LUIGI64 Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 6 ore fa, ascoltoebasta ha scritto: oppure pensare che sian dovuti a particolari condizioni a cui il cervello reagisce,a sostegno di questo esistono prove provate,per alcuni son sufficienti a dar credito a queste spiegazioni,per altri son più credibili altre spiegazioni,nulla di male Giusto Mi pare anche difficile stabilire, soprattutto negli eventi citati, le cause precise
ferrocsm Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 16 ore fa, briandinazareth ha scritto: tutta la tradizione cristiana si basa sulla vita eterna dell'individuo, non una generica vita oltre, proprio perché quale sarebbe il senso altrimenti? Ed è proprio questo che io da 20 pagine sto cercando di dire, ma mi scrivono che vado fuori tema, io vorrei prendere 40 milioni di italiani e invitarli a parlare di cosa ci sarà dopo la loro morte e contare quelli che non tirano in ballo in qualche maniera la religione. Su questo specifico tema inutile svicolare, il tutto è legato a filo doppio con la religione o comunque a un "credo" non per forza cattolico ma nell'aldilà in generale. Perché ogni religione e i loro ministri se ne sono impossessati, siano essi preti, monaci, bonzi, santoni o sciamani etc-etc. Esistono ad esempio studi su qualche tribù dell'Amazzonia, della Nuova Guinea della Polinesia, dell'Australia, dell'Oceania in generale o altro ancora, quindi molto lontane da noi e dalla nostra civiltà sul come intendano loro il dopo la morte?
mom Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno @ferrocsm In alcune religioni orientali (buddhismo, induismo,giainismo, sikhismo), la risurrezione prende talora la forma della reincarnazione, talché i relativi dogmi identificano in ogni essere vivente (dalla formica all'elefante, tanto per citare esempi confortati da nota letteratura) il portatore dello spirito o dell'anima di un trapassato. (Vikipedia) Ma se fai un giro sul web ne trovi altre dagli inuit groenlandesi agli abitanti soprattutto dell'Oceania. Scusa ma sono di fretta.
ferrocsm Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 15 minuti fa, mom ha scritto: Scusa ma sono di fretta. Ok @mom quando torni scrivi però come tu ti ponga nei confronti dell'aldilà. Poi adesso ti sembrerò indiscreto, ma non è molto che con la scomparsa di Franz hai vissuto quell'esperienza, ti va di scriverne qualcosa? Scusa davvero la mia faccia tosta e magari pure maleducazione.
LUIGI64 Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno Spesso si crede che la rinascita sia riconducibile ad una inguaribile voglia di immortalità, di non perire e ritornare a vivere Questo è quello che pensa il non buddhista, o indù che sia Per loro, in realtà, tornare sulla terra è un incubo che farebbero volentieri a meno di sperimentare di nuovo..attendendo il nirvana o il riassorbimento nel Brahman Discorso diverso per i bodhisattva che per sua infinita compassione, rinasce per aiutare tutti gli esseri senzienti
ascoltoebasta Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 24 minuti fa, ferrocsm ha scritto: . Esistono ad esempio studi su qualche tribù dell'Amazzonia, dell'Oceania, dell'Australia o altro ancora, quindi molto lontane da noi e dalla nostra civiltà sul come intendano loro il dopo la morte? Anni fa mi appassionai molto a vita,conflitti,credenze etc dei nativi d'America,anche loro come ogni essere umano si davan risposte e speranze riguardo creazione e morte,consuete domande che l'uomo si pone da millenni,ogni tribù adorava i propri Dei a cui attribuiva la crezione del mondo,ogni tribù aveva i propri miti,i propri sacrifici da donare,anche loro credevano in una qualche forma di proseguimento della vita dopo la morte,ogni tribù in virtù delle proprie leggende e miti,alcune tribù praticavano la cremazione. Comune denominatore era attribuire poteri magici a ciò che pareva inspiegabile,come i tuoni,gli arcobaleni etc. Per portare un banale esempio dovuto alla non conoscienza,le visioni d'alta quota da me citate qualche post fa,che la scienza ha spiegato,ai tempi le avrebbero probabilmente attribuite ad avvertimenti di dio perchè ci si avvicinava troppo al cielo,sua dimora,ed effettivamente per le conoscienze di quei tempi,la spiegazione era non solo valida,ma probabilmente anche l'unica possibile.
