granosalis Inviato 5 Novembre 2024 Autore Inviato 5 Novembre 2024 22 minuti fa, one4seven ha scritto: oppure lo "accoppi" a ffmpeg Non solo, stai usando anche soxr. Ora mi tocca procurarmi la versione compilata per arm64 😊 1
densenpf Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 5 minuti fa, granosalis ha scritto: Visto che lo Zenith mi dici essere usato anche come streamer, cosa usavi come streamer prima dello Zenith? Nulla ho inziato con questo. Prima ho sempre ascoltato su sacd e cd. 1
one4seven Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 3 minuti fa, granosalis ha scritto: stai usando anche soxr. Infatti lo uso, ma su foobar per convertire i DSD in PCM... Ma siamo OT. Chiudiamo qui.
Gall Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 Per chi non lo sconosce Inuos è il marchio per eccellenza di streamer, fa prodotti da 1000 a 20k, con solo il prodotto entry level con munito dac interno, i restanti sono solo prodotti con solo funzione come streamer. Ci sono 2 marchi che hanno rivoluzionato lo streaming e la liquida, che hanno fatto il passaggio dal computer allo streamer, per un fatto di comodità (non avere il computer brutto e ingombrante), facilità d'uso, ottimizzazione hardware, i marchi sono: Auralic con l'aries mini e femto e la sua ottima applicazione fin dagli albori che consentiva di navigare con un device mobile; Innuos che ha integrato l'hard disk ottimizzando tutto l'hardware, adottando la meccanica per il rippaggio dei CD come Cocktail Audio, sviluppato un'applicazione su dispositivo mobile ottimizzata e pratica al massimo, attualmente seconda solo a Roon come usabilità. Rispetto a chi ha iniziato come me con Foobar, questi dispositivi sono stati come passare dalla carrozza al frecciarossa come usabilità e praticità. Innuos attualmente è il prodotto ritenuto migliore sul mercato dal punto di vista complessivo: suono, robustezza, affidabilità, solidità, assistenza, ecc ... Poi vi sono marchi più di nicchia, più cari e che per alcuni ritenuti meglio suonanti, per esempio Pink Faun. Lascio a ognuno la scelta personale di ritenere inutile uno streamer, avere un computer commerciale, un computer ottimizzato o anche solo uno streamer da 100 Euro, un integrato con streamer e dac. Ognuno faccia le sue valutazioni con le proprie tasche e orecchie cercando di arrivare ad annullare la differenza all'orecchio tra streaming e file locale, e tra file-streaming e lettore CD. Andando un po' OT, per alcuni audiofili i lettori CD di alto livello anche storici come es. gli Spectral SDR, quindi in formato PCM 16/44 suonano meglio di qualsiasi dispositivo informatico, che per loro sono sorgenti di secondo livello per qualche ascolto veloce tanto per farsi un idea sule nuove uscite. 1
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 5 Novembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Novembre 2024 1 ora fa, densenpf ha scritto: E' all'ascolto che vi sono differenze. Probabilmente sta' nell'uso dei device, credo, visto che non c'e' niente altro che si interpone. Perche' usare un pc e' una cosa, usare un nas e' un'altra, e usare una macchina ottimizzata un'altra ancora Sinceramente io sono molto molto cauto quando penso di ascoltare differenze di suono che però non presentano differenze tecniche e anzi, hanno misure identiche pari pari ..e sul digitale è abbastanza facile misurare… Sono cauto perché probabilmente è il mio orecchio ad essere limitato e non in grado di distinguere.. Per me già sono estremamente sottili le differenze fra streamer molto diversi per marca e.per costo! Pensate che non sono riuscito a capire, usando un DAC Yggdrasyll, quando come streamer suonava un Blue Node da 400 euro e quando un Lumin Top di gamma da 10.000! Non sono riuscito a distinguere la minima differenza. Eppure stavo ascoltando con le mie solite cuffie Stax…dalle quali si avverte davvero anche il respiro degli ascoltatori, se è una registrazione live! Figuriamoci se sento la differenza fra un file suonato in locale ed uno suonato in streaming… Sicuramente colpa delle mie orecchie… ma in fondo una “colpa felice” è non me ne lamento… perché già spendo per DAC “buoni”… come il Mola Mola … così almeno “risparmio” sullo streamer! 😉 2 1
densenpf Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 39 minuti fa, Gall ha scritto: attualmente seconda solo a Roon come usabilità Ho letto di utetnti di Innuos che hanno trovato app Sense pari a Roon, se non meglio Io non avendolo, non posso dire nulla, se non che Sense funziona molto bene, e quasi ogni mese o due, mi arrivano aggiornamenti via rete.
