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Basi attive x bookshelves. (Watt + puppy dreamin’).


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Inviato

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come si evince dalla foto allegata, non sono rimasto fermo alle advent loudspeaker, provando questa volta un woofer da 20 cm,  il ciare hw 203,  costo netto 64 euro cadauno,  montato su una cassa di dimensioni in linea con le Isabel,  h = 53 cm.  
Quindi in pratica sono passato da una cassa da 40 litri ad una da 25,  e il woofer da 25 cm a 20.   
Il risultato, stante il volume della stanza dedicata alla musica,  di poco più di 30 mc,  a fronte di un’area di ca. 12 mq,   ( e questi dati relativi alla stanza sono il metro con cui misurare tutto il resto, nel senso che sono il giudice e insieme il limite di qualunque prova io possa fare), mi sembra più soddisfacente.  I woofers advent hanno un sound che incontra i miei gusti,  secco, direi anche neutro,  ma con quel litraggio diventavano difficili da gestire.    I woofers ciare, più modesti come dimensioni, in una cassa anch’essa più modesta, e collocati a ca 20 cm dal pavimento,  di fatto non fanno sentire il basso monocorde,  si integrano molto bene con i satelliti, con i livelli del cabre su flat.   La connotazione dei bassi che viene proposta all’ascolto vira verso il morbido, l’arrotondato, anche a fronte di una accresciuta quantità di informazioni che vengono restituite.  Potrei dire che è un basso educato.  Con il suo perché. Innanzitutto perché si collega benissimo con i satelliti, e questo non è poco. Ma potrebbe non piacere a chi preferisce un suono più neutro, capace di essere più diretto e cattivo. 
Al momento questa soluzione rimane sotto osservazione ( ascolto ). 
(Per risparmiare tempo, il woofer ciare non è stato collegato direttamente, ma passando dal suo filtro.  Sicuramente questo influisce sul risultato finale.  Quanto lo potrei scoprire solo scollegando il woofer dal filtro.) 
Intanto sto pensando al woofer advent in un litraggio da 25 ( cioè le advent 1).  

 

 

 

Inviato

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Ecco le advent 1.  Stesso woofer da 10” delle loudspeaker, ma in un diffusore da 25 litri. 
Le misure per fungere da base per le Isabel sono perfette  ( con i woofers sui lati esterni, come da foto. ) 

Rispetto alla prova precedente, con i ciare hw203, le cose sono cambiate in meglio.  Soprattutto è sparito il suono morbidoso.  Il basso si sente, e, rispetto alla prova con le advent loudspeaker, si inserisce meglio nella stanza, pur se ancora alcuni suoni bassi sono poco definiti e insoddisfacenti. 
Memore della prova con le loudspeaker, ho capovolto il diffusore, al fine di tenere il woofer più distanziato dal pavimento.  
Devo ancora scollegare il woofer dal filtro e collegarlo direttamente ai morsetti.  Credo possa solo migliorare. 
In merito al ciare hw203, credo si tratti di un mid-woofer.  Meglio per il ruolo di sub  dovrebbe essere il ciare hw202,  che ha una risonanza più bassa ( a parte l’utilizzo di un vero altoparlante dedicato). 
Per tornare invece alle advent 1, la prova più significativa mi è sembrata quella con il cd “Joy division, unknown pleasures  “, dove il confronto con i satelliti da soli fa risaltare la necessità dell’apporto del sub al fine di una maggiore completezza del messaggio sonoro, ancorché, come dicevo sopra, ci sia il bisogno di intervenire a livello di tuning, in maniera specifica su alcune frequenze,  nel caso risulti una cosa fattibile. 

  • Melius 1
Inviato


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In principio fu ...  non lo so, ma fra gli antesignani ci fu anche Roy Cizek a proporre un sistema  costruito su due satelliti e due basi sub-woofer, quelli che si vedono nella foto.   Foto dalla quale è possibile dedurre che il sistema  abbia bisogno di una ampia sala.  

