Ggr Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 5 ore fa, TetsuSan ha scritto: Faccio un esempio banale : quando la televisione prese piede, sembrava che cinema e teatro fossero destinati a scomparire. Sappiamo come è andata Però Cinema e teatro, erano, sono, restano, tecnicamente e qualitativamente migliori della TV, la quale ha dalla sua la comodità. Un file 44.100 16 bit su CD, non è tecnicamente migliore di un file veramente hi res. E per veramente intendo derivato dal master, e non un cd sovracampionato, quindi la situazione parte già al contrario. se usato bene, non c'è nessun vero motivo valido per cui occorra per forza avere un cd per parlare di qualità. 1 1
TetsuSan Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 2 ore fa, Ggr ha scritto: Cinema e teatro, erano, sono, restano, tecnicamente e qualitativamente migliori della TV Certo. Adesso lo sappiamo bene. Ma quando al cinema stavi in piedi in mezzo a gente che fumava guardando una pellicola in bianco e nero che ogni tanto si inceppava.....della superiorità tecnica ci facevi il brodo, con rispetto scrivendo. Riguardo all'assioma maggior frequenza di campionamento = maggior qualità a parità di master ti dico : quello che "suona" in maggior misura in un dac è lo stadio di uscita analogico. Il resto...boh. Fosse vero, le aziende non userebbero più il Burr Brown PCM 1704 come stadio di conversione. Poi, e chiedo scusa se sono tranchant, da quello che ho ascoltato, il miglior stadio di conversione d/a è quello che non c'è, come nel caso del mio Marantz SA-CD30n.
SimoTocca Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 9 ore fa, TetsuSan ha scritto: Se ciò che ascolti in liquida fosse perfettamente uguale a ciò che puoi ascoltare su supporto fisico, avresti ragione tu. Ma è una condizione che si verifica in un solo caso : se la liquida la ricavi tu tramite ripping. Diversamente non sai cosa ascolti, oppure non hai (eventualmente) la miglior edizione disponibile Ho personalmente rippato qualche migliaia di CD della mia collezione prima di passare allo streaming. E ho confrontato personalmente i miei “rip” con lo stesso album in streaming. Per quanto riguarda la musica classica (che poi è la musica registrata meglio, da sempre, anche perché richiede accortezze tecniche che “selezionano” per forza di cose i migliori tecnici sul campo), tutti gli album DG, Decca EMI/Warner e Sony che ho confrontato (addirittura ho confrontato rip in AIFF, rip in flac e flac da streaming) si sono rivelati perfettamente uguali sia all’ascolto sia alle misure. Ovviamente a parità di album, cioè a parità di master offerto. Per le grandi case di classica questo è un fatto così scontato da essere pacifico. Via diverso il discorso per il Jazz, dove con una certa frequenza di un album famoso esistono album fisici diversi legati a Master diversi. Ovviamente se il Master non è uguale e gli album fisici sono diversi per master, può darsi che la versione in streaming suoni peggio perché ricavata da una versione non rimasterizzata. Peraltro per il Jazz ci sono migliaia di grandi album già rimasterizzati in formato HiRes con una qualità audio da “lasciare al palo” nel 99,9% la versione CD. Diverso ancora nel settore Pop/Rock, dove esistono ancor più “rimasterizzazioni” per ottenere il “miglior suono possibile”. A parità di album, cioè di master, lo streaming è identico al CD, ma se si confrontano album diversi il risultato può essere a vantaggio del formato fisico. Peraltro una banale annotazione: il formato liquido, messo in grado con opportuni accorgimenti (sorgente, uscita USB, USB Converter eventuale, reclocking eventuale (punto di discussione proprio nel caso della recensione sul DAC DCs) di suonare al meglio… suona meglio davvero, e anzi , con 2000 euro si lasciano “al palo” meccaniche da 20.000 e passa euro.. Vedi il famoso articolo di 10 anni fa e passa, che in parte ho riprodotto come prova anche a casa mia… prova che mi ha fatto abbandonare i lettori Accuphase a favore della liquida.. https://audiophilestyle.com/forums/topic/15026-15-usbspdif-converters-shootout/ Ma siamo già molto fuori tema…. 1
SimoTocca Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 1 ora fa, TetsuSan ha scritto: quello che "suona" in maggior misura in un dac è lo stadio di uscita analogico. Il resto...boh. Dovresti scrivere IMHO, secondo me… secondo i grandi progettisti del mondo è esattamente l’inverso: conta assai di più il tipo di conversione digitale dell’uscita analogica… ma parecchio parecchio..
