ernesto14 Inviato 1 Aprile 2024 Inviato 1 Aprile 2024 Per le mie Egglestone isabel mi servono delle basi suonanti. Utilizzando il cross cabre 45, e ampli dedicato, sarebbero anche autonome. In numero di 2, una sotto ogni diffusore. Faccio prima a dire che mi piacciono come idea ispiratrice le watt /puppy (oggi sasha v), di Wilson. Ma vorrei spendere meno, con qualche piccola rinuncia, diciamo non oltre 1/10 tutto compreso. . Considerando che i satelliti ce li ho, il secondo finale lo trovo, ..., max 1000 euro, meglio 500. La progettazione e costruzione dei due sub, (che di questo alla fine si tratta), dovrebbe essere un lavoro sartoriale, cucito addosso alla stanza in cui andranno a collocarsi. Stanza piccola, di attuali 12 mq, eventuali futuri 14 mq, inglobando un attiguo terrazzino. Non pretendo che sia un lavoro definitivo, quanto piuttosto un canovaccio evoluto, su cui lavorare. Io di mio la vedo così. Due manufatti da 40 a max 70 litri, utilizzando 1 woofer da 20 cm, max 25, ma anche 16, 18, eventualmente in numero di 2 per diffusore. Come materiale legno di pino/abete, o mdf, di spessore generoso, di 3/4 centimetri. Al momento pensavo a misure esterne di 25 x 35/40, h di ca. 60 cm. Questa è la premessa. Se qc avesse già qc di pronto da cui partire ( o per sommo c..o da copiare tout court !), potrebbe darmi spunti e consigli che sarebbero molto apprezzati.
ernesto14 Inviato 3 Aprile 2024 Autore Inviato 3 Aprile 2024 Torno sulla terra e parto dalle misure della stanza. Io ricavo un risultato di minima frequenza disponibile nella configurazione attuale di 12 mq, fra 45 e 50 hz. Nel caso riuscissi ad ampliare la metratura a 14 mq, la frequenza di cui sopra diventerebbe di 43 hz. Volendo essere ottimista, lavorerò su questa. Ridimensiono le misure degli altoparlanti per le casse da costruire, in quanto già un 8” , o anche un 6,5”, con minima frequenza sui 40 hz, potrebbero fare al mio caso. Al momento adocchio i nuovi Ciare HSG, sia 200 che 160, quelli da 4 ohm, i cui dati danno una F di 38/39 per entrambi. Vengono rispettivamente 151 e 108 euro per singolo esemplare.
ortcloud Inviato 3 Aprile 2024 Inviato 3 Aprile 2024 Subwoofer a carico simmetrico con Ciare 20 cm 8 Ohm parallelati uno con polarità invertita progetti in rete con tubi di accordo con estremità raggio 10 mm
ortcloud Inviato 3 Aprile 2024 Inviato 3 Aprile 2024 Ci vorrebbe il Cabre con frequenza di taglio mnima a 45 Hz
ernesto14 Inviato 3 Aprile 2024 Autore Inviato 3 Aprile 2024 Rispetto alle Wilson, queste Joseph audio paiono più domestiche.
ernesto14 Inviato 3 Aprile 2024 Autore Inviato 3 Aprile 2024 8 minuti fa, ortcloud ha scritto: Ci vorrebbe il Cabre con frequenza di taglio mnima a 45 Hz Ho anche il cabre 46, dedicato alle basse frequenze, ma non ha il passa alto, e mi sembra anche elettricamente meno performante. Al momento credo che un taglio sui 150 oppure sui 300 hz, che sul cabre sono disponibili, possa andare. Al riguardo infatti ho guardato il taglio delle Wilson w/P e similari, che vanno su questi valori.
ortcloud Inviato 3 Aprile 2024 Inviato 3 Aprile 2024 A suo tempo ne montai due push-pull con i 16 cm: veramente impressionanti. Usati a casa e in macchina data la risultante dei 4 Ohm. Piu la frequenza di taglio é bassa più si estendono in basso: ci vorrebbero le formule sui libri di Viappiani che ti permettono di giocare con efficienza del sistema ed etensione in basso. Si puo vedere in rete Hornresp che purtroppo ancora non conosco 1
ernesto14 Inviato 3 Aprile 2024 Autore Inviato 3 Aprile 2024 1 ora fa, ortcloud ha scritto: Piu la frequenza di taglio é bassa più si estendono in basso: Grazie dell’intervento e dei suggerimenti. Per quanto concerne i bassi, ne faccio più un discorso complessivo, nel senso che già alleggerendo il lavoro del midwoofer si ottengono medie più dinamiche (mi pare), che è di per se’ un buon risultato, reso possibile da una passa alto, come dire, non troppo basso. Poi la stanza piccola fa il resto, ma io mi accontento anche di un piano B.
