Questo è un messaggio popolare. Napoli Inviato 1 Maggio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Maggio 2024 Vorrei segnalare su raiplay i capolavori restaurati . 2 1
selby998 Inviato 1 Maggio 2024 Inviato 1 Maggio 2024 Un evento, film epocali. "Germania Anno Zero" uno dei più sconvolgenti che abbia mai visto. 1
Napoli Inviato 1 Maggio 2024 Autore Inviato 1 Maggio 2024 Dopo la scorpacciata con Ozu,un altra ottima occasione di vedere dei capolavori.
Fabio Cottatellucci Inviato 1 Maggio 2024 Inviato 1 Maggio 2024 1 ora fa, selby998 ha scritto: Un evento, film epocali. "Germania Anno Zero" uno dei più sconvolgenti che abbia mai visto. Rivisto in TV poche settimane fa, sconvolgente.
analogico_09 Inviato 2 Maggio 2024 Inviato 2 Maggio 2024 19 ore fa, Napoli ha scritto: Vorrei segnalare su raiplay i capolavori restaurati . Caspita, vedo che RaiPlay si da da fare! Meno male. Rossellini un reghista capitale, vado a vedere quali titoli...
analogico_09 Inviato 2 Maggio 2024 Inviato 2 Maggio 2024 @Napoli Già visto, anche i miei due del cuore, in particolare.., sono tutti meraviglia: Viaggio in Italia ed Europa 51. Entrambi con la Bergman, strazianti.., una affondo all'interno del sentimento umano più cogente, per così dire... Ne rivedrò sicuramente più d'uno... Ottimo queste iniziative che e servono si spera un po a rilanciare la sezione e tornare al grande cinema, un po' meno alla "serie".., che pure bene vanno, eh...
analogico_09 Inviato 2 Maggio 2024 Inviato 2 Maggio 2024 E poi c'è il docu intervista a Salvador Allende di cuin ignoravo l'esistenza.., vedrollo al più presto!
Velvet Inviato 2 Maggio 2024 Inviato 2 Maggio 2024 13 minuti fa, analogico_09 ha scritto: E poi c'è il docu intervista a Salvador Allende di cuin ignoravo l'esistenza Pure io. Ma confesso che l'epoca televisiva del Nostro mi è un po' oscura, anche se so che ha prodotto molto per la TV nell'ultima fase della sua vita, praticamente abbandonando il cinema.
analogico_09 Inviato 7 Maggio 2024 Inviato 7 Maggio 2024 @Velvet Ho poi visto l'inervista ad Allende. Più che al valore del documentario, ovviamente interessante, sono rimasto molto colpito dalle parole di quell'uomo animarto da ideali di giustizia, di pace e di bensessere per il suo paese che usciva dal sottosviluppo.., quando parlo della nazionalizzazione delle miniere di rame sfruttate dagli americani che mesero in piedi il criminale colpo di stato usando il loro fantoccio Pinocchiett... Chissà se in quei momenti non avesse presagito la fine del sogno, la sua stessa morte. Amwericani "libertatori".., de 'sto par de... Rossellini abbandono' il cinema quando ritenne che stesse diventanto sempre meno arte e più spettacolo avendo sempre data molta importanza al sociale presente in tutti i suoi firm drammatici sulla vita delle persone che cissero il dramma della guerra e dell'immediato dopoguerra, creando insieme a De Sics e Zavattini il neorealismo. Preferì fare informazione culturale sempre attraverso l'impegno civile e sociale attraverso i documentari televisivi e non. 1
Pinkflo Inviato 8 Maggio 2024 Inviato 8 Maggio 2024 per me il più grande regista non solo italiano di sempre, devo ancora guardare Germania anno zero, sono particolarmente legato a Roma città aperta, Paisà, Stromboli, L'India vista da Rossellini, quest'ultimo in forma si serie (a puntate), trasmesso dai Rai 3 in notturna. Un grande patrimonio in archivio RAI per lo 0,1 % della popolazione italiana che può guardare e capire questi film al giorno d'oggi.
