SimoTocca Inviato 1 Marzo 2023 Autore Inviato 1 Marzo 2023 Visto Che Daniel Harding è dato in pole position per Santa Cecilia, sui quotidiani di oggi…ecco che mi sono riascoltato questo album recente del primo concerto di Brahms per pianoforte e orchestra, con Lewis come solista e la splendida orchestra svedese come comprimaria. Poco segnalavo un’altra splendida edizione del primo concerto di Brahms… ma anche questa è di livello altissimo. E devo dire che la bellezza del suono, sia del pianoforte che dell’orchestra è anche qui a livelli “assoluti”…. E quindi, dopo averla segnalata come nuova uscita a suo tempo la segnalo ancora oggi al crostò ascolto…
SimoTocca Inviato 1 Marzo 2023 Autore Inviato 1 Marzo 2023 2 ore fa, SimoTocca ha scritto: segnalo ancora oggi al crostò ascolto… Volevo scrivere “la segnalo oggi al vostro ascolto”….😆😆🤭
SimoTocca Inviato 2 Marzo 2023 Autore Inviato 2 Marzo 2023 Per chi vuole ascoltare “qualcosa di nuovo”, cioè musica classica scritta proprio in questi ultimi anni, cioè contemporanea in tutti i sensi, ecco che può cercare uno di questi due album che ho ascoltato stamani. Il primo è un album dedicato al bandoneon, dal suggestivo titolo Infierno Porteno (con il segnetto sulla n che il mio iPad non mi fa fare…). Rivano è il compositore, nonché il suonatore di bandoneon, dei due concerti con orchestra. Il primo per bandoneon e orchestra e il secondo per bandoneon, chitarra e orchestra. Suggestivo e piacevole l’ascolto…. Bella la grafica della copertina e decorosa la qualità audio (non sublime, ma decorosa e ascoltabilissima…)
SimoTocca Inviato 2 Marzo 2023 Autore Inviato 2 Marzo 2023 L’altro album di classica contemporanea che ho ascoltato stamani è un lavoro di Uri Caine…. È Agent Orange, una specie di “collage” di brevi racconti musicali, in cui il sassofono solista costituisce una specie di voce che conferisce continuità al racconto. Splendida l’esecuzione dell’orchestra di Bruxelles e qualità audio stratosferica in 24/96… 1
SimoTocca Inviato 5 Marzo 2023 Autore Inviato 5 Marzo 2023 Si parlava poco sopra di questa piccola casa discografica, la Rameè, ed ecco uscire ieri questo splendido album dedicato all’opera più “concettuale” di JS Bach, L’arte della fuga. Concettuale perché non è chiaro se Bach avesse mia inteso pubblicarla oppure fosse solo una raccolta, iniziata invero molti anni prima, di una serie di “fughe in tutte le salse”. Di fatto rimane un mistero su quale strumento eseguire questa Magna Opus, l’ultima dello sterminato catalogo bachiano, la BWV 1080, o con quale organico strumentale. Vi segnalo questo album perché è davvero la più bella e interessante registrazione dell’Arte della fuga degli ultimi venti anni, e così bella e interessante da contendere la palma alle due registrazioni più celebrate (quella di Harnoncourt e quella di Göebel, che sono di oltre 50 e 40 anni fa, rispettivamente…). Interessante perché il cuore di questa interpretazione è proprio l’attenzione agli strumenti con cui eseguire “i diversi numeri”, le diverse fughe che si susseguono, strumenti rigorosamente “filologici”, ma raramente usati dagli altri interpreti. Con l’inizio riservato al clavicembalo solo, come fosse una riflessione intima di Bach che, con questa prima fuga, crea un viatico per tutte le seguenti. Ma è appunto l’orchestrazione a sorprendere, da una parte, e a creare un effetto di novità dall’altra, oltre a tenere lontana una possibile vaga “noia scolastica” che a volte si avverte se viene utilizzato un solo strumento (organo per la maggior parte) o una piccola orchestra d’archi, Qui invece è tale e tanta la varietà di timbri, di accenti, di voci, perché agli archi si affiancano ora l’oboe, ora il flauto traverso, ora quello dolce, ora i trombone, ora il fagotto, oltre al clavicembalo quasi sempre protagonista, che davvero l’Arte della Fuga appare come fosse stata concepita per essere eseguita in pubblico. Fatto non scontato e non per forza vero o verosimile, ma capace di dare nuova vita a questa splendida successione di fughe e di contrappunti … Qualità audio, in 24/192, di eccellenza assoluta…con una ricostruzione ambientale fedele allo spazio abbastanza ristretto in cui sono state effettuate le riprese e con una fedeltà timbrica agli strumenti originali (o copie pedisseque) dell’epoca di Bach…che beh, sono semplicemente sorprendenti per “realtà” dei suoni…. P.S. L’ascolto non è facile, ma estremamente appagante, specie per i più esperti o per gli appassionati della musica barocca come @appecundria o come @analogico_09 2
