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Melius Club

Quando le fabbriche andavano ad acqua


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Inviato
6 minuti fa, Velvet ha scritto:

la centrale Sade Achille Gaggia a Soverzene....

Mi hai battuto sul tempo, stavo per postarla io... Mi rifarò con quella che ha all'interno un enorme mosaico rappresentatante l'asta del Piave (a patto di ricordarmi di quale centrale si tratta) :classic_biggrin:

Inviato
9 minuti fa, Velvet ha scritto:

Eh, vedi anche la centrale Sade Achille Gaggia a Soverzene....

L'ho visitata. Dentro è di una bellezza da togliere il fiato. Con i finestroni retroilluminati da lampade fluorescenti a simulare la luce diurna e il soffitto a mosaico a riprodurre il cielo....

Tecnologia e bellezza andavano a braccetto, basta guardare gli enormi e bellissimi alternatori Marelli ..... se vedi i macchinari  prodotti oggi invece sembrano costruiti a caso solo per contenere qualcosa...Di design non se ne parla proprio. 

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Straordinario!!

Inviato
12 minuti fa, Martin ha scritto:

un enorme mosaico rappresentatante l'asta del Piave

 

Una delle più belle in assoluto è quella di Nove (quella del '25, poi lì ce ne sono altre due affiancate) con le sue vetrate e lampade Art-Nouveau.

Non mi viene in mente qual è quella con il mosaico (ho capito quale intendi ma mi sfugge),  intanto mostriamo l'affresco allegorico in quella di Ampezzo, con l'asta del Tagliamento rappresentata come albero con la sua linfa vitale.

Sempre Made by Sade. 

 

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Inviato
13 minuti fa, Velvet ha scritto:

Non mi viene in mente qual è quella con il mosaico

E' sempre Soverzene, ma non nella sala macchine. Mosaico di Mario Deluigi.  In realtà è uno schema d'insieme.

(Vuoi mettere la tipica strisciata di fogli A1 plotterati ingialliti coperta dallo squallido plexi dagli angoli sbeccati...) 

 

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  • Melius 1
Inviato
33 minuti fa, Velvet ha scritto:

quella di Nove (quella del '25, poi lì ce ne sono altre due affiancate) con le sue vetrate e lampade Art-Nouveau.

Più che una centrale, è un salone per il ballo dei debuttanti elettrotecnici :classic_biggrin:

 

(anno 1925) 

 

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  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, Martin ha scritto:

Più che una centrale, è un salone per il ballo dei debuttanti elettrotecnici :classic_biggrin:

(anno 1925) 

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Si è tutto di una bellezza assoluta fin nei minimi dettagli, compresi i quadri di controllo. 

Lo stesso locale fatto oggi presenterebbe un tripudio di cartongesso, pavimento in PVC e serramenti fatti in serie tot al metro lineare. Lampade da capitolato "quelle che costano meno e rientrano in normativa". 

Resta da chiedersi dove ci siamo persi e perché abbiamo smesso di adorare la bellezza sostituendola coi skei. 

Inviato

C'era un bel lavoro di Francesco Radino, fotografo scomparso da poco, sul tema. Ne pubblico una per ricordarlo

Francesco-Radino_Gruppo-turboalternatore-della-centrale-Aem-di-Grosotto_1984_Archivio-storico-fotografico-Aem_Fondazione-Aem_Milano-3.jpg

Inviato

Mentre le centrali elettriche sembravano sale da ballo non è che la gente comune vivesse poi tanto bene né.

Inviato
14 minuti fa, Panurge ha scritto:

Mentre le centrali elettriche sembravano sale da ballo non è che la gente comune vivesse poi tanto bene né.

Si era all'inizio della rivoluzione industriale in un paese ancora al 90% rurale.

Le centrali però hanno continuato a farle bene e belle almeno fino agli anni '70, quando la gente viveva decisamente meglio.

Anche oggi volendo qualcosa di ottimo si fa, il recente revamping di una vecchia centrale in caverna in TrentinoAA ha vinto un premio internazionale di architettura per dire. Basterebbe volerlo. Che fra il brutto e il bello a livello di costi in opere colossali  spesso la differenza è minima. 

 

  • Melius 1
Inviato
3 ore fa, Martin ha scritto:

Quando anche gli ingegneri facevano il Classico: Frontone di centrale in caverna SADE del 1943.

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(Vis praecipitis aquae hvmano ingenio coacta lvx vitaque fit) 

La Stanga.

Inviato

@Jack

A memoria non credo che il docente (un ingegnere) sbagliasse, ricordo anche che diceva che per produrre l'elettricità che utilizziamo serve l'acqua.

Se ben ricordo, sono le celle galvaniche a produrre energia elettrica, ma le tensioni prodotte sono molto basse, ancora più bassa è la tensione prodotto dall'effetto fotoelettrico.

Inviato
53 minuti fa, Savgal ha scritto:

Se ben ricordo, sono le celle galvaniche a produrre energia elettrica, ma le tensioni prodotte sono molto basse, ancora più bassa è la tensione prodotto dall'effetto fotoelettrico.

e cosa c’entra il voltaggio che producono le singole unità di reazione? basta gestirle in serie parallelo o con inverter per aumentarne la tensione.

è sempre energia elettrica prodotta per via chimica una e per fisica dell’atomo l’altra.

Le celle a combustile idrogeno - che non sono le celle galvaniche, proprio non c’entrano - sono in grado di muovere un’automobile alimentando un motore elettrico o scaldare una casa alimentando una pompa do calore.

Le celle fotovoltaiche ormai sono in linea per produrre una bella parte dell’energia elettrica necessaria da FV. Io stesso produco 10 Mwh anno quando me ne serve una metà e carico le batterie ad oltre 700V in continua.

Senza contare l’eolico che - pur trasformando energia sì meccanica in questo caso - di acqua proprio non ne necessita ed in Puglia se ne vedono fulgidi ed enormi esempi

—-

Che tu, umanista, non te ne intenda ci sta (anche se sarebbe meglio saperne comunque) ma il tuo ingegner docente era una bella capra va là, oppure erano ere fa 😁


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