il vecchiotto delle alpi Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 @Titian dal vivo la collocazione non corrisponde a quello che si sente nelle registrazioni di classica: i contrabbassi tutti a dx, i violini a sx, ecc. L'orchestra si spalma in zone omogenee, ma più vaste e quello che si percepisce realmente è la pastosità dell'orchestra, le variazioni dinamiche, dei riferimenti spaziali, questo sì, ma non sicuramente la suddivisione forzata e artificiale dei vari gruppi strumentali. La cultura musicale sta nel cogliere la realtà, non nell'inseguire paranoie audiofile. 1
Felis Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 23 minuti fa, Wildwood ha scritto: Il "nero infrastrumentale", elementi di vario colore separati da uno spazio nero,
Titian Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 1 ora fa, il vecchiotto delle alpi ha scritto: Ieri, come tante altre volte, ho ascoltato un musicista di strada, questa volta un chitarrista: la chitarra acustica, che lui suonava con perizia, non era identificabile come sorgente puntiforme, ma piuttosto variava di dimensione e leggermente anche di collocazione in base all'accordo e all'intensità del suono emesso. Lo stesso accade con un sassofono, tanto per dire. esatto dipende anche dal ambiente. Anche per questo ho problemi con molti impianti hifi e highend perché troppo puntiformi e quindi quello che io percepisco è un suono fisico qualsiasi sia lo strumento e quel che suona. Fisico per me può essere un suono anche suonato in pianissimo, lo percepisco come una pressione leggera invece come un velo di seta che mi avvolge. Un sassofono dal vivo da un paio di metri l'ho potuto sentire più volte al giorno all'highend di Monaco. Altro che quello che riproducevano quegli impianti da centinaia di migliaia di euro troppo direttivi, puntiforme.
Titian Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 8 minuti fa, il vecchiotto delle alpi ha scritto: dal vivo la collocazione non corrisponde a quello che si sente nelle registrazioni di classica: i contrabbassi tutti a dx, i violini a sx, ecc. invece sì, l'ho verificato tantissime volte con video e concerti dal vivo. i contrabbassi non sono sempre a dx, neanche i secondi violini a sx ma i primi violini sono sempre a sx. Nessun direttore d'orchestra farà una registrazione con una disposizione diversa da quella che fa dal vivo!!!!
Titian Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 14 minuti fa, il vecchiotto delle alpi ha scritto: La cultura musicale sta nel cogliere la realtà La realtà lo colgo discutendo personalmente con i direttori d'orchestra, gli orchestrali e solisti oltre con osservazioni come video, partiture, tanti concerti dal vivo, prove orchestrali, ecc... 1
Felis Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 Perché il Tonmeister si chiama appunto Mesiter? Perché deve coniugare l'evento (dal vivo o no) con la sua riproduzione che non deve essere per forza verosimile ma tramite un atto creativo deve pure suonare bene su una pletora di impianti di ogni foggia. L'azione creativa che lui compie deve bilanciare tra le molte cose per l'appunto il dettaglio, il bilanciamento dei canali e anche la dinamica. Se l'orchestra non è omogenea bisogna renderla tale e se c'è poco dettaglio, cosa che automaticamente succede se ci si sposta nel centro sala, la registrazione verrebbe subito classificata come scadente. Ci sono anche diverse scuole, alcune che privilegiano la separazione strumentale (il nero, come lo chiamate) altre che privilegiano di più il risultato sinergico dei diversi timbri degli strumenti. Ad esempio, nei passaggi ad unisono non si vorrebbe sentire separatamente il violino dall'oboe ma di più il timbro risultante della loro fusione.
