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Lo schermo nel cavo d'alimentazione lato iec


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Inviato

Lo schermo nel cavo d'alimentazione solitamente è collegato soltanto lato shuko (quindi lato ciabatta per intenderci) allo stesso modo del cavo di segnale semi-bilanciato, dove è collegato, sempre da un solo lato, verso la sorgente (ad esempio se dobbiamo collegare un lettore cd ad un pre, lo schermo dovrebbe essere collegato lato sorgente). Siccome quest'ultima non è una regola fissa, nel senso che si può provare a collegare lo schermo anche lato amplificazione, mi chiedevo se questa variabilità vale anche per il cavo d'alimentazione...ovvero se collego lo schermo lato iec, potrei avere dei vantaggi? Nessuno ha mai provato? Inoltre se si scollega la terra lato shuko si perde totalmente il potere schermante nel cavo d'alimentazione? Quindi i cavi d'alimentazione del passato quando non esisteva la terra (quelli a due poli, ancora in circolazione perché usati su diversi apparecchi) non hanno potere schermante?  

Fabio Cottatellucci
Inviato
2 ore fa, veidt ha scritto:

ovvero se collego lo schermo lato iec, potrei avere dei vantaggi?

In teoria no, poi coi giochi delle messe a terra chissà, ma non mi farei il problema.
 

2 ore fa, veidt ha scritto:

Nessuno ha mai provato?

Io no. E' un test complicato da fare bene e il gioco non vale la candela.
 

2 ore fa, veidt ha scritto:

Inoltre se si scollega la terra lato shuko si perde totalmente il potere schermante nel cavo d'alimentazione?

Vuoi dire se colleghi la calza da entrambi i lati? In teoria non lo perdi ma diminuisce, in pratica boh.
 

2 ore fa, veidt ha scritto:

Quindi i cavi d'alimentazione del passato quando non esisteva la terra (quelli a due poli, ancora in circolazione perché usati su diversi apparecchi) non hanno potere schermante?

 Non hanno potere schermante i cavi che non hanno schermo, indipendentemente dall'epoca di fabbricazione.

 

Fabio Cottatellucci
Inviato

Scrivo una piccola digressione un po' al volo sulla questione degli schermi.

 

Allora.

Se un cavo è schermato, vuol dire che dispone di una calza o altro strato che blocca, in percentuale variabile, eventuali disturbi in entrata e in uscita, quindi non condotti dal cavo stesso ma irradiati nell'etere.

Nessuno schermo, quindi, può bloccare un disturbo in arrivo nella linea elettrica (ad esempio, quello generato da un carico induttivo come il motore di un grosso frigo della gelateria sotto casa).

Un passo ulteriore è collegare lo schermo, se conduttivo, alla terra.
In questo modo la calza schermo funziona come un'antenna che capta il disturbo e lo manda a terra, esattamente come un'antenna TV capta il segnale e lo manda giù al televisore.

La configurazione teorica ideale per ottenere questo è quindi collegare a terra lo schermo ("antenna") dal lato più vicino a terra, cioè al muro, e non al lato apparecchio, sul telaio del quale finirebbero i disturbi. 

Se ci si pensa, è la stessa configurazione di un ingresso (mai uscita!) di segnale RCA dell'ampli chiuso con un pin cortocircuitato: il cablaggio e il circuito dell'ingresso potrebbe captare un disturbo, che viene invece mandato a massa sull'apparecchio.

Osservo poi che, se la ciabatta è schermata e senza IEC, in teoria si potrebbe chiedere a un elettricista (senza smaneggiare da sé) di portare l'ultimo tratto dello schermo dentro la ciabatta chiudendolo internamente sullo schermo della stessa, così da avere un'unica tratta schermata.

Ovviamente questi ragionamenti non funzionano per quelle parti dei cavi (ad esempio fogli antistatici o fogli separatori) che non sono fatte di materiale conduttivo.

Inviato
2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Se un cavo è schermato, vuol dire che dispone di una calza o altro strato che blocca, in percentuale variabile, eventuali disturbi in entrata e in uscita, quindi non condotti dal cavo stesso ma irradiati nell'etere.

Nessuno schermo, quindi, può bloccare un disturbo in arrivo nella linea elettrica (ad esempio, quello generato da un carico induttivo come il motore di un grosso frigo della gelateria sotto casa).