ernesto14 Inviato 4 Aprile 2024 Autore Inviato 4 Aprile 2024 Il proposito sarebbe anche quello di realizzare, nel tempo, più manufatti, con diversi altoparlanti, diverse misure, e anche diversi principi di funzionamento. Ad es., sospensione pneumatica, bass reflex, carico asimmetrico, ecc. Iniziando dal più semplice e meno costoso, (almeno a priori), cioè il woofer da 16 cm, in cassa chiusa, di misure vicine a quelle dei satelliti, che corrisponde al litraggio minore. Però pensandoci, al momento, step 0, il più semplice e meno costoso sarebbe utilizzare un box già fatto, tipo le advent 1, che hanno un woofer da 25 cm, (stesso woofer delle loudspeaker, già impiegato, se non sbaglio, nelle dalquist 10), chiaramente bypassando il filtro di quel diffusore, in modo da collegare il solo woofer. Poi, rispetto alle watt/puppy e joseph audio, di cui ho già postato le immagini, occorre prendere in considerazione un’altra variabile, che è quella del woofer non frontale, ma di lato. A questo riguardo, le merak/sheritan di rockport tech nella prima serie avevano il woofer frontale, nella II serie l’hanno messo di lato. Non a caso suppongo.
ernesto14 Inviato 8 Aprile 2024 Autore Inviato 8 Aprile 2024 Il 4/4/2024 at 13:49, ernesto14 ha scritto: A questo riguardo, le merak/sheritan di rockport tech nella prima serie avevano il woofer frontale, nella II serie l’hanno messo di lato. Per iniziare ho pensato di utilizzare le advent loudspeaker ( versione economica new ), diffusore storico, con woofer da 25 cm. Altezza del diffusore 66 cm. Viene data per una f3 a 35/37 hz. Ho bypassato il filtro collegando il solo woofer. Oibo’, speravo meglio. Il basso è monocorde. Quando entra si sente, ma non si riesce a entrarci dentro, a leggere le modulazioni interne, è piuttosto un TUM, un Boom.
ernesto14 Inviato 8 Aprile 2024 Autore Inviato 8 Aprile 2024 Sulla scorta dell’esempio del rockport sheritan, provo a orientarle diversamente, mettendo i woofers all’esterno. Da subito meglio. Con il woofer davanti, quando il basso entra ruba la scena, troppo. Riporto il selettore di livello del cabre 45 ( sempre settato a 145 hz), flat. Meglio, molto meglio. ( Per la verità anche l’estetica mi pare migliore, ma sinceramente è l’ultimo fra i miei criteri di scelta). Dopo alcuni cd di vario genere, inserisco nel lettore Mingus, “tijuana moods”. Non c’è male direi, il basso del maestro si sente, potente, tranne il fatto che, a naso, mi sembra che la qualità del satellite ( e delle frequenze a lui assegnate), sia decisamente migliore, come qualità, rispetto al loudspeaker. Questo è un punto cruciale, sul quale intendo soffermarmi, anche per dar modo all’orecchio (le mie) di abituarsi, e magari vedere meglio la situazione. Al momento non utilizzo aiuti esterni, tipo programmi sull’iPad, o microfono + rew ( che sarebbe anche una novità per me). Mi pare che la situazione, cioè il mi piace non mi piace, si stagli davanti a me in modo abbastanza chiaro.
ernesto14 Inviato 8 Aprile 2024 Autore Inviato 8 Aprile 2024 Certo che un aiutino, magari dal maestro Ockeghem, l’avrei apprezzato. 🙄
ernesto14 Inviato 8 Aprile 2024 Autore Inviato 8 Aprile 2024 La musica viene riprodotta in maniera gradevole. Alterno Jaco Pastorius a Captain Hume. Il basso può essere riprodotto meglio. Abbasso di una tacca il livello dei bassi. Rifletto un attimo circa il fatto che i woofers delle loudspeakers sono fermi in soffitta da una decina di anni. Già è troppo che il foam sia intatto. Diamogli un po’ di tempo per scaldarsi. Magari con i the cure (seventeen seconds). Qui la batteria di fondo è monocorde di suo, vincere è facile.
