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Melius Club

La Ue e il pooling


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Inviato

I certificati energetici hanno avuto i loro momenti di gloria, in passato avevo seguito interventi di energy-saving che davano diritto a certificati: Sulla base del mero costo energia i lavori si sarebbero dovuti ripagare in un periodo da 4 a 7 anni.  Ad un certo punto i certificati si sono impennati e con la vendita degli stessi il piano di energy saving si è ripagato del tutto entro 3 anni.

(io curavo validazione e implementazione tecnica, ma ero in scrivania matrimoniale col collega che seguiva il conto economico, e origliav.. e mi capitava involontariamente di sentire anche e robe de schèi )

  • Melius 2
Inviato
10 ore fa, Martin ha scritto:

i certificati si sono impennati e con la vendita degli stessi il piano di energy saving si è ripagato del tutto entro 3 anni.

in pratica chi non era stato efficiente ha pagato per te parte degli interventi.

qua succede la stessa cosa, chi vende esclusivamente auto elettriche incassa da chi non riesce a raggiungere target ambiziosi, ma fuori dalle reali possibilità.

creando il poll, si raggruppano le aziende e si mediano i risultati ( pagando meno delle multe corrispondenti) e tutti i salmi finiscono in gloria.

se ci si vede un mix fra ipocrisia e presa per il cūlus, oltre a palesare una incapacità della UE di valutare le reali possibilità delle aziende europee di giocare una partita con qualche possibilità di riuscita, è così strano?

con le abitazioni e altri edifici vedremo artifici messi in atto per ridimensionare gli effetti di un nuovo fallimento?

 

Inviato
46 minuti fa, nullo ha scritto:

in pratica chi non era stato efficiente ha pagato per te parte degli interventi.

Oppure, vediamola così: Chi non ha la possibilità di innovare gli impianti (per ragioni tecniche e/o finanziarie) può, acquistando i certificati, finanziare chi ha potuto risparmiare anche più della quota-obiettivo.

Uno dei pregi del meccanismo è che questo genere di finanziamento avveniva A) A risparmi energetici già ottenuti e B) In proporzione all'energia risparmiata e/o prodotta (minori emissioni di CO2.)

Altro che altri devastanti provvedimenti di pseudorisparmio tecnicamente ridicoli, privi di proporzionalità e serviti sopratutto a rifare villette di ottimati.

Per completezza aggiungo che alcuni ambientalisti estremi contestarono il meccanismo dei certificati in quanto, a loro dire, avrebbe "legalizzato" la possibilità di inquinare monetizzandola. Una cosa-no come emettere CO2 sarebbe quindi divenuta merce di scambio. 

  • Melius 2
Inviato
22 minuti fa, Martin ha scritto:

Oppure, vediamola così: Chi non ha la possibilità di innovare gli impianti (per ragioni tecniche e/o finanziarie) può, acquistando i certificati, finanziare chi ha potuto risparmiare....

 

Per completezza aggiungo che alcuni ambientalisti estremi contestarono il meccanismo dei certificati in quanto, a loro dire, avrebbe "legalizzato" la possibilità di inquinare monetizzandola. Una cosa-no come emettere CO2 sarebbe quindi divenuta merce di scambio. 

che è ciò che vedo io.

in pratica finanzi concorrenti, pure esterni alla UE, "regalandogli" uteriore vantaggio, perché non hai raggiunto target realistici e proporzionati alle reali capacità delle aziende e del mercato...

quindi anche per colpe di chi dirige la UE, non solo di chi dirige le aziende.

il che non significa attaccare la UE per smembrarla, ma sperare che abbiano strategie migliori da mettere in campo.

se non semini nella maniera opportuna, poi raccogli questo. 

 

Inviato
13 ore fa, appecundria ha scritto:

In tre parole: chi deve emettere 100 ma riesce a emettere 90 riceve un credito di 10. Questo credito può essere tesaurizzato oppure venduto a chi doveva emettere 100 ma ha emesso 110. Questo è possibile perché le.quote sono nazionali, l'importante è che il totale faccia 200, come è suddiviso non è importante. Da molti anni questa compravendita è una usuale voce di bilancio.

il principio di fondo è che chi più inquina, più paga. nel complesso, il meccanismo ha ridotto le emissione di CO2 del 40% nel periodo 2007-2021 (dati EEA) e quindi si è dimostrato abbastanza efficace. il 'trucco' sta nel fatto che le quote complessive messe a disposizione per singolo stato membro vengono ridotte di anno in anno.

