiedano il nulla osta per spostarlo ad altro istituto.

Inviato
1 ora fa, djansia ha scritto:

Fammi un esempio personale, se credi ovviamente e se non è troppo privato.

Io non ho la soluzione ma esiste un problema di efficienza della formazione scolastica. Vuol dire semplicemente trovare un punto di bilanciamento fra l’obbligo scolastico e il rendimento.

Non e’ questione di fare classi separate ma, in corso d’opera, d’essere piu’ rigorosi nelle valutazioni. La scuola deve restare un luogo di formazione tendenzialmente serio e non il luogo anzi la madre delle demagogie.

Invece non e’ cosi’ ma stiamo andando ot.

Sulla questione stranieri io sono d’accordo con voi. Un bambino senegalese o indiano di 6 anni puo’ andare fortissimo per la potenziale fecondita’ di apprendimento di quegli anni. Il contingentamento di cui si parla ha qualche senso solo se inteso come spalmatura nelle classi degli stranieri non certo come soglia di accesso che sarebbe pure illegale. In tal caso puo’ servire a favorire l’integrazione.

La questione e’ altra e riguarda la funzione della scuola, l’impegno, l’atteggiamento dei genitori, il valore e la motivazione degli insegnanti

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