analogico_09 Inviato 5 Marzo 2023 Inviato 5 Marzo 2023 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: P.S. L’ascolto non è facile, ma estremamente appagante, specie per i più esperti o per gli appassionati della musica barocca come @appecundria o come @analogico_09 Simo, sei un portento, instancabile.., ti confesso che a me non sempre mi regge la pompa per seguire i tutoi interessanti suggerimenti.., però ogni tanto lo faccio, così non mi perderò neppure questo Bach! ;)
SimoTocca Inviato 12 Marzo 2023 Autore Inviato 12 Marzo 2023 Ascolto stamane il bellissimo album appena uscito dedicato alle ultime quattro canzoni per voce femminile e orchestra di Strauss, che hanno una discografia imponente. E quindi prima di parlare dell’ultima venuta, vorrei riassumere qui brevemente le migliori registrazioni esistenti di questi capolavori. Le registrazioni storiche di riferimento sono ritenute in genere due. Quella di Lisa della Casa con Böhm alla guida del Wiener, primi anni ‘50, per la Decca, bel suono ma storica e in Mono. La qualità audio comunque, anche se in monofonia, è eccellente e questa recente rimasterizzazione riportata sotto la esalta. L’interpretazione della trentenne soprano svizzera, all’poce dei mezzi vocali e della fama, è di assoluto rilievo, così come la concertazione ad opera di Karl Bóhm, amico intimo di Strauss fin da giovane. Fra le versioni storiche la mia preferenza personale è però andata sempre alla mitica registrazione di Gundula Janowitz con Karajan e i Berliner, in Sterefonia, del 1974 (a mente lo dico, potrei sbagliarmi..ma la data suppergiù è questa..). Come la Della Casa, anche la Janowitz è un soprano che ha una voce abbastanza “leggera”, almeno come colore e come estensione e potenza di emissione sulle note più basse, ma che è perfetta per la scrittura di Strauss, E poi… poi c’è la magia di Karajan con i Berliner, che in Strauss fa ascoltare suoni che nessun altro sa “cavare” da un’orchestra diversa ma…neppure dai Berliner medesimi! La registrazione è molto ben bilanciata, nel senso che la voce non deborda mai troppo sull’orchestra, come invece accade quasi sempre in tutte le registrazioni. in versione HiRes 24/96 l’ascolto è molto godibile,… no, non perfetto (come in nessuna registrazione DG anni ‘70) ma godibile…
SimoTocca Inviato 12 Marzo 2023 Autore Inviato 12 Marzo 2023 Fra le registrazioni successive, quelle degli anni ‘80 e ‘90, ho sempre trovato di particolare rilievo quella di Abbado con la Mattila a Berlino, album chissà perché mai troppo apprezzato da pubblico e critica, ma a mio avviso quasi perfetto…perché perfetto l’accompagnamento orchestrale, così fondamentale in questa musica di Strauss, è bella la voce della Mattila, a metà strada fra soprano drammatico e soprano leggero… Bella anche l’interpretazione della Studer sotto la direzione di un espertissimo di Strauss come è stato Giuseppe Sinopoli…. ma la voce della soprano americana mostra già “di essere un po’ alle corde” dopo una carriera già lunga…ed è un pelino “troppo leggera”.. Peccaro perché Sinopoli con la sua orchestra di Dresda..che più “straussiana di questa non c’è”…realizza un accompagnamento “denso” per tessitura orchestrale e malinconico.. Però… però… a mio avviso, è la registrazione di Jessie Norman, primi anni ‘80, sotto la bacchetta di Kurt Masur, quella perfetta…il Gold Standard assoluto. Una voce al suo “apice di potenza”, intorno ai 35 anni, e di esperienza vocale…. Perfettamente assecondata dall’orchestra di Lipsia, altra orchestra di grande tradizione straussiana.. Un album perfetto anche come registrazione…che attende di essere trasferito in HiRes! Dai Philips/Universal, un piccolo sforzo per questo album capolavoro lo potete fare, no?
