Palestrina: per neofiti e non ...

[Gabrilupo]

@analogico_09 Davvero "Dal profondo..."

[garmax1]

1 ora fa, Gabrilupo ha scritto:

Ti chiedo scusa, ho ritrovato solo ora questo tuo post e mi sono subito messo all'ascolto. Bellissimo. Il testo è solo all'apparenza "arido", nell'esegesi cristiana si fanno notare diversi elementi importanti nell'economia della salvezza qui presenti. anche se non ne ho le competenze sono sicuro che Desprez abbia utilizzato tutti gli artifici musicali in suo possesso per farli risaltare.

https://musicvoice.it/la-simbologia-escatologica-nei-mottetti-di-josquin-desprez/

Favoloso e interessante articolo. 

Il disco in questione lo ascolto già da un pezzo. Ma ora lo ascolterò con un altro orecchio. 

Grazie 😉

[analogico_09]

5 ore fa, Gabrilupo ha scritto:

Davvero "Dal profondo..."

 

Andrò un poco OT, ma il ricordo delle struggenti sequenze dell'agonia e morte di Giovanni dalle Bande Nere preme forte. Dal capolavoro cinematografico di Ermanno Olmi, "Il Mestiere delle armi". Il Salmo 130 che il sacerdote recita al capezzale del valoroso "capitano legato dalla morte" è,in una, profonda ed accorata invocazione religiosa e sublime poesia(che chissà se non siano la stessa cosa).
 

De Profundis

Dal Profondo grido a te, mio Signore,

ascolta la mia voce,
intendi la mia invocazione

se tu conservi i ricordi delle nostre colpe

chi mai potrà salvarsi.
Abbi pietà di me, Signore.

Liberami dalle mie miserie

e secondo la grandezza del tuo amore

cancella tutti i miei peccati.

Dov'è, oh morte, la tua vittoria?

Dov'è il ferro tagliente della tua lama?

L'arma infallibile della morte

è nella legge del peccato.

Ma poichè io spero in te, Signore

l'anima mia confida nel tuo perdono

e il  mio cuore ti aspetta

più che le sentinelle l'aurora.