Savgal Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio Scriveva Nietzsche ne "La gaia scienza: "Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini? Quanto di più sacro e di più possente il mondo possedeva fino ad oggi si è dissanguato sotto i nostri coltelli – chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremmo lavarci? Quali riti espiatori, quali sacre rappresentazioni dovremo inventare? Non è troppo grande, per noi, la grandezza di questa azione? Non dobbiamo anche noi diventare dei, per apparire almeno degni di essa? Non ci fu mai un’azione più grande – e tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtù di questa azione, a una storia più alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!”. Dio e anima sono concetti metafisici inscindibili. In quanti credono che l'uomo abbia un'anima e questa sopravviva alla morte? 1
Questo è un messaggio popolare. ascoltoebasta Inviato 3 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Gennaio 3
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 3 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Gennaio E siamo solo al 3 gennaio 1 6
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 3 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Gennaio Che un’anima qualsiasi sopravviva alla morte consola poco. Deve essere anima mia torna a casa tua 7
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 3 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Gennaio Guardate l’urna mezza piena. Con la morte - piu’ tarda possibile- cessano bollette, obbligazioni di varia natura, check up e ansie relative, riunioni di condominio, feste comandate, figli che chiedono soldi, mogli racchie… 1 4
iBan69 Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio “Dopo la morte c'è un'altra vita?” No, c’è sempre un purgatorio…
Plot Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio «Dormiremo fino a quando Cristo arriverà e busserà alla nostra tomba: “Dottor Martino, alzati!”. E subito mi alzerò e vivrò insieme a lui nella gioia eterna.» (Martin Lutero)
Coltr@ne Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 1 ora fa, Savgal ha scritto: In quanti credono che l'uomo abbia un'anima e questa sopravviva alla morte? Io, ma credo solo per tornaconto.
Savgal Inviato 3 Gennaio Autore Inviato 3 Gennaio A questo punto l’uomo folle tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch’essi tacevano e lo guadavano stupiti. Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. “Vengo troppo presto,” proseguì “non è ancora il mio tempo. Questo enorme evento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino – non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, la luce delle stelle vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano viste e ascoltate. Quest’azione è ancor sempre più lontana dagli uomini delle stelle più lontane – eppure son loro che l’hanno compiuta!”
Tigra Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio Prima che arrivino le risposte serie... non mi pongo il problema da almeno 40 anni, non vedo perché dovrei cominciare a farlo ora. Preso atto della finitezza umana, vivo al meglio che posso senza null'altro chiedere, magari come fanno i semplici, e senza paura di "quelo" che accadrà e che avverrà inevitabilmente, accettandolo come fine naturale del nostro ciclo vitale. Come diceva Padre Pizarro, s'ha da' nasce e s'ha da' morì, e quel che c'è in mezzo è un gran casino.
Gaetanoalberto Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio Vi posso chiedere, appena sapete qualcosa, di informarmi via whatsapp? 1
Savgal Inviato 3 Gennaio Autore Inviato 3 Gennaio Il tema di un'altra vita dopo la morte non è solo individuale, ma è stato il pilastro portante delle sosietà passate e di molte presenti. Scriveva E. Durkheim ne "Il socialismo di Saint-Simon": "Ciò che è necessario perché l'ordine sociale regni è che maggior parte degli uomini si accontenti della propria sorte; ma ciò che è necessario perché se ne accontentino non è che posseggano più o meno, ma che siano convinti di non avere diritto ad avere di più." L'amor fati, l'accettazione del proprio destino terreno, è avvenuto soprattutto credendo in Dio e che vi sia una vita dopo la morte. Freud, esaminando le fonti del sentimento religioso ed il sistema di dottrine e di promesse della religione nel saggio “L’avvenire di un’illusione”, scrisse che la fede da un lato spiega all’uomo gli enigmi di questo mondo, dall’altro gli assicura che una Provvidenza giusta che veglierà sulla sua vita e lo ripagherà in un’esistenza ultraterrena delle frustrazioni subite. Ma se per gran parte di donne e uomini della nostra e di altre società secolarizzate Dio è morto, la trave portante dell'ordine e della coesione sociale che ha retto per millenni le nostra società si è spezzata.
Renato Bovello Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio La vita e' viva ,la morte e' morta. Perche' dovrebbe esserci una vita oltre la morte ? Per quale motivo ? Solo perche' non siamo capaci di accettare che tutto sia finito ? E' solo la presunzione umana di voler dare una risposta a tutto,di non saper accettare la finitezza di questo mondo che genera queste pietose e infantili illusioni. Io,da sempre,abbraccio in toto la filosofia di un pensatore secondo me troppo sottovalutato. Alludo a Ludovico Feuerbach .Suggerisco la lettura de : L'essenza del cristianesimo, da sempre la mia bibbia .Troverete molte risposte su diversi temi affascinanti
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