Inviato
37 minuti fa, nullo ha scritto:

in pratica finanzi concorrenti, pure esterni alla UE, "regalandogli" uteriore vantaggio, perché non hai raggiunto target realistici e proporzionati alle reali capacità delle aziende e del mercato...

quindi anche per colpe di chi dirige la UE, non solo di chi dirige le aziende.

il che non significa attaccare la UE per smembrarla, ma sperare che abbiano strategie migliori da mettere in campo.

se non semini nella maniera opportuna, poi raccogli questo. 

l'obiettivo è la riduzione delle emissioni di CO2, e in questo il meccanismo di compravendita di quote si è dimostrato nel complesso efficace. il favorire la concorrenza premiando le aziende virtuose, in un mercato libero, non è visto come un problema, ma uno stimolo. in un mercato chiuso e protezionista può essere diverso.

  • Melius 1
Inviato

quale riduzione delle emissioni di co2

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Inviato

@audio2 parlavo della UE - dove il meccanismo di emissions trading è in vigore. dati EEA, puoi cercare in rete.

Inviato

si ma ancora, guarda il totale mondiale

è ovvio che se qua metti su un sistema che in teoria li limita ma in pratica li sposta altrove che cambia;

cioè per me siamo oltre l' ipocrisia, son buoni tutti così, poi l' aria gira eh, non è che sta ferma in cina.

tra parentesi @dariob i boschi avevo anche provato in parte a venderli per la faccenda delle quote, ma

non se ne è fatto niente per questioni principalmente di mera valutazione economica e secondariamente

che se devi poi fare un progetto di riqualifica ( spiegato alla buona ) non conviene certo farlo qua, ma farlo

altrove dove costa una frazione o financo quasi niente.

Inviato
3 ore fa, peng ha scritto:

il principio di fondo è che chi più inquina, più paga. nel complesso, il meccanismo ha ridotto le emissione di CO2 del 40% nel periodo 2007-2021 (dati EEA) e quindi si è dimostrato abbastanza efficace. il 'trucco' sta nel fatto che le quote complessive messe a disposizione per singolo stato membro vengono ridotte di anno in anno.

ma fai lo stesso con una politica che ti obbliga su sentieri spianati e ben più percorribili, magari pure in discesa.

se riduci le emissioni perché non vendi più le auto come prima, compri prodotto fuori dalla ue quel che ti serve, e appiani il problema multe salate con un  artificio contabile che premia aziende esterne, non è tutta salute per la Ue...

e poi ti tocca pure usare i dazi e quant'altro per cercare di rendere meno competitivi gli altri perché ti stai giocando aziende e posti di lavoro.

ti voglio vedere poi piazzare fuori i tuoi prodotti nel lungo periodo.

multe, o trasferimenti incidono sui bilanci e sulla possibilità di competere.

Inviato

@nullo non ho capito molto. comunque tutti i partecipanti all'emission trading hanno siti produttivi all'interno della UE e ne partecipano in base alle quote assegnate.

Inviato
50 minuti fa, peng ha scritto:

@nullo non ho capito molto

non importa.

Tesla ha incassa negli umtimi 5 anni 8,4 miliardi di euro come crediti da altre aziende concorrenti.

l'anno scorso ciò che ha incassato valeva 1/10 del suo fatturato globale con immediati vantaggi.

questo mentre vendite e capitalizzazione delle aziende europee stanno crollando.

se questo è saper fare politica e programmazione mi allineo, ok, sanno cosa fare e come farlo per il bene comune e per raddrizzare la baracca.

però poi non chiediamoci perché la gente si incazzi e voti male.

 

briandinazareth
Inviato

concetti un po' troppo complicati e con prospettive a lungo termine. 

due cose che non funzionano nell'ipersemplificazione social.

a prescindere da cosa si pensi di questo sistema.

Inviato

@nullo e la stessa Tesla ha investito 5 miliardi nella gigafactory in Europa, con 12,000 dipedenti.

Inviato
1 ora fa, peng ha scritto:

@nullo e la stessa Tesla ha investito 5 miliardi nella gigafactory in Europa, con 12,000 dipedenti.

il saldo non è attivo in nessun senso.

Inviato

@nullo non direi proprio, aggiungi 12,000 stipendi all'anno all'investimento, per non contare l'indotto

@mariovalvola ci sono anche tante pizzerie gestita dalla 'ndragheta, bisognerebbe abolire la pizza


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