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Melius Club

Attacco ucraino su Lipeck


Muddy the Waters

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Inviato
55 minuti fa, claravox ha scritto:

John Mearsheimer

Dici che neanche le mamme?

Ah, ma tu intendi che se non vengono invitati da Fazio non sono nessuno nessuno?

No, non credo siano mai stati a Discovery.

Inviato
8 minuti fa, claravox ha scritto:

intendi che se non vengono invitati da Fazio

Vabbe' Cla' hai ragione tu. Tutto a posto.

 

E comunque non si può sapere da dove li prendi.

  • Melius 1
Inviato
3 minuti fa, appecundria ha scritto:

E comunque non si può sapere da dove li prendi.

Il ranking docet. 😉

Inviato
27 minuti fa, appecundria ha scritto:

Cioè non è nessuno.

Non è vero, tant'è che per le sue analisi è citato nelle liste nere dei nemici dell'Ucraina. 😅

 

In Ucraina c'è un'organizzazione che si occupa di stilare la lista nera dei personaggi bollati come nemici del paese.

Ora se tu consideri che fra le centinaia di migliaia di soggetti messi all'indice c'era pure Henry Kissinger, massimo esponente della politica estera (espansionistica) statunitense, sol perché durante una conferenza si permise di affermare che un'eccessiva pressione della NATO verso la Russia sarebbe stata deleteria per la stabilità europea, capirai bene che le radici di tale organizzazione affondano saldamente nell'ultranazionalismo più cieco e ridicolo. E d'altronde in tali liste ci sono anche tutte quelle personalità che si sono permesse di visitare la Crimea dopo l'annessione alla Russia. Dunque uno, magari nel suo piccolo, che si permette di fare il suo lavoro di analista geopolitico e trarre delle conclusioni differenti dalla narrazione ufficiale Ucraina, diventa automaticamente nemico. Capiamoci: non hanno mica scritto che gli Ucraini sono tutti dei nazisti venduti al Pentagono. Hanno semplicemente avanzato dei dubbi sull'efficacia dell'azione ucraina sul campo. Gli stessi dubbi se li pone, ad esempio, un Mirko Campochiari (Parabellum) spesso citato nelle discussioni pro Ucraina. Che c'è di male... 

Inviato
57 minuti fa, releone71 ha scritto:

Hanno semplicemente avanzato dei dubbi sull'efficacia dell'azione ucraina sul campo. Gli stessi dubbi se li pone, ad esempio, un Mirko Campochiari (Parabellum) spesso citato nelle discussioni pro Ucraina. Che c'è di male... 

in realtà, se il riferimento è l’attuale offensiva ucraina in territorio russo, Campochiari dice che è militarmente ben strutturata e, in sintesi, procede bene, almeno al momento. Riguardo a John Mearsheimer, in effetti non è l’ultimo arrivato, è sicuramente una figura molto ascoltata in certi ambienti, direi una sorta di riferimento. La sua posizione, semplificando molto, è molto simile a quella del “nostro” Orsini, anzi probabilmente per quest’ultimo è la fonte principale da cui attingere. Di base è la solitavecchia solfa: la Russia è quella che è, ma le responsabilità della guerra sono da attribuire principalmente all’espansionismo occidentale verso est. 

Inviato
4 ore fa, Superfuzz ha scritto:

Riguardo a John Mearsheimer, in effetti non è l’ultimo arrivato,

Si parlava di tal Mark Episkopos

Inviato
4 ore fa, appecundria ha scritto:

parlava di tal Mark Episkopos

Oh sorry allora, in effetti mai sentito neanche io.

Inviato
26 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Oh sorry allora, in effetti mai sentito neanche io.


Ma è inserito nelle liste nere dei nemici dell'Ucraina, mi pare abbastanza.

Però se non si passa da Fazio non si è nessuno.

Inviato

Ricapitolando, l'Ucraina non ha diritto alla sovranità territoriale e la Russia ha diritto ad invaderla militarmente.

Inviato
1 ora fa, Superfuzz ha scritto:

Oh sorry allora, in effetti mai sentito neanche io.

Episkopos, per quello che leggo, è uno dei tanti ricercatori che ruotano in ambiente universitario. Ce ne sono a migliaia e ognuno, com'è legittimo e democratico, può trarre le proprie conclusioni dalle vicende ucraine. Chiaramente esprime i dubbi dell'America dei campus, quella, da un decennio a questa parte, più critica nei confronti della politica estera statunitense. Quella della cancel culture e del wokismo, per intenderci, che hanno portato all'America attuale, in forte crisi identitaria. C'è l’America delle coste, serbatoio di cultura e di dubbi da cui provengono le voci alla Episkopos, e c'è il Mid West che è lo zoccolo duro dell'americanismo, inteso come ideologia. Ovvero l'America che abbiamo sempre conosciuto, armaiola, ultra capitalista e incaxxata nera con le coste che, secondo essa, hanno portato il paese alla decadenza.

  • Thanks 1
mariovalvola
Inviato
44 minuti fa, Savgal ha scritto:

Ricapitolando, l'Ucraina non ha diritto alla sovranità territoriale e la Russia ha diritto ad invaderla militarmente.

"Palestina",Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, avevano diritto alla sovranità territoriale?

Ovviamente senza, con questo, avallare l'operato di Putin.

  • Melius 1
Inviato
11 ore fa, Superfuzz ha scritto:

Campochiari dice che è militarmente ben strutturata e, in sintesi, procede bene, almeno al momento.

Ho ascoltato le sue ultime analisi. Io mi riferivo alle domande che si è posto, insieme all'altro di cui non ricordo il nome, sul possibile scopo di questa infiltrazione Ucraina in territorio russo. Peraltro, i due hanno fatto notare la criticità del fattore logistico concordando, nella buona sostanza, con l'analisi degli americani di cui sopra. 

Inviato
20 minuti fa, releone71 ha scritto:

Peraltro, i due hanno fatto notare la criticità del fattore logistico concordando, nella buona sostanza, con l'analisi degli americani di cui sopra. 

ma anche no, forse è il caso che ti riascolti le ultime dirette. L'altro comunque è il Generale Capitini.

Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

Ricapitolando, l'Ucraina non ha diritto alla sovranità territoriale e la Russia ha diritto ad invaderla militarmente.

 

È una provocazione con poco senso. 

Quando c'è una controversia armata territoriale non c'è "diritto" che tenga. 

La guerra per definizione è extra ordinem

Inviato
12 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Generale Capitini

Ecco, Capitini. Nella prima diretta dopo l'incursione ricordo un suo caveat riguardo alla logistica. Poi me lo vado a riascoltare. 

Inviato
41 minuti fa, releone71 ha scritto:

Chiaramente esprime i dubbi dell'America dei campus, quella, da un decennio a questa parte, più critica nei confronti della politica estera statunitense. Quella della cancel culture e del wokismo, per intenderci, che hanno portato all'America attuale, in forte crisi identitaria. C'è l’America delle coste, serbatoio di cultura e di dubbi da cui provengono le voci alla Episkopos, e c'è il Mid West che è lo zoccolo duro dell'americanismo, inteso come ideologia. Ovvero l'America che abbiamo sempre conosciuto, armaiola, ultra capitalista e incaxxata nera con le coste che, secondo essa, hanno portato il paese alla decadenza.

hai riportato i due "estremi", ma l'america non è solo radical chic e redneck... in mezzo ci sta il grande centro, che poi è quello che decide e deciderà il nuovo presidente.

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