analogico_09 Inviato 15 Maggio Inviato 15 Maggio Parthenope, un film molto divisivo La grande delusione di Sorrentino... Flop ai David di Donatello, non troppo sportiva l'assenza di Sorrentino alle premiazioni. https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/cinema/parthenope_flop_perche_non_ha_vinto_david_donatello_2025-8823780.html Benchè io nutri limitata fiducia nei premi festivalieri, l'esclusdione sarà forse perchè l'ipertrofia visiva e testuale, i poeticismi derivativi alla fine giungano per stancare a largo raggio d'azione. La mia idea sul film l'ho già motivata. Non ho visto i film "concorrenti" premiati, ma penso che non sarà stato così difficile fare meglio di quanto non sia stato fatto per Parthenope.
best_music Inviato 16 Maggio Inviato 16 Maggio Forse credi un po' troppo nei premi, certo cercano di non premiare le çaçate assolute ma tra i film al di sopra di una soglia minima di qualità cinematografica la scelta nasce dai criteri più vari, le politica in primis, la tematiche di moda tra gli intellettuali al momento, logiche "interne" del mondo del cinema ecc ecc : Non mi sorprenderebbe se avessero deciso di premiare una donna (in omaggio ai "temi del momento") a scapito di uno che ha vinto già tutto o magari risarcire Vermiglio per essere stato ignorato agli Oscar. : Tanto per dire, non mi sembra che nessuno dei due film abbia spopolato al botteghino.
Velvet Inviato 16 Maggio Inviato 16 Maggio L'involuzione contenutistica del cinema italiano è un dato di fatto. Si procede con lo sguardo ombelicale consolidato negli ultimi 30 anni, rotto sotto da qualche guizzo solitario che poi si perde nel marasma della produzione sempre più esigua e sempre più autoreferenziale. Un cinema ormai diventato familistico (intere dinastie di attori, registi, sceneggiatori tutti imparentati fra di loro) e basato sulla gloria che fu. Quando nelle interviste di rito ad un autore straniero salta fuori la solita trimurti Fellini-Antonioni-Rossellini citati come "grande fonte di ispirazione" come se il mondo si fosse fermato al 1970 appare evidente l'irrilevanza del cinema italiano più recente. Evidentemente in una crisi ormai globale del cinema (a Hollywood le cose vanno assai male da anni) causata da epocali cambiamenti produttivi e di fruizione, quello che resta del cinema italiano è ormai davvero poca cosa. 1
best_music Inviato 16 Maggio Inviato 16 Maggio Non credo che un Paese, specie se piccolo e con risorse limitate come l'Italia, possa restare ai vertici dell' espressione culturale mondiale a tempo indeterminato, esserci rimasti per qualche decennio forse è già abbastanza. : Qualche anno fa avrei puntato l'indice sulla pervasività della politica, ma non mi sembra certo il caso di Sorrentino e, soprattutto, ormai è più politicizzata la produzione americana dove la pervasività non è tanto quella delle istituzioni ministeriali ma del contorno della cultura woke, quella che ci impone eroi greci con la pelle nera e che obbliga gli sceneggiatori a mettere almeno una storia d'amore gay di contorno nei film romantici se proprio non si può fare a meno di avere come protagonisti un uomo ed una donna ecc ecc
best_music Inviato 17 Maggio Inviato 17 Maggio Secondo notizie di stampa il film Pathenope avrebbe avuto un finanziamento pubblico di 11 milioni di euro a fronte di incassi in Italia (gli unici dai quali lo stato ha un "rientro") di 7,5 milioni (con google scopro che all' estero ha incassato altri 3,5 milioni). : Ciò che mi fa riflettere è che fin dall' inizio si poteva immaginare che il finanziamento avrebbe superato gli incassi in Italia, essendo questo il film del regista che qui da noi ha incassato più di tutti (all' estero è ampiamente superato da "la grande bellezza". : Occorre tuttavia ammettere che la creatività dell' artista non sembra certo condizionata dai finanziamenti pubblici.
