analogico_09 Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 Le Samourai del grande cinema francese e internazionale RIP 🌹
alexis Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 Un gigante del cinema… lessi qualche tempo fa che ebbe modo di passare a rivedere il favoloso palazzo palermitano ove fu girata la più epica scena di ballo della storia di cinema… erano passati 50 o 60 anni da allora, e così rivide la prima volta lo stesso salone immutato nel tempo, ove lui giovanissimo e bellissimo tancredi volteggiava con una sfavillante Claudia cardinale.. fu assalito da un attacco di pianto incontrollabile, amara riflessione sul tempo fugace che risparmia le cose ma divora tutto di noi, gioventù bellezza sogni e amori... E con lui se ne va anche una parte di noi, oggi è un giorno triste, moriamo un po‘ tutti con lui. Ma che la terra gli sia lieve.. 🌹 1 1
spersanti276 Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 RIP certo, ma era un fascistone ed abbastanza sbronzo. Cercatevi interviste e dichiarazioni. Comunque un grande attore ed una icona del 900, indubbiamente.
PL-L1000 Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 Bello, fascio e stron..., un connubio irresistibile per i deboli di spirito. A quando una bella agiografia di Giusva Fioravanti? Lo staff di Sangiuliano non si è ancora messo al lavoro? 1 1
P.Bateman Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 @PL-L1000 Una cosa l'artista, l'altra l'uomo. SanG. sta guardandosi tutta la filmografia per evitare gaffe. Propongo di vietare i necrologi, oppure di creare una pagina dedicata come i giornali di una volta.
PL-L1000 Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 Probabilmente l' antipatia istintiva non mi permette di apprezzare con equilibrio le doti attoriali, sulle quali ho sempre avuto dubbi. Mai, per esempio, mi permetterei di mettere in dubbio la grandezza di Aldo Fabrizi.
spersanti276 Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 28 minuti fa, PL-L1000 ha scritto: Probabilmente l' antipatia istintiva non mi permette di apprezzare con equilibrio le doti attoriali, sulle quali ho sempre avuto dubbi. Mai, per esempio, mi permetterei di mettere in dubbio la grandezza di Aldo Fabrizi. ...che pare fosse una bella carogna sul set ma magnifico attore.
PL-L1000 Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 ''...ma magnifico attore.'' Infatti, cosa che non mi riesce di pensare riguardo a Delon. Sono tante le/gli interpreti non eccelsi che, quando ben diretti, hanno contribuito alla realizzazione di grandi film. Tra questi collocherei anche Delon.
ferdydurke Inviato 18 Agosto 2024 Inviato 18 Agosto 2024 Avevo giusto rivisto La Piscina un paio di settimane fa…R.I.P.
Amministratori Admin Inviato 18 Agosto 2024 Amministratori Inviato 18 Agosto 2024 5 ore fa, PL-L1000 ha scritto: Bello, fascio e stron..., un connubio irresistibile per i deboli di spirito. A quando una bella agiografia di Giusva Fioravanti? Lo staff di Sangiuliano non si è ancora messo al lavoro? Questo è il tuo primo post, forse è il caso di rifare tutto da capo.
