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Melius Club

Franco Battiato ci ha lasciati . . . R.I.P.


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analogico_09
Inviato
24 minuti fa, silvanik ha scritto:

"La Cura"

 

 

Una poesia musicale davvero profonda nella sua schietta semplicità nel toccare le corde del sentimento e della vita, degli amori, degli affetti, della cum-passione

 

 

Inviato
4 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Una poesia musicale davvero profonda nella sua schietta semplicità nel toccare le corde del sentimento e della vita, degli amori, degli affetti, della cum-passione

Una canzone d'amore dove il termine 'amore' non viene mai impiegato. Quasi per rispetto, per una sorta di rigetto culturale a come viene usato e vissuto spesso banalmente dalla massa, soprattutto in questi tempi per certi aspetti disgraziati.

Un tatto fuori dal comune. Artista meraviglioso imho.

Inviato

Posto questo ricordo di Marco Lincetto perchè è sincero e rispettoso e rispecchia quello che Battiato è stato.

 

analogico_09
Inviato
44 minuti fa, tigre ha scritto:

Una canzone d'amore dove il termine 'amore' non viene mai impiegato. Quasi per rispetto .... omissis

 

Molto bella questa osservazione... il rispetto.., il "pudore" del facile abuso delle parole cuore / amore...

Chissà se Luigi Tenco avrà visto  lì su nel paradiso (perchè non c'è l'"inferno"   nel mondo del buon Dio...) ne rimarrebbe contento lui che si "sacrificò" perchè finisse nel canzonettismo italiano l'abusata e insulsa banalità...

 

 

Inviato

Altra canzone che tratta dell'amore terreno, a suo modo, dai tratti quasi trascendentali per il contesto, e che ha la rara capacità di commuovermi - Stranizza d'amuri

 

 

Inviato

Mi spiace anche per chi ha vissuto Battiato, colonna sonora della loro vita.

Capisco molto bene questo sentimento legato ad un artista che ci è caro.

Io conosco bene solo il suo disco "La voce del padrone" ma quest'estate mi sono imbattuto in Pollution e Fetus, che mi hanno impressionato per l'avanguardia e per i temi, in Italia come lui pochi. Gli altri dischi non li ho mai ascoltati, non sono superficiali, sono ricchi di spunti e di ricerche, quindi so, che devo ascoltarli quando ho il tempo giusto da potergli dedicare.
Non penso che vi rincuori il mio pensiero, ma la sua musica è il suo testamento e continuerà a fluttuare nelle nostre vite, il suo suono si propagherà ancora e ancora. Spero abbia trovato quello che cercava. Buon Viaggio

Inviato

Perché sei un’essere speciale... e noi tutti avremo cura di te ... e della tua musica.

Rip, Maestro.

Inviato

La grandezza di Battiato a mio parere, e' stata la capacita' di affrontare la tradizione popolare musicale  di vari paesi, fondendoli, ma al tempo stesso creando un proprio filone ben preciso.

Se notate alla base dei suoi arrangiamenti vi e' quasi sempre un quartetto d'archi, unito al pianoforte, oltre alla sua voce particolare, sopratutto nelle canzoni un po' malinconiche,  questa impostazione permette subito di riconoscere l'impronta del brano a cui appartiene

Poi spesso inseriva  un bel po' di elettronica. Battiato era una grande sperimentatore di suoni. 

Senza citare i primi album, o il famoso La voce del Padrone, risentitevi Gommalacca, per non parlare de L'ombrello e la macchina da  cucire, oppure Dieci Stratagemmi.

Poteva passare dalla canzoncina leggera, alla denuncia sociale, cantare Tchaikovsky fino a esplorare gli abissi dell'intimo umano, tutto sullo stesso album.  E per ogni brano creare strutture musicali in funzione di cio' che voleva esprimere, infischiandosene se era radiofonico o no.

Ecco Battiato era un musicista molto libero, uno dei pochi esempi di artista che faceva realmente cio' che desiderava.

