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Come mai ancora nessuna discussione sui concerti di Capodanno 2025?


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Il concerto di Capodanno è rivolto ad un pubblico generalista, non si può pretendere che includa i madrigali di Monteverdi. 

Cosa c'è di più facile da ascoltare dei valzer degli Strauss? E' la musica classica più immediata e soprattutto coinvolgente che esista. Ricordiamo che sono composizioni pensate per far ballare la gente. Se si volesse integrarli con qualcosa d'altro,    puntando al medesimo risultato, lo si potrebbe fare con qualche colonna sonora del '900, che subito sarebbe riconosciuta dal grande pubblico, non certo con Frescobaldi. 
Quando ero piccolo ascoltavo volentieri le musiche degli Strauss in TV, che riconoscevo anno dopo anno poiché sempre uguali a sè stesse. E' stata la prima forma di musica colta che ho assorbito.
I miei genitori non vedevano l'ora che arrivasse il momento del Bel Danubio Blu...tarara-tarà, zan zan, zan zan, ed anche io lo aspettavo più di ogni altra cosa. 
Quando per la prima volta ho ascoltato una sinfonia di non ricordo chi, mi sono reso conto che il tarara-tarà, zan zan, zan zan, non c'era e che avessi voluto capirci qualcosa avrei dovuto dimenticarmelo per sempre e rieducare le mie orecchie come se il tarara-tarà, zan zan, zan zan, non fosse mai esistito. All'inizio è stata dura.


Alberto.

 

 

  • Thanks 1
Il 01/01/2025 at 22:44, Capotasto ha scritto:

il capodanno a Praga, e con l'occasione ho trascinato tutto il gruppo al concerto di capodanno della Ceska Filharmonie

per chi volesse vederlo-ascoltarlo:

https://www.ceskatelevize.cz/porady/14589927633-novorocni-koncert-ceske-filharmonie/22554215010/

 

luckyjopc

Muti quest'anno ha scelto un repertorio mediocre a mio avviso. Poi degli strauss si potrebbe dire un pò che quel che disse stravinski di vivaldi ovvero che aveva scritto 500 volte lo stesso concerto(anche se su vivaldi si sbagliava a mio avviso)

La fenice ha rotto abbastanza con il libiamo;ma del resto sono 2 modi diversi di fare soldi con i turisti e gli sponsor.

Ma un pò tutti gli spettacoli televisivi di classica sono fatti per avvicinare un pubblico da alfabetizzare e quindi di livello inappropriato per ascoltatori esperti. Basti pensare al penoso viva puccini con la chitarra elettrica e la venezi

3 minuti fa, luckyjopc ha scritto:

Basti pensare al penoso viva puccini con la chitarra elettrica e la venezi

Li siamo ad un livello ancora più infimo, ma si era immediatamente compreso dalla specie di scenetta che doveva prendere in giro Augias e la 7... Davvero penosa. 

Mi spiace moltissimo l'orchestra Scarlatti che è dovuta essere presente a quella carnevalata 

3 ore fa, garmax1 ha scritto:

spiace moltissimo l'orchestra Scarlatti che è dovuta essere presente a quella carnevalata 

Io capisco tutto, comprese le esigenze alimentari, ma un sussulto di dignità a volte non guasterebbe.

  • Melius 2
Lolparpit
17 ore fa, faber_57 ha scritto:

Ho sentito solo i brani iniziali, e Muti mi è sembrato molto, molto scontato e pochissimo danzante.

Anch'io ho avuto la sensazione di un Muti perlomeno ingessato, all'inizio, un po' sulla difensiva. Poi un po' meglio  nei pezzi 'obbligati'. 

Cita

 

https://www.raiplay.it/dirette/rai2 Il concerto di Capodanno dei Wiener diretti dal maestro Muti.

Diciamocelo: Muti potrebbe dirigere queste musichette anche con le mani legate e gli occhi bendati!

 

Io la mia l'avevo detta nella discussione "Cosa state ascoltando?"...