Titian Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 22 minuti fa, il vecchiotto delle alpi ha scritto: e quello che si percepisce realmente è la pastosità dell'orchestra Certo che si sente la pastosità ma si sentono anche dove sono i gruppi strumentali. Come durante i fuochi d'artifici dopo che si difonde il fumo: c'è una pastosità dei colori ma si vede sempre dove scoppiano gli ultimi, si vendono i colori che col tempo si amalgamano con quelli precedenti nel fumo mentre appaiono nuovi colori. La posizione dove scoppiano questo o quel fuoco d'artificio non è a caso e se non si vedessero non sarebbe importante dove vengono sparati. Se l'orchestra fosse un sol suono impastato non sarebbe importante la disposizione orchestrale cosa che ciascun direttore di un certo livello analizza accuratamente.
extermination Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 15 minuti fa, Felis ha scritto: Ad esempio Ognuno ha le proprie tecniche di ripresa, mixing & mastering. Oltre ad un committente che potrebbe dettare condizioni
Felis Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 10 minuti fa, extermination ha scritto: Ognuno ha le proprie tecniche di ripresa, mixing & mastering. ...che si vogliono forzatamente confrontare con la propria idea preferita di evento dal vivo.
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 23 Ottobre 2024 Moderatori Inviato 23 Ottobre 2024 Il 17/10/2024 at 10:18, skillatohifi ha scritto: ora visto e considerato che io trovo fondamentale avere un bel sound-stage mi fa strano che dopo aver letto molte discussioni su questo tema ci siano ancora tantissime persone che lo trascurano. Voi che ne pensate... Anche nel mio caso ho sempre cercato di ottenere un'ottimo soundstage in quanto essendo un impianto di riproduzione il senso della vista non viene attivato permettendo di vedere come dal vero con gli occhi gli strumentisti integrandosi immediatamente con l'udito....ecco che in questo caso in un impianto hifi viene in aiuto il soundstage che orecchie e cervello insieme integrano in tempo reale dando l'illusione di vedere dove sono collocati; certo è che nella musica dal vero tutta questa illusione non serve come non serve spaccare il capello in quattro per ottenere un suono preciso con bassi puliti e ben definiti assieme agli altri parametri che la riproduzione hifi cerca di offrire e l'appassionato cerca di ottenere in quanto dal vivo la musica è tutta un amalgama e i bassi puliti e precisi io francamente non li ho mai sentiti come sempre dal vivo non ho mai percepito la disposizione degli strumentisti come erano collocati nello spazio e a che distanza tridimensionalmente gli uni rispetto agli altri se provavo a tenere gli occhi chiusi MA non potrei mai immaginare e nemmeno mi piacerebbe ascoltare un impianto con gli strumentisti uno a fianco all'altro senza un briciolo di soundstage e tridimensionalità in quanto l'illusione andrebbe a farsi immediatamente benedire.
Titian Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 35 minuti fa, Felis ha scritto: ...che si vogliono forzatamente confrontare con la propria idea preferita di evento dal vivo. Ma non dimenticate che gli artisti di un certo livello di musica classica (non so degli altri generi) controllano e approvano il risultato. Diversi sono molto interessati a un risultato sonoro che rispecchia il loro ideale anche perché sanno che non se la possono permettere di fare cose musicalmente di livello inferiore. Con la correzione elettronica e altri dispositivi, il livello musicalmente è di tale livello che diversi artisti hanno problemi psichici quando suonano dal vivo perché non si raggiunge il livello delle registrazioni che ha considerevolmente aumentando le aspettative degli ascoltatori. Non pochi prendono farmaci con i rispettivi problemi.
ascoltoebasta Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 7 ore fa, Wildwood ha scritto: Un sistema realmente di eccellente livello musicale lo si ascolta e verrà percepito come tale, da qualsiasi angolazione, senza alcuna fondamentale alterazione, ed anche da stanze diverse. Grazie per la spiegazione,immaginavo fosse una cosa positiva.
pro61 Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 Chissa cosa sente un violinista qualsiasi, quando suona all'interno di una grande orchestra, con magari la sezione fiati subito dietro di lui?
Titian Inviato 23 Ottobre 2024 Inviato 23 Ottobre 2024 @pro61 hanno tutti tappi per le orecchie professionali ma naturalmente devono sentirsi tutti. Per quello che le sale moderne hanno pannelli acustici sopra e intorno al palco che otimizza il suono in modo che possono sentire quel che suonano gli altri.