SimoTocca Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 Da “utilizzatore di computer” come sorgente mi preme sottolineare due cose. La prima è l’importanza di usare un Player, nel mio caso Audirvāna trasforma il Mac Mini in un dispositivo molto stabile, affidabilissimo e..ne prende il governo totale, in qualche maniera. Il Player giusto, Audirvāna lo è, consente una praticità di utilizzo, una rapidità di ricerca (anche in streaming dico, una gestione di servizi di streaming diversi, in maniera ottimale. Lo stesso certamente fa Roon… l’ho provato anche.. buono.. ma ho tenuto Audirvāna. La seconda cosa: se non inserisco fra il Mac e il DAC il dispositivo Berkeley USB Converter il suono peggiora di molto (wè, il “di molto” è sempre relativo, in fondo si tratta sempre di sfumature..intendiamoci bene… il mio orecchio non mi consente di avvertire chissà cosa..povero orecchio..). Ma con il Berkeley USB Converter il Mac Mini diventa il miglior streamer che io abbia mai sentito! Cioè mi spiego: se confronto uno Streamer molto costoso al Mac Mini senza USB Converter ecco..scelgo di certo lo streamer! Ma se metto fra il segnale in uscita e il DAC il Berkeley USB Converter.. preferisco sempre il Mac allo Streamer “liscio” che va al DAC (e di streamer buoni e famosi ne ho provati diversi..). Gli Streamer che possono uscire in USB fatti passare dal Berkeley migliorano ..e diventano uguali al Mac Mini. Che però allora, sia per costo che per possibilità di uso (schermo grande per vedere le copertine, dialogo immediato con l’iPad che fa da telecomando, ecc) mi tengo il Mac! E infatti… ho speso molti soldi per i miei DAC … e sinceramente sento parecchia differenza con quelli “più andanti”..ma non mi é mai passato per la testa di prendere uno streamer perché non ho mai sentito la differenza con il Mac Mini.. se non in peggio non passando dal Berkeley USB Converter! Boh?? Sono i miei orecchi…inadeguati meglio così… orecchi poco buoni..ma almeno ne godono le mie tasche!
densenpf Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 8 minuti fa, SimoTocca ha scritto: La prima è l’importanza di usare un Player, nel mio caso Audirvāna trasforma il Mac Mini in un dispositivo molto stabile, affidabilissimo e..ne prende il governo totale, in qualche maniera. Ma infatti, sono scelte. Dipende da che strada si vuole prendere. Per esmpio nel lungo 3d di Holo Audio sul Cyan 2 sicuramente un pc potente e ben ottimizzato usando HQplayer e' l'ideale a quanto capito. Ed e' la miglior combinazione se si vuole utilizzare file DSD nativi, cosa che a me non interessa. Hai fatto bene a tenerti il mac mini
SimoTocca Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 6 minuti fa, densenpf ha scritto: Ma infatti, sono scelte. Hai ragione. E poi non dimentichiamoci della ahimè rapida obsolescenza … nel mondo informatico va tutto così veloce.. cambia tutto in poco tempo.. Magari esce qualcosa di interessante e cambio il Mac con nuovo streamer! Mai dire mai..😉
max Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 4 ore fa, Gall ha scritto: con un macmini da 4-500 Euro non sente differenze peccato che quel mini sia interfacciato, o almeno lo era fino a non molto tempo fa stando ad alcuni post, con il dac tramite una interfaccia Berkeley usb da 2.500 euro …. vogliamo dire che è ininfluente? …. ai tempi @SimoTocca scriveva se ben ricordo che era sostanziale per il risultato sonoro
SimoTocca Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 @max Eh sì Max… lo ho confermato due post più sopra! 😆😂😂😉😉
Gall Inviato 5 Novembre 2024 Inviato 5 Novembre 2024 2 ore fa, densenpf ha scritto: Ho letto di utetnti di Innuos che hanno trovato app Sense pari a Roon, se non meglio Siamo OT, cmq, come suono molti preferiscono Sense la sua applicazione, Roon sembra che suoni un poco più arrotondato, come usabilità Roon non ha eguali, è interfacciato a wikipedia e ti da continuamente informazioni, consigli per l'ascolto e come menù, leggibilità , ecc. è il top.
