Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 4 Maggio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Maggio 2024 Una delle colonne della Musica d’ogni tempo. Celebriamo. Io a Vienna per l’esecuzione dei Wiener con Riccardo Muti lunedi. Chi e’ stato oggi mi ha detto di una lettura maestosa, giuliniana quasi, certo poco filologica. Viviamo pero’ un tempo drammatico di guerra e di instabilita’ anche emotiva e forse il recupero della dimensione idealistica della Musica e’ tornato in premio su quella storicistico/filologica. La musica deve parlare alla sensibilita’ di oggi pur nel rispetto sostanziale dei segni musicali di cui Muti dice di essere paladino dai tempi del sacerdozio verdiano. Sara’ interessante confrontare tre none: Muti a Vienna, Lahav Sahni a Roma (giovane direttore eccellente allievo di Barenboim venghino signori) e Jordi Savall a Slz ad agosto. Sentiremo 4 1
Tronio Inviato 4 Maggio 2024 Inviato 4 Maggio 2024 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Lahav Sahni a Roma (giovane direttore eccellente allievo di Barenboim venghino signori) Purtroppo ho tergiversato troppo e ormai sono rimaste solo piccionaie... Attenderò qualche occasione "last minute".
analogico_09 Inviato 4 Maggio 2024 Inviato 4 Maggio 2024 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Viviamo pero’ un tempo drammatico di guerra e di instabilita’ anche emotiva e forse il recupero della dimensione idealistica della Musica e’ tornato in premio su quella storicistico/filologica. Ma anche la dimensione storicistico/filologica vive di passioni, di idealità e di altri valori che sono nel mondo del "Bello", del sentimento della pace che aborrisce la guerra. Non vorrei che in questo stato di guerra reale col timore dell'escalation, in un clima di populista, sovranista, neo-nazifascista strisciante per l'europa ed oltre, non solo di "fantasia", qualche vittorioso estremista di destra, guerrafondaio idealista finisse per riproporre una rappresentazione marzial-militarista della nona di beethoven come quella che il grande Furt diresse (costretto a farlo, parrebbe) alla presenza dello stato maggiore quasi al completo secondo quella che era la dimensione idealistica fuhereriana... In tal caso voterei la "savalliana"... storicistica/filologica ma incvruenta e pacificatrice degli animi nei tempi di guerra. 2
UpTo11 Inviato 7 Maggio 2024 Inviato 7 Maggio 2024 https://www.repubblica.it/venerdi/2024/05/07/news/nona_sinfonia_beethoven_7_maggio_1824_riccardo_muti-422858235/ . Comunque l’Italia si distingue ancora nel mondo come il Paese del belcanto. «Di che belcanto si parla? Dei tenori sbracati che tengono l’acuto di Vincerò per dieci minuti? Non è cosa, questa, degna di un Paese che nella storia della musica non è secondo a nessuno. Serve davvero rammentare che abbiamo avuto compositori di musica vocale come Palestrina, Luca Marenzio, Claudio Monteverdi, eseguiti più all’estero che da noi e spesso, quindi, con pronunce terribili? Vantiamo Guido d’Arezzo che ha dato i nomi alle note, Arcangelo Corelli autore di concerti grossi, liutai come Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù. Piuttosto, si preferisce dare in pasto al popolo l’intrattenimento delle canzonette. Giusto che ci siano, ma non esistono sono quelle». . 92 minuti di applausi.
analogico_09 Inviato 7 Maggio 2024 Inviato 7 Maggio 2024 @UpTo11 Oh.., sarà una coincidenza, però non è la prima volta che Muti dice le stesse cose che vado dicendo da quando smisi i calzoncini corti per poter entrare in un sala da concerto... Anche il fatto che non sarebbe esistito Mozart senza i compositori della scuola napolentana più o meno coevi.., certe litigare con i primi compagni di concerto dove giravano opinioni contrastanti... Per me è un po' vero e un poco non.., credo in via mediana che il genio se non c'è non esce neppure se c'è la spita di tutti i musicisti napoletani, romani, veneziani e toscani messi insieme disposti a farti "copiare". L'italia dell'800 dopo le glorie del passato dimenticò la strada della musica struementale, concertistica, sinfonistica, cameristica, con poche eccezioni, mentre i vicini europeri creavano anche forme architettoniche sublimi, elevare.., da celebrare anche dopo 200 anni, come la Nona di Beethoven di cui ricorre il duecentenario. Non che la musica operistica non sia grande, ma col potenziale che avremmo potuto sfruttare in virtù della nostra cromosomica, tiene un limite...
UpTo11 Inviato 7 Maggio 2024 Inviato 7 Maggio 2024 9 minuti fa, analogico_09 ha scritto: @UpTo11 Oh.., sarà una coincidenza, però non è la prima volta che Muti dice le stesse cose che vado dicendo da quando smisi i calzoncini corti per poter entrare in un sala da concerto... Anche il fatto che non sarebbe esistito Mozart senza i compositori della scuola napolentana più o meno coevi.., certe litigare con i primi compagni di concerto dove giravano opinioni contrastanti... Per me è un po' vero e un poco non.., credo in via mediana che il genio se non c'è non esce neppure se c'è la spita di tutti i musicisti napoletani, romani, veneziani e toscani messi insieme disposti a farti "copiare". L'italia dell'800 dopo le glorie del passato dimenticò la strada della musica struementale, concertistica, sinfonistica, cameristica, con poche eccezioni, mentre i vicini europeri creavano anche forme architettoniche sublimi, elevare.., da celebrare anche dopo 200 anni, come la Nona di Beethoven di cui ricorre il duecentenario. Non che la musica operistica non sia grande, ma col potenziale che avremmo potuto sfruttare in virtù della nostra cromosomica, tiene un limite... Non dirlo a me. Ogni volta che leggo Premiere Recording di qualche compositore italiano fatta dalla Rodeo Baroque Ensemble dell'Iowa o dalla Filarmonica della Sucania Maronita mi viene l'orticaria. Ci vorrebbe un governo di patrioti.
