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Melius Club

13 luglio 2004-2024 un ricordo di Carlos Kleiber


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Energia puramente musicale senza sovraccarico interpretativo, trasparenza e potenza 

analogico_09
Inviato

 

39 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Energia puramente musicale senza sovraccarico interpretativo, trasparenza e potenza 

 

 


Negli asciutti "stacchi" di articolazione, nel polso ritmico sempre in avanti, mai seduto o metronomico, nel respiro della frase trasparente e "mossa", mi sembra cogliere, pur senza essere "filologica" in senso stretto, una sorta di vicinanza allo spirito musicale del barocco

Nessun sovraccarico interpretativo auto-referenzial_celebrativo, assente la "letteratura": pura e potente energia e musicale come giustamente osservi.

Temo, sperando di non essere cattivo osservatore, che oggi non verrebbe ugualmente apprezzato questo modo anche un po' "toscaniniano" (scuse anticipate per l'eventuale frivolezza) di eseguire la musica a tali livelli di asemanticità la quale contiene tuttavia in se' una molteplicità di "messaggi" essenzialmente musicali e "segreti" tutti da scoprire dimenticando  le oleografie scritte o disegnate della luna che si specchia nel lago insieme ai salici piangenti ...

Mia associo al ricordo del grande direttore benchè non abbia mai avuto il privilegio di ascoltarlo dal vivo.

Inviato

Rispetto a Toscanini (quale pero’ posso giudicare solo dai dischi) Kleiber aveva piu’ flessibilita’ di tempi e fraseggio piu’ vario con grande attenzione ai colori.

Credo che sarebbe osannato anche oggi come al tempo.

Semmai un limite puo’ essere dato dal repertorio un po’ esiguo.

Maestro di eleganza anche nel gesto che poi si rifletteva nell’incedere della musica.

Questo e’ l’inizio dell’Otello scaligero (7 dicembre 1976, seguii la diretta televisiva lunghissima per via dei tre intervalli, cosa che non si fa piu’). Quando poi ho visto nel febbraio 1987 la ripresa con gli stessi interpreti dal vivo, risulto’ chiarissimo il miracolo di concertazione d’un’opera difficilissima, dove c’e’ il rischio di incupire tutto in una sorta di coltre livida o impropriamente decadente, quando invece Otello ha un’orchestrazione non dissimile dal Falstaff e dunque richiede trasparenza, velocita’, risalto della trama dei legni e ovviamente appiombo con le voci in scena.

I sottotitoli rendono evidente la ricercatezza di lemmi un po’ artificiosa del libretto di Boito.

 

 

  • Thanks 1
analogico_09
Inviato
23 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Credo che sarebbe osannato anche oggi come al tempo.

Semmai un limite puo’ essere dato dal repertorio un po’ esiguo.

 

In effetti come non apprezzaren anche oggi un tale forza musicale che da disco perde sicuramente molto sotto ogni punto di vista. Benchè il ghrande "polso" interpretatico tuttavia traspaia.
La registrazione della quinta di B. da te postata, suono "inscatolato", sarĂ  sicuramente un "fantasma" del Live.

A volte meglio un repertorio piĂš esiguo ma interpretato con sapienza e profonde, elettive conoscenze delle opere che la pletora di direttori che eseguono in kmodo mediocre ogni repertorio, d'ogni tempo, senza "studiare", ricercare in proprio le fonti partiturali originali dalle quali costruire l'interpretazione e la direzione orchestrale, ricorrendo agli spartiti "revisionati" da altri diciamo cosĂŹ "standardizzati".

 

Inviato

Musiche sublimi opposte nelle mani grandiose di Kleiber:

lo Spirito di Dioniso, esplosivo e vitale nel finale della settima;

La opalescente e sfibrata trenodia che annuncia la fine di Tristano.

 

 

  • Melius 1
Inviato

E come non citare il terzetto del finale del Cavaliere della Rosa una delle

cose piu’ belle scritte in musica. Se poi si leggessero anche le parole che Von Hofmannsthal mette in bocca alla Marescialla…e’ l’ addio dignitoso ad Octavian d’una donna matura sconfitta dalla forza dirompente e inopponibile d’un amore giovane e improvviso.

