transcriptor Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 Buon giorno, offro uno spunto di riflessione sulle inusitate proporzioni dei diffusori del passato rispetto ai più recenti. si Sà che la volumetria interna di un diffusore contribuisce al lavoro svolto dal woofer, e qui la genialità moderna, aumentarne la profondità x recuperare litraggio senza infastidire la vista frontale che rimarrà uguale. Ma qui insorge un dubbio sul vintage,una cosetta così semplice si poteva escogitare anche negli anni passati invece no! Forse tale disattenzione era frutto di progettazioni molto sommarie?? Potrei aggiungere accordi reflex ricavati con semplici fori privi di condotto , accoppiamenti altoparlanti e parte frontale con viti senza svasature ecc.... ho sempre nutrito dubbi sulla reale progettualità dei diffusori e sapete perché? Perché se si assemblano anche senza progetto funzionano magari male ma funzionano x le elettroniche non sarebbe possibile. signori la mia non è polemica fine a se stessa ma solo osservazione senza intenti secondari.
Questo è un messaggio popolare. bambulotto Inviato 19 Maggio 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Maggio 2021 Queste sono le mie Bozak: Negli angusti spazi di un appartamento cittadino, riescono, anche a volume moderato, a tirare fuori quella fisicità che solamente altoparlanti di certe dimensioni riescono a proporre, una caratteristica che in nome della ricerca di altre caratteristiche viene oggi spesso a mancare. 5
Membro_0011 Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 @transcriptor forse non hai considerato che una torretta con il baffle stretto ha uno o più woofer di ridotto diametro...i diffusori vintage non scendevano quasi mai sotto i 20/25cm di diametro del woofer, e inoltre le casse non dovevano stare in mezzo alla stanza, come la maggior parte di quelle odierne...le mie snell type A sono enormi, ma la ridotta profondità e il posizionamento a muro le rendono quasi invisibili nello spazio calpestabile...una filosofia completamente diversa...E vincente rispetto al modo di progettare i diffusori attuali... L'impatto di un grosso woofer è irraggiungibile da woofer più piccoli, anche se più moderni... Togliti lo sfizio e prova ad ascoltare una bew 801, snell type A, Allison One, imf tls 50/80, infinity serie quantum, dahlquist dq10, linn isobarik ecc...ovviamente in buone condizioni e correttamente amplificate e posizionate...tutti diffusori che è possibile trovare tra i 1000 e 1500 euro...spesso anche meno...potresti cambiare parere sulle capacità dei progettisti di allora e di quelli di oggi... Quelle che chiami disattenzioni sono solo scelte pratiche e ritenute ininfluenti ai fini sonori... Il budget era impiegato sulla ricerca del suono migliore possibile, non sull'estetica... C'era invece molta più attenzione in passato sull'interazione diffusore/stanza, casse progettate e costruite per funzionare bene in in ambiente normale, senza essere protagoniste... In passato la dimensione media dei diffusori era maggiore rispetto a quelle odierne...Ma se parliamo di diffusori top, quelli di oggi sono molto più grandi di quelli vintage...penso a Magico, Acapella ecc... Ovviamente parlo dal mio punto di vista, strettamente personale e quindi contestabile... 1
Membro_0024 Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 la penso come@ulmerino si i diffusori moderni sono più stretti e magari piacevoli ma con il posizionamento che va dai 50cm al metro di distanza dalla parete posteriore diventano ben più ingombranti se non si hanno metrature importanti da dedicare all'ascolto musicale
Severus69 Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 Per avere fisicità del suono occorrono altoparlanti dal grande diametro, di conseguenza le dimensioni sono generose. E come dice @bambulotto questi diffusori riescono a dare tanto, tutto anche a basso volume! Cosa non possibile con mini diffusori o torrette, che sembrerebbero più adatti ad andare in appartamento...Poi viti non a filo, bordi non stondati... quisquilie...😁
Bufa Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 57 minuti fa, jammo ha scritto: si i diffusori moderni sono più stretti e magari piacevoli ma con il posizionamento che va dai 50cm al metro di distanza dalla parete posteriore diventano ben più ingombranti confermo anche nel mio caso, i precedenti diffusori cha avevo riuscivano a dare il meglio a circa 1 mt dalla parete posteriore ed erano torri belle e snelle ma che alla fine si prendevano lo spazio come i diffusori più anzianotti ma da parete. Morale della favola? Sono passato agli anzianotti!!!!🤣