maverick Inviato 7 Maggio 2024 Inviato 7 Maggio 2024 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Abbiamo onorato ieri sera Come se l'e cavata il Maeshtro?
mozarteum Inviato 7 Maggio 2024 Autore Inviato 7 Maggio 2024 Una lettura monumentale, ieratica, di grande potenza. Una sorta di Cappella Sistina in musica. Wiener straordinari, ottimo il coro del Musikverein . Quartetto vocale di lusso con Spyres (uno dei piu’ grandi tenori in circolazione). Sentiremo in contrapposizione Savall fra qualche mese. Ma stasera che Nozze di Figaro…. Meravigliose e’ dir poco, a partire dalla regia. Se saro’ all’altezza di scrivere qualcosa di sensato, vi daro’ conto. Domani Lohengrin. La lirica e’ prima classe eh non e’ un ripiego…. a sentirlo un Trovatore o un Otello come si deve. O una Lucia di Lammermoor. E nell’Ottocento il presunto “deragliamento” non e’ avvenuto solo in Italia ma anche nella Francia dei Rameau e Couperin. In Germania e’ poi arrivato Wagner: solo lirica che pero’ ha stravolto tutto non solo la Lirica. Nulla e’ stato piu’ composto come prima anche in altri ambiti. Certo bisogna apprezzare e intendersene di voci che sono puro strumento musicale e che strumento nel belcanto italiano. Dal vivo rigorosamente che il disco appiattisce le voci in modo assurdo e non rende evidenti le eccellenze che dal vivo lasciano a bocca aperta
G.Carlo Inviato 7 Maggio 2024 Inviato 7 Maggio 2024 Chailly alla Scala su Rai 5: https://www.raiplay.it/video/2024/05/Nona-Sinfonia-di-Beethoven-Dir-R-Chailly-Teatro-Alla-Scala-2024-66f966b5-9f1d-4398-a8f3-64e8d4f84311.html
Gabrilupo Inviato 8 Maggio 2024 Inviato 8 Maggio 2024 Il 4/5/2024 at 23:16, analogico_09 ha scritto: Non vorrei che in questo stato di guerra reale col timore dell'escalation, in un clima di populista, sovranista, neo-nazifascista strisciante per l'europa ed oltre, non solo di "fantasia", qualche vittorioso estremista di destra, guerrafondaio idealista finisse per riproporre una rappresentazione marzial-militarista della nona di beethoven Anche perché, se questo avvenisse, An die Freude finirebbe per non essere molto diverso da questo: Sempre di un inno si tratta, sempre di coro ed orchestra si tratta...
Gabrilupo Inviato 8 Maggio 2024 Inviato 8 Maggio 2024 @UpTo11 Facciamo 184, visto che ci aggiungo i miei.
analogico_09 Inviato 8 Maggio 2024 Inviato 8 Maggio 2024 16 ore fa, mozarteum ha scritto: Sentiremo in contrapposizione Savall fra qualche mese. Perché in "contrapposizione", moz. Oamai fa piu' di mezzo secolo abbiamo appurato come le vie delle interpretazioni non siano più tutte in stile e spirito post-romantico accademico-centrico; credo che bisognerebbe essere grati, apprezzare il valore aggiunto della diversita' che moltiplica l'interesse e il piacere dell'escolto. Savall non e' l'ultimo pellegrino venuto dalla montagna del sapone rispetto a Muti e ad altri direttori della "tradizione". Sicuramente avra' cose belle e buone da dire a fronte di un' opera "Inno alla gioia", ovvero alla fratellanza, dove forme interpretative diverse per stile potrebbero andare a braccetto sul fronte dell'espressione, del sentimento, della spiritualita'. Della insigne musicalita'. Magari l'approccio interpretativo filologico potrebbe avvicinarsi musicalmente di più' ai modi musicali dei tempi beethoveniani il cui anelito libertario, gli affetti umani, i valori fondanti della gioiosa fratellanza restino credo sostanzialmente immutati negli attuali contesti.
analogico_09 Inviato 8 Maggio 2024 Inviato 8 Maggio 2024 1 ora fa, Gabrilupo ha scritto: Anche perché, se questo avvenisse, An die Freude finirebbe per non essere molto diverso da questo: Praticamente cosi' suonava quella allucinante esecuzione della nona dei tempi orrendi ancora agognati da molti recrudescenti revangisti d'oggidi
mozarteum Inviato 8 Maggio 2024 Autore Inviato 8 Maggio 2024 Diciamo la stessa cosa. Contrapposizione intendevo altro approccio esecutivo che mi aspetto piu’ asciutto e altrettanto interessante
Gabrilupo Inviato 8 Maggio 2024 Inviato 8 Maggio 2024 @mozarteum Dovrebbe essere chiaro che la mia voleva essere una provocazione positiva ai fini del dibattito su un capolavoro patrimonio dell'umanità. Con Muti o con un altro, avessi potuto esserci io l'altra sera al Musikverein....
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