Riporto l’estratto di una rivista di hi-fi : 

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Non si tratta di un consiglio infondato, certo.  Però se ho la fortuna di avere 12 mq, quelli sono.  E se desidero dei bassi soddisfacenti, occorre cercare qualche soluzione, adeguata alla stanza e insieme alle aspettative, pur con degli inevitabili compromessi. 
A questo proposito il sistema satellite + sub ha almeno un punto a favore: che il sub lo puoi modellare sulla stanza, anziché prendere un diffusore grande e piazzarlo nella stanza. 
Ad es. queste Egglestone Oso.  A mio parere ammirevoli. 
 

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Ma le devi prendere come sono.  Col sistema con sub separato invece il sub lo adegui. 
Certo, per risparmio di tempo e denaro 💰 io sto utilizzando dei “pret a porter”, anche perché sono in una fase ancora acerba, la cui conclusione non è escluso sia il ricorso ad un “harakiri”.  
E comunque non sto inventando niente.   Semmai, tramite un sano diy, con mezzi modesti sto cercando una soluzione ambiziosa, almeno sul piano del risultato sonoro.  
 


 

 

Inviato
14 ore fa, ernesto14 ha scritto:

Ma le devi prendere come sono.  Col sistema con sub separato invece il sub lo adegui. 


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Ad es. questo diffusore, non troppo dissimile dalle Ew oso come impostazione, ma strutturato su due componenti separate.  Modestamente, io sono allo step successivo:   una volta che ho un satellite di soddisfazione, la base la conformo alla stanza, eventualmente scegliendo fra più soluzioni diverse predefinite.  
 

Che dire di questa accoppiata sub + satellite ?  Alla vista direi interessante 🤔, poi certo occorre passare all’ascolto. 

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In questo caso gli altoparlanti per i bassi sono stati pensati dietro, probabilmente per sfruttare il rinforzo offerto dal muro posteriore.  Bisognerebbe chiedere a qualcuno esperto del suono delle piccole bbc, se l’aiuto del sub sia in ultima analisi positivo all’ascolto. 
Per quanto concerne le piccole Egglestone io ritengo che una base sub attiva  vada a colmare una lacuna a mio giudizio avvertibile nell’utilizzo del solo satellite,  permettendo  a quel diffusore di arrivare ad un livello di soddisfazione superiore.
 
 


 

Inviato

L'anno scorso ho avuto anch'io le Isabel, sono diffusori carini ma in basso ad un certo punto e' come se si spegnessero completamente :-)

Inizialmente le avevo prese per farmi un sistema tipo Watt + Puppy, quindi un paio di woofer frontali pilotati da plate amp in classe D ma poi ho desistito perche' l'impegno sarebbe stato eccessivo e non sarei stato certo del risultato.

Fatto sta che le ho vendute. 

Comunque apprezzo il lavoro che stai facendo 

Inviato
3 ore fa, Ashareth ha scritto:

L'anno scorso ho avuto anch'io le Isabel


Intanto grazie per le cortesi e incoraggianti parole.  Per fortuna più che un lavoro è un gioco, ancorché preso seriosamente.  In merito alle Isabel ho pensato che proprio la penuria dei bassi ( vengono date per -3 db a 60 hz) avrebbe potuto giovare al raccordo con la base sub.  Consideriamo che un grande come Palkovich di Merlin per le sue tsm non era riuscito a completare l’operazione sub in maniera convincente (per i suoi alti standard).
Il mid-woofer dei due diffusori, Isabel e merlin tsm, è un morel da 6”, simile, ma le merlin hanno più litraggio, e scendono di più.  Probabilmente per loro accade quanto si dice per le piccole bbc, ovvero che vogliono rimanere single.  Invece nelle Isabel, come mi confermi, lo senti che la base è necessaria.  I bassi latitano. 
Dicevo del gioco.  Il gioco si differenzia dal lavoro perché non ha necessità del risultato.  Alla fine si rimettono le carte nella scatola e tutto è finito.  Dove questo bricolage si fa serio è nella posta in gioco,  non si tratta di fare una coppia di diffusori da esporre, quanto di emozioni da raggiungere, proprio attraverso quella coppia di diffusori, una volta beninteso che la qualità della riproduzione sia arrivata ad un livello soddisfacente. 
Nel caso tu abbia tempo e voglia puoi sempre dire la tua in merito a come avresti portato avanti l’opera, se ci avessi creduto di più.  Come dire, da progettista, senza vincolo di realizzazione. 