 

Inviato

Un po’ di Champagne. Questa l’ho sentita anche dal vivo come bis in un paio di circostanze

 

Inviato

Cosa dire di piĂš di quanto detto da forumer piĂš qualificati di me per esperienza e conoscenza?

Solo aggiungere l'ennesima ammirazione per un direttore formidabile e probabilmente inarrivabile (mi è sempre venuto il paragone con Michelangeli, facendo il parallelo tra repertorio risicato, ma perfezione insuperata in quello che ci è stato lasciato).

Oltre ai già citati Brahms, Beethoven,  e in piÚ le opere , .. non si possono non citare i due insuperati concerti di Capodanno,  che Lui solo (e forse Karajan 87) hanno portato ad un livello artistico sontuoso,  ben al di là della piacevolezza festaiola del 1 gennaio e della bravura dei Wiener.

Decine,  per non dire centinaia di confronti impietosi ci hanno confermato che Kleiber era di un'altra categoria.

Inviato
17 ore fa, maverick ha scritto:

non si possono non citare i due insuperati concerti di Capodanno

Quoto! Ricordo ancora quel bellissimo concerto del 1989 di cui presi subito la VHS...

Il "Valzer del Pipistrello" mi è piaciuto molto.

Inviato
Il 14/07/2024 at 00:17, maverick ha scritto:

mi è sempre venuto il paragone con Michelangeli, facendo il parallelo tra repertorio risicato,

Anche a me. Leggendo il libro di Cord Garben i due eseguirono il 5 di Beethoven ad Amburgo negli anni Settanta. La DG li volle in sala di registrazione, ma qualcosa si ruppe, e solo i presenti, forse, ascoltarono il piÚ bell'Imperatore mai registrato: troppo intransigenti, troppo poco disposti al compromesso, troppo simili per attrarsi. Il Michelangeli-Giulini leggendario è stato una sorta di nobilissimo ripiego.

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Come direttore che accompagna mi pare ci sia solo un disco Emi con Richter che esegue il concerto di Dvorak

Inviato
34 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Come direttore che accompagna mi pare ci sia solo un disco Emi con Richter che esegue il concerto di Dvorak

Esatto

Inviato

Della quarta sinfonia di Brahms esiste anche una versione in video della Dg, ripresa alla Herkulees Saal con l’orchestra di Monaco che secondo me e’ ancora piu’ bella di quella di Vienna

Inviato
5 ore fa, mozarteum ha scritto:

un disco Emi con Richter che esegue il concerto di Dvorak

Gran bel disco di un gran bel concerto.

Inviato

@mozarteum Roberto, per il necrologio sei stato un grande! Era meritatissimo….

È poco noto, ma fra gli amici più stretti di Kleiber jr c’è stato Claudio Abbado… a cui Kleiber regalò il suo prezioso orologio Ulysses Nardin…

@Lolparpit Cord Garben in quel libro è stato parecchio ingeneroso con Michelangeli, e non si capisce mai quando scrive guidato da ricordi veri e quando guidato da invidia e risentimento.

E non ricordo/non so se i due “mitici gemelli diversi”, i due perfezionisti maniacali, abbiano mai eseguito dal vivo il concerto Imperatore, ma è certo che la DG aveva scritturato i due per registrare in studio tutti e cinque i concerti di Beethoven.

E la prima giornata di prove andò anche bene… fino a quando proprio Garben mostrò lo spartito usato da  Kleiber su cui aveva notato i più piccoli dettagli di come doveva essere eseguito il concerto. Michelangeli era maniacale come lui, ma non sopportava i direttori “troppo rigidi e pignoli”. Si trovava a meraviglia con Celibidache e Giulini, ma aveva in antipatia Karajan e persino Abbado. È così quando vide lo spartito si ingegnò per iniziare a “sabotare” Kleiber: il secondo giorno infatti iniziò a spiegare quello che voleva ai primo violino, ignorando bellamente Kleiber.

Dopo una mezzorata (sĂŹ, cosĂŹ, alla Camilleri..) Kleiber jr esplose e la sessione di registrazione venne annullata!

Che peccato…! E la colpa fu, in fondo, proprio di Cord Garben! 

  • Thanks 2

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