E conoscendo le forti pressioni delle multinazionali discografiche, non e' poco.

Guardate con quanta leggerezza e perfezione canta questo brano, che e' una cover francese.

Battiato non si limita a cantarlo semplicemente, ma lo reinventa, lasciando al poeta Gesualdo Bufalino il testo della canzone. Quindi non una semplice traduzione letteraria come fanno molti.

 

 

spersanti276
Inviato

 

...e ora, ancora una volta, sempre, mi si inumidiscono gli occhi...

Inviato

Tutta la produzione di Battiato oscilla tra il mistico, lo sperimentale o qualcosa che tocca le corde più intime delle persone. Mai banale, mai scontato, sempre originalissimo. Un grande.

Inviato

la grandezza dell'uomo che si reinventa in quello dell'artista.

Fra i tanti pregi di Battiato, forse non è stato ancora detto che ha la capacità di far inumidire gli occhi a uomini grandi e grossi e che non provano pudore nel dirlo...

Sono molto più fan dei suoi testi che di alcune sue musiche... ma comunque un Maestro!

  • Melius 1
Inviato

Casualmente ieri ho scoperto che la sigla di TG2 Dossier, storico rotocalco della Rai, è una sua composizione del 1974 dall'album "Clic"...

Devo ammettere che non ho mai approfondito la sua produzione ante 1979 con "L'era del cinghiale bianco" che lo fece conoscere al grande pubblico.

Farò ammenda e andrò a ritroso ad ascoltare anche la sua produzione precedente, che a quanto sembra è altrettanto interessante e valida.

E' proprio vero che a volte un evento tragico porta rivalutare tutta la carriera di un artista !

Ciao

Stefano R.

Inviato

Un grande artista che sapeva toccare le corde dell'anima, riposa in pace!

Inviato

Provo a scrivere,.dopo la terribile notizia di ieri,qualche parola in ricordo di questo enorme artista, pensatore e uomo, una persona dalla semplicità e sensibilità disarmante, immerso come era nelle sue continue riflessioni e ricerche di cui ci ha reso anche partecipi. Lo sgomento nel ricevere la notizia della sua scomparsa fisica è grande, penso che la sera precedente avevo ascoltato dopo un po' di tempo il suo epitaffio, "Torneremo ancora". Ho avuto appena il tempo di rendermi conto e imprimere nella mia memoria di ragazzino le note di "Up Patriots to arms" nel 1980 per poi imparare l'anno successivo i testi de "La voce del padrone", questo perchè Battiato in quel periodo era come un fiume in piena con le sue idee che anticipavano i tempi. Due dischi segnarono profondamente la mia adolescenza e grazie ad essi riesco a ricordare momenti indimenticabili: "Mondi lontanissimi" e "Fisiognomica", quest'ultimo è quello che forse ho apprezzato più di qualsiasi altro. Veni l'autunnu è uno straordinario capolavoro e una dichiarazione d'amore a quella meravigliosa terra che è la Sicilia, così come Stranizza d'amuri de "L'era del cinghiale bianco". Fondamentale poi è stata la scoperta di Battiato compositore e sperimentatore di nuovi suoni con il suo leggendario VCS3, immerso nel prog-rock degli anni '70 con i suoi capolavori che, anche chi lo conosce solo per i suoi grandi successi degli anni '80 e '90, ha avuto modo si apprezzare con il tempo. Non è facile aggiungere altre impressioni che non siano banali, soltanto il fatto che insieme a Fabrizio De Andrè ha guidato da sempre la mia traiettoria musicale, fino a considerare entrambi la mia stella polare nella canzone d'autore italiana e non solo, in generale nell'ascolto della musica. Posso solo ringraziare quest'uomo così straordinario per essere stato suo contemporaneo e aver avuto la possibilità di crescere e arricchirmi tanto con la sua presenza, nonostante non abbia mai avuto la fortuna nè il privilegio di incontrarlo.

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