 

mozarteum
Il 02/01/2025 at 17:50, Lolparpit ha scritto:

miei direttori preferiti al momento sono lui e Sokhiev

Sono i migliori oggi in circolazione.

Aggiungo Thielemann per Strauss Bruckner e Wagner.

la nomina di Thielemann all’Opera di Berlino promette grandi cose nel repertorio tedesco. Si possono incrociare Philarmonie e Staatsoper. A primavera escono i programmi per il 2025/2026.

Quanto al concerto di Vienna l’ho trovato sottotono sia per la scelta dei pezzi che per la direzione di routine.

Probabilmente oltre all’assuefazione non c’ e’ neanche il clima giusto oggi per questo tipo di concerto  anche se lo stesso nacque nel 1939, in tempi cupi.

Io l’ho visto distrattamente, devo pero’ dire che il rubato dei Wiener, la qualita’ intrinseca del suono appartiene al regno del soprannaturale.

Quest’anno avevo la possibilita’ di due biglietti per la sera del 31 (il concerto del 1 ha due serate identiche il 30 e 31) ovviamente con ricarichi stellari, ma non e’ scattata la molla. A Vienna poi andro’ ogni mese da qui a giugno e non si puo’ stare sempre la’.

il 31 sulla digital e’ andato in diretta il concerto di Petrenko da Berlino, splendido.

 

analogico_09
Il 2/1/2025 at 10:47, garmax1 ha scritto:

Mi immagino la toccata che da inizio all'Orfeo cose così ma per il programma mi affiderei allo specialista del barocco italiano e chiamo @analogico_09a stilare una Playlist per i prossimi capodanno 😉

 

 

Grazie della fiducia ma 'sto un po 'mpicciato  'sti giorni, ne dobbiamo riparlare dopo la befana... a seconda di cosa troverò nella calzetta della veccia... :classic_tongue:... Anticipo che sarei d'accordo con la Toccata dall'Orfeo per iniziare, poi a rota ci metterei questo luminoso e gioiso canto bachiano, il coro iniziale della Cantata 119 "Preise, Jerusalem, den Herrn" con trombe spiegate per glorificare la nascita di Gesù Cristo e annunciare uno svavillante anno nuovo (con la speranza che non sia pure questo lavato con perlana... :classic_rolleyes:)
Nel frattempo chiunque se crede potrà aggiungere un brano a piacimento per dare inizio alla scaletta...
 

 

 

  • Melius 1
analogico_09
Il 2/1/2025 at 21:24, faber_57 ha scritto:

Per ravvivare il concerto di Vienna ci vorrebbe Currentzis :classic_biggrin:.

Ho sentito solo i brani iniziali, e Muti mi è sembrato molto, molto scontato e pochissimo danzante. Altre volte mi è parso più in forma.

 

Ma tra folletto camomilla non si potrebbe proporre una via di mezzo? :classic_laugh:

  • Haha 1
analogico_09
Il 2/1/2025 at 22:48, dissonante ha scritto:

La musica italiana è stata prima di tutto Frescobaldi, Corelli, Albinoni, Vivaldi, gli Scarlatti, Pergolesi, Paganini, Boccherini, Palestrina, Monteverdi, Gesualdo, e così via. Di tutto questo non c'è traccia alla Fenice. 

Proprio non ci siamo. 

 

 

Non c'è traccia di questo, salvo alcune episodiche se non anche rare, in altre grandi istituzioni od ambiti musicali italiani di varia natura.

 

Sarà una kermesse "fissa", si ascolteranno sempre le stesse musiche, mentre i direttori tuttavia cambiano, ma trovo apprezzabile la tradizione capodannesca viennese molto sentita che sembra resistere a questa nostra modernità levigata e votata all'utilitarismo, al  cambiamento ad ogni costo che non di rado si rivela un remake forzato privo di autentica creatività, spesso ai danni di realtà culturali e artistiche non solo musicali ancora valide e coattamente abbattute.

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