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Dove possiamo arrivare?Future mete audio


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3 minuti fa, Dufay ha scritto:

L'idea è ovviamente è arrivare più vicino possibile alle sensazioni che si provano dal vivo nelle migliori condizioni 

Cosa altro?

Risposta estremamente logica e apparentemente esaustiva.

Quali sono le sensazioni che si provano dal vivo alle quali ci vogliamo avvicinare?

Quelle prettamente fisiche e misurabili: dinamica, volume, risposta in frequenza...?

Quelle più emozionali: coinvolgimento mentale, estetica dell'interpretazione, sollecitazione dell'anima...?

Una sinfonia si ascolta a teatro, in tanti, ognuno seduto al suo posto, senza interagire con gli altri, e si prova fastidio se uno si soffia il naso o scarta una caramella.

Un concerto rock si ascolta allo stadio, in tanti, e si cerca il coinvolgimento collettivo, si esce spesso con un temporaneo acufene ma si è contenti lo stesso.

Un gruppo jazz si ascolta in un locale piuttosto che in una piazza, in tanti, c'è coinvolgimento collettivo ma senza troppa caciara, lo si apprezza di più se acustico non amplificato.

Stereotipi? Certo, sono tagliati con l'accetta, ma rappresentano comunque diverse esperienze di ascolto, inconciliabili fra loro se non per le emozioni che suscitano, a prescindere dalla pura resa sonora.

A teatro magari si è relegati in ultima fila laterale, allo stadio il volume e l'acustica spesso impediscono una resa ottimale, nel locale si può essere troppo vicini al batterista, eppure chi può negare che queste siano esperienze emozionanti, preferibili al proprio impianto?

Eppure, a casa non si accetterebbero le stesse limitazioni vissute dal vivo!

Quindi, in definitiva, cosa deve darci l'impianto?

L'emozione dell'ascolto, il ricordo (se si è vissuta l'esperienza dal vivo), l'esperienza (se non la si è vissuta), il coinvolgimento mentale, prima ancora di quello fisico, la sintonia con la musica.

E no, non sto dicendo che basta una Tivoli e via andare, si presuppone un impianto 'decente' (sorgente, integrato, diffusori anche solo 2 vie da supporto), e tanta voglia di musica, più che di giocattoli.

Ovviamente, tutto quanto esposto, vale 'per me'.

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https://melius.club/topic/20132-dove-possiamo-arrivarefuture-mete-audio/page/2/#findComment-1201741
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4 minuti fa, micfan71 ha scritto:

Risposta estremamente logica e apparentemente esaustiva.

Quali sono le sensazioni che si provano dal vivo alle quali ci vogliamo avvicinare?

Quelle prettamente fisiche e misurabili: dinamica, volume, risposta in frequenza...?

Quelle più emozionali: coinvolgimento mentale, estetica dell'interpretazione, sollecitazione dell'anima...?

Una sinfonia si ascolta a teatro, in tanti, ognuno seduto al suo posto, senza interagire con gli altri, e si prova fastidio se uno si soffia il naso o scarta una caramella.

Un concerto rock si ascolta allo stadio, in tanti, e si cerca il coinvolgimento collettivo, si esce spesso con un temporaneo acufene ma si è contenti lo stesso.

Un gruppo jazz si ascolta in un locale piuttosto che in una piazza, in tanti, c'è coinvolgimento collettivo ma senza troppa caciara, lo si apprezza di più se acustico non amplificato.

Stereotipi? Certo, sono tagliati con l'accetta, ma rappresentano comunque diverse esperienze di ascolto, inconciliabili fra loro se non per le emozioni che suscitano, a prescindere dalla pura resa sonora.

A teatro magari si è relegati in ultima fila laterale, allo stadio il volume e l'acustica spesso impediscono una resa ottimale, nel locale si può essere troppo vicini al batterista, eppure chi può negare che queste siano esperienze emozionanti, preferibili al proprio impianto?

Eppure, a casa non si accetterebbero le stesse limitazioni vissute dal vivo!

Quindi, in definitiva, cosa deve darci l'impianto?

L'emozione dell'ascolto, il ricordo (se si è vissuta l'esperienza dal vivo), l'esperienza (se non la si è vissuta), il coinvolgimento mentale, prima ancora di quello fisico, la sintonia con la musica.

E no, non sto dicendo che basta una Tivoli e via andare, si presuppone un impianto 'decente' (sorgente, integrato, diffusori anche solo 2 vie da supporto), e tanta voglia di musica, più che di giocattoli.

Ovviamente, tutto quanto esposto, vale 'per me'.

Troppa filosofia inutile a farsi un buon impianto amzi deleteria.