SimoTocca Inviato 12 Marzo 2023 Autore Inviato 12 Marzo 2023 E si arriva così alla registrazione appenda uscita…in HiRes 24/96, che vede protagonista la giovane soprano drammatica Rachel Willis-Serensen. Una voce che non conoscevo ma che mi ha colpito per bellezza, potenza, agilità …tre caratteristiche che di solito non si trovano tutte insieme… L’album è reso di caratura notevole anche dall’orchestra, ancora quella di Lipsia anche in questo album così come in quello della Norman, diretta da un direttore, Andris Nelsons, che si è da poco impegnato nella maratona “integrale orchestrale di Richard Strauss” per la Deutsche Grammophon …quindi molto molto immerso in questa musica… Un album, questo Sony davvero molto bello e fa “coppia” con l’album Decca, anche questo recente e qui sopra segnalato, della giovane soprano drammatica, anche lei molto “nordica”, Lise Davidsen, sotto la bacchetta altrettanto “nordica” di Esa Pekka-Salonen. Questi due album, entrambi belli, segnano una nuova tendenza? Cioè quella di far cantare Strauss a voci che sarebbero adatte anche a Wagner? Direi: da ascoltare entrambi e confrontare con i primi riferimenti citati…
Alpine71 Inviato 12 Marzo 2023 Inviato 12 Marzo 2023 @SimoTocca ciao Simone ma….e la Schwarzkopf? 😳 La Della Casa, per me beninteso, sui vier letzte è inarrivabile
SimoTocca Inviato 12 Marzo 2023 Autore Inviato 12 Marzo 2023 @Alpine71 Hai ragione, anche la Schwartzkopf ha registrato una bella versione degli ultimi 4 lieder con Szell… per la EMI… Ma dovendo citare un paio di riferimenti per “epoca”, ecco che “arriva terza” dopo la Della Casa e l’impagabile Janowitz…😉 D’altra parte… non ho citato né la Fleming con Thieleman né la Netrebko con Barenboim… perché a mio avviso anche loro “fuori podio”…. anche se è vero che la Schwartzkopf, in Strauss, è di una lega ben superiore alle due citate…
aggelos Inviato 12 Marzo 2023 Inviato 12 Marzo 2023 non hai citato netrebko... Mozarteum ti scomunicherà:-) a mio sommesso avviso, meglio interpretate delle ultime due citate
SimoTocca Inviato 13 Marzo 2023 Autore Inviato 13 Marzo 2023 @aggelos Non solo l’ho citata, ma l’ho citata in negativo, rileggi il mio ultimo post! E…su questo album non sono solo io ad non “aver approvato”, ma anche i grandi critici musicali …ecco…non mi pare ne siano stati entusiasti! Prova anche tu a leggere in rete e…toccherai con mano!
aggelos Inviato 13 Marzo 2023 Inviato 13 Marzo 2023 il mio un post scherzoso per quanto sia nota la passione di Roberto per questa cantante di indubbio valore. ad ogni buon conto, il mio critico musicale preferito...sono io. Se un disco mi piace, non ci sono critici che tengano. e penso valga anche per te....
