Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 22 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Settembre 2024 Ebbene sì, forse il titolo è un po’ criptico, e allora mi spiego meglio. La Classica, in tutte le sue sottocategorie (sinfonica, da camera, per strumento solista, concerti, opere liriche, cantate, musica sacra, ecc, ecc) ha protagonisti assoluti ai quali il tempo ha reso giustizia e sono rimasti famosi fini ai nostri giorni, da Bach a Beethoven, da Vivaldi a Mozart, da Haydn a Brahms e… potrei continuare …. Ma chi, per passione o per studio o per professione che sia, approfondisce un po’ la storia della Musica scopre un intero universo di autori minori che sono stati dimenticati. In molti casi perché la loro musica aveva un valore “artistico assoluto” minore o che non ha superato le “mode” del tempo, ma in diversi casi anche per “semplice dimenticanza” dovuta a casi avversi o accidentali della storia. Fino a qualche anno fa era difficile trovare, anche per un collezionista maniacale, vinili o CD di questi autori, perché in genere erano registrazioni fatte da case discografiche piccole o piccolissime, in modesta tiratura… Tutto iniziò, per me, dall’ascolto sulla mitica Radio Toscana Classica di un brano per pianoforte e orchestra di un autore a me sconosciuto: Kalkbrenner! Ma chi era costui? No, allora ad inizio anni ‘90 non esisteva Google e neppure Wikipedia!! Mi toccò andare alla Biblioteca Nazionale qui a Firenze e sfogliare una Enciclopedica Storia della Musica… trovando poche righe … per sapere che era un pianista e compositore contemporaneo a Beethoven… Cercai quel brano per pianoforte e orchestra nei negozi della mia città (Firenze), ma niente! Neppure l’ombra di Kalkbrenner! Provai a Roma, poi a Milano… e in seguito anche ad Amsterdam, Londra… poi a Parigi trovai un CD (usato) della casa discografica Hyperion, assai poco diffusa allora in Italia… Ecco… che con l’avvento di Google e di Wikipedia moltissime cose sono cambiate (in positivo, una volta tanto!) e con l’avvento dello streaming è possibile soddisfare la curiosità …oltretutto spesso in qualità audio eccellente (formato 16/44 o anche e spesso in HiRes!). Questa discussione nasce per segnalare brani di autori minori da ascoltare per capire se l’oblio è davvero meritato…oppure no! P.S. Sulla definizione di minori ci si potrebbe accapigliare, ma vi prego di usare la logica e il buonsenso per capire cosa significa.. ed evitare di segnalare Schubert ..😉 4 2
SimoTocca Inviato 22 Settembre 2024 Autore Inviato 22 Settembre 2024 Quindi, anche per fare un esempio concreto, oltre che fare da apripista, posto questo album di cui parlavo sopra. L’Opera 93 di Kalkbrenner per pianoforte e orchestra e i due concerti per pianoforte di Tellefsen. Giá..anche Tellefsen non pare un compositore famoso, no?? Eppure i suoi due concerti per piano sono molto molto piacevoli all’ascolto. Tellefsen era un giovane norvegese che era andato a Parigi appositamente per studiare con Chopin. Non a caso lo stile dei due concerti ricorda molto Chopin…. A mio avviso merita ascoltarli per capire… E Kalkbrenner? La sua Marche op.93 dura oltre 20 minuti, ed è una specie di concerto per pianoforte ed orchestra dove il virtuosismo regna sovrano! Ma è anche piena di belle melodie cantabili… In entrambi i casi il pianista non è il “primo venuto”, ma Howard Shelley, vincitore di diversi premi internazionali e che poi si è dedicato alla scoperta di queste opere “minori”. Qualità audio più che buona ed in formato 24/96…😉 P.S. Ecco…adesso non avete più scuse per non conoscere Kalkbrenner… P.S. 2 Spero che questo sia l’inizio di segnalazioni numerose da parte non solo mia…. In fondo la storia della musica ci lascia un numero quasi infinito di nomi e composizioni “minori”… non c’è che da armarsi di pazienza e scovare le “gemme” più preziose…😉🥸
one4seven Inviato 22 Settembre 2024 Inviato 22 Settembre 2024 Applausi! Bellissima iniziativa. È quello che faccio anch'io, ma in altri generi.
