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Quanto si può deviare dal canone per il My Fy?


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Inviato
Il 15/09/2024 at 12:41, Merlino ha scritto:
Il 09/09/2024 at 14:40, Dufay ha scritto:

Cambiare cosi  a gusto personale lo vedo come i fare modifiche ad una opera d'arte perché mi piace di più fatta in modo diverso.

da incorniciare

E l’opera d’arte quale sarebbe il

file? Non nominiamo l’Arte invano

Inviato
Il 15/09/2024 at 12:41, Merlino ha scritto:
Il 09/09/2024 at 14:40, Dufay ha scritto:

Cambiare cosi  a gusto personale lo vedo come i fare modifiche ad una opera d'arte perché mi piace di più fatta in modo diverso.

da incorniciare

E l’opera d’arte quale sarebbe il

file? Non nominiamo l’Arte invano

  • Melius 2
Inviato
1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

E l’opera d’arte quale sarebbe il

file? Non nominiamo l’Arte invano

M'hai anticipato di pochi secondi e ho dovuto modificare il mio post,che era praticamente identico,mannaggia a te...:classic_smile:

Nemmeno l'impianto lo è,trattasi di uno strumento che dovrebbe soddisfare i nostri gusti nell'ascolto della nostra musica preferita.

Inviato
25 minuti fa, Dufay ha scritto:

Qui poi si parla di riproduzione musicale che è come una specie di traduzione di un libro oppure il restauro conservativo di una opera d'arte .

E allora che si fissi uno standard a cui tutti i produttori di apparecchi per la riproduzione devono tassativamente attenersi.

Bisogna fare in modo che una Magneplanar suoni nell'identico modo di una B&W 802, o che un McIntosh MC275 produca il medesimo risultato di un Gryphon Diablo.

A quel punto la variabile resta solo l'ambiente e si possono fare confronti sensati.

  • Thanks 1
Inviato
14 minuti fa, mozarteum ha scritto:

E l’opera d’arte quale sarebbe il

file? Non nominiamo l’Arte invano

La cosa riprodotta.

Se si fanno poster della Gioconda va bene farli a colori falsati?

Va bene se sei un artista e lo vuoi fare ma non se devi fare un poster realistico

Inviato

Il caso di Erik il Rosso è molto interessante. 

Lui ha un disco che non riesce ad ascoltare così com'è. Lo ascolto pure io e colgo i difetti che ci sono sicuramente pochi bassi, compressione e confusione.

Lui "risolve" la questione aggiungendo bassi e togliendo un po' di acuti.

È giusto questo modo di fare?.

Per me, come ho detto, assolutamente no perché il problema non lo risolve affatto solo si fa un suono che gli piace di più ma sicuramente ben diverso da quello originale.

 

Inviato

@maxgazebo una registrazione non è stata fatta per essere ascoltata come è stata creata in uno studio, in condizioni perfette ma per essere consumata e riconsumata in giro, a casa, insomma dapperttutto, l'importante che piaccia e per molti che si venda. La musica è un'opera d'arte, specialmente quella dal vivo, la riproduzione in giro è una coppia come le foto ed imitazioni. Per esempio la musica classica la si vive dal vivo, quella jazz, rock, pop anche durante i tournee, concerti e altri eventi.

 

47 minuti fa, Dufay ha scritto:

Qui poi si parla di riproduzione musicale che è come una specie di traduzione di un libro oppure il restauro conservativo di una opera d'arte .

Ma che dici, tutti, anche gli interpreti sanno che la loro opera d'arte viene utilizzata nei più svariati modi, e queste vengono anche create per quel fine con le dovute manipulazioni rispetto all'opera vera, quella dal vivo. A loro interessa poco se io ascolto la registrazione con iphone, in auto, mentre sono in spiaggia o con il più fedele impianto del mondo, ma sono contenti se a me piaccia. Solo agli audiofili, forse per dare un valore o giustificazione del loro agire, importa oltre a quelle che ne traggono profitti.

Inviato
9 minuti fa, Dufay ha scritto:

È giusto questo modo di fare?.

E’ giusto. E’ come cercare il posto in una sala dove, per le orecchie di chi sente, si sente meglio.

il fatto musicale resta lo stesso da qualunque angolazione lo si ascolti anche se la percezione sonora sara’ diversa.

Non bisogna considerare le registrazioni come un totem. 

Inviato
5 minuti fa, Dufay ha scritto:

Il caso di Erik il Rosso è molto interessante. 

Lui ha un disco che non riesce ad ascoltare così com'è. Lo ascolto pure io e colgo i difetti che ci sono sicuramente pochi bassi, compressione e confusione.

Lui "risolve" la questione aggiungendo bassi e togliendo un po' di acuti.

È giusto questo modo di fare?.

Per me, come ho detto, assolutamente no perché il problema non lo risolve affatto solo si fa un suono che gli piace di più ma sicuramente ben diverso da quello originale.

