M.B. Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Causa molti cd acquistati e non ascoltati, e una discoteca di tutto rispetto, da circa un anno non compro più dischi. Io ascolto prevalentemente classica. Genere musicale che negli ultimi anni ho sempre acquistato a prezzi molto convenienti. Nel frattempo qualcosa, evidentemente, pare sia cambiato perché ho visto dei prezzi sul sito e-commerce più importante che mi hanno lasciato basito! Ma anche gli altri store non scherzano in fatto di aumenti... Effetto Natale o aumenti strutturali?
talli. Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Purtroppo ti direi strutturali…ad aspettare ogni tanto c’è qualche botta fortunata ma mediamente trovo prezzi che mi fanno rimandare l’acquisto…ed anch’io acquisto soprattutto classica
Nerodavola62 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Purtroppo vero... e Qobuz se la ride. mauro
Aless Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 D’accordissimo, per esempio uno dei miei siti preferiti di musica classica, jpc.de, non propone più le offerte di un paio di anni fa. Oltre a ciò, noto una contrazione del loro catalogo. Per non parlare dell’usato, che ha raggiunto quotazioni assurde (date uno sguardo a DiscoGs…)
mozarteum Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 Bei tempi quelli di megaconfanetti a un euro o meno a cd
analogico_09 Inviato 9 Dicembre 2024 Inviato 9 Dicembre 2024 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Bei tempi quelli di megaconfanetti a un euro o meno a cd E per di più li compravamo per ascoltare la musica senza tic, lazzi e vezzi audiofetisch...
M.B. Inviato 10 Dicembre 2024 Autore Inviato 10 Dicembre 2024 14 ore fa, mozarteum ha scritto: Bei tempi quelli di megaconfanetti a un euro o meno a cd Ne ho acquistati tanti anch'io. Senza arrivare a tanto, mi piacerebbe ci fosse ora un mercato più equilibrato, perché cofanetti con un costo medio a cd anche di 26 euro mi sembra esagerato! È un mercato, quello dei supporti fisici, che le major discografiche stanno di fatto uccidendo. Forse per indirizzare sempre più il consumatore verso il mercato del download/streaming... boh.
M.B. Inviato 10 Dicembre 2024 Autore Inviato 10 Dicembre 2024 12 ore fa, analogico_09 ha scritto: E per di più li compravamo per ascoltare la musica senza tic, lazzi e vezzi audiofetisch... Personalmente, anche nei periodi di maggior fissa per l'impianto, non ho mai sacrificato la qualità artistica a favore di quella tecnica! Non baratterei mai una splendida interpretazione di Julian Bream, Andrés Segovia, Alirio Díaz, Pepe Romero o John Williams (*), tanto per fare degli esempi, con un'altra portentosa sotto l'aspetto tecnico ma scialba sotto quello puramente artistico... * La qualità tecnica dei dischi di John Williams, che ha alle spalle una carriera lunghissima e una discografia sterminata, è altalenante. Comunque mediamente superiore a livello tecnico ai dischi incisi dagli altri artisti da me citati. 1 1
analogico_09 Inviato 10 Dicembre 2024 Inviato 10 Dicembre 2024 59 minuti fa, M.B. ha scritto: È un mercato, quello dei supporti fisici, che le major discografiche stanno di fatto uccidendo. Forse per indirizzare sempre più il consumatore verso il mercato del download/streaming... boh. Però il mercato del vinile vecchio e nuovo è sempre in continua crescita, mi pare. Cresce la domanda e così aumenta anche il prezzo. Per quanto riguarda l'usato andrebbe considerato che per gli acquisti online (Discogs, Ebay, etc) i costi di spedizione siano davvero elevati in certi casi più del costo del disco.
giorgiovinyl Inviato 11 Dicembre 2024 Inviato 11 Dicembre 2024 Il 09/12/2024 at 20:25, mozarteum ha scritto: Bei tempi quelli di megaconfanetti a un euro o meno a cd Alcuni di questi cofanetti ora di Discogs hanno quotazioni assurde.