biox Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio Il 7/2/2025 at 01:07, analogico_09 ha scritto: Si ma a parte la trama, i soliti schemi tematici critico-sociali, la bellezza dell'attrrice, filmicamente parlando,. regia, messinscena, dialoghi, montaggio, fotografia.., com'è sto film, sarà bello come la grande bruttezza? Insomma il solito "ultimo" Sorrentino... A spanne, di vederlo non ci tengo né ci tesi mai... (Gastone) ma vedremo quel che si potrà fare se lo si potrà vedere a gratisse. Beh, già non ci intendiamo "ai confini del jazz", non mi stupisce sia così anche qui. Una sola cosa : puoi anche essere meno tranchant
analogico_09 Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio Il 16/05/2025 at 06:59, best_music ha scritto: Forse credi un po' troppo nei premi Senza il forse, hai capito male ciò che ho scitto sulla mia limitata "fiducia" nei festival che tu interpreti come una mia credulità nei confronti degli stessi. Ho solo detto che il film di Sorrentino è stato rifiutato perfino dai David di Donatello in virtù delle sue eclatanti ipetrofie (riassumando pietosamente) in ragione delle quali il regista non credo abbia motivo di risentirsene agendo come una diva bizzosa che fa mancare la sua prersenza. Chiarito ciò, mi tengo fuori dalla chiacchiere che si fanno sempre intorno ai festival, alle manifestazioni con premiazioni, etc, gossip di cui mi interessa niente: il mio giudizio sul film in questione è unicamente di natura estetica e su questo ho più volte detto la mia e sulla quale mi piacerebbe eventualmnete confrontarmi.
analogico_09 Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio 8 minuti fa, biox ha scritto: Beh, già non ci intendiamo "ai confini del jazz", non mi stupisce sia così anche qui. Una sola cosa : puoi anche essere meno tranchant Scusa ma, con tutto il rispetto, chi sei? Non abbiamo mai preso confidenzialmente insieme il cappuccino e cornetto nelle zone di confine e nemmeno in quelle di oltre il confine...Ma avresti ora la possibilità - consesso - di motivare su cosa, dove e perchè sarei stato tranchant scrivendo le tue impressioni visto che non ci si può improvvisare critici dei critici cxon la penna dei critici criticati... Il mondo intero è in crisi.., perchè venircelo a ricordare mostrandoti critico criticone a buon mercato. Attendo con ansia due ideuzze uzze uzze... non chiedo troppo.
biox Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio 2 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Scusa ma, con tutto il rispetto, chi sei? Non abbiamo mai preso confidenzialmente insieme il cappuccino e cornetto nelle zone di confine e nemmeno in quelle di oltre il confine...Ma avresti ora la possibilità - consesso - di motivare su cosa, dove e perchè sarei stato tranchant scrivendo le tue impressioni visto che non ci si può improvvisare critici dei critici cxon la penna dei critici criticati... Il mondo intero è in crisi.., perchè venircelo a ricordare mostrandoti critico criticone a buon mercato. Attendo con ansia due ideuzze uzze uzze... non chiedo troppo. Non meriti risposta se non : ma chi sei tu ? Sei stato tranchant in ambedue i 3d. Ti qualifica. Per me finisce qui.
analogico_09 Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio Il 16/05/2025 at 13:33, Velvet ha scritto: Un cinema ormai diventato familistico Anche il pubblico si divide secondo le diverse collocazioni socio-culturali in maniera manichea a disastrosa, a differenza di quando il nostro cinema era anche su tali fornti molto più unificante. Ora i radical-chic non sanno cosa vedono i "borgatari" e vice versace da bere oste che voglio dimenticare la disfatta del cinema italiota.. ed ora con questa governamza "flautata" e "panica" è e sarà peggio ancora...
analogico_09 Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio 2 minuti fa, biox ha scritto: Per me finisce qui. Bene, saluti a casa. Non ti sarai accorto che avevi finito già prima di cominciare... 1
analogico_09 Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio Il 16/05/2025 at 18:05, best_music ha scritto: Non credo che un Paese, specie se piccolo e con risorse limitate come l'Italia, possa restare ai vertici dell' espressione culturale mondiale a tempo indeterminato, esserci rimasti per qualche decennio forse è già abbastanza. Si, giusto.. ma nemmeno il fanalino di coda... e ci separa una voragine temporale da che fummo grandi.., ora, in Europa, non doco nel mondo, veniamo sorpassatti a 200 all'ora dal cinema spagnolo, francese (che valla grande con finanziamenti pubblici ennemila volte superiori ai nostri), dal nordico in generale, del'est, etc, ma anche nelle serie televisive siamo distanti 'na freca.