ernesto14 Inviato 10 Aprile 2024 Autore Inviato 10 Aprile 2024 Sono stato quasi seppellito dalla valanga di risposte al mio 3d, segno che se qc ha una buona idea poi le persone se ne accorgono e lo seguono con interesse e sostegno. Vengo fuori dalla montagna umana come un giocatore di rugby 🏉 da sotto la mischia, qualcuno mi chiamava, credo, ma la luce era troppa, si trattasse di San Giuseppe, il protettore degli autocostruttori di diffusori acustici, e diceva : ernesto14, continua sulla strada che hai intrapreso, ... Poi purtroppo il rumore intorno copriva le parole, ed eccomi qua, che la diritta via era smarrita. Ma a mo’ di lampadina, ecco l’illuminazione. Questa volta non fuori di me, ma dentro di me. (Quelo insegna!). Spesso chi ascolta musica, con un occhio anche all’hi-fi, oppure al contrario, si dedica all’hi-fi, con un orecchio anche alla musica, chiude il discorso dicendo che alla fine preferisce ascoltare musica, solo musica, musica e basta, fuori da tutte queste fisime tecnologiche. La mia lampadina 💡 dice che non si può. La musica riprodotta ( che di questo si tratta), e la tech-nologia per riprodurla, sono inter-connesse, non puoi separarle. Facendo questi ascolti con l’utilizzo delle basi advent loudpeaker mi rendevo conto che la percezione dell’evento musicale cambiava, rispetto all’utilizzo del solo satellite, e con essa le emozioni che ne conseguono. Quindi i due elementi, stereo e musica, sono tra loro inter-dipendenti. In particolare, se modifico lo stereo, mi cambia anche la musica, perché la percepisco in maniera diversa. Perché la musica dentro il cd non esiste, se non viene riprodotta dallo stereo, e cambia fisionomia insieme ad esso. Quindi la mia modesta ricerca del buon suono dentro la mia stanza viene ad essere funzionale all’ascolto della musica in quanto diretta alla sua valorizzazione sul piano pratico dell’ascolto qui ed ora. Mi sembra sia un buon motivo per continuare la strada intrapresa e rimettersi al lavoro.
ernesto14 Inviato 12 Aprile 2024 Autore Inviato 12 Aprile 2024 Il lavoro attuale, in attesa di ulteriori sviluppi a breve termine, consiste in pratica nell’ascolto della configurazione Isabel + advent New loudspeaker. Eh si, di lavoro si tratta. Le orecchie devono stare dritte e attente, mentre la musica lentamente si svolge, apre il rotolo della tela, consente nuove sonorità ... Non so, sarà il fatto che i woofers delle advent avevano un forte bisogno di attività, ma stanno lavorando assai meglio della precedente session. In particolare con il jazz ( don ellis ..), sta venendo fuori una performance che i soli satelliti si sognavano. Fossi entrato nella stanza come un ascoltatore in una fiera non avrei avuto niente da eccepire sulla linearità della risposta in frequenza globale, segno che il patchwork satelliti + basi non è peregrino. In precedenza avevo dovuto settore il livello delle basi su - 1, a togliere una certa preponderanza delle basi sui satelliti, ovvero dei bassi sui medio-alti. Si perché inizialmente hai fame di bassi, di quei bassi che sognavi, poi però fai indigestione e capisci che occorre equilibrio, la performance deve essere globale. Dovessi fermarmi qui non mi metterei a piangere. Il risultato sta diventando interessante. E coinvolgente. In particolare è venuta fuori l’articolazione sui bassi, che direi, è tutto. Darò modo alle advent di slegarsi ulteriormente, se riescono, del resto non è un caso che i suoi woofers siano stati scelti da Dalquist per le sue omonime Dq 10, ma poi, Ulisse docet, proverò altre configurazioni. Questa delle loudspeaker credo sia una configurazione estrema, le basi sono alte 67 cm, ( + i 40 dei satelliti e le punte), i woofers sono dei 10”, a fronte di una stanza di appena 12 mq. Non è tuttavia escluso che, alla fine del giro, io debba tornare su questa configurazione e qui fermarmi. Ci sono tante belle qualità, trasparenza, calore, equilibrio. Anche musica.
ernesto14 Inviato 15 Aprile 2024 Autore Inviato 15 Aprile 2024 Figura di m...a ! Declamavo le doti dei woofers advent, mentre in realtà, .... Con una operazione maldestra e inavvertitamente ho staccato la spina iec dal finale che porta il segnale alle advent. Quindi, senza segnale, che l’ampli era spento, le basi funzionavano in risonanza, non come basi attive. Decisamente bene pare. Ho fatto la faccia di Stanlio e Ollio quando combinano qualcosa. Inizialmente lo gnorri. Poi, ho dovuto esclamare : “Oibo’!! “ . Ma in seguito mi sono rifatto. Data corrente all’ampli, ho preso atto che si, l’ambiente viene eccitato e va in vibrazione, ma non ci siamo, il basso è monocorde è confuso. Ho girato le advent in modo che i woofers fossero a 10 cm in più, rispetto a prima, dal pavimento. Questo espediente ha consentito di avere maggior fuoco e risoluzione del basso, a prezzo di una minore eccitazione di pavimento e muri, a tutto vantaggio delle note emesse dagli strumenti, e quindi, in ultima analisi, della musica riprodotta. Rispetto ai soli satelliti si avverte il generoso apporto delle basi advent, peraltro regolabile tramite la manopola del cabre, che rendono la performance complessiva più completa, ed appagante. Bene 😌 direi.
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