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Melius Club

Attacco ucraino su Lipeck


Muddy the Waters

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Inviato
13 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Fai sacco di confusione e rilanci la solita narrativa filo russa. Zelensky non ci stava neppure nel 2014/15

Era da anni prima dell’inizio della guerra che erano presenti in Ucraina basi della CIA che addestravano i soldati ucraini…nel caso del Kosovo tutto in regola, nel caso del Donbass invece no…

Inviato
38 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

Certo che no, nel Donbass i russi sono in netta maggioranza 🙂

Intendevo, ma ovviamente l’avevi capito benissimo, infiltrati ma pure regolari truppe di Mosca. Detto questo, è innegabile che gran parte della popolazione del Donbass, perlomeno quella delle aree più ad est, sia di origine russofona, lo stesso Zelensky è russofono, questo però non garantisce affatto l’ automatico desiderio di appartenere alla Federazione Russa. Senza contare che in tutti questi anni di penetrazione russa, gran parte della popolazione filo Kiev ha abbandonato quei territori. Comunque sia le rivendicazioni russe vanno ben oltre il Donbass più ad est e russofilo.

Piuttosto @ferdydurke da un po’ cerco di frequentare meno queste discussioni, ti ricordavo critico ma non così palesemente  appiattito sulla narrazione sostanzialmente filo russa… buono a sapersi.

Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

Un passaggio mi sfugge, la Crimea si è invasa da sola?

Questione interessante. In un certo senso sì, è così. La presenza militare russa in Crimea c'è sempre stata, in quanto Russia e Ucraina, dopo la proclamazione d'indipendenza di quest'ultima, sottoscrissero un trattato in cui l'Ucraina manteneva una sorta di protettorato sulla Crimea impegnandosi, però, a riconoscerne l'autonomia. Contemporaneamente, Kiev consentiva a Mosca di mantenere tutti i porti militari dietro pagamento di un canone di concessione. Sebastopoli è da sempre la sede della flotta russa del Mar Nero, questo è il nodo della questione per cui la penisola è strategicamente importante. Chiaramente il trattato, rimasto in vigore per diciassette anni, dovendo rinnovarsi ogni dieci (dal 1997 al 2007, ecc. ), perdette efficacia nel 2014 allorché in Crimea ci fu il referendum e l'annessione della penisola alla Federazione Russa. Vero è che la Russia inviò altro personale a sovrintendere alla secessione, atto politico più che militare. Parlare di occupazione russa della Crimea è improprio, a mio modesto avviso. Nella penisola i militari russi ci sono sempre stati in veste ufficiale e, fra la popolazione civile, l'etnia russa è sempre stata maggioritaria. Diverso è il caso delle altre due repubbliche separatiste russofone, dove Mosca, fino all'invasione ufficiale del 2022, ha operato più dietro le quinte che in primo piano.

  • Thanks 1
Inviato
51 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

ti ricordavo critico ma non così palesemente  appiattito sulla narrazione sostanzialmente filo russa… buono a sapersi.

 

@ferdydurke Occhio che le liste d proscrizione sono sempre aperte e in aggiornamento 😉

Inviato
1 ora fa, Superfuzz ha scritto:

ti ricordavo critico ma non così palesemente  appiattito sulla narrazione sostanzialmente filo russa…

Non sono un fan di Putin e tanto meno un filo russo, penso però che le cose sono spesso più complicate di come sembrano e sono sicuro che una situazione come questa meriti analisi più approfondite. Penso anche che questa guerra sia durata troppo e che in qualche modo sia necessario arrivare ad una pace prima che Putin tiri una bomba atomica su Kiev

  • Melius 1
Inviato
25 minuti fa, claravox ha scritto:

Occhio che le liste d proscrizione sono sempre aperte e in aggiornamento

Mi sopravaluti, nessuna lista di proscrizione da forum (fa già ridire così),  casomai una mia lista di utenti con cui è possibile interloquire. 

 

9 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

Penso anche che questa guerra sia durata troppo e che in qualche modo sia necessario arrivare ad una pace prima che Putin tiri una bomba atomica su Kiev

Se è per questo non avrebbe mai dovuto iniziare, ricordi chi ha invaso chi vero? Riguardo alla bomba atomica credo sia solo uno spauracchio. Per quanto Putin si giochi moltissimo, credo sia pienamente consapevole cosa comporterebbe in termine di isolamento, ritorsioni e risposte. Senza considerare i danni conseguenti sullo stesso territorio russo.

