garmax1 Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 43 minuti fa, Max440 ha scritto: Quando riemergo da questo splendido mare di sensazioni, vedrò di riascoltare Abbado e Karajan, ed allora avrò una ulteriore chiave di lettura ... Se riesci, ti segnalo l'esecuzione delle sinfonie e del requiem tedesco nel mese di ottobre con l'orchestra del Maggio Musicale diretta da Daniele Gatti nello splendido auditorium di Firenze. Sicuramente @SimoToccae @mozarteumsaranno presenti. Io ho preso il biglietto per la seconda e la quarta sinfonia 1
mozarteum Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 Io posso andare solo a prima e terza gia’ preso il bgl, il 17 ottobre. Saro’ a Firenze anche il 7 settembre per un bel concerto di musiche russe d’un valente giovane
analogico_09 Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 3 ore fa, mozarteum ha scritto: un Celibidache molto diverso da quello maturo, che lo fa meno strano, a vantaggio di fluidita’ colore varieta’ di accenti tempi e dinamicache si sono un po’ persi nello ieraticismo degli anni di Monaco che ha appiattito un po’ tutto A me piace questa dimensione mistico-ieratica di Celibidache con l'orchestra di Monaco, mi sembra si sposi bene con il carattere compositivo "rituale" e reiterato di Bruckner. Questo presuppone un cambiamento delle macro e micro dinamiche, degli accenti, dei tempi e dei colori che diventasno meno "smaglianti"e più riflessivi, meditativi, intimi. Oggi ho riascoltato un po' di sinfonie brahmsiane da Celi con Munchner e mi sono sembrate ... "vivaci", un polso interpretativo più vicino ai tempi "moderni" (per quel che poco significa... )
analogico_09 Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 Ah.., mi piaceva un disco della Quarta diretto da Carlo Schurich con Orch Sinf della Radio Bavarese di Monaco. Vorrei riascoltarlo, domani si vedrà approfittando del dover stare al riposo per non sfruculiare troppo i punti "erniani"...
SimoTocca Inviato 29 Luglio 2024 Inviato 29 Luglio 2024 @analogico_09 Ti dirò, il vecchio Celi su Brahms piace anche a me (l’ho ascoltato dal vivo in uno dei suoi ultimi concerti, proprio a Firenze e proprio in Brahms). Mi chiedevi nel dettaglio il perché Klemperer e Walter sono agli antipodi? Basta un solo fatto, ma significativo: l’esattezza matematica dei tempi scelti e poi portati avanti, per ciascun movimento di ciascuna sinfonia, da Klemperer a fronte del continuo “rubato”, una specie di “carezza sonora che indugia su molti passaggi, che fa Walter. Una differenza che si coglie al primo ascolto. Ricordiamoci poi che, quasi per “consequenzialità”, i grandi interpreti delle sinfonie sono anche i più grandi della musica sacra (Deutches Requiem) e dei. Concerti per piano e violino di Brahms. Non a caso appunto. E mi viene in mente Giulini con Arrau e Abbado con Pollini, giusto per citare qualche esempio, o anche Bernstein con Zimerman al piano o Kremer al violino. L’uscita DG di Thieleman a Dresda con l’integrale brahmsiana a suo tempo non mi convinse molto.. Ma poi Thieleman è maturato… in qualche modo “ringiovanendo”, perdendo alcune “rigidità” o lentezze eccessive… ed ecco il suo Bruckner con i Wiener, assolutamente di primissima categoria. A proposito di Thieleman, Brahms e i Wiener: a settembre dovrebbero uscire i due concerti per piano di Brahms diretti proprio da Thielemann a Vienna con il pianoforte di uno dei miei attuali “giovani eroi della tastiera”, Igor Levit! Anzi..un movimento si può già ascoltare in streaming… e se tanto mi da tanto… 😉 1
Max440 Inviato 30 Luglio 2024 Autore Inviato 30 Luglio 2024 Solo un piccolo "appunto": non ho compreso se avete dato ascolto alla esecuzione che ho citato all'inizio del 3d... Più che altro per conoscere il vostro parere "musicale" su questo particolarissimo direttore, a me poco noto ma, da quanto ho poi letto, decisamente da tenere in considerazione ...