 

Inviato
22 minuti fa, ernesto14 ha scritto:

Invece nelle Isabel, come mi confermi, lo senti che la base è necessaria.  I bassi latitano

Diciamo che sotto ad una certa frequenza proprio muoiono, come se il suono venisse brutalmente troncato.

Secondo me un'altra operazione interessante sarebbe la sostituzione del midwoofer morel con un morel migliore. 

Che e' un po' quello che ha fatto la Egglestonworks nei modelli piu' recenti. 

Chiaro che il xover andrebbe rivisto (oddio, nelle Isabel c'e' un condensatore sul tweeter e basta...)

  • Melius 1
Inviato

Breve aggiornamento sullo stato dei lavori. 
Ho assodato che le advent large speaker sono eccessive per i 12 mq.  Sia perché non riescono ad esprimere il potenziale, sia perché esistono anche i vicini.   
Così anche  un semplice mid-woofer usato come subwoofer ( vedi cabre hw 203, o il woofer delle spendor prelude, entrambi con diametro 8”),  non risultano idonei, per il motivo opposto alle loudspeaker, ovvero che non riescono a fare la voce abbastanza grossa.  
Invece le advent 1  al momento risultano l’esperimento più riuscito.  Non tanto perché messe sotto le Isabel hanno le misure perfette per fungere da basi, quanto perché risultano implementare il suono delle predette in modo molto naturale e senza particolari artifici.  In pratica il basso elettrico ed il. contrabbasso ne hanno giovato in maniera evidente, ma anche l’orchestra, che senti più completa.   
Soprattutto dopo che ho sostituito i due woofers con quelli delle loudspeaker (essendo uguali), dopo che mi sono accorto, nel mentre bypassavo il filtro in modo da collegare ai morsetti il solo woofer,  che il foam, sempre lui, se ne stava andando a pezzi. 
Quindi ho raggiunto il primo campo base, dove si sta abbastanza bene.  Vale la pena andare oltre ? 

  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 28/4/2024 at 22:00, ernesto14 ha scritto:

Quindi ho raggiunto il primo campo base, dove si sta abbastanza bene.  Vale la pena andare oltre ? 


Soprattutto vale la pena provarci.   Riuscirci è un altro discorso. 
Ho ancora le advent 1 a fare da basi.  Mediamente vanno abbastanza bene, la differenza con i soli satelliti è notevole e a vantaggio della configurazione maxima.  Con qualche distinguo.  Il disco di bruce Springsteen dedicato a  Seeger  mi da’ una grancassa ridondante.   Il clavicembalo di Andreas staier nel libro 2 del  clav. ben temperato risulta quasi inascoltabile da quanto appare gonfio.   Tutto questo dopo avere cambiato il finale che pilota le basi  ( da spectral 50 a un onix sui 60 watt, più performante sui bassi a quanto pare, almeno in fatto di quantita), e qualche pannello qui e là.  
Credo che sia ora di cominciare a fare qc rilevazione con l’utilizzo di mic e app dedicata, in soccorso alle orecchie. 
Nel mentre, ho fatto un incontro interessante con le van schweikert vr4.   Il commento tecnico dell’ing. Chiappetta mette in luce di come le stesse, avendo un ripido calo sulle frequenze basse, ( dato dal filtro a 18db), riescano a fare bella figura anche in piccoli ambienti.  
 

