Savgal Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 Ma dell'essere come Anwesen noi non facciamo assolutamente apprensione solo e innanzitutto nel pensiero rimemorante l'aurorale esposizione, compiuta dalla grecità. Noi facciamo apprensione del'Anwesen in ogni meditazione semplice e sufficientemente libera da pregiudizi sulla semplice-presenza e sull'utilizzabilità dell'essente. Utilizzabilità e semplice-presenza sono modi dell'Anwesen, cioè del divenire ad essere nella presenza. Ma fino dove giunge l'Anwesen ci mostra nel modo più pressante allorquando meditiamo che anche e proprio l'essenza resta determinata da un venire nella presenza dell'essere a volte spinto nell'inquietante, estrema regione dell'inabituale. 1
Savgal Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 L'uomo è qualcosa di essente. In quanto tale appartiene all'intero essere come la pietra, l'albero e l'aquila. "Appartenere", qui, significa ancora essere "inserito" nell'essere. Ma ciò che distingue l'uomo consiste nel fatto che egli, essendo l'essere che pensa, aperto all'essere, è posto di fronte all'essere, resta riferito ad esso e gli corrisponde. L'uomo è in senso proprio questo rapporto di corrispondenza e soltanto questo. "Soltanto" non significa qui una limitazione, bensì un'eccedenza. Nell'essere umano domina un appartenere all'essere, appartenere che ascolta l'essere poiché gli è affidato. E l'essere? Pensiamo l'essere, secondo il suo senso iniziale, in quanto essere essenzialmente presente (Anwesen). L'essere non è presente per l'uomo né occasionalmente, né eccezionalmente: esso è essenzialmente e durevolmente solo nella misura in cui, tramite il suo appello, ri-guarda l'uomo. Infatti soltanto l'uomo aperto all'essere, lo lascia advenire in quanto essere essenzialmente presente. Tale essere essenzialmente presente ha bisogno aperto di una radura e in virtù di tale bisogno rimane affidato all'essere umano. Il che però non significa affatto che l'essere sia posto solo e anzitutto tramite l'uomo. Al contrario, risulta evidente che uomo ed essere sono affidati l'uno all'altro, appartengono l'uno all'altro.
UpTo11 Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 Tu, forse non essenzialmente tu Un'altra, ma è meglio fossi tu Tu, forse non essenzialmente tu Hai scavato dentro me, e l'amicizia c'è Io che ho bisogno di raccontare io La necessità di vivere, rimane in me E sono ormai convinto da molte lune Dell'inutilità irreversibile del tempo Mi svegli alle nove e sei decisamente tu E non si ha il tempo di vedere la mamma e si è già nati E i minuti rincorrersi senza convivenza Mi svegli e sei decisamente tu Forse non essenzialmente tu Nella notte confidenzialmente blu Cercare l'anima Tu, forse non essenzialmente tu Un'altra, ma è meglio fossi tu E vado dal Barone ma non gioco a dama E bevo birra chiara in lattina Me ne frego e non penso a te Avrei bisogno sempre di un passaggio Ma conosco le coincidenze del 60 notturno Lo prendo sempre per venir da te Forse non essenzialmente tu E la notte, confidenzialmente blu Cercare l'anima
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 11 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Ottobre 2024 https://x.com/grande_flagello/status/1844709551011995953?t=dcfhu-UBtL8wFPyiGeL4Eg&s=19 2 3
appecundria Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 22 minuti fa, Savgal ha scritto: L'uomo è qualcosa di essente Mentre la donna è assente.
P.Bateman Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 13 minuti fa, Savgal ha scritto: L'autore è morto da tempo. 14/11/1831.
UpTo11 Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 55 minuti fa, Panurge ha scritto: https://x.com/grande_flagello/status/1844709551011995953?t=dcfhu-UBtL8wFPyiGeL4Eg&s=19 Ma da dove arrivano quelle immagini? Boschi, simboli e riti pagani, animali... Io pensavo fosse perculamento. Che roba è? Una goliardata? O veramente è ridotto così?
Savgal Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 @P.Bateman La sostanza vivente è l'Essere che in verità è soggetto; o, e vale lo stesso, che è reale in quanto è il movimento del porsi o la mediazione del farsi altro. Come soggetto, esso è la pura e semplice negatività; ed è, in conseguenza, la divisione del semplice ed il contraddittorio ampliarsi, che è poi la negazione della indipendenza di pari diversità e della sua contraddizione. Ed il vero non è l'originaria unità come tale, o l'immediato come tale; ma è codesta ripresentantesi indifferenza, o la riflessione in se stesso del suo altro. E' il suo farsi di se stesso, è il giro che presuppone la sua fine come suo scopo, e lo ha a principio, ed è reale solo per il processo e la sua fine
spersanti276 Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 1 ora fa, Panurge ha scritto: https://x.com/grande_flagello/status/1844709551011995953?t=dcfhu-UBtL8wFPyiGeL4Eg&s=19 Eccezionale
lello64 Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 questi sono personaggi che piacciono molto a soggetti dal congiuntivo incerto
newton Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 E' un discreto complesso d'inferiorità nei confronti degli intellettuali veri, presumibilmente nella sua testa, di sinistra: quindi si cercano le parole più difficili che si conoscono e si mettono tutte insieme per nascondercisi dietro. Fa davvero tenerezza oltreché ridere. A mer questi fratelli e sorelle d'italia alla fin fine fanno anche un po' pena. 1
appecundria Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 1 ora fa, UpTo11 ha scritto: Ma da dove arrivano quelle immagini? Allora non mi credete! 😀 Sono i riti religiosi che fa il ministro nei boschi, produce poi dei video che sono passati anche in TV. È una sorta di chiesa mistica fascista che si rifà al politeismo animista precristiano. Non so se poi finisce tutto a pappardelle al cinghiale e vino abruzzese oppure fanno sul serio.
Savgal Inviato 11 Ottobre 2024 Inviato 11 Ottobre 2024 @newton A mio parere il complesso di inferiorità non è contro gli intellettuali di sinistra, bensì nei confronti della borghesia. Il piccolo borghese appena arrivato "eccede", tradendo in questo modo la propria insicurezza. Il borghese, invece, si segnala nella ostentazione delle discrezione e nella sobrietà. 1
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