 

@Fabio Cottatellucci Io ho la terra, il mio impianto elettrico è a norma, però i miei apparecchi sono collegati ad un condizionatore di rete Dromos fatto di  trasformatori d'isolamento non collegati a terra. In questo caso quindi i miei cavi d'alimentazione Ramm, costruiti da me, è come se funzionassero senza schermo, perché all'epoca seguii le istruzioni di collegare lo schermo lato shuko (non avevo ancora il condizionatore). Per questo ho pensato di invertire le spine e collegare lo schermo lato iec, in modo da farlo funzionare almeno lato apparecchio, anche se non è il modo più indicato, di sicuro qualcosa ottengo.

 

2 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Un passo ulteriore è collegare lo schermo, se conduttivo, alla terra.
In questo modo la calza schermo funziona come un'antenna che capta il disturbo e lo manda a terra, esattamente come un'antenna TV capta il segnale e lo manda giù al televisore.

 

Vero, purtroppo il collegamento alla terra genera anche una spira che permette, volendo fare un esempio, che i disturbi emessi dal trasformatore del finale arrivino poi alle sorgenti. Nell'articolo sulle "Interazioni deboli" di F. Montanucci pubblicato su Audioreview n. 138 con la spira delle terre di rete aperta si ottiene una riduzione dell'interferenza di ben oltre 16db. 

 

3 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Ovviamente questi ragionamenti non funzionano per quelle parti dei cavi (ad esempio fogli antistatici o fogli separatori) che non sono fatte di materiale conduttivo.

oppure quel materiale che sembra cotone bianco che troviamo come riempitivo, anche quello con il solo fine di limitare i disturbi dell'etere.    

 

 

 

 

 

 

Fabio Cottatellucci
Inviato
1 ora fa, veidt ha scritto:

però i miei apparecchi sono collegati ad un condizionatore di rete Dromos fatto di  trasformatori d'isolamento non collegati a terra.

Credo che nessuno ti vieti di portare la terra da monte dei trasformatori alla ciabatta dell'impianto, se hai apparecchi che non sono a doppio isolamento.
Far funzionare senza terra macchine che dovrebbero esserle collegate è pericoloso.
 

1 ora fa, veidt ha scritto:

Vero, purtroppo il collegamento alla terra genera anche una spira che permette, volendo fare un esempio, che i disturbi emessi dal trasformatore del finale arrivino poi alle sorgenti.

Si spera che le sorgenti abbiano sezioni filtro adeguate, altrimenti si filtrano.
Io preferirei sempre mandare un disturbo a terra che tenermelo in pancia; anche perché se la terra è realizzata bene ha una resistenza bassa e quindi i disturbi dovrebbero preferire scendere lì.

Inviato
5 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Credo che nessuno ti vieti di portare la terra da monte dei trasformatori alla ciabatta dell'impianto, se hai apparecchi che non sono a doppio isolamento.
Far funzionare senza terra macchine che dovrebbero esserle collegate è pericoloso.

@Fabio Cottatellucci Purtroppo Dromos non esiste più e i trasformatori all'uscita hanno solo fase e neutro, la modifica se possibile andrebbe fatta da un laboratorio specializzato. 

 

5 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Io preferirei sempre mandare un disturbo a terra che tenermelo in pancia; anche perché se la terra è realizzata bene ha una resistenza bassa e quindi i disturbi dovrebbero preferire scendere lì.

Il problema è che si fa un "giro" verso le altre elettroniche prima di andare a terra :classic_smile: l'ideale sarebbe avere una terra separata per ogni elettronica...quindi più paletti nel giardino....ho visto un impianto highend su un forum americano realizzato in questo modo....non solo linea dedicata dal contatore, ma anche terre separate per ogni elettronica.    

Fabio Cottatellucci
Inviato
1 minuto fa, veidt ha scritto:

Il problema è che si fa un "giro" verso le altre elettroniche prima di andare a terra

Dài che vanno a terra, e poi gli altri apparecchi dovrebbero essere in grado di difendersi, oppure li si aiuta con un filtro. Comunque, se una macchina è prevista per essere messa a terra, va messa a terra.
 

 

3 minuti fa, veidt ha scritto:

l'ideale sarebbe avere una terra separata per ogni elettronica...quindi più paletti nel giardino....


Pericoloso e vietato pure questo.

Fabio Cottatellucci
Inviato
4 minuti fa, veidt ha scritto:

Purtroppo Dromos non esiste più e i trasformatori all'uscita hanno solo fase e neutro, la modifica se possibile andrebbe fatta da un laboratorio specializzato. 

Ma perché li devi modificare? Non puoi mettere a terra i frutti della ciabatta a valle del trasformatore? 
 