densenpf Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 12 ore fa, ferrocsm ha scritto: Esistono ad esempio studi su qualche tribù dell'Amazzonia, della Nuova Guinea della Polinesia, dell'Australia, dell'Oceania in generale o altro ancora, quindi molto lontane da noi e dalla nostra civiltà sul come intendano loro il dopo la morte? Tutti i popoli che hai citato hanno avuto un rapporto particolare con l'aldila', dagli aborigeni, agli indiani d'America, ai Maya il rapporto non era legato ad una religione come da noi, o una serie di dogmi ( vuoi salvarti, devi fare cosi'..) ma ad un rapporto con la natura direi viscerale, ove essa rappresentava il tramite per comunicare con l'entita' superiore. Sotto un certo punto di vista, era piu' raffinati di noi, in quanto nella loro semplicita' capirono che tutto quanto era rappresentato dalla manifestazione, era un aspetto di Dio.
densenpf Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 12 ore fa, mom ha scritto: In alcune religioni orientali (buddhismo, induismo,giainismo, sikhismo), la risurrezione prende talora la forma della reincarnazione, Si, ma son due cose diverse. - la prima, implica una sola vita, sei giudicato (o inferno o paradiso) e se risorgi nello stesso corpo che hai avuto in vita, qualcuno mi potrebbe spiegare il merito per cui Raul Bova ha quel corpo, ed il mio amico Dawn si troverebbe nella eternita' nel suo corpo. La chiesa non sa' rispondere a questo, poiche' non ha le risposte al quesito. - la reincarnazione, si basa su un processo evolutivo che dura migliaia di anni, dove non c'e' giudizio, e si basa su un processo karmico che e' di natura fisica ( causa e effetto) e che contrariamente a quanto pensano molti occidentali non e' solo negativo, ma e' positivo e negativo. In questo processo di apprendimento tutto e' basato sull energia.
LUIGI64 Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno La reincarnazione, dal punto di vista strettamente scientifico e prove che avvalorino tali tesi, sono ben poche e incerte Vediamole: -Bambini abbastanza piccoli che ricordano vite passate (famiglie e luoghi in cui hanno vissuto in precedenza) -Meditanti avanzati, i quali affermano di ricordare in determinate situazioni, luoghi o eventi di vite precedenti -Ipnosi regressiva con ricordi di vite precedenti - Esperienze psichedeliche (se non erro Grof ne parla) -Rituale adottato dai monaci tibetani (test della rimembranza, chiamiamolo così), per scegliere il nuovo Dalai Lama Ho conosciuto persone che erano piuttosto convinte sull'esistenza di tale fenomeno Durante un incontro di meditazione, tanti anni fa, fu posta una domanda ad persona che era considerata un maestro realizzato che seguiva il Vedanta (Ha commentato e tradotto molte opere del Vedanta e Induismo in italiano e scritto altri testi sulla filosofia perenne), ovvero quale fosse la motivazione per la quale una persona avesse un'evoluzione spirituale più elevata rispetto ad un'altra Potete immaginare la risposta ... Non solo corpo ha un'età (esperienza) ma anche l'anima Anche se ho notato, essendo argomento alquanto scivoloso e speculativo, anche in contesti di pratica di meditazione, se ne parla molto meno rispetto all'esperienza meditativa, o magari agli ostacoli meramente psicologici Forse meglio così ☺️
densenpf Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno @LUIGI64 le Verita' non ti arrivano per prove scientifiche, ma esse comunicano per "sentire profondo" . Coe' tramite L'Anima. E' questo il problema del 3d, volete prove per soddisfare la mente, e non capite quanto essa e' limitata. La percezione dello Spirito e' piu' elevato della conoscenza mentale. Questo e' quanto ci hanno insegnato Santi e Maestri di ogni religione.