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Inviato
20 minuti fa, ernesto14 ha scritto:

da spectral 50 a un onix sui 60

Con quale pre?

 

Inviato

 

2 ore fa, Suonatore ha scritto:

Con quale pre?


Lo spectral 50 era lì sui bassi temporaneamente, l’ho passato sui satelliti che mi sembra il posto più consono.  Al momento il pre è un sonic frontiers sfl1, solo linea, nella versione signature.   Ma ho anche lo spectral 12p, in attesa della stagione estiva.   
Lo spectral ha un ottimo suono, però ronza, si sente nei diffusori, oltre il lecito.  Mi sto chiedendo se sia il caso di farlo vedere.  

Inviato

Preciso: quello che ronza oltre il lecito è il finale, spectral dma50.  Tolto il ronzio, per  il resto va benissimo, trasparente e veloce quanto basta, neutrale,  confrontato con il quad 306 spinge l’asticella del buon suono un poco più alto, insieme al costo.
A volere essere esigenti, come unico appunto,  i connettori di potenza, i classici standard, potevano essere più curati  e più distanziati.  
Quando si fanno prove, cambiando i componenti, i cavi ecc., i connettori diventano importanti, essendo in grado se fatti bene di facilitarti le operazioni, o al contrario di renderti la vita difficile. Ad es., le advent accettano solo le forcelle e il cavo non terminato.  
 

Inviato
6 ore fa, ernesto14 ha scritto:

Lo spectral ha un ottimo suono, però ronza, si sente nei diffusori, oltre il lecito.  Mi sto chiedendo se sia il caso di farlo vedere.  

È la versione coi trasformatori scoperti? È mai stato verificato? 

Inviato
Il 19/5/2024 at 00:30, Suonatore ha scritto:

È la versione coi trasformatori scoperti? È mai stato verificato? 


Preso atto del tuo interesse, ho aperto il coperchio, ed ecco l’interno, bello ordinato e apparentemente a posto, ma inserito nell’impianto ronza molto, dai diffusori. 
Non è stato verificato. 

Fa meno rumore l’ampli a valvole che ho messo al suo posto, che ha 7 trafo, di cui 4 dedicati alle 4 valvole 6550 di potenza.   

 

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                                                   ************
 

Torno nel core business, relativo alle basi attive, che al momento vedono due advent 1 connesse al solo woofer, per precisare che ho risolto in maniera soddisfacente il problema che era emerso ai bassi,  nella fattispecie con  il disco di bruce Springsteen dedicato a  Seeger, e con Andreas staier nel libro 2 del  clav. ben temperato di Bach. 
In pratica ho fatto spazio intorno alle basi attive ( dove avevo collocato dei prototipi di trappole acustiche e dei pannelli diffondenti),  spostando tubi e pannelli,  e miracolo, è tornato tutto a posto.   
Al punto di constatare che la grancassa nel CD di Springsteen è in realtà un basso (ancorché enfatizzato),  e il clavicembalo di Staier non è gonfio, è solo registrato con i microfoni vicinissimi, ( a mio parere troppo, però, chi sono io, di fronte ad harmonia mundi ? ). 
Il cambio di finale ha comportato l’opportunità di abbassare leggermente il livello delle basi rispetto ai satelliti, ma si fa in un attimo. Per il resto, il tutto funziona meglio delle mie pur speranzose aspettative.  E stavolta ( rispetto all’esperienza con le basi risonanti), le basi non vanno a sporcare e confondere, piuttosto consentono ai satelliti di fare meglio il loro lavoro, con aumento della dinamica e della pulizia, in un contesto di maggiore completezza del messaggio sonoro riprodotto.  
Devo spendere una parola a favore di traps e pannelli, che collocati in punti sbagliati fanno danni, e ce ne si accorge subito, ma messi con pazienza nei punti giusti, trovati con l’aiuto di teoria e pratica, consentono significativi miglioramenti, sia nella articolazione dei bassi, sia nella collocazione spaziale e nella messa a fuoco degli strumenti e delle voci.   Non sono fuori tema,  in quanto aumentare i bassi, senza migliorare l’acustica della stanza, non ha senso, e può portare solo al crash, come mettere un motore più grosso nell’auto, senza intervenire su telaio sospensioni e freni. 
Mi ripeto: la carta stampata dice che in una stanza piccola sono d’uopo diffusori piccoli.  Io sono d’accordo, ma anche no.  A patto di prendersi tutti i rischi e tutto il vento in faccia. 