Inviato
1 ora fa, veidt ha scritto:

Il problema è che si fa un "giro" verso le altre elettroniche prima di andare a terra :classic_smile: l'ideale sarebbe avere una terra separata per ogni elettronica...quindi più paletti nel giardino....ho visto un impianto highend su un forum americano realizzato in questo modo....non solo linea dedicata dal contatore, ma anche terre separate per ogni elettronica.    

Assoluta follia

Inviato

@Fabio Cottatellucci

il problema , come al solito, è che non sa di cosa parla

E come al solito prima chiede pareri e poi descrive concetti improbabili 

 

Walter

  • Melius 1
Inviato
11 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Ma perché li devi modificare? Non puoi mettere a terra i frutti della ciabatta a valle del trasformatore? 

@Fabio Cottatellucci Il condizionatore Dromos ha le sue prese integrate quindi non c'è bisogno di una ciabatta, lo collego direttamente a muro; avendolo aperto ho visto che le prese come da norma hanno la predisposizione per la terra, ovviamente mancano i collegamenti quindi  bisogna passare i cavi aggiungendo anche il telaio ma i trasformatori? Non so sevhanno uno schermo da collegare a terra, non so come sono realizzati, per questo è propedeutico l'intervento di un laboratorio specializzato. 

Inviato
9 ore fa, walge ha scritto:

il problema , come al solito, è che non sa di cosa parla

E come al solito prima chiede pareri e poi descrive concetti improbabili 

Walter

@walge Il problema è che sei un provocatore, i tuoi interventi sono perfettamente inutili....non hai niente di meglio da fare? 

Inviato
18 ore fa, veidt ha scritto:

o ho la terra, il mio impianto elettrico è a norma, però i miei apparecchi sono collegati ad un condizionatore di rete Dromos fatto di  trasformatori d'isolamento non collegati a terra.

Ogni condizionatore di rete fatto a dovere ha o un trasformatore singolo e secondari separati, quindi anche galvanicamente

o una serie di trasformatori di differente potenza e la separazione galvanica rimane.

In questo modo ogni secondario è flottante, direi che si può definire bilanciato.

Il circuito di terre ottimale prevede un paletto ed una linea di generose dimensioni per tenere basso il valore di resistenza residua.

Questo cavo arriva alla presa principale e si distribuisce ai vari apparecchi sempre e solamente attraverso il cavo che è collegato al connettore centrale di ogni presa e spina.

E poi il circuito elettrico avrà in un solo punto il collegamento alla terra.

Quindi il condizionatore, A PRESCINDERE DAL NEUTRO ( eventuale) della linea principale, riceve il cavo di terra sulla presa nel punto centrale e all'interno va collegato a massa dello chassis ed a ogni punto centrale delle prese!!!!!!!!!!! ( magari usando un bella barretta di rame come connessione principale da dove partire).

Ovviamente al netto dei vari filtri; poco cambia.

Così si distribuisce il collegamento di terra che, ripeto, dovrebbe avere la minore resistenza possibile, teorica= zero

Mettere più paletti e cavi è una castroneria micidiale, basta sapere fare bene un ottimo circuito.

Detto ciò se si usa un cavo alimentazione con 2 poli + terra + schermo direi che si può collegare quest'ultimo lato spina ma giusto per non farci lavorare troppo.

Poi si può parlare dei possibili ground loop ma se il sistema è ben sviluppato problemi non ce ne saranno.

Ovviamente in questo modo tutti gli apparecchi sono collegati allo stesso potenziale di terra ( più o meno visto le maledette resistenze dei cavi) ; a parte quelli con doppio isolamento che non hanno la connessione di ground la quale viene propagata attraverso gli schermi dei cavi di segnale.

 

 

Walter

 

Inviato

Se il Dromos ha le prese di distrubuzione senza terra, cioè non collegate allo chassis, è un problema

A meno che non ce ne sia una, forse quella destinata a grosse potenze che ne ha una; in questo caso la propagazione della terra avviene tramite la calza dei cavi di segnale.

Inviato
1 ora fa, walge ha scritto:

Mettere più paletti e cavi è una castroneria micidiale, basta sapere fare bene un ottimo circuito.

@walge una castroneria che non ho fatto io, ho semplicemente riportato la descrizione di un impianto di un facoltoso audiofilo americano che se ha separato le terre, lo avrà fatto per eliminare la spira che si crea tra gli apparecchi prima del paletto; spira che ineitta disturbi di rilevanza maggiore rispetto alle interferenze rf/emi (come riportato nell'articolo sulle interazioni deboli che citi spesso).

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