analogico_09 Inviato 22 Settembre 2024 Inviato 22 Settembre 2024 @SimoTocca Caro Simo, mi fischiano un poò le orecchie.., immagino saprai perchè... Ottima iniziativa per un topic che si prefigura molto interessante e perfino "doveroso".., cercare di dare spazio anche a repertori musicali immensi, di opere "minori" ma anche "capitali", spesso sacrificate ai repertori che stanno più a cuore agli establishment accademico-istituzionali di antica emanazione "ottocentesca". Ma devono essere solo "minori" gli autori, o anche solo sconosciuti o pochissimo conosciuti, di ogni tempo e nazione? 1
Stefano1911 Inviato 22 Settembre 2024 Inviato 22 Settembre 2024 Lodevolissima iniziativa . Da onnivoro appassionato, soprattutto del genere sinfonico, ho ormai collezionato soprattutto in modalita' digitale (CD spesso difficilmente reperibili, salvo acquisti online) numerosi compositori "minori". Mi sono piu' volte chiesto perche' siano considerati minori e l'unica risposta che ho potuto darmi e' che bene o male il loro operato e' stato offuscato dai "maggiori". In molti casi i "minori" furono tali per aver in qualche modo "copiato" (mi si passi il termine forte) loro contemporanei nello stile, ma arrivando "dopo" - e quindi senza quella originalita' che col tempo li ha penalizzati. Cio' non toglie che molte opere valgano l'ascolto e siano decisamente piacevoli, se non sorprendenti. Per fortuna ci sono case discografiche ed interpreti (in gran parte "minori" anch'essi) che rispolverano questi repertori. Posso quindi anche io iniziare con un esempio, e se sara' gradito, continuare con altri: Jan Vaclav Krtititel Kalivoda (o Kalliwoda). Chi era costui? Online si puo' trovare quanto basta per inquadrarlo. Siamo nella prima meta' del '800 e la sua quinta sinfonia fu molto apprezzata da Schumann. In particolare colpisce la freschezza, un po' ingenua forse, dell'allegretto grazioso. Buon ascolto .
Aless Inviato 22 Settembre 2024 Inviato 22 Settembre 2024 4 ore fa, analogico_09 ha scritto: spesso sacrificate ai repertori che stanno più a cuore agli establishment accademico-istituzionali di antica emanazione "ottocentesca" e anglo-teutonica
Aless Inviato 22 Settembre 2024 Inviato 22 Settembre 2024 Per le ragioni sopradescritte vorrei concentrarmi esclusivamente su compositori italiani, famosi in vita e ingiustamente negletti post-mortem. Il primo di questi è Giovanni Sgambati, legato da rapporti di amicizia e stima con i più importanti compositori europei del suo tempo: Liszt, Wagner, Brahms, Čajkovskij, Grieg, Massenet. A Parigi, nel 1886, Sgambati divenne uno dei cinque membri corrispondenti dell'Istituto di Francia, succedendo a Liszt. Profondamente attaccato all'Italia e alla sua Roma, declinò il prestigiosissimo incarico offertogli di succedere a Nikolaj Rubinštejn quale Direttore del Conservatorio di Mosca. Oggi c’è la possibilità di ascoltare molte opere del suo catalogo, tra queste la prima delle sue tre sinfonie
SimoTocca Inviato 22 Settembre 2024 Autore Inviato 22 Settembre 2024 7 ore fa, analogico_09 ha scritto: Ma devono essere solo "minori" gli autori, o anche solo sconosciuti o pochissimo conosciuti, di ogni tempo e nazione? Dicevo all’inizio che sulla definizione di “minori” ci si poteva confondere. In realtà vedo già delle segnalazioni eccellenti, di cui ringrazio, di @Stefano1911, per Kalliwoda (potrei mimare Don Abbondio nel celebre “Carneade, chi era costui?”…cioè a dire, autore a me completamente sconosciuto) e @Aless per Sgambati. Minore secondo “la storia della musica” ..cioè autori (e via, anche autrici, ce ne saranno di segnalazioni mie a questo proposito …) assolutamente pochi noti e ancor meno eseguiti. Ogni tempo, certo, e ogni nazione altrettanto… Una segnalazione una tantum per darci tempo di ascoltare le cose segnalate qui sopra.. 1
SimoTocca Inviato 23 Settembre 2024 Autore Inviato 23 Settembre 2024 Una riflessione ancora sul termine “autori minori” che si riflette anche sul significato e sullo scopo di questo thread. Sono stati due film visiti recentemente a dare “l’innesco” ad una serie di riflessioni su cosa voglia dire “fama”, “valore artistico” e “fortuna e circostanze causali”, un intreccio davvero che determina risultati imprevedibili, e a volte “ingiusti”. Il primo film è “Il divino Boemo”, che racconta la vita e le opere di un compositore nato in Cecoslovacchia ma “fiorito” in Italia e che a metà del ‘700 era uno dei musicisti più famosi e più pagati, Josef Mysliveček. Senza quel film non avrei mai ascoltato con attenzione l’album che è anche la colonna sonora del film.