OTREBLA Inviato 11 Dicembre 2024 Inviato 11 Dicembre 2024 Eh sì, i prezzi sono generalmente in crescita, perlomeno sul mercato a cui guardo io, quello del vinile. Non resta che aspettare buoni sconti, ribassi, offerte, black friday vari. Qualche anno fa comperavo quasi tutto, oggi seleziono molto di più e...ho imparato a rinunciare. Alberto. 2
SimoTocca Inviato 12 Dicembre 2024 Inviato 12 Dicembre 2024 Sono fra quelli che ha approfittato “a mani basse” dei prezzi bassissimi dei CD, specie quelli dentro cofanetti e cofanettoni, a volte con prezzi anche di 50 centesimi a CD! il periodo, dal 2000 al 2020, è stato propizio per chi voleva fare acquisti di questo tipo: le case discografiche erano in affanno economico per la diffusione degli mP3 gratis o addirittura anche per le copie (anche in questo caso copie pirata) dei CD su CD vergini (che venivano a 1 euro l’uno..), copie più di nicchia per “gli audiofili”, mentre gli mP3 erano per i ragazzini con gli iPod et similia. La qualità audio in fondo, pur inferiore al vinile, era buona e a volte anche molto buona, almeno ascoltando con player di qualità (Accuphase nel mio caso). Ed è stato un modo per conoscere in maniera “estesa ed ordinata” il mondo della Classica, confrontando decine di interpretazioni diverse della stessa opera. Una maniera “ordinata” che con lo streaming (che uso oggi) probabilmente non sarei risuscito a fare. Quindi non posso che ringraziare il CD per avermi dato questa possibilità ad un prezzo estremamente basso….
SimoTocca Inviato 13 Dicembre 2024 Inviato 13 Dicembre 2024 E però… però.. dal punto di vista strettamente audiofilo, bisogna essere realisti…e vi porto l’esempio di stamani, proprio di adesso anzi! Ero a provare una nuova cuffia appena arrivata, quindi in “pieno rodaggio” (che se qualcuno sostiene che non esiste… non gli credete che è una baggianata… ) e stavo ascoltando un paio di album scaricati in DSD… poi mi sono ricordato che oggi è venerdì.. e allora mi sono connesso a Qobuz… aspettandomi poche novità perché ormai siamo a Natale, periodo in cui le nuove uscite sono già state pubblicate… Se non che.. fra le novità ho trovato le Polacche di Chopin eseguite da Pollini… ho pensato che come gli altri anni Qobuz, in questo periodo delle feste “rimette in vetrina” album vecchi per “rimpolpare” le scarse nuove uscite… ma ..io quando leggo “Pollini” non resisto..e così.. anche se è un album ascoltato millanta volte (in vinile da fine anni ‘70, poi in CD, fra i primi pubblicati in ADD, poi in CD rimasterizzato seppure sempre in 16/44, poi in file HiRes 24/96 della DG), proprio per l’affetto che ho per questo album..ecco ho fatto “click” ed è partita la prima traccia… E lá (so che Giorgio @giorgiovinyl penserà che esagero come al solito..) sono sobbalzato sulla sedia! Conosco appunto a menadito il suono di questo album, un suono bello come sempre il pianoforte DG (lo abbiamo detto molte volte, insieme a Roberto @mozarteum, ma, in questo album è almeno in digitale, sempre un “pelino” secco, anche in versione HiRes. Qui ho ascoltato fin dal primo accordo un pianoforte bello “denso”, addirittura quasi “grasso” sui bassi, fino ad ora appunto ascoltati come abbastanza asciutti. Ho pensato…anvedi ‘o sta cuffia nuova, che pure fino ad ora era belloccia sì, ma niente de che… Poi però ho fatto caso ai numeretti… HiRes 24/192… e ..ma come 192? Finora sempre ascoltato nel formato 24/96… Vuoi vedere che… ecco che ho sbirciato sul sito ufficiale DG e.. sì, questo album è una nuova uscita di oggi… con un nuovo Master! Allora sono corso a recuperare la mia fedele e vecchia cuffia Stax 009 e… sì! Il miracolo non era merito della cuffia nuova! Ma proprio della nuova rimasterizzazione! Il pianoforte di Pollini ora ha un corpo assolutamente reale (l’anima invece è la solita, quell’anima bella che era (e forse è tutt’ora..) Pollini!). E allora perchè questa lunga “tirata”? Per dire che forse la tecnologia Audio sta evolvendo rapidamente in questi ultimi anni.. per cui.. certo mi tengo stretto anche il formato fisico..ma ecco che un suono così bello io da questo “disco” non l’avevo mai sentito! Giuro…
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