Dufay Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 13 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Ho personalmente rippato qualche migliaia di CD della mia collezione prima di passare allo streaming. E ho confrontato personalmente i miei “rip” con lo stesso album in streaming. Per quanto riguarda la musica classica (che poi è la musica registrata meglio, da sempre, anche perché richiede accortezze tecniche che “selezionano” per forza di cose i migliori tecnici sul campo), tutti gli album DG, Decca EMI/Warner e Sony che ho confrontato (addirittura ho confrontato rip in AIFF, rip in flac e flac da streaming) si sono rivelati perfettamente uguali sia all’ascolto sia alle misure. Ovviamente a parità di album, cioè a parità di master offerto. Per le grandi case di classica questo è un fatto così scontato da essere pacifico. Via diverso il discorso per il Jazz, dove con una certa frequenza di un album famoso esistono album fisici diversi legati a Master diversi. Ovviamente se il Master non è uguale e gli album fisici sono diversi per master, può darsi che la versione in streaming suoni peggio perché ricavata da una versione non rimasterizzata. Peraltro per il Jazz ci sono migliaia di grandi album già rimasterizzati in formato HiRes con una qualità audio da “lasciare al palo” nel 99,9% la versione CD. Diverso ancora nel settore Pop/Rock, dove esistono ancor più “rimasterizzazioni” per ottenere il “miglior suono possibile”. A parità di album, cioè di master, lo streaming è identico al CD, ma se si confrontano album diversi il risultato può essere a vantaggio del formato fisico. Peraltro una banale annotazione: il formato liquido, messo in grado con opportuni accorgimenti (sorgente, uscita USB, USB Converter eventuale, reclocking eventuale (punto di discussione proprio nel caso della recensione sul DAC DCs) di suonare al meglio… suona meglio davvero, e anzi , con 2000 euro si lasciano “al palo” meccaniche da 20.000 e passa euro.. Vedi il famoso articolo di 10 anni fa e passa, che in parte ho riprodotto come prova anche a casa mia… prova che mi ha fatto abbandonare i lettori Accuphase a favore della liquida.. https://audiophilestyle.com/forums/topic/15026-15-usbspdif-converters-shootout/ Ma siamo già molto fuori tema…. Perfettamente d'accordo. Come già dissi diverse volte confrontai un buon numero di CD con la versione in streaming addirittura usando il telefono con uscita cuffia rispetto a meccanica e convertitore Vimak trovando differenze a favore di meccanica e convertitore pur presenti non sufficienti a rendere l'ascolto troppo inferiore. Parlando poi di HR il discorso si ribalta ed è ampiamente meglio il telefono .
TetsuSan Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 47 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Diverso ancora nel settore Pop/Rock, dove esistono ancor più “rimasterizzazioni” per ottenere il “miglior suono possibile”. A parità di album, cioè di master, lo streaming è identico al CD, ma se si confrontano album diversi il risultato può essere a vantaggio del formato fisico. Approvo e sottoscrivo, soprattutto ciò che hai scritto per gli altri grandi generi. Sui DAC, se la differenza del "suono" è data dal chipset usato come d/a e non dagli stadi di uscita, come si spiega la grandissima differenza di prezzo tra convertitori che usano il medesimo chipset ? Tanto varrebbe usare il più economico, tanto il chipset ( e quindi il suono, come tu affermi ) è il medesimo . 40 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Dovresti scrivere IMHO, secondo me… secondo i grandi progettisti del mondo è esattamente l’inverso: conta assai di più il tipo di conversione digitale dell’uscita analogica… ma parecchio parecchio.. Chiedo per un amico. A meno che tu per "tipo di conversione" non intenda qualcos'altro. Chessò, pcm - dsd con chip - dsd senza chip - ladder dac (che è comunque pcm )
Coltr@ne Inviato 22 Luglio 2024 Inviato 22 Luglio 2024 https://www.arpjournal.com/asarpwp/content/articles-editorials-provocations/ https://www.arpjournal.com/asarpwp/the-definitive-edition-digitally-remastered/ 1
Max440 Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 14 ore fa, SimoTocca ha scritto: Per quanto riguarda la musica classica, tutti gli album DG, Decca EMI/Warner e Sony che ho confrontato, si sono rivelati perfettamente uguali sia all’ascolto sia alle misure. Appunto: anche perchè non è "tecnicamente" possibile che un file letto da supporto fisico sia diverso dallo stesso file letto in streaming. Ma noto che qualcuno tende a "demonizzare" lo streaming per difendere ancora il vecchio supporto da 700mb, che ha senso di esistere solo per 2 motivi: 1) una nutrita discoteca costruita negli anni (p.e. io ho ancora circa 2500 cd) 2) l'acquisto di qualche raro cd che non si trova in streaming
TetsuSan Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 2 ore fa, Max440 ha scritto: Appunto: anche perchè non è "tecnicamente" possibile che un file letto da supporto fisico sia diverso dallo stesso file letto in streaming. Direi invece che qualcuno usa la parola "streaming" in maniera tecnicamente corretta ma fattualmente impropria, facendo una gran confusione. Un conto è quando faccio "streaming" dal mio nas casalingo dove risiedono files rippati personalmente da supporto fisico. NON CI SONO DIFFERENZE Diverso è lo "streaming" dalle piattaforme, dove scarico qualcosa uguale solamente a se stesso. DIFFERENZE RISPETTO AI SUPPORTI FISICI RISCONTRABILI, e non solo. 2 ore fa, Max440 ha scritto: l'acquisto di qualche raro cd che non si trova in streaming Parlare di cd in streaming è improprio. Perché non scrivi LP al posto di CD ? I cd non si trovano in streaming. In streaming trovi (forse) gli stessi file che sono stati usati per produrre il CD.