SimoTocca Inviato 30 Luglio 2024 Inviato 30 Luglio 2024 @Max440 Paavo Berglund l’ho ascoltato diverse volte dal vivo e l’ultima volta proprio con la COE (a Ferrara? Non ricordo bene, sono passati molti anni da quell’ultima decina del novecento..😉). Ricordo che feci una considerazione abbastanza lusinghiera per Berglund, dicendo ad un’amica musicista che era con me al concerto e poi in viaggio di ritorno a Firenze, che Berglund mi ricordava molto Peter Maag. Maag era un “omino” che conoscevo bene, perché aveva “cresciuto” a Firenze anche la giovane Orchestra della Toscana. A me sembrava un grande. Ma avevo paura a dirlo apertamente, di Maag dico, perché la critica non ne parlava un granché… A distanza di anni e anni viene adesso fuori che Maag era un grande direttore ma sottostimato… Ho ascoltato il Brahms di Berglund del cofanetto che avevo in casa? A suo tempo sì, e per rinfrescare la memoria ho riascoltato adesso la quarta sinfonia. E trovo ancora che Berglund sia stato un eccellente direttore che vede Brahms dal suo “profilo” amburghese, cioè nordico, come più nordico si può solo dalla Finlandia… Mi piace la sua quarta? Sì… però ecco… la trovo un po’ distante, per qualità artistica globale dico, da quelle di riferimento sopra citate. Alla fin fine, dopo l’ascolto di una grandissima interpretazione si esce con un’idea “riassuntiva”, una etichetta in mente. Per dire: si ascolta il primo movimento della quarta diretta da Kleiber e si ha idea che il direttore voglia come srotolare uno scampolo di seta preziosissima e finissima… si ascolta Abbado e si ha l’impressione che il direttore riprenda un discorso interrotto molto tempo prima ma ripreso come fosse trascorsi pochi secondi… e fa finire la frase di senso compiuto alla fine del movimento.. Con Berglund non mi viene in mente una immagine analoga, non mi emoziona al punto da trascendere il brano musicale medesimo e comunicarmi altro.. 1
Max440 Inviato 30 Luglio 2024 Autore Inviato 30 Luglio 2024 2 ore fa, SimoTocca ha scritto: Con Berglund non mi viene in mente una immagine analoga, non mi emoziona al punto da trascendere il brano musicale medesimo e comunicarmi altro.. Allora è una questione di affinità elettive: tutto chiaro Pensa che io, Seguin, sempre con la COE, non riesco ad ascoltarlo più di 5 minuti ...
Max440 Inviato 30 Luglio 2024 Autore Inviato 30 Luglio 2024 3 minuti fa, rock56 ha scritto: Io ho questa N.4 e mi piace Non l'ho mai ascoltata, ma Previn è un grande direttore e... potrebbe stupirmi La ascolterò nei prossimi giorni, grazie.
mozarteum Inviato 30 Luglio 2024 Inviato 30 Luglio 2024 17 ore fa, SimoTocca ha scritto: proprio da Thielemann a Vienna con il pianoforte di uno dei miei attuali “giovani eroi della tastiera”, Igor Levit! Anzi..un movimento si può già ascoltare in streaming… e se tanto mi da tanto… 😉 Se e’ il live di aprile io c’ero: primo concerto e, appunto, seconda di Brahms. Strepitoso tutto
cele Inviato 30 Luglio 2024 Inviato 30 Luglio 2024 Senza scomodare ovviamente i mostri sacri giustamente citati provate ad ascoltare su Tidal/Qobuz l'integrale di Leif Segerstam... certamente niente di rivoluzionario, pienamente nel solco della tradizione tedesca, tempi mai affrettati, sonorità calde e maestose, magnifica sottolineatura delle linee melodiche... a me è piaciuta tantissimo. My two cents
SimoTocca Inviato 30 Luglio 2024 Inviato 30 Luglio 2024 @Max440 e tutti noi: la cosa meravigliosa della musica classica è che a volte escono fuori, per simbiosi perfette fra direttori, solisti e orchestre non “blasonatissime”, escono fuori dicevo esecuzioni/registrazioni stupende! Ed è quindi giusto, anzi sacrosanto, che superato “un certo elevato livello” di esecuzione, ciascuno poi trovi la sua esecuzione/registrazione preferita secondo le proprie affinità elettive. Insomma…se è vero che i Berliner e i Wiener corrono in un campionato “a parte”, è assolutamente vero che si possono creare simbiosi perfette che rimangono memorabili. Per esempio proprio la Chamber Orchestra of Europe con Abbado ha registrato il più bel ciclo delle sinfonie di Schubert (secondo me, ma non solo me..😉) ad oggi. Se posso fare “un appunto” ai direttori di oggi, Nezèt-Seguin ma anche Andris Nelson e sopratutto Makēla e Dudamel: come è possibile seguire “bene” due o tre grandi orchestre importanti senza perdere qualità facendo “il saltabecco”? Per dire Nelson a Lipsia e a Boston (senza considerare le innumerevoli serate con altre grandi orchestre), Dudamel a Los Angeles -Parigi- Venezuela (ma adesso ha lasciato le prime due per New York… ma la Simon Bolivar la mantiene), Makēla addirittura il Concertgebouw di Amsterdam e la Chicago Sumphony (mantenendo un piede anche in Finlandia)… Insomma…abbassamento della qualità artistica ..garantito al limone! 🤭😆😉
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