Wildwood Inviato 24 Ottobre 2024 Inviato 24 Ottobre 2024 21 ore fa, Titian ha scritto: Diversi sono molto interessati a un risultato sonoro che rispecchia il loro ideale anche perché sanno che non se la possono permettere di fare cose musicalmente di livello inferiore. Con la correzione elettronica e altri dispositivi, il livello musicalmente è di tale livello che diversi artisti hanno problemi psichici quando suonano dal vivo perché non si raggiunge il livello delle registrazioni che ha considerevolmente aumentando le aspettative degli ascoltatori. Non pochi prendono farmaci con i rispettivi problemi. Davvero qualcosa fuori dall'ordinario. Si ribalta il concetto della non replicabilità qualitativa dell'ascolto del vivo., un concetto rivoluzionario che, per esperienza personale, mi trova abbastanza d'accordo .Effettivamente, da frequentatore di concerti ed opere, risulta più che spesso che alcuni aspetti sonori appaiano limitati rispetto a quanto abitualmente percepito in fase di riproduzione, ad esempio la presenza delle basse ed il relativo allineamento delle stesse al resto e la definizione ed il dettaglio dei particolari. Conosci personalmente qualcuno dii questi musicisti, spesso insoddisfatti della qualità delle loro performances dal vivo?
skillatohifi Inviato 24 Ottobre 2024 Autore Inviato 24 Ottobre 2024 Una domanda.... : Come mai molti musicisti professionisti, anche di un certo livello, a casa loro non hanno un bel impianto hifi che nel ns mondo identifichiamo come hiend. Ma hanno solo un semplice combo stereo. Dico questo perché ne conosco un paio, e.. alla mia domanda loro mi hanno detto che il suono live degli strumenti è casa non può essere riprodotto.
Titian Inviato 24 Ottobre 2024 Inviato 24 Ottobre 2024 @Wildwood conosco indirettamente da conoscenti o da altri musicisti. Chi prende farmaci non ti posso dire, ho letto diversi articoli sul riguardo. Conosco personalmente un violinista in un'orchestra famoso che si è dovuto rivolgere a altri sistemi come il Alexander Technique. Parlando con un celebrissimo pianista del momento dopo un concerto mi ha detto come comento "spero che suono nel modo giusto" (o qualcosa del genere), che mi ha colpito moltissimo. Una persona come lui non dovrebbe neanche preoccuparsi di una cosa del genere, viene acclamato tutte le volte ed è ai vertici. Ma conosco un'altra famosissima pianista che da tempo dà concerti solo con altri musicisti molto amici di lei e con nessun altro questo perché ha una grande paura (non so di che cosa), prima di ciascun concerto sembra che sia nervossissima eppure per decenni ha dimostrato a tutti che è e rimarrà nella storia come una delle più grandi interpreti non solo del tempo. Ma il problema è più profondo e incomincia da giovanissimi ai concorsi internazionali. La selezione è grandissima e la qualità tecnica elevatissima, una lotta spietata ma anche per accedere nelle orchestre più famose. Ho potuto sentire i Berliner Philharmoniker una settimana intera, fino a tre concerti al giorno, due di musiche da camera nelle diverse combinazione: ciascuno di loro potrebbero essere solisti, sono veramente musicisti eccellenti.
Titian Inviato 24 Ottobre 2024 Inviato 24 Ottobre 2024 17 minuti fa, skillatohifi ha scritto: Come mai molti musicisti professionisti, anche di un certo livello, a casa loro non hanno un bel impianto hifi che nel ns mondo identifichiamo come hiend. Ma hanno solo un semplice combo stereo. Di quelli che conosco io, un paio erano anche in gruppi hifi ma passivi. Se ti eserciti con lo strumento un paio di ore al giorno, poi hai le prove o suono con altri, ogni 3-4 giorni hai un concerto, il resto del tempo lo vorresti dedicare alla famiglia e quei pochi amici che hai. Poi c'è anche la ricerca musicale (leggere libri, ecc.) curare il proprio strumento e conoscerne altre marche provandole. L'interesse per l'hifi, costa poi troppo, è veramente secondario o ultima priorità. I migliori musicisti hanno anche molti appuntamenti sociali, pubbliche, sono contentissimi se hanno un momento per dormire.
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