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Melius Club

L'interfacciamento, quando un elettronica va bene in un contesto e male in un altro


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ilmisuratore
Inviato

Come spesso si legge, alcuni magnificano le prestazioni del proprio impianto/apparecchio con determinati abbinamenti e altri al nominare un solo componente si arriva addirittura a classificarlo malsuonante, scarso o "rotto"

L'ultimo caso è il DAC Denafrips che spazia tra il dinamico e l'esplosivo al moscio e rammollito se ascoltato in due posti diversi 

Un giudizio completamente agli antipodi, segno che non si tratta di sfumature 

Tutto dipende da un infelice interfacciamento ? 

Insomma alla fine l'impedenza di uscita di un DAC è bassa e l'ingresso del pre è abbondantemente alto per non incorrere in distorsioni o problemi vari

Vero è che tali impedenze sono misurate in modo stazionario ad una frequenza fissa di 1 kHz...ma spesso i giudizi espressi fanno intendere che accada "qualcosa di grosso"....

Secondo voi realmente c'entra la componente elettrica per causare tutti questi sfracelli o il giudizio a sentimento degli utenti viene fortemente caratterizzato secondo quello che si percepisce ?

Un idea me la sono fatta, ma vediamo cosa ne pensate voi

Inviato

Credo, spero, che oggi i vari componenti siano elettricamente perfetti, quindi cd dac e pre con impedenze di uscita basse e pre/finali viceversa. 
Escluderei quindi questa variabile. 
Rimane in gioco la componente “cavi”, il gusto personale, e la catena nel suo insieme (ambiente incluso). 
A mio avviso, oggi si può sbagliare solo nell’interfacciamento diffusori - ambiente - posizionamento, e a salire in una errata/infelice abbinata diffusore - amplificazione. 

ilmisuratore
Inviato
35 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

Credo, spero, che oggi i vari componenti siano elettricamente perfetti, quindi cd dac e pre con impedenze di uscita basse e pre/finali viceversa. 
Escluderei quindi questa variabile. 
Rimane in gioco la componente “cavi”, il gusto personale, e la catena nel suo insieme (ambiente incluso). 
A mio avviso, oggi si può sbagliare solo nell’interfacciamento diffusori - ambiente - posizionamento, e a salire in una errata/infelice abbinata diffusore - amplificazione. 

La variabile impedenza uscita/ingresso non può essere considerata perfettamente lineare, dunque in relazione al tipo di segnale in ingresso (variazioni delle tensioni in regime dinamico) qualche differenza può scaturire

Ma poi scatta l'esagerazione dell'ascoltatore che, a fronte di una ragionevole variazione, ne acuisce il giudizio estremizzandolo a tal punto da renderlo agli antipodi...cosa che non è e non può essere

L'audiofilia tende molto spesso ad estremizzare il giudizio, insomma basta veramente una differenza da poco per classificare un oggetto tra "il migliore" e il "peggiore"

La cosa è facilmente dimostrabile in quanto se collegassimo tutta una serie di DAC ad un ADC e ne registrassimo un brano musicale (anche di musica molto complessa) perfettamente regolato allo stesso livello, TUTTI (indistintamente dal prezzo, ma aventi le medesime misure) produrrebbero un risultato pressochè indistinguibile, al massimo molto simile...ma lontanamente agli antipodi, questo no

Quindi nel momento in cui si va a collegare il DAC al PRE, e tenendo conto che l'impedenza dinamica può causare delle piccole variazioni (al netto di interfacciamenti veramente infelici, quali per grosse disparità di livello tale da creare saturazioni in ingresso) il grosso ce lo aggiunge la percezione dell'ascoltatore

 

Inviato

@ilmisuratore ottimo spunto per un thread ..!

Tralasciamo  il discorso diffusori ambiente che già si sa, la resa base  di un impianto hi-fi  sta lì.

Ma per arrivare a far rendere al massimo quanto sta a valle non  basta acquistare buoni apparecchi e attaccarli con l’atteggiamento  del plug and play.

Dall’appoggio di una determinata elettronica  su un determinato supporto/mobile tavolo ecc.. all’ allacciamento della rete elettrica nel contesto di un equilibrio stabile raggiunto nel proprio set up quando si  inserisce un elemento nuovo questo può demolire tale equilibrio con conseguenti ripercussioni sul risultato sonoro in timbrica, dinamica, estensione, scena i più non non ci credono o non si impegnano a procedere a questo tipo di verifica ma la differenze in termini di risultato non sono per niente trascurabili.

