Max440 Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 Non capisco come si faccia ad autoeleggersi esperti senza la prova provata di alcuno e di alcunchè ... Sono GLI ALTRI che identificano se hai le competenze per qualsiasi cosa: non ci si proclama musicisti, poeti, scrittori, esperti di suono e di audio, chirurghi, saltatori di ostacoli, etc.... solo perchè si scrivono 4 chiacchiere su un forum... Ma vedo che alcuni insistono a mostrare una pavonesca coda pensando di essere inattaccabili sui loro giudizi PERSONALI, senza alcuna "certificazione" ... Beata ignoranza, si suol dire ... 2
skillatohifi Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 Ascoltate questo famoso album in questa nuova release, è poi ne parliamo... https://www.highdeftapetransfers.ca/products/dlv-getz-meets-mulligan
scroodge Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 14 ore fa, SimoTocca ha scritto: Da qui la domanda da porsi è: la mia esperienza personale può essere eletta a metro di giudizio universale? E cioè sbaglieranno gli altri a dare giudizi così lusinghieri sullo streaming oppure sbaglierò io, magari in buona fede perchè c’è qualche “inghippo” tecnico a casa mia, qualcosa che nella catena digitale non va e deve essere migliorato? Condivido. E aggiungo che l' "inghippo" potrebbe essere pure, percettivo. Anche solo porsi il problema, la possibilità che... Sarebbe già tanto. 1
Titian Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 58 minuti fa, Max440 ha scritto: Non capisco come si faccia ad autoeleggersi esperti senza la prova provata di alcuno e di alcunchè ... Sono GLI ALTRI che identificano se hai le competenze per qualsiasi cosa: non ci si proclama musicisti, poeti, scrittori, esperti di suono e di audio, chirurghi, saltatori di ostacoli, etc.... solo perchè si scrivono 4 chiacchiere su un forum... Ma ragiona un poco di più e chiediti su che basi oltre il 90% delle persone idetificano se un esperto abbia le competenze: la stragrande maggioranza lo basa su impressioni personali, già se una persona sembra avere poco più sapere di se stessi vengono identificati come esperti. Questo lo si vede dapperttutto. Ed è proprio così bastano molte volte che si scriva messaggi con un certo stile a dare agli altri l'impressione dell'esperto. Il contenuto della materia nel messaggio sono in pochissimi che lo analizzano. E fra l'altro un titolo, il passare degli esami vuol dire solo che a quei tempi si è studiata la materia e che a quel tempo lo si sapeva con una certa sufficienza. Certo molte volte meglio di niente ma ci sono eccezioni. Un altro fattore che si dimentica fin troppo, chiedetevi il perché lo si dimentica a posta, è che in moltissime questioni l'opinione degli esperti può essere diversa anche l'opposta. Anche fra i grandissimi direttori, musicisti ecc ecc. 1 1
leonida Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 8 minuti fa, Titian ha scritto: in moltissime questioni l'opinione degli esperti può essere diversa anche l'opposta. Anche fra i grandissimi direttori, musicisti ecc ecc. https://www.stereophile.com/asweseeit/104/index.html 1
Titian Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 @leonida trovo molto interessante sentire le diverse opinioni degli "esperti" e confrontandoli sulla base del contenuto che ci mettono nelle loro esposizioni e da dove prendono le loro informazioni. A me interessa vedere come si può vedere le diverse faccie della medaglia da diverse posizioni e magari capire perché ci sarebbero dei vantaggi (personali!) nel vedere la medaglia da una o l'altra posizione.