Inviato

Il donbass è una scusa, come i sudeti.

Ha dichiarato che la fine delll'urss è la più grande sciagura del 900 e che vuole tornare ai confini dell'impero: che altro deve dire? La spiegazione ve l'ha data lui.

I ceceni erano russi? Per loro l'autodeterminazione valeva?

Perché non esiste che popolazione russofona possa vivere in una, imperfetta quanto volete, democrazia. Sarebbe la fine della russia e del suo modello di potere.

Andate a convincere i baltici delle vostre minchiate, ma anche i polacchi, i romeni, svedesi, finlandesi: quelli che li conoscono da vicino.

  • Melius 1
Inviato

L'incursione ucraina assomiglia a una moderna e gigantesca Dieppe.

Inviato

Al termine della seconda guerra mondiale, nella quale ospitò la Conferenza di Jalta, la Crimea fu trasformata in oblast' di Crimea della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (RSFSR). Il 19 febbraio 1954 venne donata dal leader sovietico Nikita Chruščёv alla RSS Ucraina in segno di riconoscimento per commemorare il 300º anniversario del trattato di Perejaslav tra i cosacchi e la Russia. Detta donazione ritenuta dalla Federazione Russa non valida in quanto non supportata da referendum confermativo come previsto dalla costituzione dell'Unione Sovietica.

Inviato

In estrema sintesi, la sovranità territoriale, ossia il principio del diritto internazionale secondo cui ogni Stato ha sovranità esclusiva sul proprio territorio, per l'Ucraina non esiste.

Inviato

Bah! Sui "trattati" (tra virgolette) sia Mosca che Kiev hanno sempre giocato ad incularella l'una con l'altra, lamentando alla bisogna la mancata ratifica. C'è un astio ed una diffidenza reciproca che ha radici lontane e difficilmente le fratture si ricomporranno durevolmente. Se si addiverrà ad una pace, sarà solo per riprendere fiato per il match successivo. Mio modesto avviso, come sempre. 

Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

In estrema sintesi, la sovranità territoriale, ossia il principio del diritto internazionale secondo cui ogni Stato ha sovranità esclusiva sul proprio territorio, per l'Ucraina non esiste.

 

La storia dell'umanità è costellata di controversie ( guerre) e di conquiste territoriali. L'occidente ipocrita vede la violazione della sovranità internazionale solo dove vuole vederla. 

Solo un disarmo radicale ( da parte di tutti) potrebbe cambiare un pò le cose. Peccato che non se ne parl proprio. Anzi, le guerre sono cercate e volute innanzitutto per interessi immediati economici relativi agli armamenti e poi per altri aspetti talvolta secondari 

Inviato

 

Fallito l'obiettivo di conquistare la centrale atomica di Kurchatov, a Kiev non rimangono che successi in chiave psicologica e simbolica. Alquanto effimeri, in realtà.

Di seguito i commenti di diversi analisti sulla mossa a sorpresa di Kiev.


 

John Mearsheimer, docente presso l’Università di Chicago e ricercatore del Quincy Institute: l’invasione ucraina di Kursk “è stato un grave errore strategico, che ne accelererà la sconfitta. Il fattore determinante del successo in una guerra di logoramento è il rapporto tra vittime e ricambi, non la conquista del territorio, tema che ossessiona i commentatori occidentali”.

“Il rapporto tra vittime e ricambi nell’offensiva di Kursk favorisce decisamente la Russia per due motivi. In primo luogo, ha causato relativamente poche vittime russe, perché l’esercito ucraino ha invaso un territorio indifeso e poco abitato.In secondo luogo, una volta allertata dell’attacco, Mosca ha rapidamente fatto convergere un’enorme potenza aerea contro le truppe ucraine, le quali si trovavano allo scoperto, quindi facili bersagli. Non sorprende che le forze attaccanti abbiano perso tanti soldati e gran parte del loro equipaggiamento”.

“A peggiorare le cose, il fatto che Kiev abbia rimosso le unità scelte dalle linee del fronte nell’Ucraina orientale, dove sono disperatamente necessarie, aggregandole alla forza d’attacco di Kursk. Questa mossa sta inclinando ulteriormente a favore della Russia il già sbilanciato rapporto tra vittime e ricambi su quel fronte, che resta di importanza critica. Non c’è da stupirsi, data la folle idea dell’incursione di Kursk, che i russi siano stati colti di sorpresa”. Cioè, secondo Mearsheimer, non aspettavano una mossa tanto suicida.