Prendiamo un quadro o una scultura. Via, in assoluto, un modo giusto ed unico di guardarli correttamente? No non esiste.ci sono sempre delle variabili quali il tipo di illuminazione calda fredda media, l’intensità dell’illuminazione, l’angolazione della luce, la distanza dall’opera.

non mi risulta che normalmente l’artista le indichi pertanto sono tutte variabili che non cambiano di poco il risultato anzi, ancor più per le sculture, e possono trasformare. Non parliamo poi dei bassorilievi od altorilievi. Nel campo musicale Il miglior bassista degli anni 70 come sentiva il risultato del suo lavoro? Attraverso motori amplificati a valvole od anche con i primi transistor, che restituivano basi ben diversi da quelli degli attuali diffusori.quindi per un ascolto “puro e incontaminato“ dovremmo riprodurre con i medesimi altoparlanti.che dite?

P.S. Non parliamo poi della fotografia…

Inviato
9 minuti fa, Dufay ha scritto:

Il caso di Erik il Rosso è molto interessante. 

Lui ha un disco che non riesce ad ascoltare così com'è. Lo ascolto pure io e colgo i difetti che ci sono sicuramente pochi bassi, compressione e confusione.

Lui "risolve" la questione aggiungendo bassi e togliendo un po' di acuti.

È giusto questo modo di fare?.

Per me, come ho detto, assolutamente no perché il problema non lo risolve affatto solo si fa un suono che gli piace di più ma sicuramente ben diverso da quello originale.

Hai però una convinzione errata

Il segnale che arriva alle orecchie non è "così com'è"... l'acustica lo modifica in modo talmente macroscopico da allontanarlo considerevolmente dall'opera d'arte a cui fai riferimento 

Inviato
17 minuti fa, Dufay ha scritto:

Se si fanno poster della Gioconda va bene farli a colori falsati?

Il paragone funge solo se il file e’ assolutamente perfetto. Ma molto piu’ spesso e’ imperfetto e puo’ essere soccorso lecitamente. Si tratta di cose minuscole affidate all’esperienza dell’interventista.

Nel mio caso, se avessi dovuto ascoltare musica rock avrei altro impianto e non e’ vero che un buon impianto suona bene tutto perche’ ciascun genere di musica ha sue peculiarita’: il riverbero e il dettaglio concertante - tipico degli omni- ad esempio non vanno bene per il rock che richiede articolazione nitidissima e picchiante

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto:

l'acustica lo modifica in modo talmente macroscopico da allontanarlo considerevolmente dall'opera d'arte a cui fai riferimento 

Quanto sarei curioso di ascoltare il tuo impianto di cui sei cosi’ fiero (non per l’impianto in se’ ma per il risultato)

  • Thanks 1
Inviato
4 minuti fa, mozarteum ha scritto:

E’ giusto. E’ come cercare il posto in una sala dove, per le orecchie di chi sente, si sente meglio.

il fatto musicale resta lo stesso da qualunque angolazione lo si ascolti anche se la percezione sonora sara’ diversa.

Non bisogna considerare le registrazioni come un totem. 

Anche ascoltato con roba scadente e con forti alterazioni della risposta o con distorsioni elevate ?

Ne dubito.

In ogni caso prova a sentire cosa cambia variando la risposta e poi mi dici se il messaggio rimane uguale 

Inviato
Adesso, Dufay ha scritto:

In ogni caso prova a sentire cosa cambia variando la risposta e poi mi dici se il messaggio rimane uguale 

E’ uguale dal punto di vista estetico artistico.

noi si sente la quarta di Brahms non aho’ senti sta tromba aho’ senti sto flauto

  • Haha 1
Inviato
11 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Quanto sarei curioso di ascoltare il tuo impianto di cui sei cosi’ fiero (non per l’impianto in se’ ma per il risultato)

Saresti il benvenuto

Comunque tecnologicamente potrei veramente fare uscire dai diffusori il contenuto del file... tuttavia ho leggermente (per gusti personali) aggiunto un pochettino di corpo sul medio-basso e basso

Se ci si attenesse rigorosamente all'opera d'arte di cui si parla probabilmente risulterebbe leggermente scarno 

Inviato
31 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Il paragone funge solo se il file e’ assolutamente perfetto. Ma molto piu’ spesso e’ imperfetto e puo’ essere soccorso lecitamente. Si tratta di cose minuscole affidate all’esperienza dell’interventista.

Nel mio caso, se avessi dovuto ascoltare musica rock avrei altro impianto e non e’ vero che un buon impianto suona bene tutto perche’ ciascun genere di musica ha sue peculiarita’: il riverbero e il dettaglio concertante - tipico degli omni- ad esempio non vanno bene per il rock che richiede articolazione nitidissima e picchiante

Non sono d'accordo sulla ultima parte.

Nalla mia esperienza è possibile fare andare d'accordo quasi tutto. 

Certo che se uno vuole ottenere proprio quella sonorità data da quelle casse particolari (tannoy, JBL d'annata  eccetera eccetera) allora c'è poco da dire .

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