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Quanto un finale di potenza può cambiare la prestazione finale di un impianto?


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@captainsensible

Un diffusore attivo invece, oltre ad incorporare al suo interno tutti gli elementi contenuti in una cassa passiva, possiede anche l’amplificatore (e tutto ciò che serve per il suo corretto funzionamento: alimentatore, preamplificatore, ecc.)

Così come? 

Anche con il preamplificatore?

Poi è l'ecc. Che mi incuriosisce 

Ci mettiamo dentro pure il giradischi? :classic_biggrin:

@captainsensible

Queste sono le atc 150 l.e.

Sono esattamente gli stessi diffusori scm 150 Asl 

Solo che l'elettronica è in un case esterno invece che all'interno del diffusore 

Ma sono sempre le atc 150 attive con un'amplificazione più curata rispetto al modello Classic 

unnamed.png

@Cano le attive per definizione sono casse che incorporano tutti gli elementi (i finali) all'interno del mobile. 

Poi esistono anche alcune soluzioni che variano dallo standard mettendo i finali fuori dal mobile (vedi PMC). Ma sono eccezioni, non "la regola". 

  • Moderatori
11 minuti fa, Cano ha scritto:

neanche ti avessi offeso 

Ma ormai il forum è questo 

@captainsensible @Cano mi spiace leggere questa affermazione,ma è pur vero che ciascuno è artefice del proprio destino; una maggior automoderazione eviterebbe consequenziali malumori. 

Alla Moderazione resta poi l'ingrato compito d'intervenire con i provvedimenti che saranno reputati necessari. 

@one4seven non è corretto detto così 

Perché ci sono diffusori amplificati non attivi, cioè con singolo amplificatore e xover passivo 

I diffusori amplificati si dividono in attivi e passivi 

I sistemi amplificazione-diffusori possono essere attivi o passivi

Le atc che ho postato sono un classico esempio di sistema attivo, in realtà è lo stesso identico sistema di quello con amplificazione dentro al diffusore 

Nelle scm 300 pro l'ampli lo hanno messo esterno semplicemente perché dentro non ci stava, ovviamente non sarà questo a farne una cassa passiva 

captainsensible

@paolosances mah sinceramente qui sembra talvolta una battaglia a chi vuole avere ragione anche su argomenti tutto sommato a basso valore aggiunto (in questo caso mi ci sono messo anche io).

Ecco, mi sono stancato.

 

CS

1 minuto fa, one4seven ha scritto:

ma si certo, gli amplificati con xover passivo non li consideravo nemmeno

Si, però è questo che crea confusione 

Cioè identificare un diffusore attivo in base al fatto che abbia amplificazione interna 

Io non sono così esperto e sto giocando da qualche anno, con questa passione. A volte nella ricerca dei miglioramenti ci si perde. Il topic era chiaro, un finale di potenza in base alle sue caratteristiche può sicuramente migliorare i risultati di un impianto hi fi, o hi end. Come, sino a quando dipende da molti fattori. Parliamo già di un impianto avanzato con pre e finale, dove il cambio del finale sicuramente incide. Io sono per le sinergie monomarca, apparecchi studiati per interfacciarsi insieme.

1 minuto fa, Cano ha scritto:

Si, però è questo che crea confusione 

Cioè identificare un diffusore attivo in base al fatto che abbia amplificazione interna 

 

Effettivamente hai ragione... Però nel gergo alla fine è così: prendi l'attivo così ti risparmi il finale etc...

In pratica si dovrebbe dire : "prendi un multiamplificato con xover attivo" :classic_biggrin:

 

 

45 minuti fa, Tarpa68 ha scritto:

Il topic era chiaro, un finale di potenza in base alle sue caratteristiche può sicuramente migliorare i risultati di un impianto hi fi, o hi end

Credo che se un amplificatore migliora il risultato potrebbe voler dire che il precedente non era adatto a pilotare quel diffusore. In caso contrario, che cioè entrambi fossero adatti al compito, non si può parlare di miglioramento ma di semplice preferenza. La prestazione resta equivalente, la scelta può essere diversa. Per assurdo uno potrebbe addirittura scegliere il risultato peggiore ma non per lui.

10 hours ago, grisulea said:

Credo che se un amplificatore migliora il risultato potrebbe voler dire che il precedente non era adatto a pilotare quel diffusore. In caso contrario, che cioè entrambi fossero adatti al compito, non si può parlare di miglioramento ma di semplice preferenza. La prestazione resta equivalente, la scelta può essere diversa. Per assurdo uno potrebbe addirittura scegliere il risultato peggiore ma non per lui.

non lo ritengo esatto , esistono n configurazioni a parita' di pilotaggio quindi timbricamente cambia molto anche in base alla sorgente

Il 06/12/2024 at 21:06, speaktome74 ha scritto:

Quali sono le vostre esperienze in merito?

Il cambio di un finale di potenza ha mai stravolto il risultato d'ascolto nel vostro impianto?

In meglio, in peggio, oppure solo sfumature.

Chi ha voglia di raccontare qualcosa...

@speaktome74 A mio parere la qualità del finale incide meno rispetto alla qualità della sorgente e del preamplificatore (e ovviamente a quella dei diffusori). Ho scritto meno, non che non incide. Spesso la differenza è dovuta alla quantità dei watt: se si usa un finale sotto dimensionato rispetto all'efficienza del diffusore allora la differenza è più eclatante quando si passa ad un finale dalla potenza adeguata. Ovviamente anche la dicotomia valvole transistor e classe a vs ab rendono le dfferenze spiccate. Ma se confrontiamo finali in classe a/b di potenza simile.....anni fa possedevo un piccolo finale am audio (m150 in classe a/b) e mi prestarono un ps audio di pari potenza....faticavo a sentire differenze e addirittura il cambio dei cavi risultava più evidente. 

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