Questo è un messaggio popolare. senek65 Inviato 26 Luglio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Luglio 2024 Il 25/7/2024 at 12:56, rpezzane ha scritto: Tu puoi misurare quello che vuoi ma il fatto è questo. EEstiquaatsi! 3
luigi61 Inviato 26 Luglio 2024 Inviato 26 Luglio 2024 10 ore fa, fabrizio ha scritto: @SimoTocca Salve, è da molto tempo che ho maturato una convinzione , frutto di tanti e tanti incontri con persone che con la musica ci vivono , nel senso che la suonano, la compongono, la dirigono , frequento anche persone che la musica la seguono, assiduamente .... le frequento perchè sono anche appassionati di ascolto e provvedo alla messa a punto dei loro sistemi . Ho avuto modo così di osservare che un conto è ascoltare la musica quando si è spettatori o viene suonata in prima persona , un contro è ascoltarla riprodotta . E' proprio diverso il nostro atteggiamento, di chiunque ; ascoltare la musica suonata , prodotta, (non da strumenti amplificati )significa....essere naturalmente coinvolti, presi , dall'evento . In questo caso i nostri sensi, il nostro cervello, non devono compiere nessuno sforzo immaginativo , è una forma assolutamente passiva di assorbimento e coinvolgimento (eccetto forse per gli addetti ai lavori che , ognuno per le proprie competenze, valuta ) ; l'evento coinvolge tutti i sensi compreso quello visivo ed il contenuto artistico prevale, ancor più se lo si gradisce, se è nelle "nostre corde". L'ascolto del riprodotto è un' atra cosa, molto diversa ; l'esito dipende da molti altri fattori : la registrazione, il sistema, la corretta messa a punto dello stesso, l'ambiente etc... In ogni caso, l'ascolto del riprodotto comporta uno sforzo immaginativo da parte nostra , comporta che il nostro cervello si deve impegnare , deve lavorare, deve ricostruire ; deve essere in grado di ricreare , di evocare , un evento al quale noi non eravamo presenti , lo deve fare avendo a disposizione molte meno informazioni e con meno sensi coinvolti , si deve veramente sforzare ....a meno che la nostra modalità di ascolto non sia quella di chi ascolta mentre si fa la barba o legge o fa qualcos'altro . L'ascolto attivo del riprodotto ...non è così semplice , non è così immediato , infatti matura e cambia nel tempo, con l'esperienza , con l'educazione. Sono miei pensieri, mie considerazioni , opinabili , discutibili , sono però il frutto di ragionamenti sorti nel momento stesso in cui vivevo le esperienze degli eventi e degli stessi riprodotti e nel momento in cui verificavo a posteriori il diverso giudizio ,all'ascolto del riprodotto ,delle persone con cui avevo condiviso l'evento ed il giudizio dello stesso. L'ascolto della musica , sia prodotta ed ancor più riprodotta , per essere apprezzato in toto dovrebbe essere accompagnato da un percorso propedeutico ....che , purtroppo, nessuno , almeno mi risulta, ha mai compiuto. Alla fine , la partecipazione assidua agli eventi è condizione meritoria , necessaria ....ma non sufficiente ai fini del giudizio sul riprodotto . Questa discussione ne è l'ulteriore conferma. Saluti, Fabrizio. Bellissimo intervento, complimenti! Un ragionamento che condivido in pieno, che fa riflettere, argomentato con garbo e intelligenza e che, ancora una volta, ti contraddistingue.
Questo è un messaggio popolare. Titian Inviato 27 Luglio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Luglio 2024 20 ore fa, fabrizio ha scritto: Ho avuto modo così di osservare che un conto è ascoltare la musica quando si è spettatori o viene suonata in prima persona , un contro è ascoltarla riprodotta . E' proprio diverso il nostro atteggiamento, di chiunque ; ascoltare la musica suonata , prodotta, (non da strumenti amplificati )significa....essere naturalmente coinvolti, presi , dall'evento . In questo caso i nostri sensi, il nostro cervello, non devono compiere nessuno sforzo immaginativo , è una forma assolutamente passiva di assorbimento e coinvolgimento (eccetto forse per gli addetti ai lavori che , ognuno per le proprie competenze, valuta ) ; l'evento coinvolge tutti i sensi compreso quello visivo ed il contenuto artistico prevale, ancor più se lo si gradisce, se è nelle "nostre corde". L'ascolto del riprodotto è un' atra cosa, molto diversa ; l'esito dipende da molti altri fattori : la registrazione, il sistema, la corretta messa a punto dello stesso, l'ambiente etc... In ogni caso, l'ascolto del riprodotto comporta uno sforzo immaginativo da parte nostra , comporta che il nostro cervello si deve impegnare , deve lavorare, deve ricostruire ; deve essere in grado di ricreare , di evocare , un evento al quale noi non eravamo presenti , lo deve fare avendo a disposizione molte meno informazioni e con meno sensi coinvolti , si deve veramente sforzare ....a meno che la nostra modalità di ascolto non sia quella di chi ascolta mentre si fa la barba o legge o fa qualcos'altro . L'ascolto attivo del riprodotto ...non è così semplice , non è così immediato , infatti matura e cambia nel tempo, con l'esperienza , con l'educazione. sono d'accordissimo che durante il live e il riprodotto l'ascolto è di natura molto diverso. Uno studio scientifico dell'università di Zurigo quest'anno è arrivato alla conclusione che durante il live le attività celebrali sono nettamente maggiore che durante l'ascolto nella reproduzione. Comunque i due metodi che hai menzionati si possono anche applicare nel altro caso. Dal live si può benissimo concentrarsi solo sul suono e analizzarlo cercando di ricostruire tutto quello che si cerca di ricostruire durante l'ascolto del riprodotto. Lo faccio spesso per esempio durante le prove d'orchestra dove hai diverse ore a disposizione durante i quali vengono ripetuti più volte gli stessi passaggi. Del resto anche durante un ascolto di una riproduzione si può benissimo farlo in modo "passivo di assorbimento" come dici tu. Certo ci vuole esercizio. Ma sono proprie queste cose che hai scritto 20 ore fa, fabrizio ha scritto: L'ascolto del riprodotto è un' atra cosa, molto diversa ; l'esito dipende da molti altri fattori : la registrazione, il sistema, la corretta messa a punto dello stesso, l'ambiente etc... e i modi diversi di ascoltare che mi fa completamente relativizzare molto le affermazioni che si leggono sulle qualità delle registrazioni: è una pura immaginazione di ciascuno di noi in base anche a quello che ha (impianto), che crede che sia il giusto e corretta messa a punto del proprio sistema, altri scrivono di sinergia fra gli apparecchi (bellissimo!). Sono assolutamente coscente della loro serietà e convinzioni quando certe persone affermano che questo sia migliore di quel altro, li rispetto come convinzone personale, ma trovo che sia un risultato dell'immaginazione, come scrivi tu, una certa ricostruzione di un'ideale soggettivo, e quindi va bene per una certa cerchia di persone che percepiscono e immaginano nello stesso modo ma non per tutti. Il più grande problema che ho, è il contenuto nei loro messaggi. Se c'è questa grandissima attività celebrale, come lo dici tu, di ricostruzione come mai non leggo veramente niente su questa attività nei loro messaggi nello spiegare anche una parte del processo mentale fatto? Si leggono solamente due tre parole con espressioni vaghissime, generalizzate, su certe caratteristiche sonore senza neanche una spiegazione di come vengono interpretate personalmente queste espressioni. Senza poi discutere del perché, secondo loro, avendo di più questo o quelle caratteristiche sonore dovrebbe automaticamente significare "migliore". Anche questo fatto di scegliere quali caratteristiche sonore abbiano la priorità nel definire il meglio e peggio è puramente soggettivo. Quel che mi manca da parte degli grandi esperti è il contenuto nei loro messaggi, l'analisi del suono fatto e una dettagliata spiegazione del perché loro arrivano alla conclusione che questo sia meglio di quello. 5 1
one4seven Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 @Titian bravo Titian. È esattamente per questo che, nella valutazione dei dischi, ci limitiamo ad analizzare i files (rilevando le oggettività), e lasciamo in secondo piano le valutazioni personali sull'ascolto, esattamente per tutti i motivi che hai descritto. È l'unico metodo che aiuta a capire quanta distanza passa dall'oggettività al percepito.
ilmisuratore Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 2 minuti fa, one4seven ha scritto: @Titian bravo Titian. È esattamente per questo che, nella valutazione dei dischi, ci limitiamo ad analizzare i files (rilevando le oggettività), e lasciamo in secondo piano le valutazioni personali sull'ascolto, esattamente per tutti i motivi che hai descritto. È l'unico metodo che aiuta a capire quanta distanza passa dall'oggettività al percepito. Il discorso di Titian peraltro è ampliabile su tutta una serie di altri fattori, vedi ad esempio il confronto tra vari apparecchi
Titian Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 3 ore fa, ilmisuratore ha scritto: È esattamente per questo che, nella valutazione dei dischi, ci limitiamo ad analizzare i files (rilevando le oggettività), e lasciamo in secondo piano le valutazioni personali sull'ascolto, esattamente per tutti i motivi che hai descritto. va bene, ma alla fine si ascolta la musica non per verificare se un disco o apparecchio misura in un modo e l'altro in un altro. La stragrande parte delle persone ascolta musica per aver piacere e sceglie in base alla qualità del piacere e su altre fattori anche di forza maggiore. E qui di nuovo si deve arrivare a delle scelte soggettive. La decisione quali misure hanno la priorità sulle altre, come si misurano e il perché, è molto soggettivo, le misure stesse no se accompagnate dalla descrizione esatta di come si sono ottenute. Tutto si basa sulla definizione di come si valuta la qualità e soprattutto perché la si definisce così. 2