analogico_09 Inviato 12 Maggio 2024 Inviato 12 Maggio 2024 Tra l'altro Rossellini fu il nume tutelare ed ispiratore dei giovani "turchi" francesi dei Cahiers du cinéma i quali avevano la particolarità di essere essi stessi registi, cineasti ancor prima che critici che scrivevano in tale prestgiosa rivista dedicata alla settima arte. Truffaut, Chabrol, Godard, Resnais, forse Rohmer, ed altri portavano il nostro grande Rossellini sul palmo della mano. Gli aspetti politico-sociali del cinema di tali autori furono in parte mutuati dal neorealismo rosselliniano & C. Truffaut scrive nel suo libro illuminante "I Film della mia vita" che mentre Rossellini attraversava una crisi morale dopo aver realizzato alcuni dei suoi ultimi capolavori drammatici, tra i più "maledetti" - così definisce Truffaut: "Francesco giullare di Dio"; "Stromboli", "Viaggio in Italia") nel constatare come il cinema si distaccasse dalle realtà della vita, trovò conforto nel constatare come quei giovani giornalisti con ambizioni di regia lo avessero scelto, proprio lui, come maestro [cosa che] spezzò la sua solitudine e risvegliò il suo immenso entusiamo. Ho rivisto in serata " Viaggio in Italia", un film che amo particolarmente, un viaggionell'amore, nella perdita dell'amore, della presenza della morte, costante e destabilizzante, riaffiorante nelle scene quasi documentaristiche dei ritrovamenti dei corpi bruciati e in qualche modo conservati negli scavi pompeiani, come se tornassero attraversando i secoli, millenni, forse l'eternità.., drammatica e angosciante testimonianza, presagio di morte mista a un profondo senso di pietas che fa nascere nella coppia in crisi, sgomenta, toccata nel profondo da quelle immagini reali di morte e da quelle immaginate, il desiderio di ritrovarsi tra la folla, un bisogno urgente di riconciliazione. In quelle sequenze Rossellini tocca davvero i picchi più alti del sentimento umano, della religiosità semplice e spontanea che permette alla coppia di riscoprire la pulsione d'amore universale, non già "provvisoria" e "privata" che sconfigge la "paura", il senso "mortale" della perdita degli affetti profondi. Straordinaria la coppia di interpreti, eccellente il marito, Georger Sander; Ingrid Bergman, ineffabile, non "recita", è il personaggio stesso... (che sembra provenire da "Stromboli"... continua...)
Pinkflo Inviato 13 Maggio 2024 Inviato 13 Maggio 2024 8 ore fa, analogico_09 ha scritto: Truffaut, Chabrol, Godard, Resnais, forse Rohmer Oltre a questi mostri sacri francesi va aggiunto Martin Scorsese al di là dell'Atlantico, e non vorrei sbagliare ma se ricordo bene anche Kurosawa dall'altra parte del mondo fu influenzato dal neorealismo italiano per alcuni suoi film (Vivere è un film completamente neorealista, ma non conosco le affermazioni del regista in merito).
analogico_09 Inviato 13 Maggio 2024 Inviato 13 Maggio 2024 @Pinkflo Sono d'accordo, Rossellini, il nerorealismo, De Sica, Zavattini, ecc, influenzarono altre cimematografie mondiali a loro volta prendendo da altre fonti.., l'arte è un po' tutto un "ricoparsi" per evolversi e trasformarsi.., raro trovare un punto di pasrtenza iniziale assoluto, univoco. Bunuel amava apprezzava molto De Sica, stima e amicizia erano reciproche, i suoi Umberto D, Sciouscià, Ladri di biciclkettenel suo film I Figli delle violenza, film immenso, ambientano nelle periferie perse di Città del Messico, c'è neorealismo insieme alla ricorrente vena visionario-surrealista del grande regista aragonese. Cè però da dire che Bunuel si espresse in questi termini su Roma città aperta: "... il facile contrasto tra il prete torturato nella stanza accantoe l'ufficiale tedesco che beve champagne con una donna sulle ginoccha mi è sembrato un mezzuccio"... Bunuel era così.., aveva delle idiosincrasia per i dettagli a volte apparentememnte stravaganti. Cmq una scena analoga la ritrviamo in Schlinder list, nella scena il cui un nazista che se la spassa con la bonazza in camera si affaccia al balcone per mostrarci - intransitivamemnte... - gli orrori che si perpretavano nei piazzali dei lager. Facile accostamrnto anche questo? Per me si.., non sono invece d'accordo con Bunuel per quanto riguarda la scena di Rossellini, lui non apprezzava il realismo assoluto.., ciò che disse a Zavanitti con il quale stringeva amicizia basata sulla reciproca stima ma anche sulle diverse vedute, perlomano in parte. Bunuel notava invece nei citati film di De Sica, dei tratti di surrealità.., ed asltro che stemperasse i tratti (neo)realisrtici più stretti. E su quesro concordo.., avevo notanto anch'io cose del gene il tali film ma mi pare che si stia andando un poco lontani da Rossellini, oppure no?
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