PietroPDP Inviato 6 Novembre 2024 Inviato 6 Novembre 2024 18 ore fa, Ggr ha scritto: Non serve che lo scrivi. Lo do per scontato. Se si vuole fare un confronto serio tra sistemi, l'unico è ascoltare il file via streamer, poi scaricare su nas lo stesso file, e riascoltarlo. Almeno si è certi di ascoltare lo stesso file. Quello che scrivi, apre gli occhi sul tuo modo di fare test, e spiega tante cose.... Io credo che il confronto serio su molti album puoi farlo, perchè a me di confrontare quello che ti propina Qobuz scaricandolo non serve a nulla se è in parte modificato a loro piacimento (lo dice Audioreview non io). Ci sono molti album che non hanno subito un remaster, quindi se sulla piattaforma lo senti diverso vuol dire che ci hanno messo del loro, ma ci vuole anche un lettore cd di buona qualità o aver rippato il relativo cd in locale, un sistema messo a punto e buone orecchie. Mi sembra pleonastico che non lo puoi fare con tutti gli album tipo quelli dei Pink Floyd confrontando versioni diverse, ma lo puoi fare quando è indicata, ad esempio se hai il disco del remaster del 2011 lo puoi confrontare con il cd del remater del 2011 e potresti scoprire che non suonano uguali, in questo caso non l'ho fatto quindi non saprei nel caso specifico, ho usato altri album per i confronti e parecchio tempo fa, per me ormai è assodato che ci mettono del loro. Quindi quello che faccio è corretto, di certo non vado a confrontare mele con pere, non è che sto a smacchià i giaguari. Chi dovrebbe imparare a fare confronti seri sei tu, perchè se ti scarichi il file da Qobuz sul tuo disco è normale che sia uguale, è lo stesso file, ma praticamente è come scoprire che il Sole scalda la Terra o che l'acqua è bagnata. Prima di parlare forse sarebbe il caso di ragionarci un attimo prima di toccare la tastiera, perchè dimostra che non sai neanche cosa va confrontato, il master diventa il cd da cui viene ricavato il file, tu stai confrontando un qualcosa di già toccato dalla piattaforma che ti scarichi in locale ed è anche normale che non cambia nulla. Se una rivista come Audioreview si è posta il problema e ha fatto quel test un motivo ci sarà, infatti hanno ribadito quello che ho detto anche io. Il problema purtroppo è che non avete modo di fare confronti e vi basta quello che vi arriva dalle piattaforme, purtroppo visto che i sistemi non costano poco bisogna anche andare un po' a fondo e non bersi tutto quello che ci propinano, è vero che costa poco 10/15 € al mese che comunque a stringere non è neanche pochissimo. Se avessi un lettore serio capiresti al volo con un po' di album dove c'è un'unica edizione cosa ti sto dicendo, invece sei più accecato dal farmi passare per fesso, ma il problema è che fesso non sono e con la cosa che hai detto la figura barbina la stai facendo tu, mi ricorda il dito e la Luna.