LUIGI64 Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 13 minuti fa, densenpf ha scritto: volete prove per soddisfare la mente, e non capite quanto essa e' limitata. Ma come...mi hanno definito pure testimone di geova 😵💫😂 Sai benissimo che alcune esperienze vanno vissute, oltre a leggere libri su tali argomenti, la differenza probabilmente è dovuta dagli incontri con persone reali Persone,tra l'altro, che non effettuavano assolutamente proselitismo e che spesso non avanzavano pretese di diritti d'autore sui testi da loro scritti Probabilmente, se non avessi incontrato determinate persone, non sarei giunto ad alcune conclusioni, o magari essere possibilista su determinati argomenti Spesso, molti concetti o messaggi, non si comprendono immediatamente, ma quei semi trasmessi, possono germogliare a distanza anche di parecchio tempo
LUIGI64 Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 22 minuti fa, densenpf ha scritto: Questo e' quanto ci hanno insegnato Santi e Maestri di ogni religione. Mi accontenterei che i maggiori mistici di oriente ed occidente, siano presi un po' più sul serio Purtroppo, non sono utili, in fondo non insegnano proprio nulla...o meglio, insegnano proprio il nulla
densenpf Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno @LUIGI64 insegnano per chi ha orecchie per intendere. È sempre stato così. 1
Questo è un messaggio popolare. mom Inviato 18 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Giugno 13 ore fa, ferrocsm ha scritto: scrivi però come tu ti ponga nei confronti dell'aldilà. Poi adesso ti sembrerò indiscreto, ma non è molto che con la scomparsa di Franz hai vissuto quell'esperienza, Vuoi sapere come mi pongo nei confronti dell'aldilà... È davvero una domanda indiscreta: ti rispondo in parte. La cosa importante che è cambiata in me è che da allora ( sono trascorsi quasi due anni) non ho più paura di morire. Considero la morte un fenomeno naturale e normale, una fase di un ciclo che si apre e si chiude ma di cui ignoro il principio e la fine. Non so se dopo la morte fisica, lo spirito continui un suo percorso ma non so neppure quando è stato il suo principio. A volte mi ritrovo ad essere un po' panteista, altre mi identifico nel pensiero di Eraclito, panta rei, tutto scorre, tutto è in divenire e si trasforma. Noi non siamo quelli di ieri e neppure quelli di domani. . Poi c'è la gabbia dei sentimenti, della sensazione del dolore ma questo non c'entra con il thread: è una ferita aperta come dopo una brutta amputazione. Resta la memoria ma anche la convinzione della fine percorso insieme. ( il 2023 ha picchiato duro per me: in pochi mesi ho perso il mio Franz, una sorella e la mia più cara amica... la cosa mi ha lasciato stordita per cui tutto ciò che ho detto va preso con cautela). Adesso però non chiedermi più nulla. 2 1
LUIGI64 Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 29 minuti fa, densenpf ha scritto: sempre stato così. Purtroppo, come ricordava anche Papa Francesco, spesso la trascendenza è argomento bistrattato, considerato di serie B, senza sufficiente dignità, rispetto ad altri approcci Stritolata, da un certo pensiero sulle religioni considerate da molti solo negativamente e anacronistiche, inoltre da un certo scientismo e riduzionismo sempre più diffuso Vabbè pazienza 💫
ferrocsm Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 4 ore fa, mom ha scritto: Adesso però non chiedermi più nulla. Grazie Maria Teresa e ti chiedo scusa per l'indiscrezione e la maleducazione, coraggio per davvero e di nuovo scusa.
densenpf Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 5 ore fa, mom ha scritto: Considero la morte un fenomeno naturale e normale, una fase di un ciclo che si apre e si chiude ma di cui ignoro il principio e la fine. Esatto, e' come chiudere la porta di una stanza, ed aprirne un altra. Si lascia un involucro, ma la consapevolezza dell' esperienza acquisita rimane, in un processo di acquisizione infinito. Il fine e' l'autocoscienza.
briandinazareth Inviato 19 Giugno Inviato 19 Giugno 2 ore fa, densenpf ha scritto: Si lascia un involucro, ma la consapevolezza dell' esperienza acquisita rimane, in un processo di acquisizione infinito. Come si concilia tutto questo con l'evidenza dell'enorme aumento della popolazione umana (e non n solo) e con l'evoluzione?
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