Ma siamo alle solite 

 

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3 minuti fa, extermination ha scritto:

Secondo me hai bisogno di prenderti una pausa di riflessione lontano dagli "sterei" e tutto ciò che ci gira intorno altrimenti rischi di non uscirne più da questa spirale ossessiva

Secondo me hai bisogno di farti tu uno stereo visto che non ce l'hai ma scrivi sempre

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@Dufay la mia domanda non è "cosa ci si aspetta dal nostro impianto" ma dove si può arrivare con l'avanzare della tecnologia se ad ogni micro cambiamento c'è chi dice che il salto in avanti è "mostruoso". 

@Look01 ok, ma vale quanto sopra. Per fare un esempio, se domani escono e ti compri le Magico A1 MKII e dici che ti si è ribaltata anche la casa (e sono sicuro che non è il tuo caso, visto il tuo essere equilibrato), quando arriveranno le MKVIII cosa succederà? Ti appare Miles Davis sulla poltrona accanto a quella rinforzata?

 

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6 minuti fa, Nacchero ha scritto:

@Dufay la mia domanda non è "cosa ci si aspetta dal nostro impianto" ma dove si può arrivare con l'avanzare della tecnologia se ad ogni micro cambiamento c'è chi dice che il salto in avanti è "mostruoso". 

@Look01 ok, ma vale quanto sopra. Per fare un esempio, se domani escono e ti compri le Magico A1 MKII e dici che ti si è ribaltata anche la casa (e sono sicuro che non è il tuo caso, visto il tuo essere equilibrato), quando arriveranno le MKVIII cosa succederà? Ti appare Miles Davis sulla poltrona accanto a quella rinforzata?

Io so dove si può arrivare per ora ma si può sempre fare di meglio.

Appunto per avvicinarsi vieppiù all'obbiettivo.

Le cose mostruose lasciamole ai maniaci che ogni giorno ne trovano una

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42 minuti fa, Dufay ha scritto:

Io so dove si può arrivare per ora ma si può sempre fare di meglio.

Appunto per avvicinarsi vieppiù all'obbiettivo.

Le cose mostruose lasciamole ai maniaci che ogni giorno ne trovano una

Ma io volevo arrivare proprio lì infatti. Ok migliorare. Ma realmente di quanto si può? E cosa vuol dire? Più realismo forse? O magari si migliora l'efficienza, i consumi, l'ingombro.......

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5 minuti fa, Nacchero ha scritto:

Ma io volevo arrivare proprio lì infatti. Ok migliorare. Ma realmente di quanto si può? E cosa vuol dire? Più realismo forse? O magari si migliora l'efficienza, i consumi, l'ingombro.......

Si può sempre basta sapere come e avere i soldi. 

Io per fare un esempio saprai già come migliorare. Un altro amplificatore anzi altri due come quelli che ho solo che sono tanti soldi tanto spazio  un casino bestiale.

Poi quanto vale la pena ognuno può avere le proprie idee

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4 ore fa, Nacchero ha scritto:

ogni volta le novità annichiliscono i modelli precedenti, dove arriveremo?

C'è davvero il rischio di ritrovarsi la band o l'orchestra dentro casa?

Ho appena posto la stessa domanda in un'altra discussione.  Gli impianti in espansione continua come l'universo. Quello che è fantastico oggi', suona rotto domani dopo l'ultimo ritrovato tecnilogico.

Per me, razionalmente parlando, è chiaro che non può essere reale una cosa del genere, ma molto frutto delle nostre percezioni,.alimentate dalle aspettative per l'ultimo acquisto, e da un ego più o meno smisurato che il più delle ci auto auto attribuiamo... chissà perché molti,  convinti di aver raggiunto il meglio della settimana precedente, dopo un po non tornano indietro per vedere un po l'effetto che fa....

  • Melius 1
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2 ore fa, Nacchero ha scritto:

ok, ma vale quanto sopra. Per fare un esempio, se domani escono e ti compri le Magico A1 MKII e dici che ti si è ribaltata anche la casa (e sono sicuro che non è il tuo caso, visto il tuo essere equilibrato), quando arriveranno le MKVIII cosa succederà? Ti appare Miles Davis sulla poltrona accanto a quella rinforzata?

Credo che cambiare modelli ogni due anni o meno faccia parte delle strategie di marketing sempre con le dovute eccezioni.

In Hi-Fi visti i prezzi e i pochi acquirenti queste continue uscite di nuovi modelli danno modo di vendere a prezzi molto scontati i vecchi modelli.

Non voglio escludere a priori che magari un piccolo miglioramento potrebbe anche esserci non certo da farti cadere la mascella 😂.

Arrivato ad un certo livello ti rendi conto che per l'ambiente che hai e i risultati che hai ottenuto si parla di sfumature e per avere ancora  buoni miglioramenti dovresti spendere per quel che mi riguarda eresie.

 

 

  • Melius 1
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