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Ho visto questa splendida variazione sul tema, di  Avalon. 
 

 

 

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Inviato

E invece no.  Con tutta evidenza non andrebbe bene per una stanza piccola. 
I bassi di questo splendido diffusore eccederebbero le possibilità diciamo acustiche della stanza, con risultati non confacenti alla bisogna ne pertinenti alla spesa. 
Ecco allora che il solito Von Schweitzer ci viene in aiuto con il modello VR3, dal costo dimezzato rispetto al VR4, ma soprattutto incentrato, per la parte bassa, su un unico woofer da 10’  (anziché 2 da 8”). 
Che verosimilmente, in base a qualche recensione che ho letto, ne consente l’utilizzo in stanze di modesta metratura, riuscendo al contempo a esprimere bassi importanti sia per frequenza che per intensità, oltre che definiti e non sovrabordanti. 
Purtroppo non riesco a inserire la foto del VR3, in quanto di peso eccedente i 2,93 MB max totali accettati. 
Questo diffusore ha un unico difetto,  per contenere i costi (?)  e strutturato su un unico cabinet.   Anzi due difetti: mi pare non venga  più prodotto.  Forse un oggetto ben sonante sotto i 2000 $, e conseguenti minori margini di guadagno, lo faceva entrare in competizione con i modelli superiori. 
                                      ******* 

Io, con il mio accrocco, sto smanettando sulle manopole del crossover cabre 45, cercando il livello ottimale per l’orecchio.  Chiaramente tutto è in relazione alla sensibilità dei diffusori e alla potenza espressa dai due finali che vengono usati.  
Nella mia situazione ho preferito alleggerire la parte bassa, per evitare che sia preponderante, a tutto vantaggio della coerenza di emissione e in buona sostanza del soddisfacente  risultato complessivo. 
Quale ultima annotazione, ritengo che avere messo fra ampli e woofer dei cavi nadir (macbeth) al posto di hi-diamond entry level abbia aiutato la resa sui bassi, almeno nella focalizzazione delle note gravi. 
 

                                 ******* 

Avrei una domanda. 
Atteso che vorrei realizzare delle basi con il woofer ciare  202,  ( 8” ),  con cabinet indicativamente simile alle advent 1 che utilizzo al momento ( ca 23 x 35 x 56),  quali differenze comporterebbe l’utilizzo di due ciare 202 per diffusore, anziché uno ?   

 

Inviato

@ernesto14 Due Ciare potrebbero essere collegati in push pull se si ha la possibilità di poterli tagliare in basso rispetto al medio a cono

Inviato
9 ore fa, ortcloud ha scritto:

Due Ciare potrebbero essere collegati in push pull


Perfetto.  Ma a quel punto, rispetto all’utilizzo di un solo woofer, teoricamente,  i due ciare 202 in pushpull , che cosa apporterebbero in più o di diverso ? 
(Es.,  viene raddoppiata l’area di emissione e il conseguente livello in db; 

e/oppure scende la risposta in frequenza del sistema, ecc. ).  
Poi chiaramente una prova sul campo sarebbe opportuna, ma altrettanto chiaramente comporta dei costi, del tempo.   Se ci fosse già una sufficiente esperienza dell’argomento questo aiuterebbe. 
 

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