Velvet Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio L'italico cinema ha dimenticato da dove arrivavano le sue fortune, ovvero dalle radici popolari spesso provinciali. I vari Tonino Guerra, Fellini, Scola, Suso Cecchi D'amico, Monicelli e potrei continuare a lungo raccontavano con sguardi diversi sempre qualcosa che aveva radici profonde nella storia e nella tradizione spesso provincialissima d'Italia ma rami e frutti buoni per tutti, anche per lo spettatore straniero. Da quando schiere di finti intellettuali con lo sguardo rivolto all'ombelico hanno iniziato a raccontare storie con pretese universali e visioni calcolate a tavolino il giocattolo s'è rotto. Ancora oggi il migliore cinema italiano è profondamente provinciale e perciò universale. Chessò, autori come Sidney Sibilia e Gabriele Mainetti dimostrano che tutto ciò è ancora possibile. Basterebbe uscire dalle rohrwaccherate che mandano in solluchero le giurie dei festival italici ma restano al palo al botteghino di tutto il mondo. 2
best_music Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio 52 minuti fa, analogico_09 ha scritto: veniamo sorpassati a 200 all'ora dal cinema spagnolo, francese ... dal nordico in generale, dell'est, etc, ma anche nelle serie televisive siamo distanti ... In Francia si persegue esplicitamente l' obiettivo di chiudere lo spettatore nella bolla della cultura nazionale, se questo è l'obiettivo non mi stupisce che si sia disposti a spendere qualsiasi cifra. : In Italia l' idea sembra semplicemente quella di approfittare della eccezione ai regolamenti europei che vietano gli aiuti di stato al mondo produttivo, cosa a cui consegue la consueta filosofia dello "spendere lo stanziamento" per mandare avanti la baracca un altro po', rifiutando a priori che quanto stanziato debba essere invece essere un investimento con un ritorno, vuoi economico, vuoi culturale come nel caso della Francia. : Più in generale, che il sorpasso sia "a 200 all' ora", fatta naturalmente la necessaria tara sui gusti cinematografici personali, e dubito assai.
analogico_09 Inviato 19 Maggio Inviato 19 Maggio 8 ore fa, best_music ha scritto: In Francia si persegue esplicitamente l' obiettivo di chiudere lo spettatore nella bolla della cultura nazionale, se questo è l'obiettivo non mi stupisce che si sia disposti a spendere qualsiasi cifra. Ma non è affatto vero, nessuna chiusura nazionalistica, la Francia già da divesi lustri ha fior fior di registi e di attori, con eccellenti registi stranieri naturalizzati francesi, una cosa che era anche el passato, la Francia non solo nel cinema è stato un cento importantissimo della cultura e dell'arte del secolo scorso in modo particolare. Non mi metterò a fare gli elenchi dei nomi... Altra cosa, la Francia è in grado di differenziarsi secondo i "generi", passa dal dramma al thriller, horror, noir, melodramma, etc con risultati spesso notevoli. Ovvio che lo "stile" dei film francesi risenta della "scuola" cinematografica francese, e vale per le cinematografie degli altri paesi, ma questo non significa francesizzare lo spettattore e il cinema stessa nella bolla nazionalistica. Il problema dell'Italia non è di natura politica, la quale contribuirà a deprimere di più il panorama cinematografico già messo male, bensì di mancanza di talento e di creatività, poche le eccezioni che confermano la regola, il resto è a margine, speculazione socio-politica che non giustifica né spiega l'empasse nella quale siamo cacciati fanno oramai parecchi decenni. Da mo' che va avanti questa polemica sulle mancanze dello stato finanziatore.., con tale speranza o illusione coltivata per decenni ecco dove siamo arrivati invece di riomboccarci le maniche e cercare nel talento, nell'inventiva e nell'immaginazione liberata dai politicismi, psicosociologismi assistenzialistici che seguitano a determinare il superamente della crisi filmica orami cronica. Seguitiamo a sostenere il radicalismo chick, il falso "popolarismo" di Sorrentino che rappresenta una Napoli fatta di siparietti oleografici , mentali, pomposamente sofisticati e noiosmente, tristemente vuoti. Arivolemo De Sica.., un De Sica aggiornato sa va sans dire ma con alla base quello "spirito" lì ... 1
best_music Inviato 20 Maggio Inviato 20 Maggio 13 ore fa, analogico_09 ha scritto: nessuna chiusura nazionalistica E' ovvio, per loro la cultura francese è l'unica possibile, per questo "deve" essere transnazionale. : La pienezza di sé dei francesi ed il radicato convincimento della propria superiorità culturale unisce laggiù la destra con la sinistra è un sentimento pre-politico. :
Velvet Inviato 21 Maggio Inviato 21 Maggio Non amo affatto il cinema francese contemporaneo (secondo me ha seguito la stessa parabola creativa di quello italico a partire dagli anni 70) tranne poche eccezioni ma è incontestabile che almeno loro siano riusciti a difendere un'industria e un settore importante della cultura con una gestione efficiente e produttiva delle risorse. Hanno coordinato efficientemente cinema, TV, mercato e produzioni. Vorrei ricordare che il miglior canale televisivo culturale europeo (Artè) è franco-tedesco. Il festival più importante al mondo è francese (Cannes) non solo per presenze ma soprattutto nella parte di mercato dove tutti gli operatori del mondo arrivano a compravendere opere cinematografiche e televisive. Da noi invece si è fatto in gran parte assistenzialismo spiccio, a pioggia, con scarsi ritorni in termini quantitativi e qualitativi. Siamo piombati in un provincialismo di plastica ed autoreferenziale che non ha nulla di genuino, è solo teso ad autoalimentarsi. Chest'è. 1
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