PietroPDP Inviato 6 Novembre 2024 Inviato 6 Novembre 2024 16 ore fa, SimoTocca ha scritto: Scusate, ma a me pare che @stefano_mbp (ma anche il buon @Ggr idem) abbia più volte tentato di “resettare” la discussione, cioè riportarla al quesito di origine, senza però avere avuto il successo che meritava. Voglio riprovarci anch’io. Qui non si discute del fatto che: 1) I servizi di streaming abbiano o meno lo stesso identico album che è messo su CD, su SACD o presente come download sul sito della casa discografica madre. No questo è eventualmente argomento per altra discussione (anche se la mia risposta, verificata, è sì, gli album sono identici..) 2) Sui servizi di streaming non si trovano le rimasterizzazioni MoFi o Japan o quel che volete voi. Giusto, difficile trovare in streaming musica di nicchia o i versioni “speciali”. In realtà via via compaiono anche le rimasterizzazioni HiRes di Steve Wilson o altre famose, ma ecco: non si sta parlando di questo! Semmai se ne parla altrove, ma non qui, se no si fa solo casino! Qui il quesito è uno ed uno solo: se prendo il medesimo album, in 16/44, o in HiRes non ha importanza adesso, e lo ascolto dal servizio streaming oppure lo suono da locale, c’è differenza o no?? Questo è il quesito, non se faccio streaming di Pere e dal locale ascolto Mele quale mi piace di più? Chiaro? Quindi molti di noi stanno dicendo che: se ascolto Mela Renetta DOC trentina in streaming e poi ascolto Mela Renetta DOC trentina dal mio locale, ecco non trovo neppure un millimetro di buccia o anche un solo semino minimamente diverso. Punto. Se il file che stai confrontando in locale è scaricato dal servizio di streaming è lo stesso file, non ho mai provato, ma al 99,99999999% dovrebbe suonare uguale. Ma è un test inutile quando è appurato che dal servizio streaming è stato manipolato in precedenza, che tu non lo senti vuol dire poco, i test di Audioreview lo confermano, c'erano importanti variazioni di risposta in frequenza e altre cose, poi alcune piattaforme di più e altre di meno, ma sempre presenti. Quindi non si stanno confrontando mele con pere, tu stai confrontando la stessa mela con la stessa mela e la stessa pera con la stessa pera, quindi confronto inutile in partenza, ma perchè è lo stesso file, quindi è anche normale che suoni uguale. Ma la cosa più grave è che è la base di partenza che è stata già alterata dalle piattaforme e questo per un audiofilo o che si professa tale non dovrebbe piacergli. Tu stesso affermi che ti piace di più il file delle piattaforme del cd, quindi già questo indica che anche per te non sono uguali, poi sul fatto piace di più o piace di meno se ne può discutere, ma è una dimostrazione che sono versioni in parte manipolate. Ma il confronto va fatto con un lettore cd avendo in possesso il cd o al limite con il relativo file rippato in locale. Questo è un confronto che ti fa capire come dice Audioreview che i file vengono toccati. Sono verifiche fatte da 3 studi di registrazione indipendenti con il loro materiale inviato alle piattaforme e poi riscaricato dalle piattaforme stesse, mi sembra un test molto attendibile, poi se si vogliono chiudere gli occhi perchè "a me me piace" ok, ma la realtà delle cose è quella.
PietroPDP Inviato 6 Novembre 2024 Inviato 6 Novembre 2024 16 ore fa, granosalis ha scritto: Tempo addietro sapevo dell'esistenza di un software ai confini della legalita' che consentiva di scaricare e salvare lo stream di Qobuz. Sarebbe anche solo a titolo scientifico interessante poter confrontare il file scaricato con quello rippato, giusto per verificare queste presunte alterazioni da parte dei servizi di streaming online. Questo lo ha fatto Audioreview con i 3 studi di registrazione, di sicuro hanno mezzi molto superiori ai miei, io posso dirti che per me sono manipolati, ma te lo posso dire ad orecchio e in caso ti dovreti solo fidare di me, ma visto che è stato verificato da fonti più attendibili di quello che può essere il sottoscritto, mi sembra normale affidari più a loro, da parte mia posso solo dirmi da solo che quello che avvertivo è confermato. Onestamente quando quello che si sente ad orecchio viene confermato anche dalle misure di risposta diverse vuol dire che le differenze non sono neanche tanto piccole e anche attendibili. Oltretutto come ho detto anche agli altri, se Audioreview ha perso tempo a fare questo test vuol dire che sono cose risapute nella comunità audiofila, come ho già scritto per me sono cose che ho verificato già da anni e anni, il loro test è solo una ulteriore conferma. Sinceramente resto un po' colpito che molti che ascoltano in streaming da tempo immemore restano un po' basiti da quello che sto scrivendo. Se il proprio streamer lo permette, perchè ad esempio sul mio non posso provare Amazon o Apple, ma con i PC si può fare, basta confrontare un po' di album e le differenze ci sono, io quando avevo il Cocktail Audio ho confrontato Qobuz, Tidal e Amazon e lo differenze c'erano, come se mettessero una loro "firma" sonora, con alcuni album di più, con altri meno, ma il confronto non va fatto con un solo album, ci si perde un po' di tempo e si verificano più dischi.