SimoTocca Inviato 14 Marzo 2023 Autore Inviato 14 Marzo 2023 @aggelos certamente sono in perfetto accordo con te! Alla fin fine deve prevalere quello che penso, nel senso che se un album mi piace…non c’è valutazione negativa che tenga! È accaduto di recente con i cinque concerti di Beethoven per pianoforte e orchestra che mi erano piaciuti e che avevo segnalato qui sopra… Avevo trovato che il giovane Zhang avesse “nerbo e poesia” al contempo, e che la Stutzman riuscisse a far suonare l’orchestra di Philadelphia in maniera raffinata …. Poi però su FonoForum ..ecco..il critico non aveva apprezzato altrettanto e aveva attribuito solo due o tre stelle… Meno male che un mese dopo ho letto che il cofanetto era fra i CD del mese della rivista The Absolute Sound… 😉 Ma se anche così non fosse stato… a me questo cofanetto era piaciuto così tanto da segnalarlo qui sopra… quindi ho seguito la mia “ispirazione” senza curarmi della critica… 1
SimoTocca Inviato 17 Marzo 2023 Autore Inviato 17 Marzo 2023 Come sempre, avvicinandosi la Pasqua, escono album notevoli dedicati alla musica sacra. Se Bach è la regola, questo invece dedicato alle cantate di Buxtehude è una piacevole eccezione. Molto stimato, come compositore e organista (Bach si fece a piedi un viaggio di tre giorni per andare ad ascoltarlo suonare l’organo..), Buxtehude ha composto molta musica sacra di gran livello artistico, ma sempre troppo poco eseguita. Ci pensa il giovane Perlot (già protagonista di una meravigliosa registrazione bachiana, cercatevela e ascoltatela!) a riempire questo “vuoto” discografico, mettendo insieme alcune cantate dedicate al tema della passione di Cristo. Mi aspettavo una musica più tetra e drammatica: invece Buxtehude sembra “sublimare” la sofferenza fisica del Cristo in una specie di inno amoroso… Il piccolo ensemble barocco, con strumenti originali ovviamente, riesce a mettere in evidenza questo messaggio musicale di Buxtehude, e i cantanti riescono a far sentire la loro (bella, tutti e senza eccezione) voce sul piccolo ensemble strumentale fatto da una decina scarsa di musicisti. Bella bella la registrazione Mirare in 24/96…
SimoTocca Inviato 18 Marzo 2023 Autore Inviato 18 Marzo 2023 E segnalo anche l’uscita in formato HiRes 24/192 , appena rimasterizzato dalla DG un mitico album del suo sterminato catalogo. Le Nozze di Figaro incise nel 1968 da Karl Böhm con un cast vocale “da sogno”: Il giovane Hermann Prey nei panni di Figaro, con una voce melodiosa e suadente, Edith Mathis che tratteggia una Susanna scaltra e pungente, l’autorevolezza fatta voce di Dietrich Fischer-Dieskau per il Conte di Almaviva e la splendida tessitura vocale, con note di dolente malinconia, per la Contessa cantata da Gundula Janowitz. La direzione di Böhm al solito assolutamente appropriata in Mozart, con un passo che non è troppo frettoloso o troppo solenne e l’orchestra di Berlino che risponde perfettamente alle sollecitazioni del maestro austriaco, ormai 72enne ma con un piglio ancora giovanile (nelle registrazioni DG successive degli anni ‘70 Böhm a tratti invierà invece a manifestare tratti di senilità nei tempi tenuti…a meno che non sia “pungolato” da un solista come Pollini che ottiene un risultato straordinario dall’anziano direttore anche nel 1975 fino al 1980). Bella, molto bella, la nuova veste audio che aiuta ad apprezzare ancor più questo riferimento, uno dei migliori album da sempre, di questa opera di Mozart.
Alpine71 Inviato 18 Marzo 2023 Inviato 18 Marzo 2023 @SimoTocca Grazie per la segnalazione. Ho scoperto Buxtehude proprio qua forum grazie all'unico @analogico_09 che, a suo tempo, segnalò delle bellissima Sonate e due. E' davvero un eccellente compositore, ancora troppo poco eseguito e registrato
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