Kouros Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 Io ho sempre considerato bruttine le torrette e sono contento che ultimamente c'è un ritorno anche sui nuovi prodotti al look da "vero" diffusore con woofer importante e di conseguenza con aumento della larghezza del mobile con conseguente aumento della sensazione "loudness" all'ascolto della musica. Se andate a leggere i commenti sotto ai video di prodotti come Wharfedale Linton...JBL L100....Klipsch heritage....KLH model 50 ecc....la maggioranza fà notare la bella estetica...quindi ora il trend è cambiato..sono le torrette ad essere considerate bruttine 🤗
Danilo Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 @transcriptor ti consiglio di seguire i consigli di @ulmerino
Membro_0011 Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 @Danilo amare un diffusore vintage e abbracciare la diversa filosofia che c'è dietro rispetto ad un diffusore moderno (alcuni parametri sonori tenuti più in considerazione rispetto ad altri, per certi versi l'opposto di oggi) la si sposa dopo aver ascoltato i migliori esponenti delle due "epoche", in base magari alla propria disponibilità economica...solo allora si avranno le idee chiare sul tipo di suono che ci piace e sul tipo di cassa acustica che preferiamo... Uno dei miei diffusori preferiti è moderno...Ma non posso permettermelo...però ritrovo alcune sue caratteristiche in una certa tipologia di diffusori vintage... Non amo il vintage per partito preso, lo amo perché ritrovo spesso il mio suono ideale senza spendere una fortuna...parametri per me fondamentali come assenza di fatica d'ascolto, impatto ed estensione, suono in genere emozionante anche se a volte colorato, li ritrovo nelle vecchie cassacce di rango del tempo che fu... La maggior parte dei diffusori moderni, anche di alto livello, virano su un tipo di suono che non mi piace...con alcune eccezioni ovviamente, ma a costi quasi sempre proibitivi... Alcune evoluzioni di modelli celebri hanno spesso stravolto la filosofia originaria, penso ad esempio alla serie 800 di b&w...le 801 prima serie sono tra i miei diffusori preferiti...oggi stento a riconoscere qualcosa del family sound della casa inglese sulle realizzazioni attuali... L'importante è ascoltare le varie tipologie di diffusori, vecchi , nuovi, a casa di amici in negozio (meglio ancora a casa propria) ecc...si accresce la propria conoscenza e la consapevolezza di quello che si cerca e il tipo di suono che si vuole ... Va a finire che ricomincio a scrivere su Melius...😁😁😁 1
P_rover Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 43 minuti fa, ulmerino ha scritto: Va a finire che ricomincio a scrivere su Melius...😁😁😁 e menomale! 👍Bella discussione! Io prediligo i diffusori con altoparlanti di dimensioni generose, dai 20 cm in su. Ma fondamentalmente per una mia mancanza di esperienza e fiducia verso i mini diffusori miracolosi. Non ne ho mai ascoltati, sinceramente. Ma da ignorante chiedo: venendo dagli ampli chitarre, dove solitamente i drivers sono da 10-12 pollici, sento spesso dire che il suono migliore viene espresso se il driver ha la capacità di muovere aria, quindi necessita di un certo volume dall'ampli per poter esprimere al meglio il suo potenziale. I cabinet sono spesso diversi da una cassa acustica hi-fi (mancanza di assorbente, fondo aperto o semi chiuso ecc...) ma questo concetto si può applicare anche ai diffusori vintage? Una cassa con un woofer da 25 cm suona meglio ad un volume alto o no? Perchè sinceramente io non noto questo effetto. Anche a volume basso i miei diffusori hanno un suono convincente, ovviamente non hanno la botta nei bassi, ma alzando il volume ci si arriva...
Membro_0011 Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 @P_rover dipende dal tipo di altoparlante...tralasciando le differenze timbriche, una cassa ad alta efficienza di solito suona in modo completo anche a basso volume... Una b&w 801 prima serie a volume basso è un sasso...i grossi woofer possono avere sospensione rigida o morbida, e si comportano in modo differente a seconda del caricamento acustico e del volume... Un altoparlante per chitarra è grande perché deve avere molta efficienza, ma è studiato per quello strumento, quindi frequenza di risonanza abbastanza alta e sospensione molto rigida... In alta fedeltà in linea di massima più aria si muove e meglio è...la coperta è comunque sempre corta... Woofer con sospensioni morbide e bassa frequenza di risonanza avranno escursioni sostanziose e scenderanno facilmente in frequenza anche in cabinet medio/piccoli...a scapito di una bassa efficienza... Per contro altoparlanti ad alta efficienza (E bassissima escursione dell'equipaggio mobile), necessiteranno di enormi volumi di caricamento per scendere in frequenza...
oscilloscopio Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 Ho diffusori con driver sia piccoli che di medie dimensioni (20/25 cm) pur trovando piacevoli alcuni diffusori con woofer di piccole dimensioni (13/16 cm) alla fine sui miei impianti restano quelli più grandi che trovo più completi e piacevoli anche a basso volume.