PietroPDP Inviato 6 Novembre 2024 Inviato 6 Novembre 2024 16 ore fa, SimoTocca ha scritto: Allora, seppure ce lo siamo detti millanta volte, fatemi ripetere la mia esperienza personale ai miei “esordi” di “liquidista”. Diversi anni fa (forse 8 o 9, una vita, ma sembra ieri..) ho voluto confrontare lo stesso album acquistandolo e “downolodandolo” e poi scaricandolo il locale da servizio streaming nella maniera detta da @granosalis (che poi nel mio caso non illegale, in quanto più che averlo acquistato quell’album che dovevo fare?) e in quella classica ortodossa di download in locale sull’App proprietaria del servizio streaming, Non solo, ma visto che stavo passando da una discoteca “solida” di oltre 10.000 CD ad una discoteca virtuale, ho voluto avere la certezza che l’album fosse sempre lo stesso anche acquistandolo da siti diversi. Quindi mi “sono frugato in tasca” e ho voluto “buttar via” qualche decina di euro, giusto per essere sicuro e non tornarci più sopra. Ho acquistato dunque un album, la bella interpretazione di Andris Nelsons a Boston della Decima Simfonia di Shostakovich, meravigliosa registrazione DG. Ho acquistato e “downloadato” l’album da: 1) Il sito ufficiale Universal 2) il sito di Qobuz 3) il sito di Presto UK 4) poi ho rippato il CD acquistato usando il programma più diffuso per ambiente Mac, in formato Flac (premetto che avevo già fatto molti confronti fra rippaggi in FLAC ALAC e AIFF, e il Flac è più “piccolo” ma esattamente equivalente come ascolto…!) 5) poi ho scaricato il file in maniera “illegale” (wè, io l’avevo anche pagato! quindi non illegale per me..) come dice @granosalis e anche nella maniera usuale e legalissima, cioè il download in locale sulla App di streaming. Ho quindi, con l’aiuto del mio solito amico ingegnere progettista di famosa ditta HiEnd, confrontato il contenuto digitale degli album ottenuti dai punti 1), 2), 3), 4) e 5), usando i due programmi professionali più diffusi allora (sul portatile del mio amico). NESSUNA DIFFERENZA! Neppure un Bit! E sopratutto: nessuna differenza di ascolto. E c’è differenza fra ascoltare uno degli album (il medesimo Shostakovich dico) 1)/5), o ascoltare l’album di Shostakovich in streaming? NESSUNA, non a casa mia almeno. Streamer usato: Mac Mini late 2012 (allora… oggi quello con M3 interno..) e player Audirvāna (due versioni fa, allora si poteva acquistare “per sempre” Audirvāna, oggi ci si abbona anno per anno..sigh!). Insomma ho girato e rigirato come un calzino l’album di Shostakovich, una registrazione peraltro anche molto bella e difficile da riprodurre. E insomma, sì… ho fatto un lavorone, ho sudato le famose sette camicie, ma.. meritava: da anni dormo sonni tranquilli, anzi il sonno del Principe di Condè di manzoniana memoria…. Ecco perché all’inzio ho esordito dicendo: usando lo stesso streamer, non c’è alcuna differenza ascoltare in streaming o da locale. NESSUNA. Potrei aggiungere un IMHO, cioè secondo me, aggiunta che è spesso implicita anche se non scritta. Ma in questo caso il mio lavoro è stato così serio e approfondito che no, IMHO no, non lo voglio scrivere… 😉😉 Non avviene con tutti gli album e probabilmente musica classica viene toccata poco o niente. Ci sono file in streaming eccezionali, ma molti dischi di cui sono in possesso e che ho rippato suonano molto peggio in streaming pur avendo ottimizzato a bestia l'infrastruttura LAN e con molti album il livello di ascolto è paragonabile ai file in locale, ma con altri le differenze in peggio sono nette. I test vanno fatti più semplicemente, ti rippi una decina di cd non tutti di classica e poi li confronti, non serve scaricarli e spendere soldi da altre piattaforme ancora. Ripeto c'è un grande articolo su Audioreview che confuta quanto dici e ti ho spiegato sopra l'ter che hanno fatto. 16 ore fa, one4seven ha scritto: Ma allora non ci leggi... Insieme al @ilmisuratore lo abbiamo fatto decine di volte... In diversi 3d. Insieme a @scroodge abbiamo verificato anche i files che lui stesso caricava quando collaborava con Velut Luna. 15 ore fa, one4seven ha scritto: @SimoTocca una cosa che fa il distributore è, a volte, dare una sistemata ai tag. Chiaramente per motivi di ricerca interna al database... Cercati l'articolo di Audioreview, può succedere con alcuni album che non sono toccati, ma molti vengono toccati, il motivo non lo so, ma ripeto non lo dico io, ma vedo che continuate imperterriti. Giusto perchè non li posso mettere, ma spero che ti bendetti articoli li metteranno disponibili on line.