SimoTocca Inviato 23 Settembre 2024 Autore Inviato 23 Settembre 2024 L’altro film, Chevalier, sempre recente (del 2022/23), racconta la storia di Joseph Bologne o Boulogne, nominato Cavaliere di Saint-Georges (da cui il titolo Chevalier) nientemeno che dalla regina di Francia Maria Antonietta, che sembra avesse letteralmente perso la testa per lui (prima di perderla in maniera reale nella Rivoluzione del 1789). Boulogne era il figlio illegittimo di una schiava di colore e di un proprietario terriero francese che viene portato a Parigi dal padre. Boulogne entra in competizione sia con Mozart che con Gluck (addirittura!), e in particolare con quest’ultimo per diventare direttore dell’Opera di Parigi (nel film si vede che vince Gluck, ma solo grazie ad una congiura di corte…). Anche di Boulogne ci sarebbe da esplorare (ma la discografia è limitata) la sua produzione. Ho citato questi due film per spiegarmi meglio e per suggerirne la visione, quando ci capita, perché aprono universi di comprensione su come va la vita, la Storia, la fama, la fortuna…. Fra l’altro l’ensemble Tafelmusik e la direttrice/violinista Jeanne Lamon sono semplicemente straordinari, anche nel repertorio più “conosciuto”..
luckyjopc Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Mai sentito nulla di Varese, donatoni, penderecki, messiaen, holst ed altri che ora non mi sovvengono
SimoTocca Inviato 23 Settembre 2024 Autore Inviato 23 Settembre 2024 @luckyjopc Beh.. sì ma…. : 1) di Holst esiste una discografia vastissima (i suoi The Planets sono uno dei brani più registrati in assoluto!) e viene spesso eseguito dal vivo (pensa addirittura che il primo film Star Wars, nel 1977, venne girato con la colonna sonora provvisoria, non quella definitiva di John Williams, ma il pianeta Marte, il guerriero, proprio di Holst!). 2) Messiaen ha discografia ugualmente ampia, basta tu scorra un servizio di streaming: se la sua Thurangalila Symphony l’hanno eseguita e registrata musicisti come Bernstein, Ozawa, Chailly, Chung e diversi altri grandissimi nomi del podio... per non dire di altri brani registrati ed eseguiti più volte dal vivo o registrati dal genio che era Pierre Boulez, è sempre per le case discografiche maggiori.. 3) Anche Edgar Varese ha discografia ampia e ci sono brani registrati spesso (Ameriques per es, o Ionisation..) dagli stessi grandi nomi del podio di cui sopra.. e da case discografiche come Decca, Sony, CBS, Deutsche Grammophon.. 4) Penderecki non mi fa impazzire, anche perché andava per la maggiore per tutti gli anni ‘90, ma proprio per questa “moda” anche di “iddo” esiste ampissima discografia … 5) L’unico che non conosco è tale Donatoni…. Questa risposta articolata per punti mi serve ad indicare a te, così come a tutti noi, quali sono i criteri giusti per indicare brani e autori poco eseguiti e poco conosciuti. Il criterio non dovrebbe essere quello dei nomi di cui ai punti 1-4, cioè compositori che non uno non conosce perché non li ha mai ascoltati, ma che sono invece ben registrati e assai spesso e di sovente anche eseguiti dal vivo. Piuttosto nomi che davvero non si sentono mai dire o non si leggono nelle locandine dei teatri..quindi il punto 5) va benissimo. Poi magari, per utilità di tutti noi, magari uno indica anche un album a cui fare riferimento per ascoltare “lo sconosciuto”… 1
jakob1965 Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Stasera ri-provo ad ascoltarlo - non facile: -------- Il Quatuor pour la fin du temps (o, in italiano, Quartetto per la fine del tempo), è una composizione da camera di Olivier Messiaen. Composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz, è considerato uno dei più alti esempi di musica cameristica del ventesimo secolo. -------- Un buon bicchiere e naso prima