Per non parlare del collegamento e dell’adattamento elettrico tra le varie interfacce a volte idiosincratiche, alla giusta regolazione del guadagno della linea di amplificazione,non sempre disponibile su tutti gli apparecchi, purtroppo.
Un impianto anche se non top se messo a punto lo senti andare bene, magari con  dei limiti, ma quando gira bene sono limiti accettabili.

ilmisuratore
Inviato
20 minuti fa, imaginator ha scritto:

@ilmisuratore ottimo spunto per un thread ..!

Tralasciamo  il discorso diffusori ambiente che già si sa, la resa base  di un impianto hi-fi  sta lì.

Ma per arrivare a far rendere al massimo quanto sta a valle non  basta acquistare buoni apparecchi e attaccarli con l’atteggiamento  del plug and play.

Dall’appoggio di una determinata elettronica  su un determinato supporto/mobile tavolo ecc.. all’ allacciamento della rete elettrica nel contesto di un equilibrio stabile raggiunto nel proprio set up quando si  inserisce un elemento nuovo questo può demolire tale equilibrio con conseguenti ripercussioni sul risultato sonoro in timbrica, dinamica, estensione, scena i più non non ci credono o non si impegnano a procedere a questo tipo di verifica ma la differenze in termini di risultato non sono per niente trascurabili.

Per non parlare del collegamento e dell’adattamento elettrico tra le varie interfacce a volte idiosincratiche, alla giusta regolazione del guadagno della linea di amplificazione,non sempre disponibile su tutti gli apparecchi, purtroppo.
Un impianto anche se non top se messo a punto lo senti andare bene, magari con  dei limiti, ma quando gira bene sono limiti accettabili.

Ecco, sono d'accordo sul fatto che basta veramente poco per vedersi alterare un equilibrio e, nel circolo dell'audiofilia, dove ogni microsfumatura spesso assume valori "drammatici" alla fine si passa dalle stelle alle stalle e viceversa

Inviato

Concordo. E per non sapere ne’ leggere ne’ scrivere (forse scrivere si’), ho alla fine optato per un monomarca di buona qualita’ dove tutto e’ studiato per la integrazione ideale dei componenti

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@ilmisuratore.. Se le chiami micro sfumature .. va bene,  diciamo che quando uno decide di investire per la propria passione un sacco di soldi, quelle micro sfumature ti fanno apprezzare o meno la resa di un’ impianto che pretende e dovrebbe essere di livello , sempre  che alla base ci sia la sostanza.

Per capirci è inutile girare spine o metterci sotto le elettroniche  un tavolino Taoc top di gamma  se hai un basso che ti copre completamente tutto perché il diffusore è sbagliato nel tuo contesto o la stanza d’ascolto è sfigata. 
Li devi adoperare la  forza e intervenire con ben altri accorgimenti.

ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, imaginator ha scritto:

.. Se le chiami micro sfumature .. va bene,  diciamo che quando uno decide di investire per la propria passione un sacco di soldi, quelle micro sfumature ti fanno apprezzare o meno la resa di un’ impianto che pretende e dovrebbe essere di livello , al netto che alla base ci sia la sostanza.

Per capirci è inutile girare spine o metterci sotto le elettroniche  un tavolino Taoc top di gamma  se hai un basso che ti copre completamente tutto perché il diffusore è sbagliato nel tuo contesto o la stanza d’ascolto è sfigata. 
Li devi adoperare la  forza e intervenire con ben altri accorgimenti.

Senza dubbio, ma in questo caso tralasciamo la parte macroscopica, l'integrazione diffusore ambiente, che ha tali potenzialità da far passare veramente da un ascolto coinvolgente ad una resa confusa e malsuonante

ilmisuratore
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Concordo. E per non sapere ne’ leggere ne’ scrivere (forse scrivere si’), ho alla fine optato per un monomarca di buona qualita’ dove tutto e’ studiato per la integrazione ideale dei componenti

Un carissimo amico (purtroppo venuto a mancare) possedeva 6 impianti 

Quando collegava tutto in monomarca, nonostante le peculiarità, il suono risultava sempre ottimo

Nel momento in cui giocava a randomizzare...beh...a volte si scendeva di livello, ma altre volte sorprendentemente veniva fuori la sorpresona di un suono stupendo