 


J. Castillo, co-direttore dell’Albritton Center for Grand Strategy della George HW Bush School of Government della Texas University: “La scommessa di Kursk potrebbe avere come effetto di ridurre la pressione sulle difese ucraine (in Donbass), con la Russia che sposta le sue forze per fermare l’incursione. La mia preoccupazione è che nel lungo termine, l’Ucraina, che sta affrontando pericolose carenze di soldati e di equipaggiamento, esaurirà le unità d’élite che sarebbero state necessarie altrove”.

“In una guerra di logoramento, soldati e equipaggiamento sono essenziali. L’attacco dell’Ucraina mi ricorda l’audace offensiva della Germania che, nel 1944, sorprese gli Alleati, registrò alcuni progressi e si concluse con una sconfitta nella battaglia delle Ardenne, con uno spreco di soldati e di equipaggiamento di cui in realtà avrebbe avuto bisogno mesi dopo sul fronte orientale”.

 


 

Monica Duffy Toft, direttrice del Center for Strategic Studies alla Fletcher School of Law and Diplomacy: “Se si sta alla nuda realtà, non ci si può aspettare molto in termini di impatto duraturo. L’Ucraina sarà costretta a ritirarsi dalla Russia e le sue truppe e i suoi equipaggiamenti superstiti saranno ridistribuiti, dopo un periodo di riposo e di riadattamento, in altre aree critiche del fronte ucraino-russo. È sull’asse psicologico che possiamo aspettarci un maggiore impatto”.

Non tanto in Russia, però, secondo la Toft, dove il potere di Putin non vacillerà, quanto in Occidente, in quanto “allevierà la stanchezza dell’attenzione [rispetto alla guerra] a livello globale. Inoltre, ricorderà ai donatori occidentali che l’Ucraina può combattere e vincere, quindi il sacrificio continuo di inviare armi e munizioni non sarà vano”

(vabbè omette il piccolo particolare degli ucraini mandati al macello per una operazione suicida).

Mark Episkopos, esperto di Eurasia presso il Quincy Institute for Responsible Statecraft: “È improbabile che gli sforzi per mantenere aperta la sacca di Kursk producano benefici strategici per l’Ucraina e richiederanno un massiccio e continuo investimento di truppe e di equipaggiamenti che può indebolire le difese ucraine, creando inavvertitamente opportunità per le forze russe lungo le linee di contatto del Donbass”.

 

 

Inviato
5 minuti fa, claravox ha scritto:

Mark Episkopos, esperto di Eurasia presso il Quincy Institute for Responsible Statecraft

Ma 'ndo la peschi 'sta gente? 

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Inviato

@appecundria amico di amici.

Dici che  Jacopo Iacoboni sia più referenziato?

 

 


https://quincyinst.org/author/mark-episkopos/

Mark Episkopos è un ricercatore presso il programma Eurasia del Quincy Institute. È anche professore a contratto di storia alla Marymount University. Episkopos ha conseguito un dottorato di ricerca in storia presso l'American University e un master in affari internazionali presso la Boston University. La sua ricerca si concentra sulla concorrenza di grandi potenze e sul sistema internazionale, sulle relazioni transatlantiche, sulla politica estera russa, sul pensiero e sulle capacità militari, sulla politica interna e sulle questioni relative alla sicurezza dell'Europa orientale. Episkopos è stato in precedenza il National Security Reporter per The National Interest, dove ha scritto ampiamente su argomenti militari e di affari esteri.

Inviato

Trovare chi è conforme al proprio pensiero filo russo non è facile. 

Mi immagino le sessioni su Google :

Questo è un cazzaro.. 

Questo pure è un cazzaro. 

Questo invece è proprio un cazzaro.. 

🤣🤣🤣

Poi rigorosamente copia incolla di cose che manco hanno letto spesso. 

Altrimenti si sarebbero accorti che era un... 

 

Inviato
29 minuti fa, claravox ha scritto:

programma Eurasia del Quincy Institute. È anche professore a contratto di storia alla Marymount University. 

Cioè non è nessuno. Ma proprio nessuno nessuno.

Su Melius ci sono almeno 5 membri più autorevoli. 

(Non che Jacopo sia chissà chi ma almeno sa cucinare).

Ma io mi chiedevo tu come entri in contatto con queste persone che non li seguono nemmeno le mamme.

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