smarmittatore Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 17 ore fa, TetsuSan ha scritto: Approvo e sottoscrivo, soprattutto ciò che hai scritto per gli altri grandi generi. Sui DAC, se la differenza del "suono" è data dal chipset usato come d/a e non dagli stadi di uscita, come si spiega la grandissima differenza di prezzo tra convertitori che usano il medesimo chipset ? Tanto varrebbe usare il più economico, tanto il chipset ( e quindi il suono, come tu affermi ) è il medesimo . Chiedo per un amico. A meno che tu per "tipo di conversione" non intenda qualcos'altro. Chessò, pcm - dsd con chip - dsd senza chip - ladder dac (che è comunque pcm ) semplicemente perchè non è così , semmai sono i giornalisti, non i progettisti a credere o meglio..scrivere ciò. 1
Ggr Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 Mah.. quando avevo tempo e voglia, ho confrontato almeno 20.cd che avevo a cada e che conoscevo alla perfezione, avendoli usati per anni per mettere a punto l'impianto. Mai sentito differenze dalla versione da quobuz. 1
TetsuSan Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 1 ora fa, Ggr ha scritto: Mai sentito differenze dalla versione da quobuz. Pensa che io ho alcuni cd / sacd dei quali possiedo edizioni differenti e sento delle differenze. Ne cito uno, per esempio : Miles Davis - Kind Of Blue : edizione CD UHQR Audionautes / SACD MoFi / Edizione su files DSD del SACD MoFi (personal rip) / cd standard comprato a € 6,99 su Amazon / vinyl rip da Edizione De Agostini (aaaarrrgghhhh !! ). Ne deduco che serve una discreta fortuna per beccare su Qobuz proprio la stessa versione che si possiede su CD. Per ben 20 volte, oltretutto. A meno che.........
Ggr Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 26 minuti fa, TetsuSan ha scritto: A meno che......... O finisci le frasi, o non le incominci nemmeno. Tra l!altro tu parli di edizioni differenti, e formati differenti. Mi pare normale sentire differenze. Io ho sempre paragonato la versione 16.44. Ovvio.
one4seven Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 26 minuti fa, TetsuSan ha scritto: serve una discreta fortuna No, servono semplicemente dischi che non sono stati rimasterizzati nmila volte come il tuo esempio. Ce ne sono a bizzeffe. Es. Se prendi il catalogo ECM, al netto degli hires, CD e Qobuz sono la stessa cosa. 2
TetsuSan Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 49 minuti fa, Ggr ha scritto: O finisci le frasi, o non le incominci nemmeno. A meno che per scegliere la versione del cd non ti basi sull'ascolto di Qobuz.....naturale come conclusione, serviva scriverla ? Relativamente al supporto, posso assicurarti che il cd Audionautes (cd) secondo me suona meglio delle versioni dsd. Forza, scatenate l'inferno ! Venitemi a raccontare che un sacd DEVE suonare meglio di un cd. Per forza !!!!!
TetsuSan Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 1 ora fa, one4seven ha scritto: No, servono semplicemente dischi che non sono stati rimasterizzati nmila volte come il tuo esempio. Non è una rara eccezione. Diventerà la regola per tutte le riedizioni, ormai la parola rimasterizzazione è diventata un plus nella vulgata. E se anche smettessero di stampare cd di gamma bassa, rimarranno le edizioni premium ed il vinile.
one4seven Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 @TetsuSan guarda, di norma, non sempre eh, ma di norma, online c'è semplicemente l'ultimo remaster ufficiale disponibile, che è lo stesso che trovi in CD in negozio. Esce l'edizione per il 35th del disco tal de tali? Eh, quella trovi, on line ed in negozio. Banalmente perché le precedenti vanno fuori catalogo.
TetsuSan Inviato 23 Luglio 2024 Inviato 23 Luglio 2024 44 minuti fa, one4seven ha scritto: Banalmente perché le precedenti vanno fuori catalogo. Quindi, mi sembra di capire che se uno volesse ascoltare la versione prima uscita ed esiste già il remaster ufficiale, o copia fisica o niente. Sbaglio ??
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