Inviato
3 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

qualcosa di grosso

Nel linguaggio audiofilo è scontato l'amplificare i giudizi anche quando si parla di sorgenti digitali o ampli, dove sappiamo bene il livello medio sia ormai ben oltre il buono e spesso ottimo. In parte per sottintendere che piccoli miglioramenti necessitano di spesa o impegno sempre maggiore e non è per voi umani, e in parte credo perché non è  da tutti avere le recchie d'oro 😁 

  • Melius 1
Inviato

@ilmisuratore

Ma ci sta, è poi un gioco. Il problema è quando ci si interfaccia con l'esterno, magari con qualcuno solamente interessato ad ascoltar musica in modo decente. Il rischio è di non far comprendere la differenza tra temi macroscopici come l'interfaccia casse e ambiente, e il chip di conversione che suona tagliente😁

ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, lampo65 ha scritto:

@ilmisuratore

Ma ci sta, è poi un gioco. Il problema è quando ci si interfaccia con l'esterno, magari con qualcuno solamente interessato ad ascoltar musica in modo decente. Il rischio è di non far comprendere la differenza tra temi macroscopici come l'interfaccia casse e ambiente, e il chip di conversione che suona tagliente😁

Esatto 

Inviato
4 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Secondo voi realmente c'entra la componente elettrica per causare tutti questi sfracelli o il giudizio a sentimento degli utenti viene fortemente caratterizzato secondo quello che si percepisce ?

Nessuno dei due 

Dipende solo da cosa entra nel dac 

È vero che l'impedenza del dac può variare molto alle diverse frequenze ma questo può influire solo sulla timbrica e non può variare da un sistema ad un altro 

ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, Cano ha scritto:

Nessuno dei due 

Dipende solo da cosa entra nel dac 

È vero che l'impedenza del dac può variare molto alle diverse frequenze ma questo può influire solo sulla timbrica e non può variare da un sistema ad un altro 

In che senso da cosa entra ?

Qualità del segnale digitale?

ilmisuratore
Inviato
3 minuti fa, Cano ha scritto:

È vero che l'impedenza del dac può variare molto alle diverse frequenze ma questo può influire solo sulla timbrica e non può variare da un sistema ad un altro 

Non è assolutamente come dici in quanto non prevedibile 

  • Melius 1
Inviato

Argomento interessante finalmente.

Proviamo a dare degli ordini di grandezza alla proporzione che debba esserci tra impedenze, per fare in modo che siano ininfluenti per un udito normale? Tanto per andare sul concreto, e dare un riferimento,  il mio dac una impedenza uscita da 70 a 82 ohm da 20 a 20.000 hz, e l'ampli 20kilohms in ingresso. Tecnicamente che matrimonio è? 

Inviato
4 ore fa, LeoCleo ha scritto:

Credo, spero, che oggi i vari componenti siano elettricamente perfetti, quindi cd dac e pre con impedenze di uscita basse e pre/finali viceversa. 
Escluderei quindi questa variabile. 
Rimane in gioco la componente “cavi”, il gusto personale, e la catena nel suo insieme (ambiente incluso). 
A mio avviso, oggi si può sbagliare solo nell’interfacciamento diffusori - ambiente - posizionamento, e a salire in una errata/infelice abbinata diffusore - amplificazione. 

Hai ragione, ma non sottovaluterei cosa succede tra interconnettere due apparecchi, spiegazione lunga, non ne ho tempo e capacità, è riduttivo concentrarsi solo su impedenza e sensibilità, quello ti dice se possono avere figli, se sara bravo o testa di pēnis, ci vorra tempo per stabilirlo.

ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, Ggr ha scritto:

Argomento interessante finalmente.

Proviamo a dare degli ordini di grandezza alla proporzione che debba esserci tra impedenze, per fare in modo che siano ininfluenti per un udito normale? Tanto per andare sul concreto, e dare un riferimento,  il mio dac una impedenza uscita da 70 a 82 ohm da 20 a 20.000 hz, e l'ampli 20kilohms in ingresso. Tecnicamente che matrimonio è? 

In regime stazionario, per come è stato rilevato, sarebbe ottimo 

In regime dinamico, dove entra in gioco anche la reattanza, ci possono essere delle differenze rispetto ad un ipotetico abbinamento con i medesimi valori 

È quella parte di imprevedibilità a cui andiamo incontro 

  • Thanks 1

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