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Melius Club

Le piattaforme digitali sono una manna dal cielo anche per l'audiofilo


Messaggi raccomandati

39 minuti fa, Dufay ha scritto:

Come sarebbe stato possibile prima per tanti venire  contatto con capolavori come questo anche dal punto di vista della registrazione efficacissima.

Ho sempre amato la musica e 50 anni fa quando ho iniziato seriamente, non c’era internet, ho scoperto tanti autori utilizzando i soli mezzi a disposizione, riviste musicali, giravo e giravo per negozi di musica, ascoltavo la Radio (principalmente Rai 3), radio private ed all’epoca girava ottima musica, concerti, tramite gli amici, e quando non avevo ancora l’impianto andavo spesso perfino in biblioteca la Sormani (vivevo a Milano) dove avevano cose interessanti di musica classica, ma per fare un esempio anche il primissimo Battiato su nastro; all’epoca non si poteva fare a meno del vinile nel bene e nel male, ma mi sono divertito in quel mondo, c’era tanto dinamismo; nulla tolgo comunque ai pregi delle piattaforme digitali, ovvero la praticità, te ne stai seduto comodamente in poltrona a casa, in macchina, in autobus (un po’ per pigri eh!😁) ed il costo dopo tutto, per quello che ti danno, non certo alto.

widemediaphotography
1 ora fa, Dufay ha scritto:

Come sarebbe stato possibile prima per tanti venire  contatto con capolavori come questo anche dal punto di vista della registrazione efficacissima.

Alrro che vinili e Mark knopfler...

Screenshot_2024-04-30-17-56-38-526_com.aspiro.tidal.jpg

Lo conosci il padre?

 

  • Melius 2

Conoscevo Grace perché me lo aveva fatto sentire un amico anni fa in cd.

La questione è che uno onnivoro come me era praticamente impossibile prima dedicarsi allo approfondimento di più artisti e di più generi.

Ora è possibile e perdere tempo con le edizioni speciali dell'ennesimo banale disco in vinile mi pare assurdo

  • Melius 1
1 ora fa, Dufay ha scritto:

Ora è possibile e perdere tempo con le edizioni speciali dell'ennesimo banale disco in vinile mi pare assurdo

Sono d’accordo, ora abbiamo tutto a portata di mano, poi comunque si è liberi di comprare ciò che si vuole, tutto è cambiato, una volta per poter avere una copia di Lorca o Starsailor di Tim Buckley dovevo aspettare un mese che gli arrivassero in negozio dall’America.

Ho iniziato ad acquistare musica dal 1976-1977 i vinili li ho "subiti" anche se ne possiedo 800 pz.in quanto non c'era alternativa e soprattutto ero contrariato a dovermi recare nei negozi di dischi,soprattutto italiani,a vaschettare per cercare qualche titolo interessante,chiedere info a qualche commesso becco e riluttante a parlare  su arrivi e titoli, pagare un vinile singolo  da 12" con solo due tracce 15÷18€  (musica elettronica soloimportazione)oppure acquistare un CD da 20€ solo per una max due tracce interessanti.

Finalmente dal 2003 esiste il download,legale nel mio caso,e soprattutto la possibilità di navigare in Rete alla ricerca di musica interessante senza dover subire o sottostare alle disponibilità dei negozi fisici.

Sto pensando che l'ascolto con un impianto aggiungiamo con un discreto impianto sia la piccola punta di un Iceberg.

La restante parte é composta da chi ascolta la musica non con le cuffie ma con gli auricolari le cui vendite crescono in fatturato a cifra doppia.

Da qui una certa tendenza sulla produzione destinata a questo uso e sulle piattaforme.

Vorrei sapere anche quanti usano la musica liquida ascoltando con un buon impianto e quanti invece con gli auricolari mi sa che torniamo sulla punta dell' iceberg 😂😂.

10 ore fa, peng ha scritto:

invece l'accesso a piattaforme digitali semplifica l'accesso a percorsi di approfondimento in varie direzioni, su un compositore, un interprete, un'opera, uno strumento, ...

Eccome.

È un mezzo potente di crescita culturale.

Va padroneggiato però, all'inizio ci si può trovare spaesati e vanno fatte delle scelte

E aggiungiamo il fatto di poter ascoltare generi musicali che prima al massimo poteva sfiorare oppure non conoscere per nulla e poi la cosa più importante è proprio questa

9 ore fa, mozarteum ha scritto:

Bisogna sapersi controllare. Fare come le aristocratiche e ricche di lunga data che conservano il peso anoressico pur andando ogni sera a feste con tavole imbandite d’ogni ben di dio.

Siccome io mi ingozzo di salami olive pezzi di parmigiano solo come antipasto, preferisco vinili e cd pur avendo qobuz

È la parte più difficile il controllo perché si rischia di essere travolti dal troppo tutto 

1 ora fa, Look01 ha scritto:

Sto pensando che l'ascolto con un impianto aggiungiamo con un discreto impianto sia la piccola punta di un Iceberg.

La restante parte é composta da chi ascolta la musica non con le cuffie ma con gli auricolari le cui vendite crescono in fatturato a cifra doppia.

Da qui una certa tendenza sulla produzione destinata a questo uso e sulle piattaforme.

Vorrei sapere anche quanti usano la musica liquida ascoltando con un buon impianto e quanti invece con gli auricolari mi sa che torniamo sulla punta dell' iceberg 😂😂.

Ma non mi pare proprio  che la evoluzione in corso sia questa.

Basta guardare la quantità di registrazioni di ottimo livello anche di classica proposte in dolby atmos.

Faccio un esempio di ultimo pop con registrazione eccellente.

 

Screenshot_2024-05-01-09-11-12-290_com.aspiro.tidal.jpg

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