ilmisuratore Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 15 minuti fa, Titian ha scritto: va bene, ma alla fine si ascolta la musica non per verificare se un disco o apparecchio misura in un modo e l'altro in un altro. La stragrande parte delle persone ascolta musica per aver piacere e sceglie in base alla qualità del piacere e su altre fattori anche di forza maggiore. E qui di nuovo si deve arrivare a delle scelte soggettive. La decisione quali misure hanno la priorità sulle altre, come si misurano e il perché, è molto soggettivo, le misure stesse no se accompagnate dalla descrizione esatta di come si sono ottenute. Tutto si basa sulla definizione di come si valuta la qualità e soprattutto perché la si definisce così. A parte il "quote" che non era il mio, aggiungo qualcosa Le rilevazioni strumentali sui dischi sono di due tipi: 1) valutazione dei parametri quantitativi (risposta in frequenza, livello di compressione, rumore ect) 2) valutazione assoluta, ad esempio se due files sono identici, simili o se cambia la polarità Nel primo caso, aldilà dei parametri oggettivi, rimane -appunto- la scelta soggettiva dell'utente (basta che piace) Nel secondo caso, se qualcuno ponesse dei dubbi, la verifica rimane inconfutabile (se due files producono il medesimo codice binario non si può confutare) A questo punto il nostro Fabbri sbaglia due volte: 1) non accetta la soggettività del "a me piace" (perchè critica spesso le scelte altrui) 2) non accetta i suoi errori quando definisce diversi due files che poi in realtà hanno perfino il medesimo codice binario 1 1
one4seven Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 1 ora fa, Titian ha scritto: va bene, ma alla fine si ascolta la musica non per verificare se un disco o apparecchio misura in un modo e l'altro in un altro. La stragrande parte delle persone ascolta musica per aver piacere e sceglie in base alla qualità del piacere e su altre fattori anche di forza maggiore. E qui di nuovo si deve arrivare a delle scelte soggettive. La decisione quali misure hanno la priorità sulle altre, come si misurano e il perché, è molto soggettivo, le misure stesse no se accompagnate dalla descrizione esatta di come si sono ottenute. Tutto si basa sulla definizione di come si valuta la qualità e soprattutto perché la si definisce così. Mi trovi perfettamente in sintonia. Ti dirò, personalmente dell'aspetto tecnico dei dischi, rilevabile come ha descritto poc'anzi il misuratore, in vero mi interessa molto marginalmente. Come tutti, ascolto quello che mi piace e basta. Però se dobbiamo scendere nel dettaglio, quando è necessaria una risposta oggettiva, ci sono tutti gli strumenti per indagare. 1
Ggr Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 Il codice binario è una materia ultra conosciuta. Con quello si pilotano i rover su Marte, funzionano i nostri telefoni, i nostri PC, i nostri file di excel. Ora dico, non è che ogni volta che spegniamo il PC, al riavvio fa cose strane e diverse. I file di excel sono identici. Preso dal mio PC,. Copiato in un altro PC, è identico a se stesso. La domanda è, perché un file audio, che risponde alle stesse identiche regole informatiche, dovrebbe essere diverso, anche se perfettamente uguale a se stesso? I sostenitori di questa teoria, come se/ ce, lo spiegano? 2
Questo è un messaggio popolare. ilmisuratore Inviato 27 Luglio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Luglio 2024 14 minuti fa, Ggr ha scritto: Il codice binario è una materia ultra conosciuta. Con quello si pilotano i rover su Marte, funzionano i nostri telefoni, i nostri PC, i nostri file di excel. Ora dico, non è che ogni volta che spegniamo il PC, al riavvio fa cose strane e diverse. I file di excel sono identici. Preso dal mio PC,. Copiato in un altro PC, è identico a se stesso. La domanda è, perché un file audio, che risponde alle stesse identiche regole informatiche, dovrebbe essere diverso, anche se perfettamente uguale a se stesso? I sostenitori di questa teoria, come se/ ce, lo spiegano? Non se lo spiegano affatto, "credono" soltanto che a fronte della loro percezione quello che elabora il cervello è giusto e basta, anche a sfidare le leggi matematiche, fisiche e pure del Padre Eterno...infatti una volta arrivati al cospetto del creatore questo gli dirà: caro, sulla terra hai peccato nel definire due files diversi quando in realtà non lo erano...e il cristiano risponderà al Padre Eterno: NO !!! sei sordo, e ti sbagli tu...!!! 6
Dufay Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 45 minuti fa, Ggr ha scritto: Il codice binario è una materia ultra conosciuta. Lo cantava anche Claudio Villa.
scroodge Inviato 27 Luglio 2024 Inviato 27 Luglio 2024 1 ora fa, Ggr ha scritto: I sostenitori di questa teoria, come se/ ce, lo spiegano? Chiesto più volte. La risposta è: non lo so E non mi interessa saperlo Non me ne intendo di tecnologia Io ascolto E non sbaglio 1 1 1
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