Stefano1911 Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Bello il CD di Myslivecek! Altri compositori segnalati proprio minori non sono (Holst, Messiaen, Varese). DOnatoni stesso e' importante nel '900, ma per me fuori dalla capacita' di ascolto, va laddove solo chi la musica la fa probabilmente puo' capire. Io francamente no, mi e' capitato qualcosa in qualche concerto e per fortuna erano brani brevi. Spiacente, non ce la faccio proprio. Comunque continuo a segnalare carneadi. Oggi e' il turno di Hans Rott, 1858-1884. Purtroppo si spense troppo presto. Fu amico di Mahler, il quale affermò: "Quello che la musica ha perduto con lui è incommensurabile: il suo genio s'invola talmente alto già nella sua prima sinfonia, che ha scritto quand'era un giovane di vent'anni, che fa di lui - la parola non è affatto forte - il fondatore della nuova sinfonia". Quindi ecco la sinfonia suddetta, ne esistono alcune incisioni (anche recenti). Va ascoltata per intero e si trova facilmente, ma qui segnalo il terzo movimento, che vi ricordera' certamente qualcosa .
mozarteum Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Weinberg! Molto interessante. Quest’anno ho visto due opere notevoli, Die Passegierin a Monaco e Der Idiot a Salisburgo, mi sono incuriosito e ho sentito alcuni pezzi per orchestra diretti da Mira gargaruzzine o come si chiama, ci ho rinunciato a dire il nome esatto come al tempo con Rozdocoso 1
Aless Inviato 23 Settembre 2024 Inviato 23 Settembre 2024 Qual era il compositore di balletti che andava per la maggiore in tutti i teatri europei ottocenteschi, dalla Scala di Milano al Majesty di Londra, ma soprattutto al Bol’šoj di San Pietroburgo? Era Cesare Pugni, senza dubbio il compositore di musica per balletto più prolifico di tutto il XIX secolo; il suo catalogo annovera trecentododici composizioni, tra cui più di cento balletti (scritti per trentacinque diversi coreografi), quattro sinfonie, quaranta messe, melodrammi, musica da camera, divertissements e numerose partiture d’occasione. La vasta messe di titoli che ha caratterizzato la produzione di Pugni oggi è quasi del tutto scomparsa dal repertorio del balletto classico, tranne poche pagine ricorrenti e alcune sporadiche riprese. Scarsa è anche la produzione discografica, qualcosa si trova sul tubo:
SimoTocca Inviato 23 Settembre 2024 Autore Inviato 23 Settembre 2024 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Weinberg Ecco… questo potrebbe essere un caso di compositore dalle qualità artistiche notevoli ma che è rimasto un po’ nell’oblio per motivi di “congiuntura storico-politico-esistenziale” avversa. Di sicuro su Weinberg torneremo, anche perché ha una produzione davvero vasta (7 opere liriche, 22 sinfonie, 17 quartetti d'archi, 10 concerti fra violino, violoncello e pianoforte, e numerosissime colonne sonore…fra le altre cose..) e di alta qualità artistica. Weinberg potrebbe avere lo stesso destino di Mahler: snobbato dai contemporanei e poi quasi obliato nel periodo bellico …. È poi non solo tornato di moda, ma “risorto”, tanto che le sue sinfonie sono eseguite dal vivo più di quelle di Beethoven! Weinberg…sì ne risentiremo parlare… È vero che adesso c’è la giovane e bella direttrice dal nome impronunciabile Mirga Gražinytė-Tyla, che (diglielo a qualche sovrintendente teatrale che conosci) adesso è libera dal ruolo di direttore principale della CBSO e che per la DG ha registrato un paio di bellissimi album dedicate a Weinberg… Ma ad onor del vero i primi a dare “credito” a Weinberg sono stati i tipi della Chandos… Gia diverse sinfonie sono disponibili su questa etichetta, con qualità di esecuzione e qualità audio davvero eccellenti..
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