analogico_09 Inviato 18 Agosto 2024 Autore Inviato 18 Agosto 2024 Saltando a piedi pari certe uscite mingherline, torno un attimo sul Delon attore cinematografico - credo sia possibile aprire nel longue bar un topic specifico sull'uomo privato che appartine al gossip o alla "politica" - il quale ha prestato il suo volto, la sua arte, a numerosi personaggi più o meno indimendicabili di film reralizzati da una ricchissima rosa di registi più o meno grandi. Non serve ricordare i prodigiosi film di Visconti: Il Gattopardo, Rocco e i suoi fratelli; Mr. Klein di J. Losey; L'Eclisse di Antonioni; L'Ultima notte di quiete di Valerio Zurlini; La Piacina di J. Deray; Il Clan dei siciliani Henri Verneuil.., e tutta una serie di altri film - non pochi se ne potrebbero citare a iosa - attraverso i quali l'attore scomparso costruisce la sua straordinaria, indimendicabile immagine interpretativa, il suo "divismo", la sua indiscussa fama di attore tra i più grandi del cinema "moderno". Ma dove a mio modesto parere la sua interpretazione assurge al rango di primissima icona cinematografica , all'interno della sua propria filmografia e della storia del cinema in generale, è nei film diretti dal genio di Jean-Pierre-Melville, regista francese insuperato "specialista" di film "noir". Si tratta di due sole pellicole prodigiose per le quali l'autore da prova di padroneggiare con assoluto equilibrio formale ed espressivo, visivo e narrativo, le diciannove situazioni paradigmatiche del noir secondo Melville, mentre l'autore definisce il suo profilo attoriale più caratterizzato e universale. Le Samourai 1967 (Frank Costello faccia d'angelo il titolo italiano completamente inattinente) e Le Cercle rouge 1970 (I Senza nome.., italico titolo meno scompensato...) Nel secondo film è comprimario insieme al nostro freabde Gian Maria Volontè e Yves Montand. Trio strepitoso ma è Delon la sciare il segno...
LeoCleo Inviato 19 Agosto 2024 Inviato 19 Agosto 2024 Sublime l’utilizzo della morte di Delon per attaccare il Governo italiano! La disperazione regna sovrana. Tornando in topic, settimana scorsa ho visto “la prima notte di quiete”: se oggi è ancora attuale (terrificante tratteggio della decadenza umana, insoddisfazione, assenza di futuro, valori… allo sbando), chissà cosa ha rappresentato nel 1972. Un film che arriva dopo, nei giorni a seguire, ti riaffiora, rielaborato. Menzione a parte per la stupenda scena in discoteca sulle note di “domani è un altro giorno”, magnificamente cantata da una potentissima Vanoni. Grande film, amarissimo, pesante nel contenuto ma non nella forma: da vedere sicuramente.
analogico_09 Inviato 19 Agosto 2024 Autore Inviato 19 Agosto 2024 1 ora fa, LeoCleo ha scritto: chissà cosa ha rappresentato nel 1972 La prima notte di quiete, che ho citato tra i suoi film di maggior spicco, altra grande icona interpretativa del "nostro" ma più circoscritta nella realtà italiana, fu subito "cult", grande successo di pubblico e critica, un film "crepuscolare" e stranito, sullo sfondo le tensioni politiche, le contestazioni sociali studentesche ed operaie. E tutto il resto che caratterizzava quegli anni inquieti. Tensioni nella realtà da fuggire e fuga nella finzione ma in chiave "poetica", esistenziale, "decadente". Questa fu la geniale intuizioni di Valerio Zurlini. Una Rimini nebbiosa e straniante; poche parole, sigaretta pendente dalle labbra, il cappotto di cammello - dello stesso regista, rapporti tesi tra i due durante le levorazioni - eternamente indossato, resta una delle prime icone della memorabile pellicola e del grande interprete. Noi si tornava minimo due volte in sala... Costava poco il cinema all'epoca e si poteva fumare, tanto c'erano i gigantesci botoloni antisoffocamento che ogni tanto si aprivano al cielo per far defluire i densi nuvoloni di fumo. Era tuttavia "Vietato sputare per terra", avvertivano i minacciosi cartelli... Era l'Italia di allora e Zurlini andò controcorrente - come fece prima di lui Kubrick con la colonna sonora straussiana di 2001 OnS - con un film pieno di "paturnie" borghesi più o meno esistenzialistiche vincendo la scommessa. E quella tromba triste e lancinate suonata sui registri alti da Maynard Ferguson... Brano composto credo dal grande Mario Nascinbeni autore degli scores. Fu subito icona e mito. Come prima lo fu la tromba di Per un pugno di dollari... Quando ci si ripete in modo geniale è sempre un bel ripetersi...
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