PietroPDP Inviato 6 Novembre 2024 Inviato 6 Novembre 2024 14 ore fa, SimoTocca ha scritto: @one4seven Certamente d’accordo. Mi piacerebbe, fra l’altro, poter leggere quell’articolo di Audio Review citato più volte… Per capire, per approfondire la metodologia della “ricerca”, cioè se è corretta o criticabile (succede su riviste importanti di Medicina e di Scienze, ti figuri per riviste di Audio..?). Per capire se erano coinvolti album di grandi case discografiche oppure di piccoli studi di registrazione. Nel secondo caso: se la “trasmissione” del file sul portale di streaming sia stata curata personalmente, se con procedure corrette, ecc. ecc. Insomma, leggere per capire… In generale non mi piace mai dare per scontato il fatto che anche nel ragionamento più corretto, magari proprio il mio, non ci siano piccole crepe che poi mettono in crisi tutta l’ impalcatura generale. Per dire, tornando alla mia passione per l’Astrofisica: è notizia di stamani che grazie al nuovo e potentissimo Telescopio spaziale James Webb ci si è accorti che esiste un grandissimo Buco Nero che “mangia” la materia in maniera più veloce di 40 volte rispetto al limite massimo stimato da Eddington.. e questo mette in crisi una impalcatura conoscitiva non da poco… giusto per fare un esempio.. C'è pure un'altra notizia sulla Chimica di ieri che è stata confutata una legge di oltre 100 anni data per sicura. https://www.tgcom24.mediaset.it/salute/scoperta-infrange-legge-chimica_89626425-202402k.shtml Purtroppo troppe cose non sappiamo e la gente si riempie la bocca con la scienza, ma la scienza di oggi ancora non sa tutto, sa solo qualcosa. Chi pensa di sapere tutto purtroppo non sa nulla. Tornando all'articolo di Audioreview erano 3 studi di registrazione non grandi, non c'è scritto come hanno inviato i file, ma dopo sono stati scaricati e ricontrollate anche le risposte in frequenza e differivano, quelli che vengono toccati meno sono Qobuz e Apple Music. Direi che sembra che hanno fatto le cose per bene, poi per quello che può valere, vito che lo dico io e sono un signor nessuno, per me sono differenze palesi, ma quello che dico io può contare zero, ma lo dicevo anche ben prima dell'articolo della rivista.
ilmisuratore Inviato 6 Novembre 2024 Inviato 6 Novembre 2024 6 ore fa, PietroPDP ha scritto: C'è pure un'altra notizia sulla Chimica di ieri che è stata confutata una legge di oltre 100 anni data per sicura. https://www.tgcom24.mediaset.it/salute/scoperta-infrange-legge-chimica_89626425-202402k.shtml Purtroppo troppe cose non sappiamo e la gente si riempie la bocca con la scienza, ma la scienza di oggi ancora non sa tutto, sa solo qualcosa. Chi pensa di sapere tutto purtroppo non sa nulla. Tornando all'articolo di Audioreview erano 3 studi di registrazione non grandi, non c'è scritto come hanno inviato i file, ma dopo sono stati scaricati e ricontrollate anche le risposte in frequenza e differivano, quelli che vengono toccati meno sono Qobuz e Apple Music. Direi che sembra che hanno fatto le cose per bene, poi per quello che può valere, vito che lo dico io e sono un signor nessuno, per me sono differenze palesi, ma quello che dico io può contare zero, ma lo dicevo anche ben prima dell'articolo della rivista. La scienza odierna dell'audio se ne fa un baffo Se difetti scaturiscono e questi si sentono veramente (esclusi i problemi di immaginazione) alle misure compaiono come uno tsunami nel segnale La chimica non va accomunata erroneamente a ciò che oramai ha fatto le ragnatele
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