transcriptor Inviato 19 Maggio 2021 Autore Inviato 19 Maggio 2021 Ho aperto questa discussione essendo per mio gusto personale favorevole a usare diffusori con woofer generosi in dimensioni e volumi dei cabinet grandi , quindi sullo stile del passato, d’altronde lo vedrebbe chiunque che nei top di gamma di ogni marca vi sono oggetti con le suddette dimensioni. Mai visto top di gamma con woofer da 13cm. Assodato ciò mi rimangono perplessità sui modelli di medio prezzo e livello dove non sono sicuro ci fossero veri studi di acustica x il loro progetto.
oscilloscopio Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 @transcriptor Mah..ci sono modelli come le Technics Sb-F1 o F2 che in rapporto alle dimensioni sono realmente incredibili, oppure le Canton GLE 40 che pure loro rapportate alle dimensioni sono assolutamente valide, o anke le Kef coda 8 che con un woofer da 16 fanno miracoli, quindi ritengo che studi approfonditi di acustica siano stati fatti anche su piccoli diffusori, come ho già scritto però poter contare su driver di generose dimensioni produce una completezza di suono che che con i mini diffusori è difficile raggiungere. Questo ovviamente a mio parere.
Membro_0011 Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 @transcriptor io direi il contrario...Sono proprio i diffusori di medio prezzo che beneficiano della ricerca destinata ai modelli Flagship... Basti citare il tweeter Nautilus, originariamente sviluppato per le chiocciolone, tecnologia poi utilizzata anche per le casse da due soldi...o andando più indietro nel tempo, la tecnologia Matrix o l'uso di materiali sintetici per i coni o metallici per le cupole... O infinity, sviluppò il tweeter Emit per i diffusori più costosi, e poi fu montato anche nelle serie più economiche... Peter Snell accoppiava gli altoparlanti entro una frazione di decibel, sia che fossero le type A che le piccole K... Kef usava il suo coassiale UniQ anche nei diffusori economici, ma era stato sviluppato, in varie generazioni, per i modelli più costosi... Lo stesso dicasi per i sistemi di caricamento delle basse frequenze o per i sistemi di costruzione... In passato, di solito, ritrovavi il suono dei diffusori top di gamma, in piccolo, anche sui modelli più economici... Era vera ricerca, e gli investimenti per migliorare venivano sfruttati anche per i diffusori di fascia media e medio bassa...
Amministratori cactus_atomo Inviato 19 Maggio 2021 Amministratori Inviato 19 Maggio 2021 Non dimentichiamo alcune cose a) a piartà di efficienza e di volume, un reflex scende più in basso di ua n sospensione pneumatica, oppure a parità di volume e di risposta in basso è più efficiente b) fino alla teorizzazione di small e thiele i reflex erano grossi e progettati a sentimento c) anche pe i diffusori vale il proverbio glu uomoni preferiscono le bionde ma sposano le more, per quanto possano piacere le grosse lavatrici, mettersele in casa è tutt'altro discorso. pochi possono avere una stanza dedicata di dimensioni adeguate, di norma, se la stanza è medio grande non è dedicata alla musica, se è dedicata è piccol d<) i diffusori grossi sono nati all'epoca del mono, ma con l'avvento dello stereo si sono via via ridotti, bnel mercato di massa, l'hifi si è diffuda grazier alla sospensione pneumatica di dmensioni compatte, adatta ad ambienti piccolo o piccolo medi. e) i grandi woofer, che piacciono tanto, non sono il massimo per la risposta in basso, vanno meglio sul medio basso, controllare un woofer da 38 non è facile, se poi l'ambiente ci mette del suo (le a700 erano chiamate la voce del tetro perchè destinate ai teatri, non erano nate per la riproduzione domestica) f) in passato i diffusori venivano quasi semrpe posizionate dentro una libreria o attaccati alla parete posteriore, quindi avere una profonditò non eccessiva era importante come oggi avere tori snelle che possono trovare spazio accanto ai grandi tvc che una volta non esstevano
Danilo Inviato 19 Maggio 2021 Inviato 19 Maggio 2021 Dietro ai grandi diffusori del passato, che ora rientrano nel vintage, c era un progettista, con una sua idea, spesso questi progettisti erano dei geni. Peter Snell Jon Dahlquist, Roy Allison, Peter Walker. Chiediamoci perché i diffusori Sonus Faber hanno avuto tanto successo. Dietro c era una persona, una idea di suono che ognuno poteva abbracciare. Oggi c è una spersonalizzazione del prodotto.in nome del profitto. Questo è uno dei motivi per cui amo il “ grande” vintage. Certo esistono diffusori moderni che suonano bene, ma i prezzi sono quasi impossibili. Tra parentesi molto grandi diffusori vintage esprimono finalmente tutti i loro pregi con le amplificazioni moderne. Direi comunque un argomento molto interessante che sarebbe da approfondire. 2
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